Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

lunedì 26 novembre 2012

Risultati delle primarie

Dunque si va al ballottaggio tra Bersani e Renzi. Bersani ha avuto più voti di Renzi, però non sufficienti per vincere al primo colpo, si è fermato al 44% degli elettori di centro-sinistra mentre Renzi si attesta secondo i suoi dati vicino al 39%. 
Ora va dato atto e merito a Bersani di aver voluto le primarie e di aver consentito ad altri del PD di concorrere con lui nella competizione per la scelta del leader della coalizione tra PD,Sel, e Psi che si presenterà alle prossime elezioni politiche.
Tuttavia non mi sembra che il risultato sia molto lusinghiero per il segretario nazionale del PD. Occorre tener conto che dalla sua parte si sono schierati quasi tutti i segretari provinciali del PD, quasi tutti i parlamentari quasi tutti i presidenti e consiglieri regionali, i giornali fiancheggiatori come Repubblica, l'Espresso, giornalisti della Rai come Annunziata, Bianca Berlinguer, o comici come Crozza e via elencando: Bersani ha avuto dalla sua una mobilitazione di personaggi noti al pubblico assolutamente in misura molto ampia rispetto ai suoi concorrenti Renzi e Puppato. Chi era Renzi  sei mesi fa quando decise di sfidare il gruppo dirigente del PD? Semplicemente il giovane sindaco di Firenze e nulla più. Ha avuto dalla sua soltanto il 2% dei segretari provinciali del PD e il 3% dei parlamentari eppure ha avuto quasi il 40% degli elettori del centro sinistra. E i sondaggi del Sole 24 Ore gli accredita la capacità di attirare il 44% degli elettori alle elezioni vere, rispetto al 35% di Bersani. Poichè questi sondaggi del prof. D'Alimonte hanno azzeccato il risultato delle primarie non vedo perché non dar credito anche alle previsioni delle elezioni politiche.
In sostanza il messaggio di Renzi di cambiare il gruppo dirigente del PD ad ogni livello, perché vecchio e conservatore e da troppo tempo seduto in parlamento, per trasformare il PD in un partito moderno per una politica di sinistra coerente alle esigenze di futuro e di speranza delle nuove generazioni, coglie nel segno e trascina con sé i consensi sufficienti per portare il PD al governo. Per me questo basta per sostenere Renzi anche al ballottaggio augurandomi la sua vittoria.

giovedì 22 novembre 2012

Il declino della C.G.I.L

C'era una volta la C.G.I.L. grande confederazione di molte categorie di lavoratori: metalmeccanici, chimici, edili, elettrici, telefonici, addetti al commercio, salariati agricoli, dipendenti pubblici, ecc. ecc. Grandi leader hanno fatto la storia di questa grande confederazione e l'hanno guidata in tempi non sempre facili e spesso molto tempestosi. Grandi leader  che non hanno mai dimenticato,  nel  guidare e difendere gli interessi di una parte importante della società italiana, cioè:  i lavoratori, quali fossero nel contempo gli interessi generali del Paese. Interessi generali o "bene comune" che andava  anch'esso tutelato per gli stessi interessi dei lavoratori.
Oggi mi pare che le cose non stiano più in questo modo. La C.g.i.l. sembra essere diventata soltanto un'appendice della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici. Infatti provate ad immaginare la Cgil senza la Fiom. Sarebbe poca cosa, molti pensionati e quasi più nulla. Intendo dire che la politica sindacale della Cgil non si scorge o non si avverte se riferita alla complessità dei problemi dei lavoratori di oggi, nel contesto della crisi economica dell'Italia e dell'Europa, si avverte solo quanto le viene imposto dalla politica sindacale della Fiom. La signora Camusso alza spesso la voce nei suoi comizi sulle piazze e negli interventi alla tv, accompagna i suoi proclami con molte smorfie e qualche bugia, ma il senso della sua politica è suggerito dal leader della Fiom Maurizio Landini.
La Fiom ha abbandonato il classico ruolo del sindacato, quello di stipulare contratti con la controparte padronale, si è  trasformata in un movimento politico collocandosi contro il governo Monti e contro la maggioranza del Pd che lo sostiene. Risulta chiaro che la politica della Fiom mira a creare un movimento, prevalentemente di piazza, che tenga insieme tutte quelle realtà antagoniste che si muovono nella società italiana. I suoi ripetuti no ad ogni accordo sindacale, ad ogni compromesso con gli altri sindacati, ad accordi con il governo servono ad avere le mani libere da impegni e da responsabilità generali. Questa linea ora la Fiom è riuscita ad imporla a tutta la Cgil.

Alle primarie per Matteo Renzi

E' da molto tempo che non scrivo più nulla sul mio blog. Un po' per pigrizia, un po' perché non so cosa scrivere, un po' perché sono preso dallo sconforto e penso che non valga la pena far sapere agli altri i miei pensieri.
Tuttavia in occasione delle primarie del centro-sinistra, giusto per far sapere come la penso, desidero si sappia che andrò a votare, essendo anche iscritto al PD e che voterò per Matteo Renzi.
E' stato fin da subito il mio beniamino, solo  per il fatto di aver avuto il coraggio di sfidare il gruppo dirigente del PD, di commettere quel che è stato considerato da alcuni del PD, un  reato di lesa maestà e di attirarsi addosso tali e tanti improperi che mi hanno  ricordato lontani tempi stalinisti.
Mi auguro che vinca le primarie perché sono certo - e i sondaggi gli danno ragione - che con lui candidato premier, il Pd vincerebbe le elezioni. Qualunque sia la legge elettorale in vigore. Con Bersani non sarei per niente sicuro!