Oggi riprendo a commentare essendo il giorno della memoria, cioè il giorno per ricordare la shoah e tutte le vittime del nazismo e del fascismo. Sono molto contrariato e stupito per non dire indignato che papa Benedetto XVI non abbia ancora detto nulla di quel vescovo antisemita, appena perdonato per il suo scisma, il quale nega la shoah e tutte le vittime ebree morte nei campi di sterminio. E' inaudito che nella chiesa cattolica accadano queste cose.
E' chiaro che il silenzio su questo episodio avvalora la tesi di coloro che accusano l'attuale pontefice di restaurazione, di ritorno a prima del concilio Vaticano II. Infatti questi quattro vescovi scismatici e ora riabilitati, non hanno ancora sottoscritto il documento "Nostra aetate" che è fondamentale per i nuovi rapporti con l'ebraismo e con le religioni non cristiane, né hanno sottoscritto la dichiarazione: "Dignitatis humanae" altro documento fondamentale per la libertà di coscienza. Così stando le cose una parola chiara del pontefice non solo è urgente, ma doverosa.