STORIA
DEL SANTUARIO DI MICA
Libro
dei Giudici cap. 17-18 traduzione dal TM di Egidio Papetti
CAP 17
1 C’era un uomo della
montagna di Efraim, il suo nome Mica, 2 disse a sua madre: i millecento sicli
d’argento che ti hanno preso, anche una maledizione pronunciasti su di essi
alle mie orecchie, ecco te li ho presi io; rispose sua madre: benedetto mio
figlio per Yhwh. 3 Restituì i millecento sicli a sua madre; disse sua madre
voglio consacrare il denaro di mia mano a Yhwh, a mio figlio affinché si faccia
un idolo, una statua di metallo fuso, adesso io lo restituirò a te. 4 Gli
restituì il denaro a sua madre; sua madre prese duecento sicli e li diede al
fonditore per farne un idolo, una statua di metallo fuso, per collocarla nella
casa di Mica. 5 L’uomo Mica possedeva una casa di Elohim (santuario), fece un
efod e i terafim e riempì di potere uno dei suoi figli e divenne il suo
sacerdote. 6 In quei tempi non c’era un re in Israele, per ognuno era giusto ai
suoi occhi ciò che faceva. 7 Ci fu un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù
di Giuda egli era levita e là era forestiero. 8 L’uomo camminò dalla città di
Betlemme di Giuda per sistemarsi dove avrebbe trovato, così arrivò sulle
montagne di Efraim fino alla casa di Mica dove concluse il suo viaggio. 9 Gli
chiese Mica di dove venisse, gli rispose il levita: io sono di Betlemme di
Giuda, ho camminato per sistemarmi dove troverò. 10 Gli disse Mica: fermati da
me, sarai per me padre e sacerdote, io ti darò dieci sicli al giorno e
disporrai di abiti e di sostentamento. Entrò il levita. 11 Il levita decise di
abitare da quell’uomo e il giovane fu per lui come suo figlio. 12 Riempì Mica
la mano del levita e il giovane fu per lui il sacerdote e fu nella casa di
Mica. 13 Disse Mica: adesso so che Yhwh mi farà del bene perché il levita
sacerdote è mio.
CAP: 18
1 In quegli anni non
c’era un re in Israele e in quegli anni la tribù di Dan, cercava per sé
un’eredità (territorio) per abitarvi, perché non era caduta su di essa, fino a
quel giorno, nessuna eredità fra le tribù d’Israele. 2 I figli di Dan inviarono
cinque uomini della loro tribù dai loro confini, uomini di valore, da Zara e da
Estol per esplorare il paese e indagarlo e dissero loro: andate e esplorate il
paese. Essi arrivarono sulle montagne di Efraim fino alla casa di Mica e
passarono la notte lì. 3 Essi erano vicini alla casa di Mica e riconobbero la
voce del giovane levita e avvicinandosi gli dissero: chi ti ha fatto arrivare
qui e che cosa fai in questo luogo e cosa è tuo qui? 4 Rispose loro: questo e
quello mi ha fatto Mica, mi ha dato un salario e sono per lui sacerdote. 5 Interpella
per favore Elohim, vogliamo sapere se il nostro viaggio riuscirà se dove
andiamo avrà successo. 6 Il sacerdote rispose loro: andate in pace, il vostro
viaggio che state facendo è presente a Yhwh. 7 Partirono i cinque uomini e
giunsero a Lais e videro che il popolo che vi risiedeva abitava in sicurezza,
secondo le leggi dei Sidoni ed erano tranquilli e sicuri; non c’era nel paese
chi li sfruttasse; di ricchezza erano ben forniti; lontano dai Sidoni e non
erano in relazioni con altra gente. 8 Tornarono dai loro fratelli a Zara e a
Estol e i loro fratelli chiesero loro: che notizie avete? 9 Risposero:
alziamoci e saliamo da loro perché abbiamo visto il paese ed ecco, è molto
buono. E voi pigroni non siate indolenti andate a conquistare il paese. 10
Quando arriverete, troverete un popolo fiducioso e un grande paese, sappiate
che Elohim lo darà nelle vostre mani; un posto dove non c’è penuria di tutto
ciò che c’è sulla terra. 11 Da lì si misero in marcia da Zara e da Estol
seicento uomini della famiglia dei daniti, armati per combattere. 12 Partirono
e si accamparono a Kiriat-Jearim, per questo chiamarono quel posto Campo di Dan
fino ad oggi; esso è alle spalle di Kiriat-Jearim. 13 Da lì passarono la
montagna di Efraim e giunsero fino alla casa di Mica. 14 Nel rispondere, i
cinque uomini che erano andati a esplorare il paese di Lais, dissero anche ai
loro fratelli: sapete che in quelle case c’è un efod, i terafim e una statua di
metallo fuso? Adesso sapete cosa fare! 15 Essi si separarono e giunsero alla
casa del giovane levita, alla casa di Mica e gli augurarono benessere. 16 I
seicento uomini armati per combattere, figli di Dan, stavano all’ingresso della
porta. 17 I cinque uomini che erano andati a esplorare il paese,
s’incamminarono ed entrarono, presero la statua di metallo fuso, l’efod, i
terafim e il sacerdote stava all’ingresso della porta, così anche i seicento
uomini armati per combattere. 18 Quelli entrati nella casa di Mica presero la
statua di metallo fuso, l’efod, i terafim e il sacerdote chiese loro: cosa
state facendo? 19 Gli risposero: taci! Metti la tua mano sulla bocca e vieni
con noi, sarai per noi padre e sacerdote; è meglio che tu sia sacerdote per la
casa di uno solo oppure che tu sia sacerdote per una tribù e un clan d’Israele?
20 Si colmò di gioia il cuore del sacerdote; prese l’efod, i terafim, la statua
ed entrò in mezzo a quella gente. 21 Si allontanarono, e partirono mettendo i
piccoli, il bestiame e i loro beni dinnanzi a loro. 22 Essi si erano
allontanati dalla casa di Mica e alcuni uomini, che stavano nelle case vicine a
quella di Mica, si mobilitarono e attaccarono i figli di Dan. 23 Essi
chiamarono i figli di Dan che volsero la loro faccia e chiesero a Mica: cosa vuoi
perché gridi? 24 Rispose: avete preso il mio dio che ho fatto io e il sacerdote
e ve ne andate! Che cosa mi resta ancora? E mi chiedete che cosa vuoi? 25 Gli
risposero i figli di Dan: non si senta la tua voce vicino a noi, perché non si
scaglino contro di voi per colpire, uomini incattiviti, la vita e la tua
accozzaglia, la tua stessa vita e la vita della tua casa. 26 Proseguirono i
figli di Dan il loro viaggio, Mica vide che erano più forti di lui, voltò la
faccia e tornò a casa. 27 Essi presero ciò che aveva fatto Mica, il sacerdote
che era suo e giunsero a Lais. Presso quel popolo tranquillo e fiducioso,
passarono tutti a fil di spada e incendiarono la città col fuoco. 28 Non c’era
chi l’aiutasse perché lontana da Sidone e nessuno di essi aveva relazioni con
altri; essa era nella valle di Bet-Recob; ricostruirono la città e la
abitarono. 29 Chiamarono il nome della città Dan dal nome Dan loro padre che
era stato generato da Israele. Una volta Lais era il suo primo nome. 30 I figli
di Dan innalzarono per loro una statua e Gionata figlio di Ghersom figlio di
Mosè e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei figli di Dan fino alla
deportazione del paese. 31 Innalzarono per loro la statua che Mica aveva fatto,
tutti i giorni dell’esistenza della casa di Elohim (santuario) in Silo.