IL REGNO SALOMONE
Traduzione dal TM di Egidio Papetti
CAP. 1
1 Salomone figlio di David si
consolidò nel suo regno e Yhwh suo Elohim era con lui, lo innalzò e lo rese
grande. 2 Salomone parlò a tutto Israele, ai capi di migliaia, di centinaia, ai
giudici e a tutti i capi di tutto Israele, cioè ai capi dei casati. 3 Salomone
salì, e tutta l’assemblea con lui, sull’altura che era in Gabaon, perché là
c’era la tenda del convegno di Elohim, che Mosè, servo di Yhwh, aveva costruito
nel deserto. 4 Soltanto che l’arca di Elohim, David l’aveva fatta salire da
Keriat-Iearim nel luogo preparato per essa; David aveva montato per essa una
tenda a Gerusalemme. 5 E l’altare di bronzo, che aveva costruito Bezalel figlio
di Urì, figlio di Ur, era là a Gabaon davanti alla dimora di Yhwh; Salomone e
l’assemblea andarono a consultarlo.[1] 6
Salomone ne approfittò e là sull’altare di bronzo davanti a Yhwh, dov’era la
tenda del convegno, sacrificò a lui mille olocausti. 7 In quella notte Elohim
apparve a Salomone e gli disse: chiedi cosa ti devo dare. 8 Salomone rispose a
Elohim: tu sei stato con David mio padre di grande benevolenza e mi hai fatto
regnare al posto suo. 9 Ora, Yhwh Elohim, sii fedele alla tua parola con David
mio padre, poiché tu mi hai fatto regnare su un popolo numeroso come la polvere
della terra. 10 Ora, dona a me saggezza e conoscenza, affinché io possa uscire
innanzi a questo popolo[2];
giacché chi mai potrebbe governare questo tuo grande popolo? 11 Rispose Elohim
a Salomone: poiché tu questo hai nel tuo cuore e non hai chiesto né ricchezza
né fortuna né gloria né la vita dei tuoi nemici e nemmeno lunga vita hai
chiesto, chiedendo per te saggezza e scienza per governare il mio popolo sul
quale ti ho fatto regnare, 12 la saggezza e la scienza ti saranno date,
ricchezza, fortuna e gloria io ti darò come mai è stato per i re prima di te,
né sarà così dopo di te. 13 Salomone dall’altura che era in Gabaon, dalla
presenza della tenda del convegno, tornò e regnò su Gerusalemme. 14 Salomone
riunì carri e cavalieri[3],
erano suoi mille e quattrocento carri e dodicimila cavalieri e li collocò nelle
città dei carri e con il re a Gerusalemme. 15 Il re rifornì Gerusalemme
d’argento e d’oro tale come fossero pietre, e rifornì di legname di centro come
i sicomori che abbondano nella Sefela[4].
16 I cavalli di Salomone riusciva a trovarli dall’Egitto[5] e
da Kue; i mercanti del re li prendevano da Kue a prezzo di mercato. 17 Salivano
e uscivano dall’Egitto, un carro per seicento sicli d’argento; un cavallo per
centocinquanta. Così per tutti re degli Ittiti e i re Aramei, per mezzo loro li
facevano uscire. 18 Salomone pensò di costruire una casa per il nome di Yhwh e
una casa per il suo governo.
1 Salomone calcolò settantamila
uomini addetti ai trasporti e ottantamila uomini scavatori in montagna e
sorveglianti sopra di essi tremila seicento. 2 Salomone mandò a Curam re di Zor
(Tiro) dicendo: come hai fatto con mio padre David che gli mandasti legname per
costruirsi una casa per il suo riposo, 3 ecco, io vorrei costruire una casa per
il nome di Yhwh mio Elohim per consacrarla a lui perennemente, per bruciare
davanti a lui incenso profumato, e offrire i pani della presentazione,
olocausti del mattino e della sera, per i sabati, per gli inizi dei mesi[6],
per le feste di Yhwh nostro Elohim e questo, per Israele è per sempre. 4 La
casa che io vorrei costruire è grande, perché grande è il nostro Elohim, più di
tutti gli elohim. 5 Ma che avrà la forza di costruirgli una casa, quando i
cieli, i cieli dei cieli non possono contenerlo.[7] E
chi sono io che voglio costruirgli una casa se non per bruciare alla sua
presenza? 6 Ora, mandami un uomo esperto nel lavorare l’oro e l’argento, il
bronzo e il ferro, e nell’intrecciare porpora e cocciniglia e porpora violacea;
e sappia cesellare incisioni; lavorerà con gli artigiani esperti che sono con
me in Giuda e a Gerusalemme, che mio padre David preparò. 7 Mandami alberi di
cedro, di cipresso, di sandalo del Libano perché io so che i tuoi servi sanno
tagliare gli alberi del Libano; ecco, i tuoi servi con i miei servi
(lavoreranno). 8 Prepareranno per me legname in abbondanza perché la casa che
voglio costruire sarà grande e meravigliosa. 9 Ecco, ai taglialegna che
tagliano gli alberi darò – per il mantenimento dei tuoi servi – ventimila cur
di grano, di orzo ventimila cur, di vino ventimila bat e ventimila bat di olio[8].
10 Curam re di Zor rispose con un documento e lo mandò a Salomone; Yhwh per
amore del suo popolo ti ha messo re su di loro. 11 Disse Curam: benedetto Yhwh
Elohim d’Israele che ha fatto i cieli e la terra, che ha dato al re David un
figlio saggio, prudente e intelligente, che vuole costruire la casa a Yhwh e la
casa per il suo governo. 12 Ora ti mando un uomo esperto, saggio e intelligente:
Curam-Abì. 13 È figlio di una donna del casato di Dan, suo padre è uno di Zor.
Sa lavorare l’oro e l’argento, il bronzo e il ferro, le pietre e il legno; sa
intrecciare porpora violacea e bisso e cocciniglia; sa scolpire qualsiasi incisione
e sa occuparsi di ogni progetto che gli sarà dato con i tuoi esperti e gli
esperti del mio signore, David tuo padre. 14 Ora, il grano, l’orzo, l’olio e il
vino di cui disse il mio signore, li mandi ai suoi servi. 15 Noi taglieremo i
cedri del Libano, secondo le tue necessità e te li porteremo come zattere fino
a Giaffa, da lì tu li farai salire a Gerusalemme. 16 Salomone censì tutti gli
uomini stranieri che erano nella terra di Israele, dopo il censimento di David
suo padre che li aveva contati. Ne trovarono centocinquanta tre mila e
seicento. 17 Di essi ne mise settantamila a portare i pesi; ottantamila come
scalpellini nelle cave di montagna e tremila e seicento sorveglianti per far
lavorare tutta questa gente.
1 Salomone Incominciò a costruire
la casa di Yhwh a Gerusalemme sul monte Moria dove apparve a David suo padre;
dove David aveva preparato un posto nell’aia di Arnon il ghebuseo. 2 Incominciò
a costruire nel secondo mese, nel secondo giorno (?)[9]
del quarto anno del suo regno. 3 Salomone per costruire la casa di Elohim fece
posare queste fondamenta: lunghezza in cubiti – secondo la misura di una volta
– sessanta cubiti, larghezza venti cubiti. 4 L’atrio, posto nel senso della
lunghezza della casa, venti cubiti[10];
l’altezza centoventi cubiti; lo rivestì all’interno d’oro e d’argento. 5 Coprì
la grande sala di legno dei cipressi e li ricoprì d’oro e d’argento ricavando
su di essi palme ornamentali e catene. 6 Rivestì la casa di pietre preziose e
di oro; l’oro era oro di Parvaim. 7 Rivestì d’oro la sala, le travi, le soglie,
le pareti, i suoi portali; scolpì cherubini sulle pareti. 8 Fece il Santo dei
Santi[11]
lungo venti cubiti nel senso della larghezza del tempio. La sua larghezza venti
cubiti; lo rivestì d’oro fino per seicento talenti. 9 Peso dei chiodi era
cinquanta sicli d’oro; anche i piani superiori rivestì d’oro. 10 Installò nel
Santo dei Santi due cherubini, opera scolpita, e li rivestì d’oro. 11 Le ali
dei cherubini erano lunghe venti cubiti. L’ala del primo di cinque cubiti
toccava il muro della sala; l’altra ala, di cinque cubiti, toccava l’ala
dell’altro cherubino. 12 Un’ala dell’altro cherubino, cinque cubiti, toccava il
muro della sala e l’altra ala, di cinque cubiti, toccava l’ala del primo
cherubino. 13 Queste ali dei cherubini - distese – erano di venti cubiti; essi
stavano ritti in piedi e la loro faccia rivolta verso la sala. 14 Fece il velo
di porpora violacea e di bisso e sopra di esso disegnò dei cherubini. 15 Costruì
davanti al tempio due colonne di trentacinque cubiti di altezza e sopra di esse
un capitello di cinque cubiti. 16 Fece delle catene, come nel Debir,[12] e
le pose sulla sommità delle colonne, fece cento melograni e li pose come le
catene. 17 Eresse colonne di fronte al tempio, una destra e una a sinistra;
chiamò il nome della destra: Jakin e il nome della sinistra: Boaz.
CAP. 4
1 Fece l’altare di bronzo; venti
cubiti la sua larghezza e venti cubiti la sua lunghezza e dieci cubiti la sua
altezza. 2 Fece il Mare[13]
di metallo fuso, dieci cubiti dall’orlo all’altro[14],
rotondo, cinque cubiti la sua altezza; una corda di trenta cubiti[15]
lo abbracciava tutt’intorno. 3 Sotto i bordi, figure a somiglianza di buoi lo
circondavano tutt’intorno, dieci ogni cubito; circondavano completamente il
Mare due file di buoi fusi con i loro sostegni.[16] 4
Si appoggiava su dodici buoi: tre rivolti a settentrione, tre rivolti a
occidente, tre rivolti al meridione e tre rivolti a oriente e il Mare si
elevava su di essi e le loro parti posteriori rivolte all’interno. 5 Il suo
spessore, un palmo[17],
il suo orlo come l’orlo di una coppa, come il fiore del giglio; poteva
contenere tremila bat[18].
Fede dieci catini, ne mise cinque a destra e cinque a sinistra per le
abluzioni; in essi veniva gettato il materiale dell’olocausto, mentre il Mare
era per le abluzioni dei sacerdoti. 7 Fece dieci candelabri d’oro, secondo la
loro norma e li mise cinque a destra e cinque a sinistra. 8 Fece dieci mense e
le collocò nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra, e fece cento
aspersori d’oro. 9 Fece il cortile dei sacerdoti, il grande cortile, e ricoprì
di bronzo i battenti dei portali del cortile. 10 Mise il Mare sul lato destro
verso sud, rivolto a meridione. 11 Curam fece i catini, le palette, gli
aspersori; Curam concluse il progetto di tutti i lavori che aveva fatto per il
re Salomone nella casa di Elohim: 12 le due colonne, le due sfere e i capitelli
sulla sommità delle colonne, 13 le quattrocento melegrane intrecciate delle due
file di melegrane; trecce per coprire ciascuna le due sfere dei capitelli che
stavano sulla superfice delle colonne, 14 fece i piedestalli, fece i catini
sopra i piedestalli[19],
15 il Mare -unico – e i dodici buoi sotto di esso, 16 le pentole, le palette, i
forchettoni e tutti i loro attrezzi di bronzo lucidato che Curam Abiu aveva
fatto per il re Salomone per la casa di Yhwh. 17 Il re li aveva forgiati nella
regione del Giordano, nella terra densa tra Sucot e Zeredà. 18 Salomone fece
tutti quegli attrezzi molto abbondanti, che non si poteva accertare il peso del
bronzo. 19 Salomone fece tutti gli attrezzi della casa di Elohim e l’altare
d’oro e le mense (tavole) sopra le quali era il pane della presentazione. 20 I
candelabri e le loro lampade d’oro puro, da accendere – secondo la regola –
davanti al Debir. 21 I fiori, le lampade, gli smoccolatoi d’oro: oro purissimo
era quello. 22 I coltelli, gli aspersori, le ciotole, i bracieri d’oro puro e
la porta del tempio, i suoi battenti interni verso il Santo dei Santi e i
battenti del tempio verso la sala, d’oro anch’essi.
CAP. 5
1 Completata tutta l’attività che
Salomone aveva fatto per la casa di Yhwh, portò Salomone le cose sacre di David
suo padre: l’argento e l’oro e tutti i loro attrezzi e li mise nel magazzino
del tesoro della casa di Elohim. 2 Allora Salomone convocò a Gerusalemme gli
anziani d’Israele e tutti i capi tribù e i principi dei casati dei figli
d’Israele, per far salire l’arca dell’alleanza di Yhwh dalla città di David,
vale a dire: Sion. 3 Gli uomini d’Israele si riunirono presso il re nella festa
del settimo mese. 4 Vennero tutti gli anziani d’Israele; i Leviti sollevarono
l’arca. 5 Fecero salire l’arca e la tenda del convegno e tutti gli oggetti del
Santo che erano nella tenda, li fecero salire i Sacerdoti Leviti[20].
6 Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele che si era radunata presso di
lui davanti all’arca, sacrificarono pecore e buoi in tale quantità che non si
potevano né contare né numerare. 7 I Sacerdoti fecero posare l’arca
dell’alleanza di Yhwh al suo posto presso il Debir, nella sala del Santo dei
Santi sotto le ali dei cherubini. 8 Le ali dei cherubini erano distese in alto
sopra l’arca; infatti, i cherubini ricoprivano dall’alto l’arca e le sue
stanghe. 9 Le stanghe si allungavano e si vedevano le punte delle stanghe
dell’arca davanti al Debir, ma non si vedevano fuori. Furono là fino ad oggi.
10 Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole che Mosè pose sull’Oreb che
Yhwh patteggiò con il popolo d’Israele nell’uscire dall’Egitto. 11 Fu così che
nell’uscire i Sacerdoti dal santuario – poiché tutti i sacerdoti chi vi si
trovavano erano purificati – non c’era ragione di conservare la divisione in
classi. 12 E i Leviti che erano i cantori, tutti di loro, di Asaf di Eiman, dei
loro figli e dei loro fratelli, vestiti di bisso con cimbali, arpe e cetre, in
piedi, a oriente dell’altare e con essi, centoventi Sacerdoti suonavano le
trombe. 13 Avvenne, quando insieme i suonatori di trombe e i cantori fecero
sentire un’unica voce per inneggiare e lodare Yhwh, quando si alzò il suono[21]
dei suonatori di tromba e dei cimbali e di tutti i canti e gli inni a Yhwh
perché è buono, perché la sua benevolenza è per sempre, una nuvola riempì il
tempio, la casa di Yhwh. 14 I sacerdoti non poterono rimanere per il servizio
in presenza della nuvola, perché la gloria di Yhwh riempiva la casa di Elohim.
CAP. 6
1 Allora Salomone disse: Yhwh ha detto di voler alloggiare nella nuvola nera. 2 Invece io ho costruito per te una dimora principesca e un luogo per il tuo riposo[22] per sempre. 3 Il re voltò il suo viso e benedisse tutta l’assemblea d’Israele; tutta l’assemblea d’Israele era in piedi. 4 Benedetto Yhwh Elohim d’Israele che, con la sua bocca, parlò a David mio padre e con la sua mano la portò a termine dicendo: 5 Dal giorno che ho fatto uscire il mio popolo dal paese d’Egitto, non ho scelto, fra le città di tutte le tribù d’Israele, di costruire una casa affinché là fosse il mio nome; né ho scelto alcuno che fosse il capo sul mio popolo Israele. 6 Io ho scelto che a Gerusalemme fosse il mio nome e ho scelto David perché fosse sul mio popolo. 7 Fu con tutto il cuore che mio padre David avrebbe costruito una casa per il nome di Yhwh Elohim d’Israele. 8 Ma, Yhwh disse a David mio padre: poiché ciò che era nel tuo cuore – cioè, costruire una casa al mio nome – era un’intenzione pregevole, giacché era nel tuo cuore[23]. 9 Ma, tu non costruirai la casa, bensì il figlio tuo che uscirà dai tuoi fianchi, egli costruirà la casa al mio nome. 10 Yhwh adempì la sua parola: sono salito al posto di mio padre David e siedo sul trono d’Israele – come aveva detto Yhwh – e ho costruito la casa al nome di Yhwh Elohim d’Israele. 11 Ho messo là anche l’arca che contiene il patto di Yhwh concluso con i figli d’Israele. 12 Si mise in piedi davanti all’altare di Yhwh, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele, e stese il palmo delle sue mani. 13 Poiché Salomone aveva costruito un braciere di rame[24], lo aveva messo al centro del cortile; cinque cubiti la sua lunghezza, cinque cubiti la sua larghezza, tre cubiti l’altezza sua; si fermò presso di esso, si inginocchiò e per la gratitudine ricevuta, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele, stese le palme delle sue mani verso il cielo 14 e disse: Yhwh Elohim d’Israele, non c’è Elohim come te, né in cielo né in terra; tu conservi l’alleanza e la fedeltà ai tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 15 che hai conservato al tuo servo David mio padre, che con le tue mani quest’oggi hai completato, adempiendo ciò che gli avevi promesso e gli avevi detto con le tue parole. 16 Adesso Yhwh Elohim d’Israele conserva al tuo servo David mio padre, ciò che gli avevi promesso dicendo: “non ti mancherà davanti a me qualcuno che sieda sul trono d’Israele purché i tuoi figli osservino di camminare nelle mie vie, nei miei insegnamenti, come tu hai camminato davanti a me”. 17 Ora, Yhwh Elohim d’Israele, sia confermata la tua parola, che tu promettesti a David tuo servo. 18 Ma! Veramente abiterà Elohim fra gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere, altrettanto così è questa casa che ti ho costruito. 19 Oh! Yhwh mio Elohim, sia rivolto il tuo volto alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo sta pronunciando dinnanzi a te. 20 Siano i tuoi occhi aperti su questa casa, giorno e notte, su questo luogo dove tu hai detto sia posto il tuo nome, per ascoltare la preghiera che il tuo servo ti rivolge in questo luogo. 21 Ascolterai le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele che ti invocherà in questo posto e tu lo ascolterai dal luogo del tuo riposo dal cielo, ascolterai e perdonerai. 22 Se qualcuno avrà peccato contro il suo amico e sarà portato da lui per imprecare una maledizione[25], pronuncerà l’imprecazione davanti al tuo altare in questa casa. 23 E tu ascolterai dal cielo ed emetterai la tua sentenza ai tuoi servi, per condannare il malvagio e mettere la sua condotta sulla sua testa[26] e fare giustizia all’innocente e per confermargli la sua rettitudine. 24 Se sarà sconfitto il tuo popolo Israele di fronte al nemico, perché peccarono contro di te; tuttavia, se torneranno a lodare il tuo nome, pregheranno e supplicheranno davanti a te in questa casa, 25 tu ascolterai e perdonerai il peccato del tuo popolo Israele, e li farai tornare alla terra che tu hai dato ai loro padri. 26 Quando il cielo si chiude non ci sarà pioggia, perché peccarono contro di te; ma, faranno suppliche in questo luogo e loderanno il tuo nome e dei loro peccati si pentiranno poiché li hai umiliati, 27 tu in cielo ascolterai e perdonerai il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, perché gi insegnerai la buona strada dove camminare; e manderai pioggia sulla tua terra che hai dato al tuo popolo in eredità. 28 Quando ci sarà carestia sulla terra e pestilenza, quando ci sarà aridità, carbonchio, cavallette e locuste; quando uscirà contro di lui il suo nemico nelle terre delle sue città, quando ci sarà ogni morbo e ogni genere di malattie, 29 ogni preghiera, ogni supplica che sia di ciascun uomo o di tutto il tuo popolo Israele, di colui il quale abbia conosciuto e sia stato colpito dalla sofferenza e aprirà il palmo delle sue mani in questa casa, 30 tu ascolterai dal cielo, luogo del tuo riposo, tu perdonerai e darai a ciascuno secondo i suoi comportamenti, perché tu solo conosci il cuore dei figli dell’uomo. 31 Per questo ti temeranno[27] di camminare nelle tue vie, tutti i giorni che essi vivranno sulla faccia della terra che donasti ai nostri padri. 32 E anche gli stranieri che non sono del tuo popolo Israele, che vennero da un paese lontano grazie al tuo grande nome, alla tua mano potente al tuo braccio teso, verranno e pregheranno in questa casa, 33 tu ascolterai dal cielo, dal luogo del tuo riposo, farai tutto ciò che ti chiederà il forestiero affinché tutti i popoli della terra ti conoscano e tu sia temuto come il tuo popolo Israele, e affinché si sappia che il tuo nome sarà invocato su questa casa che io ho costruito. 34 Quando il tuo popolo uscirà in battaglia contro i suoi nemici, nel percorso dove tu li avrai mandati e ti pregheranno in direzione di questa città che tu hai scelto per te e che io ho costruito per il tuo nome, 35 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e fai loro giustizia. 36 Quando peccheranno contro di te – poiché non c’è uomo che non pecchi – ti indignerai con loro e li metterai nelle mani del nemico e li condurranno prigionieri in un paese vicino o lontano, 37 ritornando in cuor loro, nel paese dove sono stati deportati e là abitano e facendo suppliche verso di te, nel paese della loro prigionia, dicendo: abbiamo peccato, siamo colpevoli, siamo malvagi, 38 e torneranno a te con tutto il loro cuore e con tutto il loro essere, nel paese della loro prigionia dove furono deportati, e faranno preghiere in direzione della loro terra, che hai dato ai loro padri, e verso la città che tu hai scelto e per la casa che io ho costruito al tuo nome, 39 tu ascolterai dal cielo, dal luogo del tuo riposo, le preghiere e le loro suppliche e farai loro giustizia e perdonerai il tuo popolo perché peccarono contro di te. 40 Ora, mio Elohim, siano dunque i tuoi occhi aperti e le tue orecchie in ascolto della preghiera di questo luogo. 41 Adesso Yhwh Elohim trionfa[28] nella tua dimora, tu e l’arca, tua forza; i tuoi sacerdoti, oh! Yhwh Elohim, si vestino di salvezza e i tuoi fedeli gioiscano nel bene. 42 Oh! Yhwh Elohim, non allontanare il viso dal tuo unto[29], ricorda la benevolenza avuta per David tuo servo.
CAP.7
1 Nel finire Salomone di pregare,
il fuoco cadde dal cielo e consumò l’olocausto e le vittime immolate mentre la
gloria di Yhwh riempiva la casa[30].
2 I sacerdoti non poterono entrare nella casa di Yhwh, perché la gloria di Yhwh
riempiva la casa di Yhwh. 3 Tutti i figli d’Israele vedendo la caduta del fuoco
e la gloria di Yhwh dentro la casa, si inchinarono faccia a terra sul
pavimento, profondamente e lodarono Yhwh perché buono, perché la sua bontà dura
per molto tempo[31].
4 Il re e tutto il popolo fecero sacrifici davanti a Yhwh. 5 Il re Salomone
fece un sacrificio di ventiduemila buoi e di centoventimila pecore; il re e il
popolo inaugurarono la casa di Yhwh. 6 I sacerdoti, per la loro funzione,
stavano in piedi e i leviti con gli strumenti per il canto a Yhwh – quegli
stessi strumenti che il re David aveva costruito per lodare Yhwh quando David
lodava, perché la sua bontà è per molti anni – di fronte ad essi; i sacerdoti
suonavano le trombe e tutto Israele era in piedi. 7 Salomone consacrò il centro
del cortile che era davanti alla casa di Yhwh, perché lì bruciò gli olocausti e
il grasso dei sacrifici di comunione[32],
perché l’altare di bronzo che salomone aveva costruito non poteva contenere
l’olocausto, l’offerta e i grassi. 8 Salomone in quel tempo festeggiò per sette
giorni, e tutto Israele con lui: un’assemblea molto numerosa dall’ingresso di
Kamat fino al fiume d’Egitto. 9 Nell’ottavo giorno tennero un’assemblea solenne[33],
poiché sette giorni la consacrazione dell’altare e sette giorni anche la festa
erano durate. 10 Nel giorno ventitré del settimo mese, rimandò il popolo alle
loro tende, felici e contenti di cuore per la bontà che aveva concesso Yhwh a
David, a Salomone suo figlio e a Israele suo popolo. 11 Salomone terminò la
casa di Yhwh e la casa del re e tutto ciò che Salomone aveva pensato di fare
nella casa di Yhwh e nella sua casa. 12 Yhwh apparve a Salomone di notte[34] e
gli disse: ho ascoltato la tua preghiera e ho scelto questo luogo per me, come
casa del sacrificio. 13 Ma, bada bene, quando io chiuderò il cielo, non ci sarà
acqua; quando darò ordine alla locusta di divorare la terra; se manderò la
peste contro il mio popolo, 14 ma, si umilierà il mio popolo, il quale
invocherà il mio nome su di sé, pregheranno e cercheranno la mia presenza e
abbandoneranno le loro strade malvage, io ascolterò dal cielo e perdonerò i
loro peccati e guarirò la loro terra. 15 Ora, i miei occhi saranno aperti e le
mie orecchie presteranno attenzione alla preghiera di questo luogo. 16 Ora, ho
scelto e fatto consacrare questa casa per essere il mio nome qui per lungo
tempo e i miei occhi e il mio cuore saranno qui tutti i giorni. 17 Tu, se
camminerai davanti a me, come ha camminato David tuo padre, per eseguire tutto
ciò che io ti ho ordinato e le mie leggi, le mie norme tu osserverai, 18 io
terrò in piedi[35]
il trono del tuo regno, come quando feci un patto con David tuo padre dicendo:
non ti verrà mai tolto un sovrano su Israele[36].
19 Ma, se voi vi rivolterete e abbandonerete le mie leggi e i miei
comandamenti, che io vi ho messo davanti e camminerete e servirete altri Elohim
e vi prostrerete ad essi, 20 saranno sradicati dalla mia terra che diedi loro e
questa casa, che ho consacrato al mio nome, la scaccerò dal mio volto e la farò
diventare lo zimbello e la burla per tutti i popoli. 21 Questa casa che era la
più eccelsa, ora, tutti quelli che passano vicino a lei fermandosi diranno:
perché Yhwh ha trattato in questo modo questo paese e questa casa? 22 E
diranno: perché hanno abbandonato Yhwh Elohim dei loro padri, che li aveva
fatti uscire dal paese d’Egitto, e si sono affidati ad altri Elohim, si sono
prostrati ad essi e li hanno serviti, per questo fece arrivare su di essi questa
disgrazia.
CAP. VIII
1 Avvenne alla fine dei
vent’anni, durante i quali Salomone aveva costruito la casa di Yhwh e la sua
casa. 2 Le città che Curam aveva donato a Salomone, Salomone le ricostruì e
insediò in esse i figli d’Israele. 3 Salomone andò a Camat di Zoba e infierì su
di essa[37].
4 Ricostruì Tadmor nel deserto e tutte le città dei granai che aveva costruito
a Camat. 5 Ricostruì Bet-Orion sopra e Bet-Orion sotto, città fortificate,
murate con porte e catenacci. 6 Anche Baalat e tutte le città dei granai che
erano di Salomone, tutte le città dei carri e le città dei cavalieri[38], e
ogni costruzione che Salomone desiderava di costruire in Gerusalemme, nel
Libano e in tutto il territorio del suo dominio. 7 Tutto il popolo di quelli
rimasti: degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizei, degli Evei e dei Ghebusei,
che non erano d’Israele, 8 dei loro figli rimasti dopo di loro nel paese, che i
figli d’Israele non avevano sterminato, Salomone li utilizzò per i lavori
forzati fino ad oggi. 9 E i figli d’Israele, Salomone non li impiegò al
servizio dei suoi lavori, perché essi erano uomini d’arme, capi dei suoi
attendenti, capi dei suoi carri e dei suoi cavalieri. 10 Questi capi,
governatori del re, erano duecentocinquanta e sorvegliavano il popolo. 11
Salomone fece salire la figlia del faraone dalla città di David alla casa che
aveva costruito per lei. Infatti, diceva: la mia donna non abiterà nella casa
di David re d’Israele, perché essa è sacra, giacché entrò Elohim, l’arca di
Yhwh. 12 Allora Salomone elevò olocausti a Yhwh sull’altare di Yhwh che aveva
costruito davanti al vestibolo. 13 Questo, egli giorno per giorno faceva
olocausti come aveva ordinato Mosè: per i sabati, per l’inizio dei mesi[39],
per le tre assemblee una volta ogni anno: la festa degli azzimi, la festa delle
settimane, la festa delle capanne. 14 Confermò, secondo le disposizioni di suo
padre, le classi dei sacerdoti per il loro servizio; dei leviti per il loro
ministero di lodare e per assistere i sacerdoti nella funzione del giorno, ogni
suo giorno; dei portinai nella propria destinazione, porta per porta, perché
così aveva ordinato David, uomo di Elohim. 15 Non si allontanarono dagli ordini
del re sia per i sacerdoti e per i leviti e per tutto quanto riguardava i
tesorieri. 16 Così fu collocata tutta l’opera di Salomone, dal giorno delle
fondazioni della casa di Yhwh fino alla sua conclusione completa della casa di
Yhwh. 17 Allora Salomone andò a Ezion-Gheber e a Eilat, sulla riva del mare,
nella terra di Edom. 18 Curam[40]
gli mandò l’aiuto di suoi sudditi, navi e i loro marinai conoscitori del mare e
andarono – con i servi di Salomone – a Ofir e da là presero
quattrocentocinquanta talenti d’oro, e tornarono dal re Salomone.
CAP. IX
1 La regina di Saba aveva sentito
parlare della fama di Salomone e venne a Gerusalemme per mettere alla prova
Salomone con enigmi; giunse con un esercito di molti servi e cammelli che
portavano profumi e oro in quantità e pietre preziose, e discusse con lui di
tutto ciò che era nel suo cuore[41].
Salomone rispose a tutte le sue domande e nessuna parola – per Salomone – fu
tanto difficile e sconosciuta che non gliela spiegasse chiaramente. 3 La regina
di Saba vide la sapienza di Salomone e la casa che aveva costruito, 4 il cibo
sul suo tavolo, l’abitazione dei suoi servi, la compostezza dei suoi servitori,
il loro abbigliamento, i suoi coppieri e il loro abbigliamento, i suoi
olocausti che offriva nella casa di Yhwh e non ci fu più in lei il respiro[42].
5 E disse al re: è vero ciò che ho sentito dire nel mio paese circa le tue
imprese e la tua sapienza. 6 Io non credevo alle loro parole finché non sono
venuta e i miei occhi le hanno viste. Ecco, non mi hanno riferito che metà
della ricca tua sapienza, tu sei più in alto della fama che avevo udito. 7 Mi
congratulo con i tuoi servi, quelli che stanno sempre alla tua presenza[43] e
ascoltano la tua sapienza. 8 Sia benedetto il tuo Elohim che si è compiaciuto
in te per metterti sul suo trono come re di Yhwh tuo Elohim; poiché Yhwh tuo
Elohim ama Israele e lo vuole mantenere a lungo e ti ha messo sopra di esso per
esercitare il diritto e la giustizia. 9 Ella diede al re centoventi talenti
d’oro e profumi in grande quantità e pietre preziose; non ci fu profumo[44]
come quello che la regina di Saba donò al re Salomone. 10 I servi di Curam e i
servi di Salomone che portarono oro da Ofir, portarono anche legni di sandalo
al re Salomone. 11 Salomone, con i legni di sandalo, fece i pavimenti della
casa di Yhwh e della casa del re; cetre e arpe per i cantori; come quelle non
furono mai viste sulla faccia della terra di Giuda. 12 Il re Salomone diede
alla regina di Saba ogni suo desiderio[45]
che ella aveva richiesto, e a parte, quanto lei aveva portato al re[46].
Si congedò e partì per il suo paese lei e i suoi servi. 13 Il peso dell’oro che
giungeva a Salomone in un anno era di seicentosessantasei talenti d’oro. 14
Senza contare (l’oro) degli uomini di alto rango che trafficano e commerciano;
dei viaggiatori, di tutti i re dell’Arabia e dei governatori del paese che portano
oro e argento a Salomone. 15 Il re Salomone fece duecento targhe d’oro battuto,
coprì ogni targa con seicento (sicli?) d’oro battuto. 16 E trecento scudi d’oro
battuto, trecento (sicli) d’oro battuto per coprire ogni scudo; il re li mise
nella casa “Foresta del Libano”. 17 Il re fece un trono con un grande dente[47] e
lo ricoprì d’oro puro. 18 Sei scalini del trono e uno sgabello in oro, erano
agganciati al trono; due bracci di qua e di là del posto del sedere due leoni
eretti accanto ai bracci.19 E dodici leoni si ergevano sui sei scalini, da un
lato e dall’altro. Non s’era mai costruito così in alcun regno. 20 Tutti i
recipienti del re Salomone per bere erano d’oro e tutti i recipienti della casa
Foresta del Libano, d’oro puro. Non c’era argento, non aveva alcun valore nei
giorni di Salomone. 21 Così le navi del re andavano a Tarsis con i servi di
Curam; una volta ogni tre anni tornavano le navi da Tarsis portando oro e
argento, zanne di elefante, scimmie e pavoni. 22 Salomone diventò più grande di
tutti i re della terra in ricchezza e sapienza. 23 E tutti i re della terra
cercavano il volto di Salomone per ascoltare la sua sapienza che Elohim aveva
messo nel suo cuore. 24 Ed essi portavano ciascuno il proprio tributo: oggetti
d’argento e oggetti d’oro, mantelli, armi, profumi, cavalli e muli; e questo
anno dopo anno. 25 Salomone aveva quattromila stalle, cavalli e carri;
dodicimila cavalieri collocati nelle città dei carri e con il re a Gerusalemme.
26 Egli fu governatore di tutti i regni dal Fiume[48]
fino alla terra dei Filistei fino al confine dell’Egitto. 27 Il re fornì
Gerusalemme d’argento come fosse pietre e legni di cedro fornì come sicomori
che abbondano nella Sefela. 28 E uscivano dall’Egitto e da tutti i territori
cavalli per Salomone. 29 Le altre imprese di Salomone, le prime e le ultime,
non sono forse scritte nel libro di Natan il profeta, nella profezia di Aia il
Silonita e nelle visioni di Jodo il veggente circa Geroboamo figlio di Nebat?
30 Salomone regnò su Gerusalemme su tutto Israele quaranta anni. 31 Salomone si
addormentò con i suoi padri e li seppellirono nella città di David suo padre e
Roboamo suo figlio regnò al posto suo.
[1]
Il cronista inventa questa salita a Gabaon per giustificare il fatto che l’arca
era stata portata a Gerusalemme.
[2]
Questa metafora tratta dal linguaggio militare, significa: affinché possa
guidare questo popolo.
[3]
Qui si intende gli equipaggi dei carri.
[4]
La Sefela è una piana dove si coltivano i sicomori.
[5]
Il testo è Mizraim notoriamente tradotto con Egitto, le edizioni Cei traducono
con muzri che è un’altra località.
[6]
I Novilunii.
[7]
Questo versetto sembrerebbe un po’ corrotto, mi sono avvalso della versione dei
LXX.
[8]
Cur e Bat sono unità di misura per le granaglie e per i liquidi.
[9]
Il testo ripete due volte “nel secondo” la seconda volta non specifica, forse è
il giorno.
[10]
Essendo costruito nel senso della lunghezza, era largo come le fondamenta del
versetto 3.
[11]
Questa espressione indica il superlativo assoluto cioè: il luogo santissimo.
[12]
Il Debir è il Santo dei Santi.
[13]
Il Mare era un grande bacino in bronzo usato per le cerimonie nel tempio.
[14]
Il diametro
[15]
La circonferenza
[16]
Il versetto sembrerebbe un po’ corrotto. Mi sono avvalgo della versione greca
dei LXX.
[17]
È una misura.
[18]
Bat, abbiamo detto è l’unità di misura per liquidi.
[19]
Il TM ripete tre volte il verbo “fare” le traduzioni italiane della Cei
traducono “dieci”
[20]
Credo sia la prima volta che i Leviti vengono definiti anche Sacerdoti.
[21]
Il testo Masoretico usa la metafora del salire in montagna, salire in alto.
[22]
Le traduzioni italiane scrivono “per la tua dimora”, shabat indica riposo,
sulla scorta del 1° capitolo della Genesi, quando il settimo giorno Yhwh si
riposò.
[23]
Cioè, era sincera.
[24]
Il TM usa un termine che indica un recipiente, un catino, un braciere, lo
stesso usato al cap.4,6 per indicare un catino. la LXX traduce un piedestallo.
La Cei una tribuna. La Cei di tutto il versetto segue la traduzione dei LXX:
“Salomone aveva eretto un tribuna di bronzo e l’aveva collocata in mezzo al
grande cortile; era lunga 5 cubiti, larga 5 e alta 3; egli vi salì e si
inginocchiò di fronte a tutta l’assemblea d’Israele, stese e mani verso il
cielo e disse:” Io ho seguito il TM.
[25]
Nel caso di mancanza di prove per un delitto commesso, l’autore sospetto doveva
pronunciare un giuramento d’imprecazione contro sé stesso, onde dimostrare la
sua innocenza. (Fulvio Nardoni)
[26]
Attribuirgli la responsabilità sua per la condotta malvagia.
[27]
Il Timore di Dio non è come si potrebbe intendere, paura del castigo di Dio; Il
timor di Dio è un atteggiamento di fiducia in Dio che induce a seguire i suoi
comandamenti.
[28]
Il verbo ebraico Qum ha molti significati fra gli altri quello di sorgere
elevarsi trionfare ecc. ora l’invocazione mi sembra essere di carattere
trionfante.
[29]
I re in Israele erano unti in segno di consacrazione.
[30]
Si tratta del Tempio o Santuario come il termine è tradotto in italiano.
[31]
La parola ebraica “Leyolam” è tradotta con “per sempre”, in verità i dizionari
spiegano che il significato è “per molto tempo”, non indica l’eternità.
[32]
Le vittime dei sacrifici di comunione, eccetto il grasso che veniva bruciato, il
resto veniva consumato in pasti comunitari.
[33]
Un’assemblea liturgica.
[34]
Apparve a Salomone in sogno.
[35]
Renderò solido il tuo regno.
[36]
Sottinteso un tuo discendente.
[37]
La danneggiò e la sottomise.
[38]
Le città dei carri e dei cavalieri: sono i carri da guerra e i loro equipaggi.
[39]
I noviluni.
[40]
Il re di Tiro.
[41]
Discusse di tutto ciò che desiderava sapere.
[42]
Rimase senza fiato.
[43]
I suoi ministri.
[44]
Per quantità e qualità.
[45]
La radice del verbo usato in questo versetto “hafaz” indica desiderio, ma anche
voglia di godere ecc.
[46]
Sottinteso l’equivalente in beni di quanto aveva portato lei.
[47]
Letteralmente il TM scrive un grande dente, il testo greco dei LXX specifica
che era una mega zanna d’elefante. In italiano viene tradotto “un trono
d’avorio”.
[48]
Il Fiume per antonomasia è l’Eufrate.