Oggi mia madre avrebbe compiuto gli anni e l'avremmo festeggiata. Oggi la voglio ricordare con questa poesia di Giuseppe Ungaretti:
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
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venerdì 18 marzo 2011
martedì 15 marzo 2011
Ricordando un grande italiano
"Una mattina, don Rodrigo uscì a cavallo, in treno da caccia, con una piccola scorta di bravi a piedi; il Griso alla staffa, e quattro altri in coda; e s'avviò al castello dell'innominato."
Il gran Lombardo descrisse la Lombardia del 600, eppure a rileggerlo oggi non si può non avvertire, specie nelle pagine storico-politiche, tutta la sua attualità. Si coglie nella descrizione dei personaggi, del potere con la sua commistione con il potere religioso , nella prepotenza malavitosa come simbolo del potere stesso, nelle situazioni in cui si trovano i protagonisti, si coglie dicevo qualcosa che ci appartiene anche oggi, qualcosa che contrassegna la Lombardia anche oggi.
E tutto questo è molto allarmante perché molti, come me, abbiamo creduto che il Risorgimento, la Resistenza e la lotta di Liberazione, la Repubblica e la sua Costituzione avessero cambiato gli italiani e i Lombardi in particolare. Temo che non sia così. Tuttavia teniamo per fermo almeno due cose: l'Italia unita e la Costituzione repubblicana.
L'anti-Italia
Chiamiamo le cose col loro nome: i leghisti sono anti-italiani. Eppure sono molti coloro che non danno importanza alle loro manifestazioni anti-Italia, tendono a catalogarle come folcloristiche. Tutta la loro politica e soprattutto la loro storia è caratterizzata da questo sentimento anti italiano che, nei più fanatici, assume i caratteri del cretinismo zotico e ignorante. Ci sono anche segretari dell'opposizione che si trastullano pensando che sul cosiddetto "federalismo" si possa dialogare con i leghisti come persone raccomandabili e serie. Gliene frega niente a loro del federalismo che peraltro è un'idea assolutamente vuota di contenuti, a loro interessa solo disfare l'Italia e quando avranno i numeri, cioè la maggioranza dei consensi al Nord, lo faranno senza pensarci due volte. Per ora con i loro gesti, sempre sottovalutati nella loro gravità, e tollerati anche nella loro illegalità, si avvicinano al traguardo. Cari Italiani della Lombardia e del Veneto se non ci svegliamo ci troveremo, senza accorgerci, in un paese che non sarà più l'Italia e non sarà neanche il Lombardo-Veneto di austriaca memoria, per il quale furono combattute le guerre di indipendenza e che portarono all'unità d'Italia. Il Risorgimento è stato un movimento sostanzialmente del nord d'Italia, e i leghisti è proprio questo che vogliono cancellare. Ricordiamolo. Se vincerà la padania, questa entità territoriale mai esistita, della nostra storia unitaria resteranno solo macerie.
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