Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

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martedì 16 maggio 2023

 

LA STORIA DI RIZPA' CONCUBINA DI SAUL

(2Samuele 21,1-14)

(Traduzione dal TM di Egidio Papetti)

 

Questo breve racconto che si trova nei capitoli conclusivi del secondo libro di Samuele è la storia di una donna che, privata dei suoi figli avuti da Saul, non potendo nulla contro l'ordine del re David, che li consegna ai Gabaoniti suoi alleati per consumare una loro vendetta, compie un gesto eroico per preservare da un ultimo insulto i loro cadaveri. Dopo essere stati trucidati insieme ai cinque figli di Mical la figlia di Saul, devono essere esposti alle intemperie fino a quando cesserà la carestia che imperversa nel paese. Rizpà allora prende un telo, ricopre con esso i cadaveri e li veglia giorno e notte affinché siano preservati dagli uccelli di giorno e dalle bestie selvatiche di notte, fino al sopraggiungere delle piogge che segneranno la fine della carestia. La sua veglia durerà dall'inizio della primavera fino alle piogge autunnali.

I Gabaoniti pretendevano di essere vendicati uccidendo sette membri della famiglia di Saul, perché lo accusavano di avere tentato e programmato di sterminarli. In verità nella Bibbia non c' è traccia di questo episodio fra le imprese attribuite a Saul, quasi tutte riferite alle guerre contro i Filistei.

I commentatori della gesta attribuite al re David e un poco malevoli circa le sue intenzioni, sottolineano che con questo gesto in favore dei Gabaoniti, egli liquida del tutto i discendenti di Saul che avrebbero potuto rivendicare il trono da lui occupato.

Molto interessante a parer mio è il paragone che fa Jean Luis Ska tra Antigone e Rizpà. Entrambe egli le interpreta come protagoniste del conflitto esistente tra il Diritto e la Legge. Le due eroine interpretano il diritto primordiale che esse rivendicano di pietà e di rispetto dei propri familiari esposti al ludibrio della legge interpretata nel caso di Rizpà dall'ordine di David di assecondare la vendetta dei Gabaoniti. (Cfr. Una goccia d'inchiostro. Pag.168 EDB 2008.

 

CAP. 21

1 Ci fu una carestia ai tempi di David, tre anni, un anno dopo l'altro. David interrogò il volto di Yhwh[1]. Rispose Yhwh: su Saul e sulla sua casa c'è il sangue di colui che fece morire i Gabaoniti. 2 Il re chiamò i Gabaoniti e parlò con loro; i Gabaoniti non erano dei figli d'Israele poiché essi non erano se non dei superstiti degli Amorrei; I figli d'Israele giurarono con loro[2] ma, Saul nel suo zelo per i figli d'Israele e di Giuda, cercò di ucciderli. 3 Disse David ai Gabaoniti: che cosa voi chiedete che io faccia per voi? In cosa posso risarcirvi affinché benediciate l'eredità di Yhwh? 4 Gli risposero i Gabaoniti: non c'è contenzioso di argento e oro con Saul e la sua casa, né c'è per noi nessuno da uccidere in Israele; disse ancora: ciò che voi chiedete io lo farò per voi. 5 Dissero al re: l'uomo che ci voleva distruggere e che progettava il nostro sterminio e di sussistere su tutto il territorio di Israele, 6 siano dati sette uomini dei suoi figli e li impiccheremo[3] davanti a Yhwh in Gaaba di Saul, prescelto di Yhwh. 7 Il re risparmiò Mefiboset[4] figlio di Gionata, figlio di Saul per il giuramento di Yhwh che tra loro, David e Gionata avevano intrecciato. 8 Prese il re i due figli di Rizpà, figlia di Aia, che aveva generato a Saul, Armonì e Mefiboset e i cinque figli di Mical[5], figlia di Saul, che generò a Adriel figlio di Barzilai di Mecolà. 9 Li consegnò in mano ai Gabaoniti e furono impalati sul monte davanti a Yhwh e i sette caddero insieme. Essi furono uccisi nei giorni della prima mietitura, all'inizio della mietitura dell'orzo. 10 Prese Rizpà figlia di Aia, un sacco e lo distese sulla roccia dall'inizio della mietitura fino al rovesciarsi della pioggia dal cielo su di essi[6] e non consentì agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno, e alle bestie selvatiche, di notte. 11 Fu riferito a David ciò che aveva fatto Rizpà, figlia di Aia, concubina di Saul. 12 Allora David andò e prese le ossa di Saul e le ossa di Gionata suo figlio, dai signori di Jabes di Ghilad, i quali le avevano rubate dalla piazza di Bet-Sean dove i filistei li avevano appesi nel giorno che i filistei uccisero Saul sul Ghilboe. 13 Levò da là le ossa di Saul e di Gionata suo figlio, e riunirono le ossa degli impiccati. 14 E furono sepolte le ossa di Saul e di Gionata suo figlio nella terra di Beniamino in Zela nella tomba di Kis suo padre. Fecero tutto ciò che aveva ordinato il re, dopo di che Elohim esaudì il paese[7].

 

NB: in questo breve testo le figlie di Saul, Mical e Merav, sono confuse tra loro, di seguito si riassumono i testi in cui si parla di loro.

 

In 1° Samuele 18,17 e ss. Saul promette a David di dargli in sposa la sua primogenita Merav che invece la diede in sposa a Adriel di Mecolà.

Nel cap. 18,29 e ss. Mical è innamorata di David e Saul la promette a David in sposa per 100 prepuzi dei Filistei.

Nel cap. 19, 11 e ss. Mical salva David dal padre che lo vuole uccidere e lo fa fuggire.

Nel cap. 25, 44 quando David sposa Abigail si viene a sapere che Saul aveva dato Mical  in sposa a Palti figlio di Lais  che abitava in Gallim.

In 2° Samuele cap.3,13 e ss. David ormai vittorioso intima a Is-Baal figlio di Saul di restituirgli Mical sua moglie che era andata sposa a Paltiel figlio di Lais.

In Cap. 6,23 si dice che Mical non ebbe più figli.



[1]In testo non dice in che modo e dove interpellò Yhwh.

[2]Di questo giuramento si scrive nel Libro di Giosuè cap. 9,3-27.

[3]E' difficile stabilire con quale supplizio siano stati giustiziati e poi esposti.

[4]Il nome qui è alterato per disprezzo il vero nome è Meriv-Baal.

[5]Mical è la figlia di Saul data in sposa a David che secondo 2 Sam 6,23 non ebbe figli.

[6]Segno della fine della siccità e quindi della carestia.

[7]Fece cessare la carestia.