Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

mercoledì 22 settembre 2021

LE STORIE DELLA BIBBIA


D'ORA INNANZI SU QUESTO BLOG SARANNO PUBBLICATE SOLO TRADUZIONI DELLA BIBBIA EBRAICA.

I testi presenti in questo blog sono traduzioni della Bibbia ebraica fatte da Egidio Papetti, umile studioso di ebraico e amico degli ebrei. Sono da me definite "Le Storie della Bibbia" per una loro caratteristica abbastanza evidente: sono cioè opere letterarie che raccontano delle storie, cioè dei fatti, mitici o leggendari ma, tutti con un fondamento storico, vissuti e tramandati dalle popolazioni israelitiche che occuparono, nei secoli passati, la terra di Canaan, vuoi con la guerra, vuoi con occupazioni pacifiche, convivendo con altri popoli, con i quali condivisero lingua, cultura e religione, fin quando, a poco a poco riuscirono ad affermarsi nella propria identità religiosa e politica. Le tribù dei "figli d'Israele" o "figli di Giacobbe" come essi si definiscono in tutta la Bibbia ebraica, si ritrovarono uniti nel culto di Yhwh, loro dio nazionale e nel regno davidico, più frutto di leggenda che di verità storica. Si separarono in due stati: Israele e Giuda e infine soccombettero al più forte e finirono in esilio. Dall'esilio tornarono con due tesori importanti per l'occidente: “L'Antico Testamento”, così definito dai cristiani, che cominciò ad essere scritto proprio in esilio e quindi la riflessione sul loro dio nazionale che concepirono come Dio unico e universale, cioè: offrirono al mondo il monoteismo, l'idea di un Dio unico, creatore del cielo e della terra.

Se la Bibbia ebraica la si legge come la raccolta di storie di un popolo che cerca il suo "ubi consistam" sulla terra e il suo Dio in cielo, allora è una lettura bellissima e affascinante. D'altra parte la bibbia ha ispirato gli uomini di tutto il mondo per secoli e secoli, e il Nuovo Testamento, che ha le sue radici nell'Antico, è alla base di quella civiltà ebraico-cristiana che si suole chiamare l'Occidente.

I testi che saranno pubblicati hanno questi titoli:

1 Dalla Creazione al Diluvio

2 Storia di Abramo

3 Storia di Giacobbe

4 Storia di Giuseppe

5 Storia di Mosè

6 Storia di Giosuè

7 Storia di Gedeone

8 Storia di Sansone

9 Storia di Ezechia re di Giuda

10 Storia di Samuele

11 Storia di Saul

12 Storia di David

13 Storia di Salomone e Geroboamo

14 Storia del regno d’Israele

15 Israele in esilio

16 Libro di Ruth

17 Libro di Qoelhet

18 Libro di Giona

19 Libro di Ester

20 Il Libro di Giobbe

21 Storia del profeta Geremia

22 La guerra contro Beniamino

Del Pentateuco sono stati tradotti anche Esodo, soprattutto per la Storia di Mosè e Numeri perché narra anch’esso l’attraversamento del deserto verso la terra promessa e Deuteronomio; di tutti i libri del Pentateuco, è il più importante per la storia d’Israele raccontata dalla Bibbia ebraica o Antico Testamento. Infatti, tra le cosiddette fonti della Bibbia i redattori del Deuteronomio e gli storici deuteronomici, sono presenti con il loro stile e con le loro idee, dalla Genesi fino al II Libro dei Re. Si ritiene che la prima stesura del Deuteronomio sia stata abbozzata ai tempi del re Giosia come testo a sostegno della sua riforma religiosa.

Ma, fu durante l’esilio a Babilonia e nel post-esilio, in epoca persiana, VI_IV secolo a.C. che la storia del popolo ebraico fu ripensata e riscritta, alla luce del tragico avvenimento che toccò prima a Samaria e poi a Gerusalemme.

La perdita dello Stato, del territorio, la distruzione del Tempio, e l’esilio, costrinsero i dirigenti, monarchici e religiosi, a chiedersi le ragioni della sconfitta e a domandarsi perché Yhwh avesse così abbandonato il suo popolo. La risposta si trova nel Deuteronomio e nella storia deuteronomica: Yhwh ha voluto punire il suo popolo per le sue infedeltà. Da questa risposta teologica la riflessione ebraica giungerà a considerare Yhwh non solo il loro dio nazionale al pari delle altre divinità dei popoli vicini ma, l’unico Dio creatore del cielo e della terra, un Dio universale e unico. E nacque il monoteismo.

Nelle traduzioni che seguono viene sempre mantenuto il nome composto dal tetragramma vale a dire YHWH che di solito nelle versioni italiane è tradotto con il nome di “Signore” che era anche la traduzione della versione greca dei settanta e anche la parola che gli stessi ebrei pronunciavano e pronunciano tuttora, nella lettura della Bibbia, cioè: “Adonai” che significa appunto Signore. Anche il termine Elohim non è tradotto essendo un termine plurale o duale e significa appunto la divinità o le divinità e non semplicemente Dio, come tradotto in italiano. Anche altri appellativi della divinità sono lasciati nella loro forma originale.

Infine occorre tener presente che le traduzioni sono state fatte in tempi diversi e quindi risentono degli approfondimenti avvenuti man mano che proseguivo nello studio. I testi quindi non sono omogenei tra di loro, alcuni sono più aderenti al testo altri un po’ più liberi ma sempre rispettando la sinteticità della lingua ebraica, molti verbi, pochi aggettivi, cercando di mantenere il verbo usato nel testo anche quando in italiano sarebbe preferibile usarne un altro diverso.

NB: Il manoscritto più antico e più completo - contiene tutti i Libri del Canone ebraico - giunto fino a noi è il Codex Leningradensis, ritrovato a Odessa nel 1008 d.C. e conservato a Leningrado, ora S.Pietroburgo, ne abbiamo anche altri più antichi ma meno completi. Il manoscritto è stato adottato dalla Bibbia Hebraica Stuttgartensia della quale mi sono servito per le mie traduzioni. Il Testo Masoretico (da Masora = tradizione) è il risultato di un lungo lavoro di revisione del testo consonantico trasmesso dai rabbini e conclusosi nell’ VIII secolo d.C. con la vocalizzazione ad opera della famiglia palestinese dei Ben-Asher che ha finito con l’imporsi rispetto ad altri ed è oggi il Testo detto Masoretico. Testo ufficiale dell'Ebraismo.