Il gran Lombardo descrisse la Lombardia del 600, eppure a rileggerlo oggi non si può non avvertire, specie nelle pagine storico-politiche, tutta la sua attualità. Si coglie nella descrizione dei personaggi, del potere con la sua commistione con il potere religioso , nella prepotenza malavitosa come simbolo del potere stesso, nelle situazioni in cui si trovano i protagonisti, si coglie dicevo qualcosa che ci appartiene anche oggi, qualcosa che contrassegna la Lombardia anche oggi.
E tutto questo è molto allarmante perché molti, come me, abbiamo creduto che il Risorgimento, la Resistenza e la lotta di Liberazione, la Repubblica e la sua Costituzione avessero cambiato gli italiani e i Lombardi in particolare. Temo che non sia così. Tuttavia teniamo per fermo almeno due cose: l'Italia unita e la Costituzione repubblicana.