Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

lunedì 1 novembre 2021

STORIA DEL RE DAVID

 Traduzione di Egidio Papetti dal Testo Masoretico. Laddove il testo mostra di essere corrotto o lacunoso si è fatto ricorso a congetture o ad altre traduzioni in italiano rispettando in linea di massima il testo masoretico, per quanto riguarda il nome del dio d’Israele si è preferito mantenere il tetragramma per non confondere il nome Adonai “Signore” riferito a Yhwh con il vocabolo signore, riferito agli uomini, molto frequente nel testo. Così pure si è mantenuto il nome Elohim che nel testo masoretico è un nome plurale e non ha sempre il medesimo significato.

INTRODUZIONE

Chi era David? Chi è stato David? Rispondo a queste due domande con le parole di Baruch Halpern: “Per ciò che ci riguarda, David è un personaggio letterario, e chi afferma che il protagonista del racconto non sia mai esistito non può propriamente essere rimproverato per il suo scetticismo: precisamente e solo nei limiti delineati dalla narrazione, non è mai esistito”. 

Di tutti i personaggi dell’Antico Testamento di cui si raccontano la vita e le imprese compiute, dal libro della Genesi fino al 2° Libro dei re, i capitoli dedicati al re David sono quelli più numerosi; giusto per sottolineare l’importanza di questo personaggio che da umile pastorello diventerà re, un eroe dunque. La sua vicenda è raccontata nel 1° e 2° Libro di Samuele e nei primi due capitoli del 1° Libro dei Re. Senza contare che anche nei due Libri delle Cronache è ancora David a fare la parte del leone. Delle tradizioni ebraiche raccolte nella Bibbia a significare la storia del popolo ebraico, le tradizioni riguardanti la figura di David sono le più importanti, anche prescindendo dal fatto della sua effettiva esistenza storica, peraltro messa in discussione da commentatori contemporanei; le fonti a disposizione dei redattori del testo giunto fino a noi erano più di una, infatti si noterà leggendo come ci siano episodi raccontati due volte e sovente illustrando la figura di David ora benevolmente, ora con qualche maliziosa insinuazione, e secondo alcuni commentatori, con qualche invenzione giusto per arricchire la figura di questo straordinario personaggio. Va da sé che il testo che racconta la storia del re David ha avuto molti commentatori, cominciando da Julius Wellhausen – teologo di scuola liberale - che nella seconda metà dell’8oo individuò nei capitolo 9-20 di 2° Samuele e 1-2 del 1° Re, quella che fu definita “Storia della Successione”, che sarebbe stata scritta da un funzionario della corte del re Salomone. Tesi che sarà in seguito, discussa e contestata sia come fonte che come datazione. Io mi limiterò a indicare una bibliografia minima fra quelle suggerite dal Prof. Giancarlo Toloni dell’Università cattolica di Brescia nel corso da lui tenuto nell’anno accademico 2016-2017. Baruch Halpern: “I demoni segreti di David – Messia, assassino, traditore, re” – Paideia, Brescia 2004. Autori vari, a cura di Hugues Cousin: “ Il re Davide” EDB Bologna 2015. Giovanni Garbini: “ Mito e storia nella Bibbia” pag.111 e ss. Paideia Brescia 2003. Giovanni Garbini: “Il vangelo aramaico di Matteo e altri saggi” pag. 96 e ss. Paideia Torino 2017. Resta da dire che al di la delle questioni di esegesi storica, al di la delle implicanze religiose sia per gli ebrei che per i cristiani, la lettura della Storia di David resta sempre una lettura avvincente, affascinante, drammatica e tragica e il protagonista David un uomo di grande umanità. Buona lettura.


Dal 1° Libro di Samuele

CAP. 16


1- Disse Yhwh a Samuele: fino a quando porterai il lutto a Saul mentre io l'ho rigettato dal regnare su Israele? Riempi il tuo corno di olio e va', ti manderò da Isai (Iesse), il betlemmita, perché ho visto fra i suoi figli il mio re. 2- Rispose Samuele: come andrò? Saul lo saprà e mi ucciderà. Disse Yhwh: prendi una giovenca nella tua mano e dirai: “sono venuto per sacrificare a Yhwh”. 3- Annuncerai a Iesse circa il sacrificio; io ti farò conoscere ciò che dovrai fare, poi ungerai colui che io ti dirò. 4- Samuele fece ciò di cui parlò Yhwh e venne a Betlemme. Gli anziani della città nell'incontrarlo si spaventarono e dissero: “ vieni tu in pace?” 5- Rispose: in pace; sono venuto per sacrificare a Yhwh; santificatevi e venite con me al sacrificio; Iesse santificò i suoi figli e li invitò al sacrificio. 6- Quando loro entrarono e egli vide Eliav pensò: ecco di fronte a Yhwh c’è il suo unto.7- Disse Yhwh a Samuele: non guardare il suo aspetto e non esaltare la sua altezza, perché io l'ho rigettato. L'uomo non vede ciò che è, perché l'uomo guarda il loro aspetto ma, Yhwh vede nel cuore. 8- Iesse chiamò Aminadab e lo fece passare davanti a Samuele che disse: anche su questi Yhwh non ha scelto. 9- Iesse fece passare Samma ma, disse: anche per questi Yhwh non ha scelto.10- Iesse fece passare i suoi sette figli davanti a Samuele. Samuele disse: no Iesse, Yhwh non ha scelto fra questi. 11- Disse Samuele a Iesse: forse che i ragazzi sono tutti qui? Rispose: resta ancora il più piccolo, ecco sta pascolando il gregge. Samuele disse a Iesse: manda a prenderlo, perché non ci allontaneremo fino al suo arrivo qui. 12- Mandò a prenderlo e lo fece venire. Egli era rossiccio con begli occhi e di bell'aspetto. Disse Yhwh: alzati, ungilo perché questi è lui. 13- Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli. Lo spirito di Yhwh penetrò in David da quel giorno in avanti. Samuele si alzò e partì per Ramat.

14- E lo spirito di Yhwh si allontanò da Saul e lo terrorizzò uno spirito cattivo di Yhwh. 15- I servi di Saul gli dissero: ecco dunque lo spirito cattivo di Elohim ti terrorizza. 16- Dica dunque il signore nostro ai tuoi servi alla tua presenza ed essi cercheranno qualcuno che sappia suonare la cetra; così quando sarà su di te lo spirito cattivo di Elohim, egli suonerà con la sua mano e tu starai meglio. 17- Saul disse ai suoi servi: fatemi dunque vedere qualcuno gradevole nel suonare e fatelo venire da me. 18- Rispose uno dei giovani e disse: ecco ho conosciuto il figlio di Iesse, il betlemmita, sa suonare, è valoroso e forte, è un guerriero, parla da profeta, è uomo di bell'aspetto e Yhwh è con lui. 19- Saul mandò messaggeri a Iesse e disse: mandami David tuo figlio che è col gregge. 20- Iesse prese l'asino, cibo, un otre di vino, un agnello di capra e li mandò a Saul per mano di David. 21- David arrivò presso Saul e stette presso di lui e lo amò molto e diventò per lui portatore di armi (scudiero) 22- Saul mandò a dire a Iesse: resterà dunque David presso di me perché ha trovato grazia ai miei occhi. 23- Accadeva che nell'essere lo spirito di Elohim presso Saul, David prendeva la cetra e suonava con la sua mano e lo spirito di Elohim era bene per lui e si allontanava da lui lo spirito del male.

CAP. 17

1- Si riunirono i filistei nei loro accampamenti per la battaglia; si riunirono a Soco che è di Giuda e si accamparono tra Soco e Iareza verso Efes-Damim. 2- Saul e gli uomini d'Israele si accamparono nella valle di Ela e si prepararono alla battaglia contro i filistei. 3- I filistei stavano da un lato della montagna e Israele stava dall'altro lato e la valle tra essi. 4- Uno dei campioni, uscì dagli accampamenti filistei, il suo nome era Goliat di Gat, la sua altezza sei cubiti e una spanna, 5- sulla testa aveva un elmo di bronzo, era vestito di una corazza a piastre e il peso della corazza era di cinquemila sicli di bronzo. 6- Schiniere di bronzo sulle sue gambe e una sciabola di bronzo tra le spalle. 7- Il legno della sua asta era come il subbio del tessitore; la punta della sua asta seicento sicli di ferro; quello che gli portava lo scudo, camminava davanti a lui. 8- Si fermò e gridò verso gli accampamenti d'Israele dicendo: perché uscite a combattere una battaglia? Non sono io un filisteo e voi i servi di Saul? Scegliete fra voi un valoroso e combatta contro di me. 9- Se potrà combattere con me e mi colpirà, noi saremo i vostri schiavi ma, se io lo vincerò e lo colpirò, sarete nostri schiavi e lavorerete per noi. 10- Disse ancora il filisteo: oggi io ho sfidato gli accampamenti d'Israele, datemi un uomo e combatteremo insieme. 11- Udì Saul e tutto Israele le parole del filisteo e si demoralizzarono e si spaventarono molto. 12- David era figlio dell'uomo di Efrata, quella di Betlemme di Giuda, il cui nome era Iesse e aveva otto figli; l'uomo al tempo di Saul era vecchio di anni. 13- tre dei figli di Iesse, i maggiori, erano partiti e seguivano Saul per la guerra. Il nome dei suoi tre figli che partirono per la guerra era: Eliab, il primogenito, del secondo Abinadab e il terzo Sciamma. 14- David era il minore e i tre maggiori andarono dietro a Saul. 15- David andava e tornava da Saul per pascolare il gregge di suo padre a Betlemme. 16- Il filisteo si avvicinava agli accampamenti al mattino presto e alla sera; si presentò così per quaranta giorni. 17- Iesse disse a David suo figlio: su, prendi per i tuoi fratelli una misura di questo grano abbrustolito, una decina di questi pani e corri al campo dei tuoi fratelli, 18- e dieci pezzi di questo formaggio che porterai al capo di mille dei tuoi fratelli e ti occuperai del loro benessere e prenderai la loro paga.19- Saul e loro (i fratelli) e tutti gli uomini d'Israele sono nella valle di Ela e combattono contro i filistei. 20- Si alzò presto David al mattino, lasciò il gregge al guardiano, prese e partì come gli aveva ordinato Iesse. Arrivò all'accampamento mentre l'esercito stava uscendo per schierarsi e si urlava alla guerra. 21- Si era allineato Israele ed anche i filistei in ordine di battaglia per scontrarsi in combattimento. 22- David lasciò i bagagli che portava nelle mani del guardiano di bagagli, corse verso lo schieramento, arrivò e chiese ai suoi fratelli come stavano in salute. 23- Mentre lui parlava con loro, ecco che uno dei campioni: Goliat è il suo nome, filisteo di Gat, uscì dagli accampamenti filistei e quando pronunciò quelle parole, David le udì. 24- Tutti gli uomini d'Israele nel vedere quell'uomo si spaventarono molto e fuggirono1. 25- Un tale d'Israele disse: vedete quell'uomo che sta arrivando? Egli viene per sfidare Israele. Se ci sarà qualcuno che lo colpirà, il re lo arricchirà di grandi ricchezze, darà a lui sua figlia e la casa di suo padre sarà esente di tributi in Israele. 26- David interrogò gli uomini che stavano intorno a lui dicendo: che ne sarà dell'uomo che colpirà il filisteo beffardo e che farà allontanare la vergogna da Israele? Chi è questo filisteo incirconciso da sfidare le schiere dell'Elohim vivo? 27- Tutti gli risposero con le stesse parole dicendo: così e così sarà fatto all'uomo che lo colpirà. 28- Eliab suo fratello il maggiore udì il suo parlare agli uomini; si arrabbiò Eliab con David e disse: Perché sei sceso e a chi hai lasciato il piccolo gregge nel deserto? Io ho conosciuto la tua insolenza e la malvagità del tuo cuore, giacché è per vedere la battaglia che sei venuto. 29- Rispose David: che cosa ho fatto adesso? Non è che una parola. 30- Si allontanò da lui verso un'altra persona di fronte e chiese come stava la questione ma, si portò via la stessa risposta del popolo uguale alla risposta del primo interpellato. 31- Furono udite le parole che aveva pronunciato David e furono riferite a Saul che lo mandò a prendere. 32- Disse David a Saul: non si abbatta il cuore dell'uomo a causa sua, il tuo servo andrà a combattere contro quel filisteo. 33- Disse Saul a David: tu non potrai andare contro quel filisteo per batterti con lui, perché tu sei giovane e lui è un uomo di guerra fin da giovane. 34- Disse ancora David a Saul: il tuo servo era pastore per il gregge di suo padre. Venne un leone e l'orso e portò via un capo del gregge. 35- Allora io lo inseguii, lo colpii e strappai la pecora dalla sua bocca; si sollevò contro di me, ma afferrai la sua mascella lo colpii e lo uccisi. 36- Anche il leone ed anche l'orso colpì il tuo servo e questo filisteo incirconciso sarà come uno di loro, perché ha sfidato le schiere di Elohim vivo. 37- Disse David: Yhwh che mi ha liberato dalla mano del leone e dell'orso, egli mi libererà dalla mano di questo filisteo. Disse Saul a David: va' Yhwh sia con te. 38- Saul vestì David di una sua veste e pose un elmo di bronzo sulla sua testa, e lo vestì di una corazza. 39- David cinse la spada di lui sopra la sua veste e cominciò a camminare: poiché non riusciva, disse David a Saul: non posso camminare con queste cose, perché non le ho mai indossate: e David se le tolse da sopra di sé. 40- Prese il suo bastone in mano, scelse per sé cinque pietre lisce dal torrente, le pose nel suo zaino da pastore, con la bisaccia e la sua fionda in mano, si avvicinò al filisteo. 41- Anche il filisteo camminando si avvicinò a David, mentre l'uomo che portava lo scudo era davanti a lui. 42- Il filisteo guardò, vide David, lo insultò perché era giovane e rossiccio e di bell'aspetto. 43- Disse il filisteo a David: sono forse un cane io perché tu venga contro di me con un bastone? E il filisteo disprezzò David per conto dei suoi Elohim. 44- Avvicinati a me e darò la tua carne agli uccelli del cielo e alle bestie selvagge. 45- Rispose David al filisteo: tu vieni contro di me con la spada, con l'asta e con la sciabola, invece io vengo contro di te nel nome di Yhwh, Elohim degli eserciti, delle schiere d'Israele che tu disprezzi. 46- In questo giorno Yhwh ti consegnerà nelle mie mani, ti colpirò e ti staccherò la testa da sopra di te e darò il cadavere e l'esercito dei filistei agli uccelli del cielo e agli animali della terra, così saprà tutta la terra che c'è un Elohim per Israele. 47- Saprà tutta questa comunità che, non la spada né l'asta rende vittoriosi ma, Yhwh, perché la battaglia è di Yhwh e vi metterà nelle nostre mani. 48- Accadde che il filisteo si alzò e partì avvicinandosi incontro a David; si affrettò David e corse di fronte a sé per incontrare il filisteo. 49- David infilò la sua mano nella bisaccia, prese da lì una pietra e la lanciò con la fionda, colpì il filisteo alla fronte (o al ginocchio?2) Si conficcò la pietra nel suo ginocchio e cadde sulla sua faccia a terra. 50- David fu più forte del filisteo; con la fionda e con la pietra colpì il filisteo e lo uccise, non aveva spada in mano David. 51- David corse e fu davanti al filisteo, prese la sua spada, la sguainò dal suo fodero e lo uccise, e con essa gli tagliò la testa; videro i filistei che era morto il loro eroe, e fuggirono. 52- Si alzarono gli uomini d'Israele e di Giuda, alzarono il grido di guerra e inseguirono i filistei fino all'entrata della valle, fino alle porte di Ecron. Caddero trafitti i filistei lungo la strada di Sacarim, fino a Gat e fino a Ecron. 53- Tornati i figli d'Israele dall'inseguire i filistei, saccheggiarono i loro accampamenti. 54- David prese la testa del filisteo e la portò a Gerusalemme e le sue armi le portò nella sua tenda. 55- Saul nel vedere David che usciva per incontrare il filisteo, chiese ad Abner capo dell'esercito: di chi è figlio questo giovane o Abner? Rispose Abner: lunga vita alla tua persona o re se io lo so. 56- Disse il re Saul: chiedi tu al giovane di chi è figlio costui. 57- Quando David tornò dall'aver ucciso il filisteo, Abner lo prese lo portò alla presenza di Saul, con in mano la testa del filisteo. 58- Gli chiese Saul: di chi sei figlio tu giovanotto? Rispose David: figlio del tuo servo Iesse il betlemmita3.

CAP. 18

1-Avvenne che, nel terminare di parlare a Saul, l’animo di Jonatan si “innamorò” dell’animo di David e Jonatan lo amò come se stesso. 2- Saul in quel giorno lo prese e non gli permise di tornare a casa da suo padre. 3- Jonatan stipulò con David un patto per l’amore suo e l’amò come se stesso. 4- Jonatan si tolse il mantello che indossava e lo diede a David, la sua veste, perfino la sua spada, il suo arco e la sua cintura. 5- David usciva (in battaglia) e dovunque Saul lo mandasse, egli riusciva (vincitore); Saul lo mise a capo degli uomini di guerra; piacque agli occhi di tutto il popolo ed anche agli occhi dei servi di Saul. 6- Accadde che nel loro rientrare, quando David tornava dall’aver colpito il filisteo, uscivano le donne di tutte le città d’Israele per cantare danzando e per incontrare il re Saul, con tamburelli, con gioia e con il sistro4 7- e rispondevano le donne e ridendo dicevano: Colpì Saul le sue migliaia e David le sue miriadi. 8- Si arrabbiò molto Saul, fu sgradita ai suoi occhi questa cosa e disse: hanno dato a David le miriadi e a me hanno dato le migliaia, e ancora non è diventato re; 9- Saul da quel giorno innanzi guardò di traverso David. 10- Accadde che l’indomani uno spirito cattivo di Elohim penetrò in Saul e delirava nel mezzo della casa; David con la cetra in mano, quel giorno come ogni giorno, e Saul con la lancia in mano. 11- Saul lanciò il giavellotto e disse: colpirò David contro il muro ma, David si allontanò dalla sua presenza per due volte. 12- Saul ebbe timore della presenza di David perché Yhwh era con lui mentre si era allontanato dalla compagnia di Saul. 13- Saul lo allontanò da sé e lo mise a capo di mille; egli andava e veniva davanti alle truppe. 14- Fu così che a David ogni sua impresa gli riusciva bene, perché Yhwh era con lui. 15- Saul vide che lui riusciva molto bene ed ebbe paura della sua presenza. 16- Ma tutto Israele e Giuda amavano David perché egli andava e veniva davanti a loro. 17 Disse Saul a David: ecco mia figlia la maggiore Merab, io la darò a te in moglie. Tu sei per me un figlio della forza per combattere le battaglie di Yhwh. Saul pensava: non sarà la mia mano contro di lui ma, sarà contro di lui la mano dei filistei. 18- Disse David a Saul: chi sono io e chi è stata la famiglia di mio padre in Israele, da essere io genero del re? 19- E avvenne che, nel tempo di dare Merab figlia di Saul a David, ella fu data a Adriel il mecolita come moglie. 20- Mical, figlia di Saul, amava David e fu riferito a Saul; piacque la cosa ai suoi occhi. 21- Saul pensava: la voglio dare a lui e sarà per lui una trappola; sarà contro di lui la mano dei filistei; Saul disse a David per due volte: oggi diventerai mio genero. 22- Saul ordinò ai suoi servi: parlate a David in segreto dicendo: ecco il re prova piacere per te ed anche tutti i suoi servi ti amano, diventa dunque genero del re. 23- Parlarono i servi di Saul agli orecchi di David quelle parole; rispose David; forse ai vostri occhi è piccola cosa diventare genero del re ma, io sono uno povero e di poca importanza. 24- I servi di Saul gli riferirono dicendo quali parole avesse detto David. 25- Saul disse: a David direte così: il re non desidera il prezzo (per la donna) ma cento prepuzi di filistei per essere vendicato contro i nemici del re. Saul riteneva di far cadere David nelle mani dei filistei. 26- I servi riferirono queste parole a David, la cosa piacque agli occhi di David per diventare genero del re; non erano ancora trascorsi i giorni, che 27- David si alzò e partì, lui e i suoi uomini e colpì fra i filistei duecento uomini; David portò i loro prepuzi, nel numero esatto, al re per diventare genero del re; Saul diede a lui Mical sua figlia in moglie. 28- Saul vide e si convinse che Yhwh era con David e Mical figlia di Saul lo amava. 29- Si ritirò ancor più Saul dalla presenza di David per paura e Saul fu nemico di David per sempre. 30- Sortivano i capi filistei ma, ad ogni loro sortita David vinceva, più di tutti i soldati di Saul, così il suo nome diventò molto prezioso.

CAP. 19

1-Saul parlò a Jonatan suo figlio e a tutti i suoi servi per far morire David ma, Jonatan figlio di Saul, provava molto piacere con David. 2- Jonatan riferì a David dicendo: Saul mio padre sta cercando di farti uccidere; adesso guardati dunque, al mattino ti cercherai un nascondiglio e ti nasconderai. 3- Io uscirò e starò alla mano di mio padre nell’accampamento dove tu sarai (nascosto) e parlerò per te a mio padre e vedrò cosa posso fare poi ti riferirò. 4- Jonatan parlò bene di David a suo padre Saul e gli disse: non peccherà il re contro il suo servo David, poiché egli non ha peccato contro di te e perché lui sta facendo molto bene per te. 5- Ha messo la sua vita a disposizione e ha ucciso il filisteo; e Yhwh ha concesso una grande salvezza a tutto Israele; e tu hai visto e ti rallegrasti; peccherai di sangue innocente a far morire David per niente. 6- Saul ascoltò la voce di Jonatan e giurò Saul, per la vita di Yhwh, che non morirà. 7- Jonatan chiamò David e gli riferì tutte quelle parole; Jonatan portò David presso Saul e fu alla sua presenza come ieri e l’altro ieri5 8- La guerra continuò ad esserci; David uscì e combatté contro i filistei e fece contro di essi una strage e fuggirono davanti a lui. 9- Lo spirito cattivo di Yhwh fu di nuovo presso Saul, egli abitava nella sua casa con la lancia in mano e David con la sua cetra in mano. 10- Saul cercò di colpire David con l’asta contro la parete, ma si scansò davanti a Saul e la lancia colpì la parete; David fuggì e quella notte si salvò. 11- Saul mandò messaggeri alla casa di David per sorvegliarlo e per farlo uccidere il mattino dopo. Mical sua moglie riferì a David dicendo: se tu non salvi la tua vita stanotte, domani sarai morto. 12- Mical fece scendere David attraverso la finestra; egli partì e si salvò.13- Mical prese il terafim e lo pose sopra il letto, sopra una coperta di peli di capra al suo capezzale, e lo coprì con un panno. 14- Saul mandò messaggeri a prendere David, lei rispose: è malato. 15- Saul mandò messaggeri per vedere David dicendo: sollevatelo dal letto per me e per ucciderlo. 16- Arrivarono i messaggeri ed ecco: il terafim sul letto e la coperta di peli di capra al suo capezzale. 17- Saul disse a Mical: perché mi hai ingannato in questo modo? Hai lasciato andare il mio nemico così si è salvato; Rispose Mical a Saul: egli mi disse: lasciami andare se no ti ucciderò. 18- David fuggì e si salvò; arrivò da Samuele a Rama e gli raccontò tutto ciò che Saul aveva fatto a lui. Partì lui e Samuele e abitarono a Naiot. 19- Fu riferito a Saul dicendo: ecco David è in Naiot di Rama. 20- Saul mandò messaggeri per prendere David; videro la comunità dei profeti che profetavano e Samuele stava diritto davanti a loro. Accadde allora che lo spirito di Elohim fu sopra i messaggeri di Saul e profetarono anch’essi. 21- Fu riferito a Saul il quale mandò altri messaggeri ma, profetarono anch’essi. Saul continuò e mandò messaggeri per la terza volta ma, profetarono anch’essi. 22- Partì anch’egli per Rama e arrivò fino al grande pozzo che è presso Secu. Domandò e disse: dov’è Samuele e David? Ecco, gli fu risposto: presso Naiot di Rama. 23- Partì da lì verso Naiot e fu anche su di lui lo spirito di Elohim; camminava e camminando profetizzava, fino all’arrivo a Naiot di Rama. 24- Anch’egli si tolse le sue vesti e profetizzò anche lui e cadde nudo davanti a Samuele tutto quel giorno e tutta la notte. Perciò si dice: anche Saul è fra i profeti.

                                                                    CAP. 20

1-David fuggì da Naiot di Rama, arrivò alla presenza di Jonatan e chiese: che cosa ho fatto? Quale peccato, in cosa ho peccato contro tuo padre che sta cercando la mia vita? 2- Gli rispose: lungi da me! Tu non morirai! Ecco mio padre non fa niente di grande o qualcosa di piccolo senza confidarlo ai miei orecchi. Perché dunque mio padre mi avrebbe nascosto questa cosa? No! questa no. 3- Giurò ancora David e disse: certamente tuo padre ha saputo che io ho trovato grazia ai tuoi occhi e avrà pensato: meglio che Jonatan non sappia di questa (intenzione) affinché non soffra. Comunque sia per la vita di Yhwh e per la tua vita, tra me e la morte non c’è che un passo. 4- Disse Jonatan a David: ciò che chiederai per la tua vita io a te lo farò. 5- Rispose David a Jonatan: ecco domani è l’inizio del mese ed io dovrei sedere con il re a mangiare; tu lasciami andare, mi nasconderò nella campagna fino alla terza sera. 6- Se tuo padre si interesserà di me, tu risponderai: David mi ha chiesto di essere lasciato andare di fretta a Betlemme, sua città, perché là sono i giorni del sacrificio per tutta la famiglia. 7- Se dirà così: sta bene; allora il tuo servo starà in pace. Ma se si arrabbierà, sappi che il peggio è stato deciso da lui. 8- Tu avrai benevolenza con il tuo servo per il patto con Yhwh e porterai il tuo servo con te; e se c’è in me colpa, tu mi farai morire. Perché portarmi da tuo padre per questo? 9- Lungi da me, poiché quando sapessi con certezza che la malvagità si è impossessata di mio padre per venire contro di te, non lo riferirò a te? 10- Disse David a Jonatan: chi mi riferirà o che cosa ti risponderà tuo padre con durezza? 11- Disse Jonatan a David: suvvia usciamo in campagna e uscirono loro due in campagna. 12- Disse Jonatan a David: Yhwh Elohim di Israele, quando indagherò su mio padre domani o entro tre giorni ed ecco è bene per David, ti manderò (qualcuno) e ti riferirà alle tue orecchie. 13- Così faccia Yhwh a Jonatan e anche peggio, se piacerà a mio padre di essere malvagio contro di te. (i versetti 14-16 sono molto corrotti) 14- No! Se sarò ancora vivo, tu userai con me la benevolenza di Yhwh, e non morirò. 15- E non toglierai la benevolenza di Yhwh dalla mia casa per sempre. No! Quando Yhwh sopprimerà i nemici di David da sopra la faccia della terra. 16- Jonatan stipulò un patto con la casa di David e Yhwh cercò con forza i nemici di David. 17- Jonatan fece giurare ancora David per l’amore che aveva per lui. Egli l’amava dello stesso amore che aveva per sé. 18- Jonatan disse a David: domani è l’inizio del mese e la tua assenza sarà notata perché si guarderà al tuo posto. 19- Dopo tre giorni scenderai giù e andrai in quel posto, dove ti sei nascosto nel giorno del fatto e starai presso la pietra di Ozel. 20- Io lancerò tre frecce diritte come se lanciassi per me al bersaglio. 21- Ecco, manderò il ragazzo; va’ a cercare le frecce! Se dirò al ragazzo ecco le frecce sono da questa parte di te, prendile. Allora vieni fuori perché è pace per te, non c’è pericolo, per la vita di Yhwh. 22- Se invece dirò così al giovane: ecco le frecce sono più il là da dove sei tu, allora vai perché Yhwh ti fa andare via. 23- La cosa di cui parlammo, io e te, ecco Yhwh è per sempre tra me e te. 24- Fu l’inizio del mese, David si nascose in campagna; il re sedette a tavola presso il cibo per mangiare. 25- Si sedette il re al suo posto come le altre volte vicino al muro, Jonatan si alzò e Abner sedette di fianco a Saul, il posto di David era vuoto. 26- Saul non parlò di lui quel giorno perché pensava che per qualche circostanza non fosse puro; egli certamente non era puro. 27- Accadde che l’indomani, il secondo del mese, il posto di David restò vuoto; disse Saul a Jonatan suo figlio: perché non viene il figlio di Iesse a mangiare? Anche ieri e anche oggi? 28- Rispose Jonatan a Saul: si è preso congedo da me per andare a Betlemme. 29- Disse: lasciami andare per favore, perché la famiglia farà un sacrificio per noi in città e questo è per me un ordine di mio fratello. Ora se ho trovato grazia ai tuoi occhi, sarò libero dunque e vedrò i miei fratelli. Per questo motivo non è venuto alla tavola del re. 30- Saul si arrabbiò e gli disse: figlio di donna perversa, forse che io non ho saputo che tu hai scelto il figlio di Iesse per tua vergogna e per la vergogna della nudità di tua madre.6 31- Perché tutti i giorni che il figlio di Iesse è vivo sopra la terra, non sarai sicuro, tu né il tuo regno. Ora mandalo a prendere per me, perché lui è un figlio morto. 32- Rispose Jonatan a suo padre Saul e disse: perché dovrà essere messo a morte? Che cosa ha fatto? 32- Sollevò Saul la lancia su di lui per colpirlo, allora Jonatan capì che suo padre da parte sua aveva deciso di uccidere David. 34- Si alzò Jonatan dal suo posto a tavola arrabbiato e non mangiò cibo nel secondo giorno del mese, perché era triste per David poiché suo padre lo maltrattava. 35- Al mattino Jonatan uscì nei campi per incontrare David; un ragazzo piccolo era con lui. 36- Disse al suo ragazzo: corri! Cerca dunque le frecce che io sarò un arciere. Il ragazzo corse ed ecco egli tirò le frecce davanti a lui. 37- Il ragazzo andò fino al luogo delle frecce che aveva tirato Jonatan; Jonatan gridò dietro al ragazzo e disse: non sono forse le frecce più avanti di te? 38- Gridò Jonatan dietro al ragazzo: corri in fretta non fermarti. Il ragazzo di Jonatan raccolse le frecce e tornò dal suo padrone. 39- Il ragazzo non aveva capito niente ma, Jonatan e David conoscevano la questione. 40- Jonatan diede le sue armi al suo ragazzo e gli disse: vai portale in città. 41- Il giovane partì e David si alzò dalla parte del sud e prostrò la sua faccia a terra e la pose per tre volte. Si baciarono reciprocamente, piansero insieme finché a David gli si ingrossò (il membro?)7. 42- Disse Jonatan a David: vai in pace perché noi due, noi abbiamo giurato nel nome di Yhwh dicendo che Yhwh sarà tra me e te tra la mia discendenza e la tua, per sempre.

CAP. 21

1-Si alzò e partì; Jonatan arrivò in città. 2- David andò a Nob presso Achimelek il sacerdote; si preoccupò Achimelek nell’incontrare David e gli disse: perché sei solo e non c’è nessuno con te? 3- Rispose David ad Achimelek il sacerdote: il re mi ha ordinato una missione e mi ha detto: non sappia niente nessuno della missione per la quale ti sto mandando e che ti ho comandato. Ho dato appuntamento ai ragazzi in un certo luogo. 4- Adesso che cos’hai sottomano, dammi cinque pani o quel che trovi. 5- Rispose il sacerdote a David: non c’è pane profano sotto la mia mano, c’è solo il pane consacrato se i ragazzi si sono preservati almeno dalle donne. 6- Rispose David al sacerdote e gli disse: poiché per noi la donna è vietata come ieri e l’altro ieri (da sempre) quando sono uscito i membri virili dei ragazzi erano puri, tanto più oggi sarà santificato nei membri virili, anche se è un viaggio profano.8 7- Il sacerdote gli diede il consacrato perché non c’era là altro pane, se non il pane delle presentazioni, da mettere davanti a Yhwh, pane da togliere nel giorno quando è sostituito. 8- Ma là quel giorno c’era uno dei servi di Saul, si trattenne davanti a Yhwh, il suo nome era Doeg l’edomita, capo dei pastori di Saul. 9- Chiese David ad Achimelek: non hai qui sottomano una lancia o una spada perché io non ho preso neanche il mio coltello né la mia spada con me, perché la missione del re era urgente. 10- Rispose il sacerdote: la spada di Golia il filisteo che tu hai ucciso nella valle di Ela, eccola! E’ nascosta nel mantello dietro l’efod. Se la vuoi prendere per te, prendila! Perché non c’è niente altro che questa. Rispose David: non ce n’è un’altra come lei, dammela! 11- David si alzò e fuggì in quel giorno davanti a Saul e giunse presso Achis re di Gat. 12- Dissero i servi di Achis a lui: non è forse quel David re del paese? Non è forse a costui che cantavano nelle danze dicendo: uccise Saul i suoi mille e David i suoi diecimila. 13- David fissò queste parole nel suo cuore e temette molto di fronte ad Achis re di Gat. 14- Cambiò il suo modo di comportarsi ai loro occhi; a fingersi malato di mente nelle loro mani; scriveva sui battenti delle porte; faceva scendere la saliva dalla sua bocca. 15- Disse Achis ai suoi servi ecco è un uomo che si comporta da pazzo, perché lo portate da me? 16- Manco forse di pazzi io, che mi avete portato costui a fare il pazzo presso di me? Verrà costui nella mia casa?

CAP. 22

1-Partì David da lì e si salvò presso la caverna di Adullam; udirono i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre e scesero presso di lui in quel luogo. 2- Si riunirono presso di lui tutti gli uomini in difficoltà e tutti gli uomini che avevano debiti e tutti gli uomini amareggiati nell’animo ed egli fu per essi il capo; e furono con lui quattrocento uomini. 3- David partì da lì verso Mizpa di Moab e chiese al re di Moab: potrà restare con te per favore mio padre e mia madre finché io sappia cosa farà per me Elohim? 4- Li depose alla presenza del re di Moab e abitarono con lui tutti i giorni dell’essere David nella fortezza della montagna. 5- Gad il profeta disse a David: non abitare nella montagna, va’ e arriva nel paese di Giuda; David partì e arrivò nella foresta di Cheret. 6- Saul seppe che era stato riconosciuto David e gli uomini che erano con lui. Saul stava seduto in Gabaa sotto il tamerice, sopra un’altura con la sua lancia in mano e tutti i suoi servi attorno a lui. 7- Saul disse ai suoi servi che erano davanti a lui: ascoltate dunque beniaminiti, anche voi tutti; il figlio di Iesse darà a voi tutti i campi e vigneti e vi metterà capi di migliaia e capi di centinaia? 8- Affinché voi tutti cospiriate contro di me? Non c’è stato nessuno che ha rivelato alle mie orecchie il patto di mio figlio con il figlio di Iesse. Nessuno di voi è venuto a rivelare alle mie orecchie che mio figlio aveva sollevato il mio servo contro di me per tendere agguati come quest’oggi. 9- Rispose Doeg l’idumeo, egli stava davanti ai servi di Saul e disse: ho visto il figlio di Iesse, è venuto a Nob presso Achimelek figlio di Achitub. 10- Interrogò per lui Yhwh e gli diede delle provviste e la spada di Golia il filisteo gli diede. 11- Il re mandò a chiamare Achimelek figlio di Achitub il sacerdote e tutta la casa di suo padre. I sacerdoti che erano in Nob vennero tutti presso il re. 12- Disse Saul ascolta dunque figlio di Achitub: rispose eccomi mio signore. 13- Gli disse Saul: perché avete cospirato contro di me tu e il figlio di Iesse? Dando a lui pane e spada e interrogando per lui gli Elohim per sollevare contro di me uno che tende agguati come quest’oggi? 14- Rispose Achimelek al re e disse: chi fra tutti i tuoi servi è come David degno di fiducia e genero del re, capo della tua guardia e onorato nella tua casa? 15- Ho incominciato forse oggi a interrogare gli Elohim? Lungi da me, non ponga il re sul suo servo la colpa e su tutta la casa di mio padre, perché non sapeva il tuo servo, di tutta questa faccenda, né tanto né poco. 16- Disse il re: tu Achimelek certamente morirai, tu e tutta la casa di tuo padre. 17- Disse il re agli emissari che stavano davanti a lui: circondateli e fate morire i sacerdoti di Yhwh perché anche la loro mano era con David e sapevano che egli fuggiva e non avvertirono le mie orecchie. Ma i servi del re non vollero stendere la loro mano per colpire i sacerdoti di Yhwh. 18- Disse il re a Doeg: accerchiali tu e colpisci i sacerdoti. Si avvicinò Doeg l’idumeo e lui uccise i sacerdoti. Morirono in quel giorno ottantacinque uomini che portavano l’efod di lino. 19- E colpì Nob città dei sacerdoti, dagli uomini alle donne passò a fil di spada. Dai fanciulli fino ai lattanti, buoi, asini e agnelli a fil di spada li passò. 20- Si salvò un figlio di Achimelek figlio di Achitub e il suo nome è Abiatar e fuggì dietro a David. 21- Riferì Abiatar a David che Saul aveva trucidato i sacerdoti di Yhwh. 22- Disse David a Abiatar: io ho saputo in quel giorno che là c’era Doeg l’idumeo, il quale certamente avrebbe informato Saul. Io mi sono volto contro tutte le vite della casa di tuo padre. 23- Resta con me, non temere perché colui che cercherà la mia vita cercherà la tua vita; per questo sei al sicuro con me.

CAP. 23

1-Riferirono a David dicendo: i filistei combattono in Keila e saccheggiano le aie. 2- David chiese a Yhwh dicendo: dovrei forse partire? Colpirò quei filistei? Rispose Yhwh a David: va’ colpirai i filistei e libererai Keila. 3- Gli dissero gli uomini di David: ecco noi abbiamo paura già qui in Giudea, a maggior ragione se andiamo a keila contro le schiere dei filistei. 4- David interrogò ancora Yhwh; rispose a lui Yhwh e disse: alzati scendi a Keila perché io darò i filistei nelle tue mani. 5- Partì David e i suoi uomini per Keila e sconfisse i filistei. Portò via il loro bestiame, compì contro di essi una grande strage; David liberò gli abitanti di Keila. 6- Avvenne che Ebiatar figlio di Achimelek, nel fuggire presso David scese a Keila e l’efod era nella sua mano. 7- Fu riferito a Saul che David era arrivato a Keila. Disse Saul: Elohim lo ha abbandonato nelle mie mani perché è andato a chiudersi in una città con porte sprangate. 8- Saul mobilitò tutto il popolo alla guerra per scendere a Keila ad assediare David e i suoi uomini. 9- David seppe che Saul stava tramando contro di lui il peggio; allora disse ad Abiatar il sacerdote: porta qui l’efod. 10- David chiese a Yhwh, Elohim di Israele, il tuo servo ha udito per certo che Saul sta cercando di venire a Keila per distruggere la città per causa mia. 11- Quelli di Keila mi consegneranno nelle sue mani? Scenderà Saul come ha udito il tuo servo? Yhwh Elohim di Israele per favore dillo al tuo servo. Rispose Yhwh: scenderà. 12- David chiese ancora: quelli di Keila consegneranno me e i miei uomini nelle mani di Saul? Rispose Yhwh: ti consegneranno. 13- David si alzò con i suoi uomini, quasi seicento uomini, e uscirono da Keila e andarono vagando qua e là. A Saul fu riferito che David si era salvato da Keila ed egli rinunciò alla sua distruzione. 14- David abitò nel deserto, sulle cime scoscese; abitò sul monte del deserto di Zif. Saul lo cercò tutti i giorni ma, Elohim non lo diede nelle sue mani. 15- David ebbe timore perché Saul usciva per cercare di ucciderlo, nel deserto di Zif a Korma. 16- Si alzò Jonatan figlio di Saul e andò a Corsa e rafforzò la sua mano in Elohim9. 17- Gli disse: non temere perché non ti incontrerà la mano di Saul mio padre e tu regnerai su Israele ed io sarò per te il tuo secondo; ed anche mio padre sa che è così. 18- E strinsero loro due un patto davanti a Yhwh. David abitò a Corsa e Jonatan tornò alla sua casa. 19- Alcuni di Zif salirono da Saul per dire: David non si tiene nascosto presso di noi sulle montagne di Corsa ma, sulla collina di Kachilà dalle parti di Seimon. 20- Ora, con tutto il desiderio che hai nella tua anima o re di scendere, scendi! E noi lo consegneremo nelle mani del re. 21- Rispose Saul: voi siete benedetti da Yhwh perché avete compassione di me. 22- Andate dunque, accertate ancora, cercate di sapere e di vedere il luogo dove sarà il suo piede; chi lo ha veduto là, mi ha detto che per essere astuto è astuto. 23- Cercate di vedere e di sapere di tutti i nascondigli, in quale di essi egli si nasconda. Poi tornerete da me, subito io partirò con voi e se sarà nel paese lo ricercherò in tutti i villaggi della Giudea. 24- Si alzarono e partirono quelli di Zif dalla presenza di Saul, mentre David e i suoi uomini erano nel deserto di Maon verso oriente di Seimon. 25- Saul partì con i suoi uomini per cercare di ucciderlo. David scese verso la roccia e abitò nel deserto di Maon. Saul lo seppe e inseguì David nel deserto di Maon. 26- Saul camminava da un lato della montagna, David e i suoi uomini dall’altro lato. David si affrettò a fuggire davanti a Saul, mentre Saul e i suoi uomini circondavano David e i suoi uomini per prenderli. 27- Un messaggero arrivò presso Saul dicendo: affrettati e parti perché i filistei hanno attaccato il paese. 28- Saul smise di inseguire David e partì per combattere i filistei, perciò chiamarono quel posto Roccia della divisione.

CAP. 24

1-David salì da quel luogo e abitò sui dirupi di Engaddi. 2- Quando Saul tornò dall’inseguire i filistei, gli fu riferito dicendo: ecco David è nel deserto di Engaddi. 3- Saul prese tremila uomini valorosi da tutto Israele, e partì per cercare David e i suoi uomini, sulle pareti delle rocce degli stambecchi. 4- Arrivò presso i recinti delle greggi sulla strada, e là Saul entrò in una caverna per coprire i suoi piedi (per cagare) mentre David con i suoi uomini stavano in fondo alla caverna. 5- Gli uomini di David gli dissero: ecco oggi è il giorno del quale Yhwh ti aveva predetto: ecco io darò il tuo nemico nelle tue mani e farai a lui ciò che piacerà ai tuoi occhi. David si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul in segreto10. 6- Dopo avvenne che il cuore di David palpitò a motivo che tagliò un lembo di Saul. 7- Disse ai suoi uomini: lungi da me da Yhwh se io farò questa cosa al mio signore, all’unto di Yhwh, stendere la mia mano contro di lui, egli che è l’unto di Yhwh. 8- Dissuase David i suoi uomini con parole, non consentendo loro di alzarsi contro Saul. Saul uscì dalla caverna e andò sulla strada. 9- Dopo di alzò anche David e uscì dalla caverna e gridò verso Saul dicendo: signor mio o re! Saul guardò verso di lui. David si inchinò faccia a terra e si prostrò. 10- Disse David a Saul: perché ascolti di che va dicendo: ecco David va cercando la tua rovina. 11- Ecco, oggi i tuoi occhi hanno visto che Yhwh ti aveva messo, oggi, nelle mie mani nella caverna, e pensai di ucciderti ma, tu hai avuto con te la pietà e dissi: non stenderò la mia mano contro il mio signore perché egli è l’unto di Yhwh. 12- Guarda padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano. Poiché quando tagliai il lembo del tuo mantello non ti ho ucciso, sappi e guarda che non c’è nella mia mano malvagità e colpa. Non ho peccato contro di te, ma tu dai la caccia alla mia vita per prenderla. 13- Giudichi Yhwh tra te e me e Yhwh mi vendicherà di te. La mia mano non sarà contro di te. 14- Come dice un proverbio orientale: dai malvagi uscirà un malvagio e la mia mano non sarà contro di te. 15- Contro chi è uscito il re d’Israele? Contro chi? Tu perseguiti un cane morto, tu insegui una pulce. 16- Yhwh sarà giudice e giudicherà tra me e te; che egli giudichi e difenda la mia causa; e mi renda giustizia dalla tua mano. 17- Avvenne che, mentre David finiva di dire queste parole a Saul, rispose Saul: è la tua voce questa David figlio mio?

Alzò la sua voce Saul e pianse. 18- Disse a David: tu sei giusto più di me perché tu hai fatto a me del bene, mentre io ho fatto a te del male. 19- Tu hai dichiarato che oggi hai fatto a me del bene, che Yhwh mi aveva consegnato nelle tue mani e non mi hai ucciso. 20- Quando mai un uomo che incontra il suo nemico lo lascia andare per la strada buona? Yhwh dia a te benessere in cambio di ciò che in questo giorno, tu hai fatto a me. 21- Ecco io so che tu regnerai e dal tuo regnare diventerà forte, nelle tue mani, Israele. 22- Adesso giurami, per Yhwh che non abbatterai la mia discendenza dopo di me e che non sterminerai il mio nome dalla casa di mio padre. 23- David giurò a Saul. Partì Saul verso la sua casa e David con i suoi uomini salì al rifugio.

CAP. 25

1 Samuele morì. Si radunarono tutto Israele e lo piansero11, poi lo seppellirono nella sua casa in Rama. David si alzò e scese verso il deserto di Paran. 2- Un uomo di Maon aveva la sua attività sul Carmel e l’uomo era molto ricco, possedeva tremila pecore, mille capre ed egli tosava le sue pecore sul Carmel. 3- Il nome dell’uomo era Nabal, il nome di sua moglie Abigail; la donna era bella e intelligente e d’aspetto seducente; l’uomo duro e cattivo nelle sue azioni, egli era calebita12. 4- David dal deserto aveva udito che Nabal tosava il suo gregge. 5- David mandò una decina di giovani; disse David ai giovani: salite al Carmel, entrate da Nabal e chiedete a lui, a nome mio, come sta. 6- Direte così: per la tua vita, pace; per la tua casa, pace; per tutto ciò che è tuo, pace. 7- Ora ho saputo che hai i tosatori; quando i tuoi pastori furono da noi, non sono stati da noi malmenati e non mancò ad essi nulla, tutti i giorni che vissero sul Carmel. 8- Chiedi ai tuoi garzoni e ti confermeranno. Trovino i giovani grazia ai tuoi occhi, poiché siamo venuti in un buon giorno, dona dunque ciò che trovi nella tua mano, ai tuoi servi e a tuo figlio David. 9- Andarono i giovani di David e parlarono a Nabal con tutte quelle parole, a nome di David e aspettarono. 10- Rispose Nabal ai servi di David e disse: chi è David? Chi è il figlio di Iesse? Oggigiorno sono in aumento i servi che scappano dalla faccia del loro padrone. 11- Io dovrei prendere la carne che macellai oggi per i tosatori, e dovrei darla a uomini che non conosco di dove essi siano? 12- Si voltarono i ragazzi di David e per la loro strada ritornarono e riferirono a lui tutte quelle parole. 13- David disse ai suoi uomini: cingete ciascuno la propria spada, si cinse anche David la sua spada e circa quattrocento salirono dietro a lui mentre duecento restarono a guardia dei bagagli. 14- Ad Abigail, moglie di Nabal, un ragazzo riferì dei giovani dicendo: ecco David ha mandato messaggeri dal deserto per omaggiare il nostro padrone. Egli si volse contro di essi. 15- Gli uomini sono stati buoni con noi, non ci hanno malmenato e non ci hanno rubato nulla, tutti i giorni che abbiamo camminato con loro, quando eravamo nella steppa. 16- Un muro furono per noi di notte e di giorno, tutti i giorni che siamo stati con loro: pastori e greggi. 17- Adesso so e vedrò cosa potrò fare perché si allontani il male contro il nostro padrone e sopra tutta la sua casa. Egli è figlio di Belial,13 è inutile parlare con lui. 18- Abigail si affrettò, prese duecento pani, due otri di vino, cinque pecore grasse, cinque misure di grano tostato, cento torte di uva pressata, duecento dolci di fichi e li caricò sopra gli asini. 19- Disse ai suoi ragazzi: passate davanti a me, ecco io vengo dietro a voi; a suo marito Nabal non lo riferì. 20- Accadde che lei cavalcando l’asino, scendeva nascosta dalla montagna, ed ecco David con i suoi uomini che scendevano anch’essi, la incontrò e lei si imbatté in loro. 21- David disse: certo, io avrei custodito per scherzo nel deserto, tutto ciò che è di questo tale; non è mancato niente di tutto ciò che è suo; egli mi ha reso il male al posto del bene. 22- Così faccia Elohim ai nemici di David e anche peggio se io lascerò qualche resto di tutto ciò che è suo, qualcuno a pisciare sul muro14. 23- Abigail vide David e si affrettò a scendere dall’asino; si gettò faccia a terra davanti a David e si prostrò. 24- Si gettò ai suoi piedi e disse: mio signore, su di me è la colpa. Potrà dunque la tua serva parlare alle tue orecchie? Ascolta le parole della tua serva. 25- Non ponga per favore il mio signore nel suo cuore quell’uomo di Belial, quel Nabal, perché egli è come il suo nome; certo egli è stolto come il suo nome e la stoltezza è con lui. Io la tua serva non ho visto i ragazzi che tu mio signore avevi mandato. 26- Ora mio signore, per la vita di Yhwh e per la tua vita, poiché Yhwh ti ha impedito di arrivare al sangue e di trionfare per conto tuo, ora siano come Nabal i tuoi nemici e coloro che cercano il male per il mio signore. 27- Ora questa benedizione che la tua serva ha portato al mio signore, è data ai ragazzi che camminano con i passi del mio signore. 28- Solleva per favore il passo (la colpa?) alla tua serva, giacché certamente Yhwh farà al mio signore una casa sicura, perché il mio signore combatte le battaglie di Yhwh e non si trova male in te dai tuoi giorni. 29- Un uomo si leverà per inseguirti e per cercare la tua vita ma, la vita del mio signore sarà racchiusa nella bisaccia dei viventi, mentre Yhwh tuo Elohim, la vita dei tuoi nemici la scaglierà con il cavo della fionda. 30- E quando avverrà che Yhwh farà al mio signore tutto il bene di cui gli parlò e ti avrà ordinato di comandare su Israele. 31- Non sarà questo per te un rimorso da far vacillare il cuore al mio signore: l’aver sparso sangue senza ragione e l’aver il mio signore, vinto per conto suo? E quando farà del bene Yhwh al mio signore, ti ricorderai della tua serva? 32- Rispose David ad Abigail: benedetto Yhwh Elohim di Israele, che ti ha mandato oggi a incontrare me. 33- E benedetta la tua prudenza e benedetta tu che mi hai impedito oggi di arrivare al sangue e di trionfare per conto mio . 34- In eterno viva Yhwh Elohim di Israele che mi ha trattenuto dall’ucciderti, giacché se tu non fossi arrivata in fretta a incontrarmi, non sarebbe rimasto a Nabal, nessuno a pisciare sul muro. 35- David prese dalle sue mani ciò che gli aveva portato e a lei disse: Sali in pace alla tua casa. Vedi io ho ascoltato la tua voce e ho sollevato la tua faccia. 36- Arrivò Abigail presso Nabal ed ecco da lui era in corso nella sua casa un banchetto, come un banchetto di re. Il cuore di Nabal era buono con i suoi; egli si inebriò molto ed ella non gli riferì l’accaduto né il molto né il poco. 37- Fu al mattino che, smaltita la sbornia di Nabal, ella raccontò a suo marito tutte quelle cose accadute. Morì il suo cuore dentro di lui. Egli rimase come pietra. 38- Una decina di giorni dopo Yhwh colpì Nabal e morì. 39- David udì che Nabal era morto e disse: benedetto Yhwh che si è arrabbiato per il rifiuto che ho subito per mano di Nabal, e ha trattenuto il suo servo dal compiere il male; Yhwh ha fatto ricadere il male di Nabal sulla sua testa. David mandò a parlare con Abigail per prenderla lui come sua sposa15. 40- I servi di David andarono da Abigail a Carmel e parlarono a lei dicendo: David ci ha mandato da te per prenderti per lui come sua sposa. 41- Si alzò e si prostrò faccia a terra e disse: ecco la tua serva, come una schiava per lavare i piedi dei servi del mio signore. 42- Si affrettò e si alzò Abigail, montò sull’asino e cinque sue ragazze l’accompagnavano a piedi e camminò dietro i messaggeri di David e fu per lui sua sposa. 43- David aveva preso Achinoam16 di Izreel e furono tutte due sue mogli. 44- E Saul aveva dato Mical sua figlia, moglie di David a Palti, figlio di Lois che era di Galim. 

CAP. 26

1 Gli zifiti andarono da Saul a Gabaa dicendo: guarda che David si nasconde sulla collina di Cakillà di fronte a Jasmon. 2- Saul si alzò e discese verso il deserto di Zif e con lui tremila uomini scelti di Israele, per cercare David nel deserto di Zif. 3- Saul si accampò sulla collina di Cakillà che è sul davanti di Jasmon sulla strada. David stava nel deserto e vide che Saul arrivava dietro a lui verso il deserto. 4- David mandò degli esploratori e seppe che Saul veniva verso di lui 5- David si alzò e andò verso il luogo dov’era accampato Saul. David vide il posto dove dormiva Saul e Abner figlio di Ner, capo del suo esercito. Saul dormiva nell’accampamento e l’esercito accampato intorno a lui. 6- Perciò David chiese a Akimelec l’ittita e ad Abisai figlio di Zeruia, fratello di Joab dicendo: chi scende con me da Saul presso l’accampamento? Rispose Abisai: io scendo con te. 7- Vennero David e Abisai presso l’esercito durante la notte. Ed ecco Saul è coricato e dorme nel campo, la sua lancia piantata a terra vicino alla sua testa. Abner e la truppa coricati intorno a lui. 8- Disse Abisai a David: Elohim ha chiuso oggi il tuo nemico nella tua mano. Ora lascia che io lo colpisca con la lancia in terra solo una volta, non ripeterò per lui. 9- Disse David ad Abisai: non lo abbatterai! Perché chi potrà stendere la sua mano contro l’unto di Yhwh e poi restare impunito? 10- Disse David: per la vita di Yhwh, o perché Yhwh lo colpirà, o arriverà il suo giorno e morirà o scenderà in battaglia e sparirà. 11- Per me è cosa da evitare il diventare colui che stende la mano contro l’unto di Yhwh; ora prendi per favore la lancia che è vicina alla sua testa e la brocca dell’acqua e andiamo. 12- David prese la lancia e la brocca dell’acqua dal capezzale di Saul e si allontanarono da loro. Nessuno vide, nessuno seppe, nessuno si svegliò, tutti dormivano perché un sonno profondo di Yhwh era caduto su di loro. 13- David attraversò la valle e si fermò sulla cima del monte. Il luogo era di molto lontano tra loro. 14- David gridò alla truppa e ad Abner, figlio di Ner, dicendo: forse non risponderai Abner? Ma Abner rispose e disse: chi sei tu che hai chiamato il re? 15- Rispose David ad Abner: non sei tu un uomo valoroso? Chi è come te in Israele? Perché non hai custodito il tuo signore il re? Giacché uno del popolo è venuto per distruggere il re tuo signore. 16- Non è bene questa cosa che tu hai fatto, per la vita di Yhwh, siete figli della morte, voi che non avete vigilato sopra il vostro signore, sopra l’unto di Yhwh; ed ora guarda dov’è la lancia del re e la brocca dell’acqua che era al suo capezzale. 17- Saul riconobbe la voce di David e disse: questa è la tua voce figlio mio David; rispose David: si è la mia voce o mio signore il re. 18- perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto di male con le mie mani? 19- Ora ascolterà per favore il re mio signore le parole del suo servo: se Yhwh ti spinge contro di me, senta il profumo di un’offerta, ma se sono i figli dell’uomo, essi siano maledetti davanti a Yhwh. Essi mi cacciano oggi facendomi allontanare dall’eredità di Yhwh dicendo: va’ servi altri elohim. 20- Ora il mio sangue non cada a terra davanti alla faccia di Yhwh, poiché il re di Israele è uscito a cercare una pulce come si insegue una pernice sui monti. 21- Disse Saul: ho peccato. Torna figlio mio David perché non ti farò più male, posto che oggi la mia vita è stata preziosa ai tuoi occhi, sono stato stolto, ho peccato moltissimo. 22- Rispose David e disse: ecco la lancia del re! Passò uno dei giovani e la prese. 23- Yhwh restituisce a ciascuno la sua giustizia e la sua fedeltà, il quale, oggi ti ha dato in mano mia, ma non ho voluto stendere la mia mano contro l’unto di Yhwh. 24- Ecco, come è stata preziosa la tua vita oggi ai miei occhi, così sia preziosa la mia vita agli occhi di Yhwh e mi liberi da ogni angoscia. 25- Disse Saul a David: benedetto tu figlio mio David: certamente in tutto ciò che farai, certamente riuscirai. David andò per la sua strada e Saul tornò al suo posto. 

CAP.27

1 Disse David in cuor suo: un giorno o l’altro sarò fatto sparire per mano di Saul, non c’è niente di meglio per me che salvarmi, e mi salverò nel paese dei filistei; e rendere vano a Saul di continuare a cercarmi in tutto il territorio di Israele. E mi salverò dalla sua mano. 2- David si alzò e passò, lui e i seicento uomini che erano con lui, verso Achis, figlio di Maok re di Gat. 3- David abitò con Achis in Gat lui e i suoi uomini, ciascuno con la propria famiglia; David con le sue due mogli: Achinoam di Izreel e Abigail moglie di Nabal il carmelita. 4- Fu riferito a Saul che David era fuggito a Gat, così non continuò più a cercarlo. 5- David disse ad Achis: se dunque ho trovato grazia ai tuoi occhi, sia dato a me un posto in una città della steppa ed io abiterò là. Perché il tuo servo dovrebbe abitare con te nella città regale? 6- Achis diede a lui in quel giorno Ziqlag. Pe questo motivo Ziqlag è stata parte del regno di Giuda fino ad oggi. 7- Furono contati i giorni che David abitò nel territorio dei filistei: un anno e quattro mesi. 8- Usciva David e i suoi uomini a saccheggiare i Ghesurei, i Gherzei e gli Amaleciti, poiché essi erano abitanti della regione che una volta andava da Sur fino al paese d’Egitto. 9- David distruggeva il paese e non lasciava vivo né uomo né donna. Prendeva greggi e armenti, asini e cammelli e vestiti. Tornava e li portava da Achis. 10- Chiedeva Achis: dove avete saccheggiato oggi? David rispondeva: contro il Negev di Giuda, contro il Negev degli Jermeliti, contro il Negev dei Keniti. 11- David non lasciava in vita uomo o donna da portare a Gat e diceva: affinché non riferiscano sul nostro agire dicendo: così ha fatto David. Fu questo il suo modo d’agire tutti i giorni che visse nella steppa dei filistei. 12- Achis ebbe fiducia in David dicendo: certo si renderà puzzolente al suo popolo di Israele così sarà mio schiavo per sempre. 

CAP. 28

1 Avvenne che, nei giorni in cui i filistei radunarono l’esercito nei loro accampamenti per dar battaglia contro Israele, Achis disse a David: certamente tu saprai che dovrai uscire con me in battaglia, tu e i tuoi uomini. 2- Rispose David ad Achis: certo e così saprai cosa farà il tuo servo. Disse Achis a David: così ti porrò guardia del mio corpo per sempre. 3- Morto Samuele, tutto Israele pianse per lui. Lo seppellirono in Rama sua città. Saul fece sparire gli indovini e i negromanti dal paese. 4- Si radunarono i filistei; arrivarono e si accamparono in Sunem. Saul riunì tutto Israele e si accamparono presso Ghilboa. 5- Saul vide il campo dei filistei. Ebbe paura e molto tremò in cuor suo. 6- Saul chiese a Yhwh ma, non rispose Yhwh né con sogni né con gli Urim né coi profeti. Disse Saul ai suoi servi: cercatemi una donna per far salire (dallo Sceol) uno spirito. Io andrò da lei e la interrogherò. Gli dissero i suoi servi: ecco una donna per far salire uno spirito c’è in Endor. 8- Saul si travestì, si vestì con altri abiti diversi e andò: lui e due uomini con lui. Arrivarono dalla donna di notte e le disse: evoca per me uno spirito, che salirà per me, io ti dirò quale. 9- Gli rispose la donna: tu conosci ciò che ha fatto Saul: che ha fatto uccidere i negromanti e gli indovini del paese. Perché tendi un tranello alla mia persona, per farmi morire? 10- Saul le giurò per Yhwh dicendo: per la vita di Yhwh non sarà chiamata colpa tua questa faccenda. 11- Chi farò salire per te, rispose: fa’ salire Samuele per me. 12- La donna vide Samuele e gridò di paura. Con voce forte parlò la donna a Saul dicendo: perché mi hai ingannata? Tu sei Saul. 13- Le disse il re: non spaventarti, cosa vedi? Rispose la donna a Saul: ho visto gli Elohim salire dalla terra. 14- Le disse: qual è il suo aspetto? Rispose: un uomo vecchio sale, egli è avvolto nel mantello. Saul capì che colui era Samuele. Si inchinò con la faccia a terra e si prostrò. 15- Disse Samuele a Saul: perché mi hai scosso per farmi salire? Rispose Saul: c’è molta angoscia in me; i filistei combattono contro di me e Elohim è lontano da me; non mi ha ancora risposto, né per mano dei profeti, né con i sogni, ho chiamato te per sapere cosa devo fare. 16- Disse Samuele: perché hai chiesto a me se Yhwh è lontano da te e sarà tuo nemico? 17- Yhwh farà ciò di cui aveva parlato attraverso di me: strapperà il tuo regno dalle tue mani e lo darà al tuo compatriota David. 18- Come tu non hai ascoltato la voce di Yhwh e non hai seguito la sua indignazione contro Amelek perciò oggi Yhwh farà a te codesta cosa: 19- Darà Yhwh ed anche Israele con te, nelle mani dei filistei. E domani tu e i tuoi figli con te, sarete con me (cioè morti), anche il campo d’Israele darà Yhwh nelle mani dei filistei. 20- Subito Saul cadde lungo e disteso a terra ed ebbe molta paura delle parole di Samuele. Anche la sua forza non era più in lui. Non mangiò cibo tutto il giorno e tutta la notte. 21- Venne la donna presso Saul e vide che era molto spaventato e gli disse: ecco la tua serva ha ascoltato la tua voce, io ho messo la mia vita nella mia mano (ho rischiato la vita) e ho ascoltato le parole che tu hai detto. 22- Ora, ascolta dunque anche tu la voce della tua serva; ho posto davanti a te un pezzo di pane, mangia e tornerà in te la forza, così andrai per il tuo cammino. 23- Rifiutò e disse: non mangio. Insistevano con lui i suoi servi ed anche la donna. Ascoltò la loro voce, si alzò da terra e si sedette sul letto. 24- La donna aveva un vitello da ingrasso nella casa e subito lo uccise; prese della farina, impastò e cucinò mazzot. 25- Avvicinò il tutto davanti a Saul e davanti ai suoi servi, essi mangiarono poi si alzarono e partirono in quella notte.

CAP. 29

1 I filistei riunirono tutti i loro eserciti ad Afek e Israele si accampò presso la sorgente che è in Izreel. 2- I capi filistei passavano a cento e a mille; David e i suoi uomini passavano come retroguardia. 3- Chiesero i principi filistei: cosa fanno quegli ebrei? Achis rispose ai principi filistei: non è questi David servo di Saul che è stato con me due anni? Non ho trovato in lui nessuna mancanza dal giorno della sua caduta fino ad oggi. 4- Si riunirono presso di lui i principi filistei e gli dissero i principi filistei: fa’ tornare l’uomo e torni presso il luogo che gli è stato stabilito e non scenda con noi in battaglia. Così non sarà per noi come un avversario in battaglia. Con cosa egli si farà ben volere presso i suoi padroni se non con le teste di questi uomini? 5- Questi non è quel David per il quale si cantava nel ritornello: colpì Saul le sue migliaia e David le sue miriadi? 6- Achis chiamò David e gli disse: per la vita di Yhwh, tu sei giusto ed è buono il tuo uscire e venire con me in battaglia, infatti non trovato in te del male dal giorno che arrivasti da me fino ad oggi ma, agli occhi dei principi, tu non sei gradito. 7- Ora però torna e va’ in pace e non farai male agli occhi dei principi filistei. Disse David ad Achis: che cosa ho fatto? Che cosa hai trovato nel tuo servo dal giorno che fui davanti a te fino ad oggi perché io non possa venire a combattere contro i nemici del mio signore, il re? 9- Rispose Achis e disse a David: tu sai che sei gradito ai miei occhi com un angelo di Elohim, ma i principi filistei hanno detto: non salga con noi nella battaglia. 10- Ora, alzati al mattino presto e i servi del tuo signore che vennero con te si alzeranno presto essi pure e alla luce del giorno cammineranno con voi. 11- Si alzò presto David, lui e i suoi uomini per partire al mattino e andare nella terra dei filistei. I filistei salirono a Izreel.

CAP. 30

All’arrivo di David e dei suoi uomini, dopo tre giorni , a Ziqlag, videro che gli amaleciti avevano saccheggiato il Negev e Ziqlag. Avevano preso Ziqlag e l’avevano bruciata col fuoco. 2- Portarono via le donne che erano in essa, dalla più piccola alla più grande; non fu ucciso nessuno, fecero prigionieri e tornarono per la loro strada. 3- David arrivò con i suoi uomini in città ed ecco: bruciava nel fuoco e le loro donne, i loro figli e le loro figlie, fatti prigionieri. 4- Alzò David e il popolo che era con lui, la loro voce e piansero finché nessuno di loro non ebbe più forza di piangere. 5- Le due mogli di David fatte prigioniere, Abinoam la Izreelita e Abigail moglie di Nabal il carmelita. 6- Ebbe molta angoscia David, perché il popolo diceva di lapidarlo, perché si era ribellato l’animo di tutto il popolo, chi per i suoi figli, chi per le sue figlie. Si mostrò forte David con Yhwh suo Elohim. 7- Disse David ad Abiatar il sacerdote, figlio di Achimelek: portami per favore l’efod. Portò Abiatar l’efod a David. 8- Chiese David a Yhwh dicendo: devo inseguire questa banda? La raggiungerò? Gli rispose: insegui perché di certo la raggiungerai e di certo libererai (i prigionieri). 9- David partì, lui e i seicento uomini che erano con lui e arrivarono fino al torrente di Besor e si fermarono. 10- David inseguì, lui e quattrocento uomini; duecento uomini si fermarono perché troppo stanchi per attraversare il torrente di Besor. 11- Incontrarono un egiziano nella steppa e lo portarono a David e gli diedero del cibo. Egli mangiò e bevette acqua. 12- Gli diedero una focaccia dolce e due torte di uva passa, egli mangiò e gli ritornò il fiato. Perché non aveva mangiato pane né bevuto acqua per tre giorni e tre notti. 13- Gli chiese David: di chi sei tu? E di dove sei? Rispose: io sono un giovane egiziano, schiavo di un uomo amalecita, il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato. 14- Noi abbiamo saccheggiato il Negev dei cretei, e contro quello di Giuda e contro il Negev di Caleb. Ziqlag l’abbiamo incendiata col fuoco. 15- Gli chiese David: tu mi condurresti presso questa banda? Rispose: giurami su Elohim che non mi ucciderai e non mi consegnerai nelle mani del mio padrone ed io ti condurrò da quella banda. 16- E lo condusse. Ed ecco i razziatori sulla superficie di tutta la zona, che mangiano e bevono e festeggiano con tutto il grosso bottino che avevano preso dal paese dei filistei e dalla terra di Giuda. 17- David combatté dal crepuscolo fino alla sera del giorno dopo e di essi nessuno si salvò, se non quattrocento giovani che montarono sui cammelli e fuggirono. 18- David salvò tutto ciò che avevano preso gli amaleciti e le sue due mogli salvò David. 19- Non mancò nessuno di loro, dal più piccolo al più grande, fino ai figli e alle figlie, anche tutto ciò che avevano preso del bottino fece restituire David. 20- Prese David tutto il gregge e l’armento. Condussero davanti a lui quel bestiame e dissero: questo è il bottino di David. 21- David arrivò presso i duecento uomini che erano stanchi di camminare dietro a David, e si erano fermati sul torrente del Besor. Uscirono per incontrare David e il popolo che era con lui. Si avvicinò David al gruppo e chiese loro come stavano. 22- Ma, causa di ogni malvagità e di mancanza di dignità, degli uomini che erano andati con David dissero: poiché non sono venuti con noi, non daremo ad essi parte del bottino che noi abbiamo salvato, se non a ciascuno solo la sua donna e i suoi figli. Siano condotti via, se ne vadano. 23- Disse David, non farete così fratelli miei, con ciò che Yhwh ci ha dato. Ci ha custodito e ha dato la banda che veniva contro di noi nelle nostre mani. 24- Chi ascolterà queste vostre parole? Giacché come spartisce chi scende in battaglia, così spartisce chi sta presso i bagagli. Dunque spartiranno insieme. 25- Fu da quel giorno che elevò e pose come legge e norma su Israele, fino a d oggi. 26- Arrivò David a Ziqlag, mandò parte del bottino agli anziani di Giuda, ai suoi amici dicendo: ecco per voi una benedizione del bottino dei nemici di Yhwh. 27- A quelli di Betel, a quelli di Ramot del Negev, a quelli di Iatir, 28- a quelli di Aroer, a quelli di Sifmot, a quelli di Estimot, 29- a quelli di Carmel, a quelli delle città ieramelite, a quelli delle città kenite, 30- a quelli di Corma, a quelli di Bor-asan , 31- a quelli di Ebron e a tutti i luoghi frequentati da David e dai suoi uomini.

CAP. 31

I filistei attaccarono battaglia contro Israele; fuggirono gli uomini di Israele davanti ai filistei e caddero trafitti sul monte Ghilboe. 2- I filistei inseguirono Saul e i suoi figli. Colpirono i filistei: Jonatan, Abinadab e Malchisua, figli di Saul. 3- Si fece pesante la battaglia contro Saul, lo raggiunsero gli arcieri che lo stavano cercando; fu trafitto gravemente dagli arcieri. 4- Disse Saul al suo scudiero: sguaina la tua spada e trafiggimi con essa, affinché non arrivino quegli incirconcisi e mi traffigghano e facciano scempio di me. Ma il suo scudiero non volle perché ebbe molto timore. Allora Saul prese la spada e cadde su di essa. 5- Il suo scudiero vide che Saul era morto e cadde anche lui sulla sua spada e morì con lui. 6- Morì Saul e i suoi tre figli ed anche il suo scudiero e tutti gi uomini, quel giorno, insieme a lui. 7- Quando gli uomini di Israele che erano dall’altra parte della valle, e dall’altra parte del Giordano, videro che gli uomini d’Israele fuggivano e che Saul, con i suoi figli, era morto, abbandonarono le città e fuggirono. Arrivarono i filistei e abitarono in esse. 8- Il giorno dopo, vennero i filistei per spogliare i caduti e trovarono Saul e i suoi tre figli, uccisi sul monte di Ghilboe. 9- Tagliarono la sua testa e lo spogliarono delle sue armi. Mandarono in giro per il paese dei filistei ad annunciare (la vittoria) nella casa dei loro idoli e al popolo. 10- Posero le sue armi nella casa delle Astarte e il suo cadavere lo piantarono sulle mura di Bet-Shean. 11- Gli abitanti di Jabes di Ghilad udirono ciò che avevano fatto i filistei a Saul. 12- Si alzarono tutti gli uomini valorosi e camminarono tutta la notte. Presero il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli dalle mura di Bet-Shean e tornarono a Jabes e là li bruciarono.13- Presero le loro ossa e le seppellirono sotto la tamerice a Jabes e digiunarono sette giorni.

2° Libro di Samuele

CAP. 1

1 Accadde che, dopo la morte di Saul, (David) tornò dall’aver sterminato gli amaleciti e stette a Ziqlag due giorni. 2- Nel terzo giorno ecco arrivò un uomo dall’accampamento di Saul; i suoi abiti erano stracciati, aveva polvere sulla testa, al suo arrivo presso David cadde a terra e si prostrò. 3- Gli chiese David: da dove arrivi? Gli rispose: sono scampato dall’accampamento di Israele. 4- Gli chiese ancora David: come è stata la faccenda, riferisci dunque: disse che il popolo era fuggito dalla battaglia, che anche molti del popolo erano caduti ed erano morti, ed anche Saul e Jonatan, suo figlio, erano morti. 5- Chiese David al giovane che gli stava riferendo come avesse saputo della morte di Saul e di suo figlio Jonatan. 6- Rispose il giovane che gli stava raccontando: mi sono trovato sul monte Gilboa ed ecco Saul si appoggiava sulla sua lancia; ed ecco i carri e su di essi i cavalieri gli stavano addosso. 7- Si voltò dietro di sé, mi vide, mi chiamò e dissi: eccomi! 8- mi disse: chi sei tu? Risposi io sono un amalecita. 9- Mi disse: vieni qui e uccidimi per favore, perché sono preso dai brividi, perché tutta la mia vita è ancora in me. 10- Io fui addosso a lui e lo uccisi, perché sapevo che non c’era scampo per lui dopo che fosse caduto sulla sua lancia. Presi le pietre preziose che aveva in testa e la catenella che aveva al braccio e li ho portati qui al mio signore. 11- David si avventò sulle sue vesti e se le stracciò, altrettanto fecero tutti gli uomini che erano con lui. 12- Fecero lutto e piansero e digiunarono fino a sera, per Saul e per suo figlio Jonatan e per il popolo di Ywhw e per la casa di Israele, perché erano caduti di spada. 13- David chiese al giovane che gli aveva riferito: di dove sei tu? Rispose: io sono figlio di un forestiero amalecita. 14- Gli disse David: ma come! Non hai avuto timore di stendere la tua mano per uccidere l’unto di Ywhw? 15- David chiamò uno dei giovani e gli disse: avvicinati e colpiscilo. Lo colpì e morì. 16- Gli disse David: il tuo sangue ricada sulla tua testa; perché la tua bocca ha risposto per te dicendo: io ho ucciso l’unto di Ywhw. 17- David intonò questo lamento per Saul e per suo figlio Jonatan. 18- E disse di insegnare l’arco ai figli di Giuda, ecco è scritto nel Libro del Giusto. 19- L’onore Israele sulle tue colline è stato trafitto, là dove morirono gli eroi.

20- Non sia raccontato a Gat, non sia annunciato ad Ascalon, affinché non gioiscano le figlie dei filistei, affinché non si rallegrino le figlie degli incirconcisi.

21- O monti di Ghilboa, mai più rugiada, mai più pioggia su di voi. Mai più campi rigogliosi. Perché lì è stato profanato lo scudo degli eroi, lo scudo di Saul non con l’unto dell’olio.

22- Ma dal sangue dei trafitti e dal grasso degli eroi. L’arco di Jonatan non indietreggiò e la spada di Saul non colpì mai a vuoto.

23- Saul e Jonatan belli e gentili nel loro vivere e nel loro morire, non si separarono. Delle aquile più veloci, delle leonesse più forti.

24- Figlie d’Israele piangete per Saul, che vi rivestiva di scarlatto e d’ornamenti. Che adornava di gioielli d’oro i vostri vestiti.

25- Come caddero gli eroi nel mezzo della battaglia? Jonatan sulle tue colline fu trafitto.

26- L’angoscia mi stringe a te fratello mio, Jonatan. Tu eri molto affascinante per me. Meraviglioso il tuo amore per me, più dell’amore delle donne.

27- Come caddero gli eroi? Come scomparvero le armi della battaglia?

CAP. 2

1 Accadde che, dopo questi fatti, David domandò a Yhwh dicendo: dovrei forse salire in una delle città di Giuda? Gli rispose Yhwh: Sali! Chiese ancora David: dove salirò? Rispose: a Ebron. 2- David salì là, ed anche le sue due mogli: Achinoam di Izreel e Abigail moglie di Nabal di Carmel. 3- David fece salire i suoi uomini con sé. Ciascuno con la sua famiglia e abitarono nella città di Ebron. 4- Vennero gli uomini di Giuda e unsero lì David quale re sopra la casa di Giuda. Essi riferirono a David dicendo che gli uomini di Jabes di Gaalad avevano seppellito Saul. 5- David mandò messaggeri agli uomini di Jabes di Gaalad e disse loro: voi siete stati benedetti da Yhwh perché avete avuto benevolenza con il vostro signore, con Saul e lo avete seppellito. 6- Ora faccia Yhwh con voi gesti di bontà e di verità e anch’io farò con voi lo stesso bene che voi avete compiuto in questa azione. 7- Ora siano forti le vostre mani, siano come figli valorosi, perché è morto il vostro signore Saul e la casa di Giuda ha unto me quale re sopra di essi. 8- Abner, figlio di Ner, capo dell’esercito che apparteneva a Saul, prese Isboset, figlio di Saul, e lo trasferì a Macanaim. 9- E lo fece re di Gaalad, di Asur e di Izreel, su Efraim e Beniamino e su tutto Israele. 10- Isboset, figlio di Saul, aveva quarant’anni nel suo regnare su Israele e regnò due anni, mentre la casa di Giuda seguiva David. 11- Il numero di giorni durante i quali David fu re in Ebron, sulla casa di Giuda, fu di sette anni e sei mesi. 12- Uscì Abner, figlio di Ner e i servi di Isboset, figlio di Saul, da Macanaim per Gabaon. 13- Joab figlio di Zeruià e i servi di David, uscirono e li incontrarono sopra il bacino di Gabaon insieme. Sedettero questi sopra il bacino da una parte, e quelli sopra il bacino dall’altra. 14- Disse Abner a Joab: si alzino dunque i ragazzi e gareggino davanti a noi; rispose Joab: si alzino. 15- Si alzarono e passarono in numero di dodici quelli di Beniamino e di Isboset, figlio di Saul; e dodici fra i servi di David. 16- Afferrarono ciascuno per la testa il suo nemico e il proprio pugnale piantò nel fianco del suo nemico, e caddero insieme. Quel posto si chiamerà terreno delle rocce che è in Gabaon. 17- Lo scontro fu violento tutto quel giorno. Abner fu sconfitto dagli uomini d’Israele, davanti ai servi di David. 18- C’erano là tre figli di Zeruià: Joab, Abisai e Asael. Asael era veloce nella corsa come una delle gazzelle della steppa. 19- Asael inseguì Abner, e inseguendo Abner non deviava né a destra né a sinistra. 20- Abner si voltò indietro e disse: sei tu Asael? Rispose: sono io. 21- Gli disse Abner: volgiti verso la tua sinistra o la tua destra, e prenditi uno dei giovani e prenditi le sue spoglie. Ma non volle Asael cessare l’inseguimento. 22- Continuò ancora Abner a dire a Asael: smetti di inseguirmi perché io ti stenderò a terra, poi come farò a guardare la faccia di Joab tuo fratello? 23- Rifiutò di smettere. Allora Abner lo colpì col retro della lancia nel ventre; la lancia uscì da dietro, cadde e morì lì sul posto. Fu così che coloro che arrivavano sul luogo dove cadde e morì Asael, tutti lì si fermavano. 24- Joab e Abisai inseguirono Abner, ma giunse il tramonto, ed essi arrivarono fino alla collina di Amma che è di fronte a Ghiach sulla strada del deserto di Gabaon. 25- Si riunirono i beniaminiti dietro ad Abner, furono un gruppo e si fermarono sulla sommità di una collina. 26- Abner gridò a Joab e disse: continuerà la spada a divorare? Non sai che sarà una sofferenza questo tuo inseguimento? Fino a quando non dirai al popolo di tornare dall’inseguire i loro fratelli? 27- Rispose Joab: per la vita di Elohim, anche se tu non parlavi così, di certo dal mattino il popolo si sarebbe astenuto, ciascuno dall’inseguire il proprio fratello. 28- Suonò Joab il corno e tutto il popolo si fermò e non inseguì più Israele e non continuarono più a combattere. 29- Abner e i suoi uomini camminarono verso l’Araba tutta quella notte; attraversarono il Giordano, camminarono tutta la mattina e giunsero a Macanaim. 30- Joab tornò dall’inseguire Abner, riunì tutto il popolo, furono passati in rassegna dai servi di David, mancavano diciannove uomini e Asael. 31- Gli uomini di David, colpirono e uccisero fra i beniaminiti e fra gli uomini di Abner, 360 uomini. 32- Portarono Asael, e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre a Betlemme. Camminarono tutta la notte Joab e i suoi uomini; spuntò il giorno per essi in Ebron.

CAP. 3

1 Fu lunga la guerra tra la casa di Saul e la casa di David. E David salirà e si rafforzerà mentre la casa di Saul andava indebolendosi. 2- Nacquero a David dei figli in Ebron: Ammon fu il suo primogenito da Achinoam di Izreel. 3- Del suo secondo Chilab da Abigail, moglie di Nabal del Carmel, il terzo Absalonne figlio di Maaca, figlia di Talmai re di Ghesur. 4- Il quarto Adonia figlio di Aghit, il quinto Sefatia figlio di Abital, 5- il sesto Jetram figlio di Egla, moglie di David. Questi nacquero a David in Ebron. 6- Accadde che mentre era in corso la guerra tra la casa di Saul e la casa di David, Abner si era mostrato molto forte nella casa di Saul. 7- A Saul apparteneva una concubina di nome Rizpà, figlia di Aià. Disse ad Abner: perché hai preso la concubina di mio padre? 8- Abner si arrabbiò molto per le parole di Is-baal (Is-boset) e rispose: ho forse io la testa di un cane di Giuda? Oggi, che uso benevolenza verso la casa di Saul tuo padre e verso i tuoi fratelli e non ti faccio cadere nelle mani di David, tu oggi mi rimproveri un peccato di donna! 9- Così faccia Elohim ad Abner ed anche peggio, perché come Yhwh giurò a David così io farò per lui. 10- Cioè far passare il regno dalla casa di Saul e far innalzare il trono di David su Israele e su Giuda da Dan fino a Berseba. 11- Egli (Isboset) non poté più restituire una parola ad Abner avendo paura di lui.12- Mandò Abner messaggeri a David al posto suo per dire: A chi appartiene il Paese? Per dire: fa’ un’alleanza con me ed ecco la mia mano è con te per riunire attorno a te tutto Israele. 13- Rispose: Bene. Io farò un patto con te ma, una cosa io ti chiedo, per dire: non vedrai la mia faccia se non farai venire Mical, figlia di Saul, quando tu verrai per vedere la mia faccia. 14- David mandò messaggeri presso Isboset, figlio di Saul dicendo: dammi mia moglie Mical che ho comprato per me per cento prepuzi filistei. 15- Isboset mandò a prenderla da suo marito Paltiel figlio di Lais. 16- Andò con lei suo marito piangendo e la seguì fino a Bacurim. Abner gli disse: va’ torna. Ed egli tornò. 17- Abner aveva parlato con gli anziani d’Israele dicendo: anche ieri, anche l’altro ieri, state cercando David come re su di voi. 18- Ora fatelo! Giacché Yhwh ha parlato a David dicendo: con la mano di David mio servo, salverò il mio popolo Israele dalla mano dei filistei e dalla mano di tutti i suoi nemici. 19- Abner parlò anche con gli anziani di Beniamino. Poi Abner andò a parlare anche alle orecchie di David in Ebron, tutto questo era buono agli occhi di Israele e agli occhi di tutta la casa d’Israele. 20- Arrivò Abner a Ebron e con lui c’erano venti uomini. David fece ad Abner e agli uomini che erano con lui una festa. 21- Disse Abner a David: mi alzerò, andrò e riunirò intorno al re mio signore, tutto Israele e faremo con te un’alleanza e tu regnerai su tutto ciò che la tua anima desidera. David lasciò andare Abner ed egli partì in pace. 22- Ma, ecco i servi di David e Joab arrivarono da una razzia e avevano molto bottino con loro. Abner non era più con Davide in Ebron perché l’aveva lasciato andare ed egli era partito in pace. 23- Arrivarono, Joab e tutte le truppe che erano con lui, fu riferito a Joab dicendo: è venuto Abner, figlio di Ner, presso il re. E’ stato lasciato andare ed è partito in pace. 24- Joab andò dal re e disse: che cosa hai fatto? Ecco è venuto Abner da te, perché lo hai lasciato andare? Certamente è andato. 25- Tu conosci Abner, egli è venuto per sedurti e per conoscere il tuo andare e venire e per sapere tutto ciò che farai. 26- Joab uscì da David e mandò messaggeri dietro ad Abner e lo fecero tornare dal pozzo di Sirà. Ma, David non lo sapeva. 27- Abner tornò a Ebron e Joab lo attese in mezzo alla porta per parlare con lui con tranquillità. E lì lo colpì nel ventre e morì per vendicare il sangue di Asael suo fratello. 28- David dopo lo venne a sapere e disse: sono innocente io e il mio regnare davanti a Yhwh per sempre, per il sangue di Abner figlio di Ner. 29- E ricada sulla testa di Joab e sopra tutta la casa di suo padre. E non manchi mai dalla casa di Joab: un flusso mestruale, la lebbra, una ferita da fuso, una morte di spada e penuria di pane. 30- Joab e Abisai suo fratello, uccisero Abner per aver ucciso Asael loro fratello, nella battaglia di Gabaon. 31- David disse a Joab e a tutto il popolo che era con lui: stracciate le vostre vesti e cingetevi di sacco e celebrate il lutto davanti ad Abner. Il re David andò dietro alla bara. 32- Seppellirono Abner in Ebron e alzò il re la sua voce e pianse sulla tomba di Abner e pianse tutto il popolo. 33- Intonò un lamento il re su Abner e disse: come muore uno stolto così doveva morire Abner? 34- Le tue mani non furono legate e i tuoi piedi non furono messi in catene di bronzo. Come si cade di fronte ai figli malvagi così, sei caduto. Tutto il popolo continuò a piangere su di lui. 35- Venne tutto il popolo per dare da mangiare del pane a David durante il giorno ma, David giurò dicendo: così faccia a me Elohim e anche di più, se prima del tramonto io gusterò del pane o qualunque altra cosa. 36- Tutto il popolo lo approvò e fu bene ai loro occhi. Così tutto ciò che faceva il re agli occhi di tutto il popolo, era bene. 37- E seppe tutto il popolo e tutto Israele , in quel giorno, che non era stato il re a uccidere Abner, figlio di Ner. 38- Disse il re ai suoi servi: forse non sapete che un principe, un grande, è caduto oggi in Israele. 39- Ed io oggi, unto re, sono stato delicato verso quegli uomini, figli di Zeruià, violenti più di me. Penserà Yhwh a far pagare al malvagio secondo la sua malvagità. 

CAP. 4 

1 Seppe il figlio di Saul che Abner era morto in Ebron; lasciò cadere le sue braccia e tutto Israele fu turbato. 2- Il figlio di Saul aveva due uomini, capi di bande di briganti, il nome di uno era Baana e il nome del secondo era Recab, figli di Rimon di Beerot di Beniamino, giacché anche Beerot era conteggiata a Beniamino. 3- I beerotiti erano fuggiti a Ghittaim e furono là, da stranieri, fino ad oggi. 4- Jonatan figlio di Saul aveva un figlio storpio ai piedi. Aveva cinque anni quando arrivò la notizia da Izreel circa Saul e Jonatan. La sua nutrice lo sollevò e fuggì. Accadde che nella fretta di fuggire egli cadde e si storpiò. Il suo nome era Mepiboset (Merib-baal)17. 5- Partirono i figli di Rimon il beerotita, Recab e Baana e arrivarono, quando il sole è caldo, presso la casa di Is-boset (Is-baal). Egli dormiva il pisolino del mezzogiorno. 6- 18 Essi arrivarono fino al centro della casa, per prendere del grano, e lo colpirono nel ventre. Recab e Baana suo fratello riuscirono a mettersi in salvo. 7- Essi arrivarono nella casa ed egli dormiva nel suo letto in camera, disteso. Fu colpito e ucciso; poi tagliarono la sua testa. Presero la sua testa e camminarono tutta la notte lungo la strada del deserto. 8- Portarono la testa di Is-boset a David in Ebron e dissero al re: ecco la testa di Is-boset, figlio di Saul, tuo nemico che cercava la tua vita. Yhwh ha dato al mio padrone il re, in questo giorno, la vendetta su Saul e sulla sua discendenza. 9- David rispose a Recab e a Baana suo fratello, figli di Rimon il beerotita, dicendo loro: per la vita di Yhwh che riscattò la mia vita da ogni angoscia, 10- poiché colui che mi annunciò dicendo: ecco Saul è morto! Una buona notizia ai suoi occhi, al quale io avrei dovuto dare un compenso, invece lo trattenni e lo uccisi a Ziqlag. 11- Tanto più ora che, uomini colpevoli di aver ucciso un uomo giusto, nella sua casa, nel suo giaciglio, non dovrei forse vendicare il suo sangue dalle vostre mani? Io vi farò sparire dalla terra.12- David diede ordine ai giovani ed essi li uccisero. Tagliarono loro le mani e i piedi e li appesero alla piscina di Ebron. La testa di Is-boset la presero e la seppellirono nel sepolcro di Abner.

CAP. 5

1 Vennero tutte le tribù d’Israele presso David in Ebron e parlarono per dire: eccoci, noi siamo tue ossa e tua carne. 2- Anche ieri, anche prima, quando Saul era re su di noi, tu entravi e uscivi in Israele. E Yhwh ti disse: tu sarai pastore del mio popolo Israele e tu sarai capo in Israele. 3- Vennero tutti gli anziani d’Israele presso il re in Ebron e il re David stipulò con essi un patto davanti a Yhwh e unsero David re su Israele. 4- David aveva trent’anni quando iniziò a regnare e regnò quarant’anni. 5- In Ebron regnò su Giuda sette anni e in Gerusalemme regnò trentatre anni su tutto Israele e Giuda. 6- Andò il re con i suoi uomini a Gerusalemme contro i Ghebusei abitanti del paese. Un tale parlò a David dicendo: qui non entrerai se non ti farai cacciare dai cechi e dagli zoppi. Per dire: David qui non entrerà. 7- David conquistò la fortezza di Sion, quella della città di David. 8- Disse David in quel giorno: chiunque colpirà un ghebuseo lo avrà raggiunto attraverso il canale. Gli zoppi e i cechi sono dei nemici per l’animo di David, perciò dicono: cechi e zoppi non entreranno nella casa.19 9- Abitò David nella fortezza e la chiamerà Città di David; costruì intorno dal Millo verso l’interno. 10- Di certo David andava crescendo e Yhwh, Elohim degli eserciti era con lui. 11- Chiram re di Zor (Tiro) mandò messaggi a David e alberi di cedro e operai del legno e operai della pietra e costruirono un muro per la casa di David. 12- David si rese conto che Yhwh lo aveva stabilito re sopra Israele e che aveva esaltato il suo regno in grazia del suo popolo Israele. 13- David prese ancora concubine e donne di Gerusalemme dopo il suo arrivo da Ebron. E generarono a David figli e figlie. 14- Questi i nomi dei generati a lui a Gerusalemme: Sammua, Sobab, Natan e Salomone. 15- Ibcar, Elisua, Nefag, Iafìa, 16- Elisamà, Eliadà, Elifalet. 17- I filistei udirono che David era stato unto re sopra Israele. Salirono tutti i filistei per cercare David. David lo seppe e scese presso la fortezza. 18- I filistei arrivarono e facevano scorrerie nella valle di Refaim. 19- Domandò David a Yhwh dicendo: devo salire contro i filistei? E li darai nelle mie mani? Rispose Yhwh a David: Sali perché di certo darò i filistei nella tua mano. 20- Arrivò David a Baal-Perazim e là David li colpì e disse: Yhwh ha fatto una breccia nei nemici davanti a me, come una breccia nel mare, perciò chiamò quel posto “Baal-Perazim”. 21- Essi abbandonarono là i loro idoli, David li prese con i suoi uomini. 22- I filistei continuarono ancora a salire e scorazzavano nella valle di Refaim. 23- David interpellò Yhwh. Rispose: non salire. Gira dietro ad essi e arriverai dietro ad essi dalla parte degli alberi. 24- Quando sentirai il rumore del passo sulle cime degli alberi di gelso, allora tu attaccherai, perché in quel momento esce Yhwh davanti a te per colpire il campo dei filistei. 25- David fece così come gli ordinò Yhwh e colpì i filistei da Gaaba fino alla entrata di Ghezer.

CAP. 6

1 Radunò ancora David tutti i giovani migliori di Israele: trentamila. 2- Si alzò e partì David e tutto il popolo con lui da Baala di Giuda per salire da lì verso l’arca di Elohim, nella quale si trova il nome di Yhwh degli eserciti, seduto con sopra di lui i cherubini. 3- Caricarono l’arca di Elohim sopra un carro nuovo e partirono dalla casa di Abinadab che era sulla collina. Uzà e Achio, figli di Abinadab, guidavano il carro nuovo. 4- Lo portarono dalla casa di Abinadab che era sulla collina, con sopra l’arca di Elohim. Achio camminava davanti all’arca. 5- David e tutta la casa d’Israele danzavano alla presenza di Yhwh con ogni tipo di strumenti: con cetre, con arpe, tamburelli e altri. 6- Arrivarono fino all’aia di Nacon e Uzà stese la mano verso l’arca di Elohim e la afferrò perché i buoi la lasciavano cadere. 7- Si adirò Yhwh con Uzà e l’Elohim lo colpì all’istante a causa dell’errore, e lì morì sull’arca dell’Elohim. 8- Si adirò anche David per la breccia che Yhwh fece con violenza su Uzà e quel posto si chiamò “Perez-Uzà” fino ad oggi. 9- David quel giorno temette Yhwh e disse: Come potrà venire da me l’arca di Yhwh? 10- E non volle David trasferire presso di sé l’arca di Yhwh nella città di David e la diresse, David, nella casa di Obed-Edom il gattita (di Gat). 11- Stette l’arca di Yhwh nella casa di Obed-Edom di Gat, tre mesi e Yhwh benedì Obed-Edom e tutta la sua casa. 12- Fu riferito al re David dicendo: Yhwh ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che possiede è per grazia dell’arca di Elohim. Allora David andò e portò l’arca di Elohim dalla casa di Obed-Edom alla città di David, con gioia grande. 13- Appena i portatori dell’arca di Yhwh ebbero camminato sei passi, egli sacrificò un bue e un animale grasso. 14- E David danzava con tutta forza davanti a Yhwh. David era cinto da un efod soltanto. 15- David e tutta la casa di Israele portavano l’arca di Yhwh con clamore e al suono dello Sofar (corno). 16- Quando l’arca di Yhwh giunse nella città di David, Mical figlia di Saul guardò attraverso la finestra, e vide il re David danzante, come un venditore, davanti a Yhwh e lo disprezzò nel suo cuore. 17- Portarono l’arca di Yhwh e la posero al suo posto al centro della tenda, che David aveva montato per essa. David offrì olocausti davanti a Yhwh e sacrifici di pace. 18- David terminò di sacrificare olocausti e di fare sacrifici di pace, benedì il popolo nel nome di Yhwh degli eserciti. 19 –Distribuì a tutto il popolo e alla numerosa folla di Israele, dall’uomo fino alla donna, a ciascuno diede un pane, un dolce di datteri, un dolce di uva , poi tutto il popolo tornò ciascuno alla sua casa. 20- David tornò di nuovo a benedire la sua casa. Mical figlia di Saul uscì per incontrare David e disse: che onore si è fatto oggi il re d’Israele, che si è mostrato nudo davanti alle serve dei suoi servi, come certamente si mostra così un buono a nulla! 21- Rispose David a Mical: davanti a Yhwh che ha scelto me, più di tuo padre e di tutta la tua casa, di stabilire me comandante del popolo di Yhwh, Israele, io voglio danzare davanti a Yhwh. 22- e sarò spregevole ancor più di questo, io sarò modesto agli occhi miei ma con le serve di cui tu dici, io sarò onorato. 23- E per Mical, figlia di Saul, non ci fu per lei un figlio fino al giorno della sua morte.

CAP. 7

Avvenne quando il re abitava nella sua casa e Yhwh l’aveva lasciato tranquillo da tutti i suoi nemici che aveva d’intorno, 2- disse il re a Natan il profeta: vedi dunque io abito in una casa con travi di cedro mentre l’arca di Elohim abita sotto una tenda.3- Disse Natan al re: tutto ciò che c’è nel tuo cuore, va’ e fallo perché Yhwh è con te. 4- Ma, in quella notte, la parola di Yhwh fu rivolta a Natan dicendo: 5- Va’ dirai al mio servo, a David, così dice Yhwh: forse tu mi vuoi costruire una casa perché io vi abiti? Perché io ho forse abitato in una casa nei giorni che ho fatto uscire i figli d’Israele dall’Egitto, fino a oggi? Durante il viaggio una tenda fu la mia dimora. 7- In tutto il mio vagabondare con tutti i figli d’Israele, dissi mai una parola a qualcuna delle tribù d’Israele alla quale diedi ordine di guidare il mio popolo Israele dicendo: perché non mi costruite una casa di cedro? 8- Adesso tu dirai così al mio servo David; così dice Yhwh degli eserciti: io ti ho preso dai pascoli, da dietro il gregge, per essere capo sul mio popolo, su Israele. 9- Sono stato con te dovunque tu sia andato, ho distrutto i tuoi nemici davanti a te, farò di te un grande nome, come il nome dei grandi che sono sulla terra. 10- Fisserò un luogo al mio popolo Israele e pianterò per lui una dimora tutta sua, e non avrà più paura, perché non continueranno i figli del male a colpirlo, come accadeva prima, 11- come da quel giorno in cui ordinai i giudici sul mio popolo Israele. Io ti darò riposo da tutti i tuoi nemici e Yhwh ti annuncerà che una casa farà per te Yhwh. 12- Quando si concluderanno i tuoi giorni e ti addormenterai con i tuoi padri, io innalzerò la tua discendenza dopo di te, uscita dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno per sempre. 13- Egli (il successore) costruirà una casa al mio nome ed io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. 14- Io sarò per lui un padre e lui sarà per me un figlio, il quale per il suo peccare, io castigherò col bastone degli uomini e con percosse dei figli dell’uomo 15- ma, la mia benevolenza non si allontanerà da lui, come la tolsi a Saul davanti a te. 16 – Sarà solida la tua casa e il tuo regnare per sempre, dopo di te sarà stabile per sempre il tuo trono. 17- Con tutte queste parole e con tutta questa rivelazione, così parlò Natan a David. 18- Andò il re David e stette alla presenza di Yhwh e disse: chi sono io, Yhwh mio signore, e cos’è la mia casa, che mi hai condotto fino qui? 19- E questa è ancora piccola cosa, ai tuoi occhi, Yhwh mio signore, tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano futuro, ma questa è legge dell’uomo mio signore Yhwh? 20 – Cosa può continuare ancora a dirti David, tu conosci il tuo servo Yhwh mio signore. 21- Grazie alla tua parola e secondo il tuo cuore, tu hai fatto tutte queste grandi cose per farle conoscere al tuo servo. 22- Per questo tu sei grande Yhwh, mio signore, perché non c’è nessuno come te e non c’è Elohim eccetto te, per tutto ciò che abbiamo udito coi nostri orecchi. 23- E chi è come il tuo popolo, come Israele? Il solo popolo sulla terra che Elohim è andato a riscattare per sé come popolo, per unire a sé e dare a lui un nome. La tua grandezza hai fatto vedere sulla terra davanti al tuo popolo, che hai riscattato per te dall’Egitto dei popoli e dai suoi elohim. 24- Tu hai fissato per te il tuo popolo Israele, per te come popolo per sempre e tu Yhwh sei per essi il loro Elohim. 25- Ora Yhwh Elohim, la cosa che hai detto sopra il tuo servo, sopra la sua casa, stabiliscila per sempre e fa’ come hai detto. 26- E’ cresciuto il tuo nome per sempre dicendo: Yhwh degli eserciti è l’Elohim di Israele e la casa di David sarà stabile davanti a te. 27- Poiché tu Yhwh degli eserciti, Elohim di Israele, hai rivelato all’orecchio del tuo servo dicendo: una casa io costruirò per te, per questo il tuo servo ha trovato in sé la forza di intercedere presso di te con questa preghiera. 28- Adesso signore mio Yhwh tu sei Elohim e le tue parole saranno verità e hai promesso al tuo servo questo bene. 29- Adesso accetta di benedire la casa del tuo servo per essere sempre davanti a te; poiché tu signore mio, Yhwh l’hai promesso e dalla tua benedizione sarà benedetta per sempre la casa del tuo servo.

CAP. 820

Dopo questi avvenimenti, David colpì i filistei e li sottomise. David prese il comando dei popoli dalla mano dei filistei. 2- Colpì Moab e li misurò con la corda, li fece stendere a terra e misurò due corde per morire e una corda intera per vivere.21 E Moab fu per David come gli schiavi portatori di tributi. 3- Colpì David anche Adad-Ezer, figlio di Rekob, re di Zoba mentre lui tentava di riprendersi la zona dell’Eufrate22. 4- David si impadronì da lui di 1700 tiri di cavalli e 20.000 uomini a piedi (fanti). David tagliò i garretti a tutti i cavalli dei carri, ne salvò per sé cento. 5- Aram di Damasco venne in soccorso di Adad-Ezer, re di Zoba, David colpì l’Aram per 22.000 uomini.6- David pose dei presidi in Aram di Damasco e l’Aram diventò per David, come schiavi portatori di tributo. Stava Yhwh con David dappertutto dove andava. 7- David prese gli scudi d’oro che erano dei ministri di Adad-Ezer e li portò a Gerusalemme.23 8- Da Betach e da Berotai, città di Adad- Ezer, David prese molta quantità di bronzo. 9- Toki re di Kamat aveva udito che David aveva ucciso tutti i valorosi di Adad-Ezer. 10- Allora Toki mandò Joram suo figlio dal re David per chiedergli la pace e per benedirlo, per il fatto che aveva combattuto contro Adad-Ezer e l’aveva ucciso. Infatti Adad-Ezer era uno che faceva guerra a Toki. Nelle sue mani egli aveva vasi d’argento, d’oro e di rame. 11- Il re David li consacrò a Yhwh con l’argento e l’oro di tutti i popoli che aveva assoggettato e che aveva già consacrato. 12- Da Aram, da Moab, dai Figli di Ammon e dai Filistei, da Amalek e dal bottino di Adazer, figlio di Recob, re di Zoba, David si fece un nome (divenne famoso) per aver sconfitto, nel suo ritorno, 18.000 aramei nella valle del sale. (alcuni leggono idumei). 14- Organizzò in Edom delle guardie. In tutta Edom organizzò guarnigioni. Fu così che tutta Edom divenne soggetta a David. Yhwh rendeva vittorioso David dovunque andasse. 15- David regnò su tutto Israele. David emetteva sentenze e gestiva la giustizia per tutto il suo popolo. 16- Joab, figlio di Zeruià, era sopra l’esercito, Giosafat, figlio di Achilud era archivista. 17- Zadoc, figlio di Achitub, e Achimelek, figlio di Ebiatar, erano sacerdoti24, Seraià era segretario. 18- Benaià figlio di Jeiodà, erano capo dei Cretei e dei Peletei, i figli di David erano sacerdoti.25 .

CAP. 9

1 Chiese David: c’è ancora qualcuno rimasto della casa di Saul? A lui vorrei fare del bene in ragione di Jonatan. 2- Alla casa di Saul apparteneva un servo il cui nome era Ziba. Lo convocarono presso David. Gli disse il re: sei tu Ziba? Sono il tuo servo, rispose. 3- Disse il re: nessun altro ancora appartiene alla casa di Saul al quale vorrei fare la benevolenza di Elohim? Rispose Ziba al re: c’è ancora il figlio di Jonatan, storpio ai piedi. 4- Gli chiese il re: egli dov’è? Rispose Ziba al re: ecco egli è nella casa di Machir , figlio di Amiel a Lodebar. 5- Il re David lo mandò a prendere dalla casa di Machir, figlio di Amiel, da Lodebar. 6- Arrivò Merib-Baal (per TM Mepi-boset), figlio di Jonatan, figlio di Saul, presso David. Egli cadde sulla sua faccia e si prostrò. Disse David: Merib-Baal? Rispose: ecco il tuo servo. 7- Gli disse David: non temere perché sta certo che io avrò benevolenza per te, in ragione di Jonatan tuo padre, e farò restituire a te tutti i terreni di Saul tuo padre. E tu mangerai pane alla mia tavola sempre. 8- Si prostrò e disse: che cos’è il tuo servo perché tu ti rivolga ad un cane morto come sono io? 9- Il re chiamò Ziba, un servo di Saul e disse: tutto ciò che apparteneva a Saul e alla sua casa, io lo do al figlio del tuo signore. 10- Tu lavorerai a lui la terra, tu, i tuoi figli, i tuoi servi e la tua casa sarà, per il figlio del tuo signore, pane e nutrimento. Merib-Baal, figlio del tuo signore mangerà pane sempre alla mia tavola. Ziba aveva quindici figli e venti schiavi. 11- Disse Ziba al re che tutto ciò che ordinerà il re mio signore al suo servo, così il suo servo farà. Merib-Baal mangerà alla mia tavola come uno dei figli del re. 12- Merib-Baal aveva un figlio piccolo di nome Micà. Tutti quelli che abitavano nella casa di Ziba erano al servizio di Merib-Baal. 13- Ma Merib- Baal abitava a Gerusalemme perché egli mangiava sempre alla tavola del re. Egli era storpio dei suoi due piedi.

CAP 10

1 Dopo questi fatti, morì il re dei figli di Ammon e Canun, suo figlio, regnò al suo posto. 2- David disse: io userò benevolenza con Canun figlio Nacas, come usò suo padre benevolenza con me. David mandò a consolarlo per suo padre per mezzo dei suoi servi. I servi di David arrivarono nel paese dei figli di Ammon. 3- Dissero i capi dei figli di Ammon a Canun loro signore: David vuol rendere onore a tuo padre presso di te, perciò ha mandato a te dei consolatori ma, non è forse per conoscere la città, per esplorarla, per distruggerla che David ha mandato a te i suoi servi? 4- Allora Canun prese i servi di David rase a loro metà della barba, tagliò i loro abiti a metà, fino alle loro natiche e li rimandò indietro. 5- Fu riferita la cosa a David. Egli mandò a incontrarli perché erano uomini molto mortificati. Disse il re: restate a Gerico fino a quando la vostra barba crescerà e poi tornerete. 6- I figli di Ammon videro che si erano inimicati con David. Allora i figli di Ammon mandarono ad ingaggiare aramei della casa di Recob e aramei della casa di Zobà, ventimila fanti; il re di Maaca, mille uomini; e dodicimila uomini di Tob. 7- David aveva saputo e mandò Joab con tutto l’esercito dei prodi. 8- Uscirono i figli di Ammon e si schierarono a battaglia all’entrata della porta e Aram di Zobà e di Recob e gli uomini di Maaca e di Tob essi soltanto in campagna. 9- Joab vide che il fronte della battaglia era davanti a lui e di dietro. Scelse fra tutti i prodi di Gerusalemme e li schierò di fronte ad Aram 10- il resto dell’esercito affidò in mano ad Abisai suo fratello e li schierò di fronte ai figli di Ammon. 11- Disse: se Aram sarà più forte di me, sarai tu ad aiutare me. Se i figli di Ammon saranno più forti di te, io correrò ad aiutare te. 12- Forte! Mostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Elohim. Yhwh farà il meglio ai suoi occhi26. 13- Joab e l’esercito che era con lui si avvicinò alla battaglia contro Aram e fuggirono davanti a lui. 14- I figli di Ammon videro che Aram era fuggito, allora fuggirono davanti ad Abisai e andarono verso la città. Joab tornò dallo scontro con i figli di Ammon e arrivò a Gerusalemme. 15- Aram vide che essendo stati sconfitti davanti a Israele, si riunirono insieme. 16- Adad-Ezer mandò messaggeri. L’Aram uscì dopo aver attraversato l’Eufrate e giunse a Chelam. Sobak capo dell’esercito di Adad-Ezer li guidava. 17 – Fu riferito a David; egli radunò tutto Israele, attraversò il Giordano e arrivò a Chelam. Aram si schierò per lo scontro con David e combatté con lui. 18- Fuggì Aram davanti a Israele e David uccise di Aram : settecento tiri di cavalli per carri e quarantamila cavalieri. Anche Sobak capo dell’esercito fu colpito e là morì. 19- Tutti i re servi (vassalli) di Adad-Ezer videro che erano stati sconfitti da Israele, fecero pace con Israele e si sottomisero come schiavi. Gli aramei non aiutarono più i figli di Ammon.

CAP. 11

1 Accadde al ritorno dell’anno, quando è tempo per i re di uscire a far guerra. David mandò Joab e i suoi servi e tutto Israele a distruggere i figli di Ammon. Assediarono Rabba mentre David restava a Gerusalemme. 2- All’ora del tramonto, David si alzò dal suo giaciglio e camminando avanti e indietro, sulla terrazza della casa del re, egli vide, una donna che si lavava. Dall’alto della terrazza la donna appariva molto bella d’aspetto. 3- David mandò e si informò della donna e disse: Non è forse costei Betsabea, figlia di Elicam, moglie di Uria l’ittita? 4- David mandò dei messaggeri a prenderla, lei venne da lui, giacque con lei. Ella, si era purificata della sua impurità. Tornò a casa sua. 5- La donna concepì, mandò a riferire a David dicendo: io sono incinta. 6- David mandò a Joab: mandami Uria l’ittita; Joab mandò Uria l’ittita a David. 7- Arrivò Uria presso di lui e David domandò come stava Joab, come stava il popolo, come andava la guerra. 8- Disse David a Uria: scendi a casa tua e “lavati i piedi” 27. Uscì Uria dalla casa del re e “una porzione” del re ( una quantità di cibo) uscì dietro a lui. 9- Dormì Uria alla porta della casa del re con tutti servi del suo signore e non scese a casa sua. 10- Riferirono al re dicendo: Uria non è sceso a casa sua. Disse David a Uria: non sei tu arrivato da un viaggio? Perché non sei sceso a casa tua? 11- Rispose Uria a David: l’Arca, Israele e Giuda abitano nelle capanne e il mio signore, Joab e i servi del mio signore sono accampati sulla superficie dei campi, ed io dovrei andare a casa mia per mangiare e bere e giacere con mia moglie? Per la tua vita e per la vita della tua anima, io non farò questa cosa. 12- Disse David a Uria: resta qui anche oggi, e domani ti lascerò andare. Stette Uria a Gerusalemme quel giorno. L’indomani 13- lo chiamò David presso di sé, mangiò alla sua presenza, bevve e si ubriacò. Uscì verso sera per dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua. 14- Al mattino David scrisse una lettera a Joab e la mandò per mano di Uria. 15- Scrisse nella lettera dicendo: mettete Uria davanti al fronte della battaglia, dov’è più dura e ritiratevi da dietro di lui, sia colpito e muoia.16- Joab nell’assediare la città tenne Uria nel posto dove sapeva che là c’erano gli uomini più valorosi. 17- Degli uomini uscirono dalla città e combatterono contro Joab; ci furono caduti fra il popolo e fra i servi di Joab e morì anche Uria l’ittita. 18- Joab mandò a riferire a David tutti gli avvenimenti della battaglia. 19- Diede un ordine al messaggero dicendo: quando tu avrai terminato di raccontare al re tutti gli avvenimenti della battaglia, 20- se accadrà che la collera del re divampasse e ti chiedesse: perché vi siete avvicinati alla città per combattere? Non sapevate che lanciavano da sopra le mura? 21- Chi colpì Abimelek, figlio di Jerubaal? Non è stata una donna, che gettò su di lui una macina da mulino, da sopra le mura? E a Tevez morì? Perché vi siete avvicinati alle mura? Allora tu dirai: anche il tuo servo, Uria l’ittita, è morto. 22- Partì il messaggero, arrivò e riferì a David tutto ciò per cui lo aveva mandato Joab. 23- Disse il messaggero a David che erano molto forti gli uomini che uscirono contro di noi per una sortita, ma noi fummo contro di loro fino all’ingresso della porta. 24- Gli arcieri scagliarono contro il tuo servo da sopra le mura e uccisero dei servi del re, ed anche il tuo servo Uria l’ittita morì. 25- Disse David al messaggero: così dirai a Joab: non siano male ai tuoi occhi questi fatti, perché con questo e con quello mangerà la spada; rinforza la tua battaglia contro la città e distruggila. Tu incoraggialo. 26- La moglie di Uria seppe che suo marito era morto, fece lamento per il suo padrone. 27- Passato il lutto, David mandò a prenderla e l’accolse nella sua casa e fu per lui come una moglie. Gli generò un figlio, ma fu sgradita la cosa che fece David agli occhi di Yhwh.

CAP. 12

1 Yhwh mandò Natan da David; venne a lui e disse: ci furono in una città due uomini, uno ricco e l’altro povero. 2- il ricco aveva greggi e mandrie molto numerose. 3- Il povero nient’altro aveva se non una piccola pecora che aveva comprato, vissuta e cresciuta con lui e con i suoi figli. Mangiava insieme a lui del suo pane, beveva dalla sua coppa e sul suo seno dormiva, era per lui come una figlia. 4- Venne un viandante dall’uomo ricco, egli risparmiò di prendere dal suo gregge e dalla sua mandria, per cucinare al viaggiatore che era venuto da lui, ma, prese la pecora dell’uomo povero e la cucinò all’uomo venuto da lui. 5- Si arrabbiò molto David per quell’uomo e disse a Natan: per la vita di Yhwh, merita di morire l’uomo che ha fatto questa cosa. 6- E la pecora sarà restituita quattro volte come conseguenza di ciò che fece e perché non ebbe compassione. 7- Disse Natan a David: tu sei quell’uomo. Così disse Yhwh, Elohim di Israele: io ti ho salvato dalla mano di Saul, 8- ti ho dato la casa del tuo signore, le donne del tuo signore ho dato nelle tue braccia, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e se è poco, altre cose come queste potrei ancora aggiungere. 9- Poiché hai disprezzato la parola di Yhwh per fare il male hai suoi occhi. Hai ucciso di spada Uria l’ittita e hai preso sua moglie per te come moglie, e lo hai ucciso per mezzo della spada dei figli di Ammon, 10- adesso, di conseguenza, non si allontanerà la spada dalla tua casa per sempre. Poiché mi hai disprezzato e hai preso la moglie di Uria l’ittita per essere per te come moglie. 11- Così disse Yhwh: ecco io farò sorgere la disgrazia dalla tua casa. Io prenderò le tue donne davanti a te e le darò ad un altro, egli giacerà con le tue donne alla luce di questo sole. 12- Perché tu l’hai fatto di nascosto, io invece farò questa cosa davanti a tutto Israele e alla luce del sole.13- Disse David a Natan: ho peccato contro Yhwh. Rispose Natan a David: anche Yhwh ha cancellato il tuo peccato, non morirai. 14- Tuttavia, poiché hai disprezzato “i nemici di Yhwh” 28, con questa azione, anche il figlio che ti è nato, di certo morirà. 15- Natan partì per la sua casa; Yhwh colpì il bambino che la moglie di Uria aveva generato a David e si ammalò. 16- David cercò l’Elohim per il ragazzo, non bevve e digiunò, arrivò a passare la notte dormendo per terra. 17- Gli anziani della sua casa intervennero presso di lui per obbligarlo ad alzarsi da terra, ma non volle e non mangiò cibo con loro. 18- Avvenne che nel settimo giorno il bambino morì. I servi di David temevano di riferirgli che il bambino era morto, perché dicevano: ecco, quando il bambino era vivo, noi gli parlavamo e lui non ascoltava la nostra voce, come gli diremo che il bambino è morto? Ne farà un dramma. 19- David vide che i suoi servi bisbigliavano, David capì che il bambino era morto. David chiese ai suoi servi: è morto il bambino? Risposero: è morto.20- David si alzò da terra, si lavò, si massaggiò con olio, cambiò i suoi abiti, andò nella casa di Yhwh (il tempio) e si prostrò. Tornò nella sua casa, chiese e gli portarono del cibo e mangiò. 21- Dissero i suoi servi a lui: cos’è questa cosa che tu hai fatto; quando il bambino era in vita tu digiunavi e piangevi, come il bambino è morto, ti sei alzato e hai mangiato. 22- Rispose: finché il bambino era in vita digiunai e piansi perché pensavo: Yhwh che sa, mi farà la grazia della vita del bambino. 23- Ora è morto. Perché dovrei astenermi dal mangiare, per farlo tornare ancora? Io andrò da lui ma, lui non tornerà da me. 24- David consolò Betsabea sua moglie. Andò da lei e giacque con lei e lei concepì un figlio; egli chiamò il suo nome Salomone e Yhwh lo amò. 25- E mandò per mano di Natan, il profeta, e chiamò il suo nome Jedidià29, per ordine di Yhwh. 26- Combatteva Joab a Rabba contro i figli di Ammon e conquistò la città regale. 27- Joab mandò messaggeri a David e disse: ho combattuto contro Rabba e ho già conquistato la città delle acque (città bassa). 28- Ora riunisci il resto del popolo e accampati contro la città, affinché io non conquisti la città e sia chiamata con il mio nome, invece del tuo. 29- David radunò tutto il popolo e partì per Rabba, combatté contro di essa e la conquistò. 30- Prese la corona di Milcam dalla sua testa, pesante un disco d’oro (un talento?) e trovò una pietra preziosa. Fu messa sulla testa di David. Saccheggiò la città e fece uscire un bottino cospicuo. 31- Fece uscire il popolo che era in essa, li collocò alle segherie, ai picconi di ferro, alle scuri di ferro, li fece andare alla fabbrica dei mattoni. E così fece a tutte le città dei figli di Ammon. Poi David tornò con tutto il suo esercito a Gerusalemme.

CAP. 13

1 Dopo questi fatti, accadde che, avendo Absalonne, figlio di David, una bella sorella di nome Tamar, si innamorò di lei Amnon anch’egli figlio di David. 2- Capitò ad Amnon di cadere ammalato a causa di Tamar sua sorella. Poiché ella era una fanciulla vergine, sembrava difficile, agli occhi di Amnon, di poter fare a lei qualcosa. 3- Amnon aveva un amico di nome Jonadab, figlio di Simeca, fratello di David. Jonadab era un uomo molto scaltro. 4- Gli disse: perché tu figlio del re, diventi così misero giorno dopo giorno? Non lo vorresti confidare a me? Gli rispose Amnon: io amo Tamar sorella di Absalonne, mio fratello. 5- Gli disse Jonadab: sdraiati sul tuo giaciglio e fai l’ammalato; verrà tuo padre a vederti e gli dirai: fa’ venire per favore Tamar mia sorella e mi prepari il cibo, farà la preparazione davanti a me affinché io veda, così mangerò dalle sue mani. 6- Amnon si coricò e si ammalò. Venne il re a vederlo. Chiese Amnon al re: fa’ venire per favore Tamar mia sorella, a preparare davanti a me, due frittelle, così mangerò dalle sue mani. 7- David mandò (un servo) da Tamar a casa sua dicendo: va’ per favore alla casa di Amnon, tuo fratello, e gli farai una pietanza. 8- Andò Tamar alla casa di Amnon suo fratello. Egli era sdraiato, lei prese la farina, lavorò l’impasto, fece frittelle davanti a lui, poi cucinò le frittelle. 9- Prese la padella e servì davanti a lui ma, Amnon si rifiutò di mangiare e disse: siano fatti allontanare da me tutti gli uomini. Uscirono tutte le persone da lui. 10- Disse Amnon a Tamar: portami la pietanza in camera e mangerò dalle tue mani. Tamar prese le frittelle che aveva cucinato e le portò ad Amnon suo fratello, nella sua camera. 11- Si avvicinò a lui per mangiare ma, egli la incalzò e disse: vieni giaci con me sorella mia. 12- Gli rispose: no fratello mio, non usarmi violenza, non si fa così in Israele, non fare questa infamia. 13- Ed io dove andrò con il mio disonore? E tu sarai come uno degli stolti in Israele. Ora parla dunque al re, perché non mi rifiuterà a te. 14- Egli non volle ascoltare la sua voce, l’afferrò con forza, la violentò e giacque con lei. 15- Amnon la odiò di un odio molto grande; l’odio col quale l’odiava era più grande dell’amore col quale l’aveva amata; le disse: alzati e vai. 16 – Lei gli disse: non essere causa di questo torto; mandarmi via è più grande dell’altro che mi hai fatto; ma, egli non volle ascoltarla. 17- Chiamò il ragazzo suo servitore e disse: allontana costei da me, fuori, e chiudi il chiavistello dietro di lei. 18- Una lunga tunica aveva su di sé perché così vestivano da molto tempo le figlie vergini del re. La mise fuori e chiuse il chiavistello dietro di lei. 19- Tamar sparse polvere sulla sua testa, stracciò la lunga tunica che indossava, alzò le mani sopra la testa e andò correndo, invocando aiuto. 20- Disse a lei Absalonne suo fratello: tuo fratello era con te? Adesso sorella mia devi tacere, egli è tuo fratello, non mettere nel tuo cuore questa cosa (non covare rancore); Tamar desolata abitò nella casa di Absalonne. 21- Il re David, venne a conoscenza di tutti questi fatti e si arrabbiò molto. 22- Absalonne non parlò con Amnon, né in bene né in male, perché Absalonne odiava Amnon, per il fatto, che aveva violentato sua sorella. 23- Avvenne che, passati due anni, quando ci furono i tosatori da Absalonne a Baal- Cazor in Efraim e Absalonne invitò tutti i figli del re. 24- Venne Absalonne presso il re e disse: ecco dunque dal tuo servo ci sono i tosatori, venga dunque il re e i suoi servi dal tuo servo. 25- Rispose il re ad Abasalonne: no figlio mio, no dunque, non veniamo tutti noi, non saremo di peso su di te. 26- Disse Absalonne: non potrebbe venire con noi almeno Amnon mio fratello? Gli rispose il re: perché dovrebbe venire con te? 27- Absalonne aprì in lui una breccia sicché mandò con lui Amnon e tutti i figli del re. 28- Ordinò Absalonne ai suoi ragazzi dicendo: guardate, per favore quando è al meglio il cuore di Amnon per il vino, io vi dirò: colpite Amnon e voi lo ucciderete, non temete! Non sono forse io che darò l’ordine a voi? Siate forti come uomini valorosi! 29- I ragazzi di Absalonne fecero ad Amnon come aveva loro ordinato Absalonne. Si alzarono tutti i figli del re, montarono ciascuno sul proprio mulo e fuggirono. 30- Fu durante il loro viaggio che la notizia arrivò a David dicendo: Absalonne ha ucciso tutti i figli del re e di essi non ne è rimasto neanche uno. 31- Il re si alzò, si strappò le sue vesti, si gettò a terra, e tutti i suoi servi stavano con le vesti stracciate. 32- Obiettò Jonadab, figlio di Simea, fratello di David, e disse: non dica mio signore, tutti i ragazzi figli del re sono stati uccisi. Perché Amnon, solo lui è morto. Come Absalonne aveva stabilito dal giorno che Amnon fece violenza a Tamar, sua sorella. 33- Ed ora il re mio signore, non metta nel suo cuore la cosa dicendo: tutti i figli del re sono morti, giacché solo Amnon è morto. 34- E Absalonne fuggito. Il ragazzo di sentinella alzò i suoi occhi ed ecco: vide molta gente che camminava per la strada; dietro sul lato della montagna30. 35- Disse Jonadab al re: ecco i figli del re arrivano! Come diceva il tuo servo, così era. 36- Quando finì di parlare, ecco i figli del re arrivarono, alzarono la loro voce e piansero, anche il re e tutti i suoi servi piansero. Il pianto aumentò molto. 37- Absalonne fuggì e andò presso Talmai figlio di Ammirud, re di Ghesur. Il re David fece lutto per suo figlio tutti i giorni. 38- Absalonne fuggì e andò a Ghesur, stette là tre anni. 39- Cessò David il re di bruciare contro Absalonne perché si era consolato per Amnon che era morto.

CAP. 14

1 Joab figlio di Zeruià, venne a conoscenza che il cuore del re era rivolto ad Absalonne. 2- Joab mandò a Tecoa a prendere da là una donna saggia e disse a lei: vestiti a lutto per favore, vestiti per favore con abiti funebri e non profumati. Dovrai essere come una donna che da molti anni porta il lutto per un morto. 3- Entrò dal re e gli parlò con queste parole. Joab aveva posto le parole sulla sua bocca. 4- Disse la donna di Tecoa al re. Si gettò sulla sua faccia a terra, si prostrò e disse: aiutami o re! 5- Rispose a lei il re: che cos’hai? Disse: ahimè, io sono una vedova, mio marito è morto. 6- E la tua serva aveva due figli, litigarono tra loro in campagna e nessuno li divise; uno colpì l’altro e lo uccise. 7- Ecco, tutta la sua parentela si è alzata contro la tua schiava e dicono: dammi l’uccisore di suo fratello e noi lo uccideremo, per la vita di suo fratello che egli ha ucciso31, così da togliere a mio marito nome ed erede dalla faccia della terra. 8- Disse il re alla donna: vai alla tua casa, io darò ordini in tuo favore. 9- Disse la donna di Tecoa al re: su di me , mio signore il re, sia la colpa e sulla casa di mio padre; il re e il suo trono sono innocenti. 10- Colui che parla contro di te fallo venire da me così non continuerà più a molestarti. 11- Rispose: ricordi dunque il re, Yhwh tuo Elohim, il vendicatore del sangue non farà che aumentare la distruzione e non rimarranno più figli. Disse: per la vita di Yhwh, dei capelli di tuo figlio non ne cadrà a terra uno. 12- Disse la donna: può dunque dire la tua schiava , al re mio signore, una parola? Parla! 13- Disse la donna: hai valutato che ciò che hai detto è contro il popolo di Elohim? Infatti, pronunciando questa sentenza, il re si è riconosciuto colpevole, per il fatto, che il re non fa tornare il suo esiliato (Absalonne). 14- Perché morire, certamente moriremo, siamo come acqua gettata per terra che non si può più raccogliere; e non porterà Elohim la vita: valuti qualche iniziativa affinché non sia lontano da noi l’esiliato. 15- Ora, io sono venuta a parlare al re mio signore, dicendo questa cosa, perché ho avuto paura del popolo. Ha pensato la tua schiava: parlerò dunque al re, forse farà qualcosa il re per la sua serva. 16- Perché egli ascolterà per salvare la sua serva dalla mano di chi vuol sterminare me e mio figlio dalla eredità di Elohim. 17- Pensò la tua schiava: la parola del re mio signore, sarà dunque come un sollievo, perché come un angelo di Elohim, così è il re mio signore, nel distinguere il bene dal male. 18- Rispose il re e disse alla donna: per favore non nascondermi nessuna cosa che io ti domanderò. Disse la donna: che parli il re mio signore. 19- Disse il re: c’è la mano di Joab con te in tutto questo? Rispose la donna e disse: per la tua vita, mio signore il re, non c’è né destra né sinistra di tutto ciò che ha detto il re mio signore, giacché il tuo servo Joab mi ha ordinato, ed egli mise sulla bocca della tua schiava, tutte quelle parole. 20- Affinché cambiasse la faccia della cosa, il tuo servo ha fatto questo ma, il mio signore è saggio, ha la sapienza di un angelo di Elohim, per conoscere tutto ciò che c’è sulla terra. 21- Disse il re a Joab:ecco, per favore, ho deciso di fare questa cosa: vai e fai tornare il giovane Absalonne. 22- Cadde Joab sulla sua faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse Joab: oggi il tuo servo ha saputo che ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio signore il re, giacché il re ha fatto la cosa proposta dal suo servo. 23- Joab si alzò e andò a Ghesur e tornò Absalonne a Gerusalemme. 24- Disse il re: starà nella sua casa, la mia faccia non vedrà. Stette Absalonne nella sua casa e non vide la faccia del re. 25- Bello come Absalonne non c’era uomo in tutto Israele. Era tutto da esaltare, dalla pianta del piede fino alla sua testa, non c’era difetto in lui. 26- E nel radere la sua testa, quando alla fine di ogni anno egli si radeva, perché era pesante su di lui la sua capigliatura, pesava la chioma della sua testa: duecento sicli della pietra del re. (unità di misura). 27- Ad Absalonne furono generati tre figli e una figlia e il suo nome è Tamar. Ella era una donna bella da vedersi. 28- Absalonne abitò in Gerusalemme due anni e non vide mai la faccia del re. 29- Absalonne mandò a chiamare Joab per mandarlo dal re ma, non volle venire da lui. Lo mandò a chiamare ancora una seconda volta ma non volle venire. 30- Disse allora ai suoi servi: vedete la proprietà di Joab vicino alla mia proprietà, quella là dell’orzo? Andate e appiccate il fuoco. Incendiarono, i servi di Absalonne, il terreno con il fuoco. 31- Si alzò Joab e andò da Absalonne nella sua casa e gli disse: perché i tuoi servi hanno incendiato la mia proprietà con il fuoco? 32- rispose Absalonne a Joab: ti ho mandato da te per dire di venire qui, vorrei mandarti dal re per dire: perché sono tornato da Ghesur? Meglio per me era stare ancora là. Adesso vorrei vedere la faccia del re e se c’è in me una colpa mi si uccida. 33- Joab andò dal re a riferirgli. Chiamò Absalonne. Arrivò presso il re, si prostrò a lui con la faccia a terra davanti al re. Il re baciò Absalonne. 

CAP. 15

1 Dopo avvenne questo: Absalonne si procurò un carro, dei cavalli e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. 2- Absalonne si alzava presto e si metteva sul lato della strada verso la porta. Accadeva che, ad ognuno di coloro che avevano una lite, tanto da venire dal re per il giudizio, egli si avvicinava e gli chiedeva: di quale città sei? E a ciascuno chiedeva: a quale tribù d’Israele appartieni? 3- Absalonne gli diceva: vedi la tua causa è di quelle buone e giuste, ma non c’è nessuno da parte del re che ti ascolti. 4- Diceva ancora Absalonne: se il giudice nel paese toccasse a me, e da me venisse quegli che avesse subito un torto, io lo reintegrerei nel suo diritto. 5- Quando qualcuno si avvicinava per prostrarsi a lui, egli stendeva la sua mano, lo abbracciava e lo baciava. 6- Absalonne faceva queste cose con tutti gli israeliti che venivano presso il re per un giudizio. E così Absalonne conquistò il cuore degli uomini di Israele- 7- Alla fine di quattro anni, Absalonne chiese al re: permetti che io vada ad adempiere il voto che io feci a Yhwh in Ebron? 8- Perché il voto lo fece il tuo servo quando abitavo a Ghesur dicendo: se di certo Yhwh mi farà tornare a Gerusalemme, farò sacrifici a Yhwh. 9- Gli rispose il re: va in pace. Egli si alzò e andò a Ebron. 10- Absalonne mandò emissari in tutte le tribù d’Israele dicendo: quando sentirete il suono del corno, griderete Absalonne è re in Ebron. 11- Con Absalonne, da Gerusalemme erano andati duecento uomini, erano stati invitati, andarono con innocenza, senza conoscere tutta la faccenda. 12- Absalonne convocò Achitofel il ghilonita, consigliere di David, dalla sua città di Ghilo per il suo sacrificare i sacrifici32. Così la cospirazione si rafforzò e il popolo seguì Absalonne molto numeroso. 13- Un informatore venne presso David per dire che il cuore di ogni israelita seguiva Absalonne. 14- Disse David a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: alzatevi e fuggiamo perché non ci sarà per noi salvezza, davanti a Absalonne. Affrettatevi a partire affinché non si affretti lui a raggiungerci, e rovesci su di noi la disgrazia e faccia perire la città a fil di spada. 15- Dissero i servi del re, al re: come tutto ciò che deciderà il re nostro signore, ecco noi siamo i tuoi servi. 16- Uscì il re e tutta la sua casa e il re lasciò dieci donne concubine a custodire la casa. 17- Uscì il re e tutto il popolo con i suoi piedi, si fermarono nella casa più lontana. 18- E tutti i suoi servi passarono sulla sua mano (accanto a lui) e tutti i cretei, tutti i peletei, tutti i gattei. Seicento uomini che erano venuti a piedi da Gat passarono davanti al re. 19- Disse il re a Ittai di Gat: perché parti anche tu con noi? Torna e resta con il re (Absalonne) perché tu sei straniero, tu sei anche un deportato dal tuo paese. 20- Tu sei arrivato ieri, oggi ti farei vagabondare con noi, così, tanto per andare, io stesso sto camminando non so per dove. Torna e fai tornare i tuoi fratelli. Sia con te la bontà e la verità. 21- Rispose Ittai al re e disse: per la vita di Yhwh e per la vita del re mio signore, nel luogo dovunque sarà il re mio signore, sia per morire che per vivere, ebbene là sarà il tuo servo. 22- Disse David a Ittai: vai e passa avanti e Ittai di Gat passò avanti e tutti i suoi uomini e tutte le donne e i bambini che erano con lui. 23- Tutto il paese piangeva a voce alta mentre tutto il popolo passava. Il re passava nella valle del Cedron e tutto il popolo attraversava in direzione della strada del deserto. 24- Ecco anche Zadok e tutti i leviti con lui, i quali portavano l’arca dell’alleanza di Elohim, e servivano l’arca di Elohim. Uscì Abiatar e tutto il popolo terminò di uscire dalla città. 25- Disse il re a Zadok: fa’ tornare indietro l’arca di Elohim verso la città. Se troverò grazia agli occhi di Yhwh, mi farà tornare e la rivedrò insieme con la sua dimora. 26- Se invece dirà così: non ho trovato grazia in te, ecco egli farà di me come gli sembrerà meglio ai suoi occhi. 27- Disse il re a Zadok il sacerdote: tu torna in città in pace e Achimaz tuo figlio, e Jonatan figlio di Abiatar, i due vostri figli con voi. 28- Vedete, io mi attardo ai guadi del deserto fino a quando arrivi a riferirmi qualche notizia riguardo a voi. 29- Tornò Zadok e Abiatar con l’arca di Elohim a Gerusalemme e abitarono là. 30- E David salendo per il monte degli ulivi, saliva e piangeva e aveva la testa coperta. Egli camminava a piedi nudi e tutto il popolo era con lui. Ciascuno aveva la testa coperta e salivano e piangevano. 31- A David fu riferito dicendo: Achitofel è fra i cospiratori con Absalonne. Disse David: Yhwh renda vano il consiglio di Achitofel. 32- Quando David arrivò in cima, là dove ci si deve prostrare a Elohim, ecco, sopraggiunse Kusai l’archita, la sua tunica era strappata e polvere aveva sulla testa. 33- Gli disse David: se procedi con me tu sarai per me come un peso, 34- ma, se torni in città e dirai ad Absalonne: io sarò tuo servo o re; fedele a tuo padre prima, ora io sarò tuo servo. Tu renderai vano per me il consiglio di Achitofel. 35- Non c’è là con te Zadok e Abiatar i sacerdoti? Così ogni cosa che sentirai della casa del re, riferirai a Zadok e a Abiatar i sacerdoti. 36- Ecco là con loro ci sono i loro due figli: Achimaz di Zadok e Jonatan di Abiatar, manderete per mano loro a me, tutte le cose che udirete. 37- Arrivò Kusai, amico di David, in città e Absalonne entrò a Gerusalemme.

CAP. 16

1 David aveva attraversato da poco la cima ed ecco Ziba, un servo di Mepi-boset, (Merib-baal figlio di Jonatan) venirgli incontro con due asini attaccati insieme e sellati, e con sopra di essi duecento pani, cento torte di uva, e cento frutti estivi e un otre di vino. 2- Disse il re a Ziba: che cos’è questa roba? Per te rispose Ziba; gli asini per la casa del re da cavalcare, il pane e le torte da mangiare per i tuoi servi e il vino per dissetare chi sarà stanco nel deserto. 3- Chiese il re: dov’è il figlio del tuo signore? Rispose Ziba al re, egli abita a Gerusalemme perché disse: la casa d’Israele oggi restituirà a me il regno di mio padre. 4- Disse il re a Ziba: ecco tutta questa roba di Mepi-boset è per te. Rispose Ziba: io mi prostro e spero di trovare grazia ai tuoi occhi o re mio signore. 5- Il re David arrivò fino a Bacurim ed ecco da lì stava uscendo un uomo della famiglia della casa di Saul, il suo nome era Simei, figlio di Ghera, e uscendo malediceva e 6- gettava sassi a David e ai suoi servi, a tutto il popolo, ai valorosi dalla sua destra alla sua sinistra. 7- Così diceva Simei nel maledirlo: merda! Merda! Vai! Vai! Uomo sanguinario, uomo di Belial. 8- Yhwh ha fatto cadere su di te tutto il sangue della casa di Saul, giacché tu regni al posto suo e Yhwh darà il tuo regno in mano ad Absalonne tuo figlio. Ed eccoti nella tua malvagità perché tu sei un uomo sanguinario. 9- Disse Abisai figlio di Zeruià al re: perché questo cane morto maledice il re mio signore? Lascia che io proceda e gli taglierò la testa. 10- Rispose il re: che cosa ho io con voi figli di Zeruià? Che se lui può maledire è perchè Yhwh gli avrà detto: maledici David. E chi potrà dirgli perché hai fatto così? 11- Disse David ad Abisai e a tutti i suoi servi: ecco, mio figlio, che uscì dalle mie viscere, sta cercando la mia vita e adesso anche questo beniaminita! Lasciate che lui possa maledire perché glielo ha detto Yhwh. 12- Forse Yhwh guarderà nella mia colpa e farà tornare a me il bene al posto delle sue maledizioni di oggi. 13- Continuò David e i suoi uomini nel viaggio. E Simei camminava sul fianco della montagna seguendo il camminare di David, e nel camminare, malediva e gettava sassi contro di lui e polvere su polvere. 14- Arrivò il re e tutto il popolo che era con lui stanchi e là ripresero fiato. (dove arrivarono?) 15- Absalonne e tutto il popolo degli israeliti arrivarono a Gerusalemme e Achitofel era con lui. 16- Quando arrivò Kusai l’archita, amico di David, presso Absalonne, disse Kusai ad Absalonne: vita al re! Vita al re! 17- Rispose Absalonne a Kusai: è questa la tua fedeltà con il tuo amico? Perché non sei andato con il tuo amico? 18- Disse Kusai ad Absalonne: perché con colui che Yhwh ha scelto e questo popolo e tutti gli israeliti, non posso essere anch’io con lui? Con lui starò! 19- Di nuovo, per chi servirò? Non sono forse alla presenza di suo figlio? Come ho servito davanti a tuo padre così servirò davanti a te. 20- Disse Absalonne ad Achitofel: desidero da voi un consiglio su cosa dobbiamo fare. 21- Disse Achitofel ad Absalonne: “entra” dalle concubine di tuo padre, che ha lasciato a custodire la casa, e tutto Israele saprà che tu hai provocato tuo padre. Così sarà più forte il potere di coloro che sono con te. 22- Fu eretta per Absalonne una tenda sulla terrazza ed Absalonne “entrò” dalle concubine di suo padre davanti a tutto Israele.33 (il verbo entrare in questo caso vuol dire penetrare sessualmente la donna). 23- I consigli che Achitofel consigliava in quei giorni erano come la parola di Elohim. Così erano tutti i consigli di Achitofel, sia per David che per Absalonne.

CAP. 17

1 Disse Achitofel ad Absalonne: lascia per favore che io scelga dodicimila uomini e parta e insegua David questa notte. 2- Che arrivi su di lui e, essendo raggiunto, sarà scoraggiato (fiacco nelle mani) e lo spaventerò. Tutto il popolo che è con lui fuggirà ed io colpirò il re solo. Tutto il popolo tornerà da te. 3- Così farò tornare tutto il popolo da te e il tornare di tutti sarà la fine dell’uomo che tu stai cercando e tutto il popolo sarà in pace. (testo corrotto). 4- Piacque la cosa agli occhi di Absalonne e agli occhi di tutti gli anziani di Israele. 5- Disse Absalonne: chiama per favore anche Kusai l’archita e ascoltiamo anche lui cosa dice la sua bocca. 6- Venne Kusai presso Absalonne e gli chiese Absalonne dicendo: con questa proposta ha parlato Achitofel, eseguiamo la sua proposta? Se no parla tu. 7- Kusai rispose ad Absalonne: non è un buon consiglio ciò che ha consigliato questa volta Achitofel. 8- Disse Kusai: tu conosci tuo padre e i suoi uomini, valorosi essi sono; ribelli e ostinati nell’animo essi sono, come l’orsa selvaggia privata dei figli; e tuo padre è un uomo di battaglia, non passerà la notte col popolo. 9- Ecco adesso lui sarà nascosto in una delle caverne o in altro dei luoghi. Se accadrà di morire contro di essi all’inizio (della battaglia) e qualcuno lo saprà e griderà che c’è stata una strage del popolo che segue Absalonne. 10- Anche colui che è un uomo valoroso e ha il suo cuore come il cuore del leone, anch’egli certo si perderà d’animo, perché tutto Israele sa che tuo padre è un valoroso e uomini valorosi quelli con lui. 11- Perciò il mio consiglio è che certamente sia riunito presso di te tutto Israele, da Dan fino a Berseba, numerosi come sabbia del mare, e tu davanti, noi andremo in battaglia.12- Andremo contro di lui in uno dei luoghi dove si troverà e là noi ci getteremo su di lui come cade la rugiada sulla terra e di lui non ci sarà resto e di tutti gli uomini che sono con lui, neanche uno. 13- E se si ritirasse presso una città, tutto Israele farà portare delle corde presso quella città e la trascineremo fino a valle fino a che non si trovi là nemmeno una pietra. 14- Disse Absalonne e tutti gli uomini di Israele: il consiglio di Kusai l’archita è meglio del consiglio di Achitofel. Yhwh aveva deciso di dissipare il buon consiglio di Achitofel, per questo Yhwh fece cadere la rovina su Absalonne. (testo poco chiaro). 15- Disse Kusai a Zadok e ad Abiatar i sacerdoti, questo e questo ha consigliato Achitofel ad Absalonne e agli anziani di Israele, questo e questo ho consigliato io. 16- Ora mandate subito a informare David dicendo: non passi la notte presso gli attraversamenti del deserto ma, attraversi il fiume, affinché non sia inghiottito il re e tutto il popolo che è con lui. 17- Jonatan e Achimaz stavano presso la fonte di Rogel, una serva andava e riferiva loro; essi partivano e riferivano al re David perché non potevano farsi vedere entrando in città. 18- Ma li vide un ragazzo e riferì ad Absalonne. Loro due partirono in fretta e arrivarono presso la casa di un uomo a Bacurim; lui aveva un pozzo nel cortile e scesero lì dentro. 19- La donna prese una coperta e la stese sulla bocca del pozzo, stese su di essa dei chicchi di orzo e non si vedeva niente. 20- Arrivarono i servi di Absalonne e chiesero alla donna di casa: dove sono Achimaz e Jonatan? Rispose la donna ad essi: sono passati di là del fiume. Cercarono ma non trovarono e tornarono a Gerusalemme. 21- Dopo la loro partenza, salirono dal pozzo, essi partirono e riferirono a David. Dissero a David: alzatevi passate in fretta il fiume perché in questo modo ha consigliato contro di voi Achitofel. 22- Si alzò David e tutto il popolo che era con lui e attraversarono il Giordano prima del sorgere del giorno, finché non mancasse nessuno che non avesse passato il Giordano. 23- Achitofel si avvide che non era stato eseguito il suo consiglio. Preparò l’asino, si alzò e partì verso casa sua, verso la sua città. Mise in ordine la sua casa si impiccò e morì. Fu sepolto nella tomba dei suoi padri. 24- David arrivò a Macanaim mentre Absalonne attraversava il Giordano, lui e tutti gli uomini di Israele che erano con lui. 25- E lì Absalonne, al posto di Joab, aveva nominato Amasa capo dell’esercito. Amasa era figlio di un israelita di nome Itrà che entrò (si accoppiò) con Abigail figlia di Nahas e sorella di Zeruià madre di Joab.3426- Absalonne e Israele si accampò nella terra di Galad. 27- Quando David arrivò a Macanaim, Sobi figlio di Nahas di Rabba dei figli di Ammon, e Machir figlio di Amiel di Lo-dabar e Barzilai il galadita di Meroghelim, 28- portarono : letti e coperte, bacini e stoviglie, frumento e orzo, farina, fave e lenticchie, 29- miele, burro e pecore per dar da mangiare a David e al popolo che era con lui perché dicevano: è affamato e stanco, ha sofferto nel deserto.

CAP. 18

1 David passò in rassegna il popolo che era con lui e pose su di essi capi di migliaia e capi di centinaia. 2- David distribuì la truppa, la terza parte in capo a Joab, una terza parte in capo ad Abisai, figlio di Zeruià, fratello di Joab, una terza parte in capo a Itai di Gat. Disse il re alla truppa: di certo uscirò anch’io con voi. 3- Rispose il popolo: non devi uscire perché, se dovessimo fuggire, non metterebbero il cuore contro di noi35 , se metà di noi morisse, non metterebbero il cuore contro di noi. Poiché tu sei come diecimila di noi, adesso è meglio che tu stia in città per soccorrere noi. 4- Disse loro il re: farò ciò che è meglio ai vostri occhi. Si fermò il re presso la porta mentre il popolo usciva a migliaia e a centinaia. 5- Il re ordinò a Joab e ad Abisai e a Jttai dicendo di essere delicati per me con il ragazzo Absalonne. Tutto il popolo udì il re ordinare a tutti i capi riguardo ad Absalonne. 6- Uscì il popolo in campo per incontrare Israele e la battaglia avvenne nella foresta di Efraim. 7- E là fu sconfitto il popolo di Israele davanti ai servi di David; e là avvenne una grande strage in quel giorno: ventimila uomini. 8- La battaglia si era allargata sulla superficie di tutto il paese; in quel giorno il bosco mangiò più gente del popolo di quanta ne avesse mangiato la spada. 9- Absalonne si trovò davanti i servi di David. Absalonne cavalcava sopra il mulo. Il mulo entrò sotto il fogliame di una grande quercia, e la sua testa restò impigliata in quella, sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo sotto di lui passava.10- Un uomo lo vide e riferì a Joab e disse: ecco ho visto Absalonne sospeso sulla quercia. 11- Disse Joab all’uomo che gli aveva riferito: tu l’hai visto e perché non lo colpisti là a terra? Per conto mio ti potevo dare dieci pezzi d’argento e una cintura. 12- Rispose l’uomo a Joab: non io! Anche se la mia mano fosse pesante di mille pezzi d’argento, non stenderei la mia mano contro il figlio del re; perché abbiamo sentito l’ordine del re a te e ad Abisai e a Jttai quando disse: conservate per me il ragazzo Absalonne. 13- Ovvero, se io avessi attentato alla sua vita, poiché niente viene nascosto al re, tu stesso ti saresti messo contro di me. 14- Disse Joab: non aspetterò qui davanti a te. Egli prese tre aste in mano e le conficcò nel cuore di Absalonne, ma continuò la vita nel cuore della quercia 36, 15- allora una decina di ragazzi, scudieri di Joab, circondarono Absalonne e lo uccisero. 16- Joab suonò il corno e il popolo tornò dall’inseguire Israele, perché Joab aveva fermato il popolo. 17- Presero Absalonne e lo gettarono nella boscaglia, dentro una grande fossa e accumularono su di lui un mucchio di pietre molto grande, mentre tutto Israele fuggiva ognuno alla sua tenda. 18- Absalonne quand’era in vita, prese e innalzò una stele, che è nella valle dei re diceva: io non ho un figlio che in futuro ricorderà il mio nome e chiamò la stele col suo nome. Si chiamò quella “monumento di Absalonne” fino ad oggi. 19- Achimaz figlio di Zadok disse: io corro, e porterò la notizia al re, perché Yhwh gli ha reso giustizia dei suoi nemici. 20- Rispose a lui Joab: tu non sei uomo da portare una buona notizia oggi. Porterai la buona notizia un altro giorno. Quest’oggi non porteresti una buona notizia perché il figlio del re è morto. 21- Joab disse ad un etiope: va’ informa il re di ciò che hai visto. Si prostrò l’etiope davanti a Joab e corse via di fretta. 22- Continuò ancora Achimaz, figlio di Zadok e disse a Joab: lascia che anch’io corra dietro all’etiope. Rispose Joab: perché vuoi correre tu figlio mio? Va’ non c’è una buona notizia da raccontare. 23- La cosa è accaduta io correrò. Gli rispose: corri! Achimaz corse per la strada della valle e superò l’etiope. 24- David stava seduto fra le due porte. Andò la guardia sulla terrazza della porta verso la muraglia; alzò i suoi occhi ed ecco un uomo che correva solo. 25- La guardia gridò e riferì al re. Il re disse: se è solo, certamente porterà nella sua bocca una buona notizia. Intanto si avvicinava. 26- La guardia vide un altro uomo che correva; la guardia gridò verso la porta e disse: ecco un uomo solo che corre. Disse il re: anche costui ha buone notizie. 27- Disse la guardia: vedo che il modo di correre del primo è come corre Achimaz, figlio di Zadok. Disse il re: costui è una brava persona, verrà con una buona notizia. 28- Gridò Achimaz e disse al re: pace a te e si prostrò al re con la sua faccia a terra. Disse: benedetto Yhwh tuo Elohim che ha bloccato gli uomini che avevano alzato le mani contro il re mio signore. 29- Rispose il re: pace a te, del giovane, di Absalonne? Disse Achimaz: ho visto una grande calca mentre il servo del re Joab mandava il tuo servo, non ho saputo la cosa. 30- Disse il re: mettiti in parte e aspetta in piedi. 31- Ecco l’etiope arrivò. Disse l’etiope: riceva buone notizie il re mio signore , poiché Yhwh oggi ti ha reso giustizia dalla mano di tutti coloro che si erano sollevati contro di te. 32- Disse il re all’etiope: sta bene il giovane Absalonne? Rispose l’etiope: siano come il giovane i nemici del mio del re mio signore e tutti coloro che insorsero contro di te per danneggiarti.

CAP. 19

1-Il re tremò, salì al piano superiore della porta e pianse. Così diceva nel suo pianto: figlio mio Absalonne, figlio mio, figlio mio Absalonne. Chi darà a me la morte, a me al posto tuo Absalonne figlio mio, figlio mio. 2- Fu riferito a Joab: ecco il re piange e si è messo in lutto per Absalonne. 3- La reazione di quel giorno divenne lutto per tutto il popolo, perché il popolo, in quel giorno, aveva sentito dire che il re si era rattristato per suo figlio. 4- Il popolo in quel giorno, rientrando in città, lo fece furtivamente, come avesse rubato, un popolo di vergognosi, come fuggiti dalla battaglia. 5- Il re si era coperta la sua faccia e gridava a voce alta: Absalonne, Absalonne figlio mio, figlio mio. 6- Joab entrò nella casa del re e disse: tu oggi copri di vergogna la faccia di tutti i tuoi servi, i quali oggi hanno salvato la tua vita, la vita dei tuoi figli e delle tue figlie, la vita delle tue mogli e delle tue concubine. 7- Perché tu oggi ci fai sapere di amare chi ti odia e di odiare chi ti ama. Perché non ci sono per te né capi né servi. Perché oggi ho capito che Absalonne vivo e noi tutti morti, questo sarebbe giusto ai tuoi occhi! 8- Adesso alzati! Esci e parla al cuore dei tuoi servi. Perché io giuro per Yhwh che, se non esci, nessun uomo passerà la notte con te, e questa per te è la disgrazia peggiore fra tutte le sventure che ti sono capitate, dalla tua giovinezza fino ad ora. 9- Si alzò il re e sedette alla porta. A tutto il popolo fu riferito dicendo: ecco il re è seduto alla porta. Allora venne tutto il popolo alla presenza del re. Di Israele, ciascuno fuggì alla sua tenda. 10- Accadde che, mentre tutto il popolo d’Israele fuggiva, in ogni tribù d’Israele si diceva: il re ci ha liberato dal pugno dei nostri nemici, egli ha salvato noi dal pugno dei filistei, ed ora fugge dal paese per causa di Absalonne. 11- Ma Absalonne, che noi avevamo unto nostro capo, è morto in battaglia. Ora perché non facciamo niente per far tornare il re? Questo parlare di tutto Israele, arrivò al re e alla sua casa.12- Il re David mandò a dire a Zadoc e ad Abiatar, i sacerdoti, parlate agli anziani di Giuda dicendo: perché volete essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa? 13- Fratelli miei voi siete, mie ossa e mia carne voi siete, perché essere gli ultimi a far tornare il re? 14- E ad Amasa direte: non sei tu mio osso e mia carne? Così mi faccia Elohim ed anche peggio, se non sarai capo dell’esercito davanti a me per sempre, al posto di Joab. 15- Egli distese il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come un solo uomo e mandarono a dire al re: torna tu e tutti i tuoi servi. 16- Ritornò il re e giunse fino al Giordano e Giuda venne a Gàlgala per andare incontro al re. E per far attraversare il Giordano al re. 17- Si affrettò Simei figlio di Ghera, il beniaminita che da Bacurim era sceso con gli uomini di Giuda, per incontrare il re David. 18- Mille uomini di beniamino erano con lui, Zibà servo della casa di Saul, quindici suoi figli, e venti suoi servi con lui. Si precipitarono verso il Giordano prima del re. 19- Attraversò il guado e fece attraversare la casa del re e per fare il meglio agli occhi del re. Simei figlio di Ghera, cadde davanti a lui che attraversava il Giordano. 20- Disse al re: non imputi a me, il mio signore, una colpa; così non ricorderai quella colpa del tuo servo, nel giorno che il re mio signore, usciva da Gerusalemme. Non la ponga il re nel suo cuore. 21- Perché il tuo servo riconosce che io sono colpevole, ma, ecco oggi sono stato il primo di tutta la casa di Giuseppe, a scendere per incontrare il re mio signore. 22- Rispose Abisai, foglio di Zeruià, e disse: invece questo Simei non dovrebbe morire che ha maledetto l’unto di Yhwh? 23- Disse David: che cosa c’è per me e per voi, figli di Zeruià che oggi mi siete avversari? Oggi dovrei uccidere un uomo in Israele? Forse che io non so che oggi sono re su Israele? 24- Disse il re a Simei: tu non morirai e il re glielo giurò. 25- Mepi-boset ( Merib-baal) figlio di Saul, scese per incontrare il re, non si era lavato i piedi, non si era fatto la barba. I suoi abiti non erano stati lavati dal giorno della partenza del re fino al giorno che era tornato in pace. 26- Fu così che arrivò da Gerusalemme per incontrare il re e il re gli disse: perché non sei venuto con me Merib-baal? 27- Rispose: mio signore il re, il mio servo mi ha ingannato; aveva detto il tuo servo: preparami l’asino ed io cavalcherò su di lui, camminerò con il re, perché il tuo servo è zoppo. 28- Egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore ma, il re mio signore, è come un angelo di Elohim e farà del bene al tuo servo. 29- Perché tutta la casa di mio padre non era che questo: uomini meritevoli di morte per il re mio signore, ma tu hai accolto il tuo servo fra i commensali alla tua mensa; quale diritto c’è ancora per me di supplicare ancora il re? 30- Gli rispose il re: perché ripeti ancora le tue parole? Ho detto tu e Zibà prenderete la proprietà. 31- Disse Merib-baal al re: prenda pure tutto Zibà, dato che il re mio signore è tornato sano e salvo alla sua casa. 32- Barzilai il galadita, scese da Rogelim e passò il Giordano con il re per salutarlo. 33- Barzilai era molto vecchio, aveva ottant’anni, ed egli mantenne il re nella sua residenza a Macanaim, perché egli era un uomo molto ricco.34- Disse il re a Barzilai: tu passa con me, ti manterrò con me a Gerusalemme. 35- Rispose Barzilai al re: quanti anni vivrò ancora perché io salga con il re a Gerusalemme. 36- Io oggi ho ottant’anni, forse distinguo il bene dal male ma, potrà gustare il tuo servo, ciò che mangerà e ciò che berrà? Sentirò ancora la voce dei cantori, e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrà essere ancora di peso al re mio signore? 37- E’ poca cosa che il tuo servo attraversi il Giordano con il re, perché il re mi ricompensi con una ricompensa così. 38- Tornerà dunque il tuo servo. Vorrei morire nella mia città e essere sepolto con mio padre e con mia madre. Ma, ecco il tuo servo Chiman, egli attraverserà con il re mio signore e potrai fare a lui tutto ciò che è bene ai tuoi occhi. 39- Disse il re: Chiman verrà con me e io farò a lui il meglio ai tuoi occhi; tutto ciò che preferirai da me, io lo farò per te. 40- Tutto il popolo attraversò il Giordano. Il re era passato. Il re baciò Barzilai e lo benedisse ed egli tornò a casa sua. 41- Passò il re verso Gàlgala e Chiman era passato con lui. Tutto il popolo di Giuda aveva fatto passare il re ed anche metà del popolo d’Israele. 42- Ecco, tutti gli uomini di Israele vanno verso il re e dicono al re: perché gli uomini di Giuda, nostri fratelli, ti hanno sequestrato, hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua casa e a tutti gli uomini di David con lui? 43- Risposero, tutti gli uomini di Giuda agli uomini di Israele, che il re è loro parente. Perché arrabbiarsi per questa cosa? Abbiamo mangiato cibo del re? Fu portato a noi qualcosa? 44- Risposero, gli uomini di Israele agli uomini di Giuda, e dissero: dieci mani a noi sul re e anche su David noi (contiamo) più di voi. Perché ci screditate? Non siamo stati noi i primi a parlare di far tornare il nostro re? Fu pesante il parlare degli uomini di Giuda più del parlare degli uomini di Israele.37

CAP. 20

1Là si trovava un uomo di Belial di nome Seba, figlio di Bicrì, un beniaminita, suonò nel corno e disse: non c’è niente da spartire per noi con David. Non c’è eredità per noi con il figlio di Isai (Iesse). Ciascuno alla sua tenda o Israele. 2- Tutto Israele si alzò dal seguire David per seguire Seba, figlio di Bicrì, mentre gli uomini di Giuda restarono uniti al loro re dal Giordano fino a Gerusalemme. 3- David giunse alla sua casa a Gerusalemme; il re prese le dieci donne concubine, che aveva lasciato a custodire la casa, e le mise in una casa sorvegliata. Ad esse provvedeva il cibo ma, non entrò (non si congiunse a loro), esse furono sequestrate e fino al giorno della loro morte vissero vedove. 4- Disse il re ad Amasa: mobilita per me gli uomini di Giuda e presentati qui fra tre giorni. 5- Partì Amasa per mobilitare Giuda. Si attardò rispetto al tempo fissato a lui. 6- Disse David ad Abisai: ora Seba sarà per noi più cattivo di Absalonne. Tu prendi i servi del tuo signore e inseguilo, affinché non raggiunga città inaccessibili e si metta in salvo sotto i nostri occhi. 7- Uscirono dietro a lui gli uomini di Joab: i cretei, i peletei e tutti i prodi, uscirono da Gerusalemme per inseguire Seba, figlio di Bicrì. 8- Essi erano presso la grande pietra che è in Gabaon e Amasa arrivò presso di loro. Joab sulla sua veste che vestiva, aveva una cintura per cingere un pugnale, attaccato ai suoi fianchi nel suo fodero, il quale uscì e cadde. 10- Amasa non si avvide del pugnale che Joab teneva in mano, glielo piantò nel ventre e sparse le sue viscere a terra. Non ripeté il gesto contro di lui perché era già morto. Joab e Abisai, suo fratello, inseguirono Seba figlio di Bicrì. 11- Un uomo stava presso di lui, uno dei servi di Joab, il quale disse: chi è per David segua Joab. 12- Amasa si rotolava nel sangue in mezzo alla strada e quell’uomo vide che tutto il popolo si fermava. Allora allontanò Amasa dalla strada verso la campagna e gettò su di lui una coperta, perché aveva visto tutti venire verso di lui e fermarsi. 13- Quando fu tolto dalla strada, tutti passarono al seguito di Joab per inseguire Seba figlio di Bicrì. 14- Egli, Seba, aveva attraversato tutte le tribù d’Israele verso Avel-Bet-Maaca, dove tutti i ribelli che lo avevano seguito, entrarono dietro a lui. 15- Arrivarono e lo assediarono in Avel-Bet-Maaca; ammassarono pietre abbastanza per innalzare un terrapieno contro la città mentre tutto il popolo che era con Joab distruggeva il muro.16- Una donna saggia gridò dalla città: ascoltate! Ascoltate! Dite per favore di avvicinarsi qui, io gli voglio parlare. 17- Si avvicinò a lei e la donna disse: sei tu Joab? Sono io. Ella disse a lui: ascolta le parole della tua schiava. Ti ascolto. 18- Disse: un tempo per dire, parla e parlavano; per dire, chiedi e chiedevano, in Avel sono forse finite, io ti chiedo, le regole stabilite in Israele? 19- Tu stai cercando di uccidere una città madre in Israele, perché vuoi distruggere l’eredità di Yhwh? 20- Rispose Joab e disse: lungi da me, lungi da me! Non voglio distruggere, non voglio rovinare. 21- Non è questa la questione, un uomo dalle montagne di Efraim, Seba figlio di Bicrì, questo il suo nome ha sollevato la sua mano contro il re, contro David; datemi lui solo e io andrò via dalla città. Rispose la donna a Joab, ecco la sua testa ti sarà mandata da sopra le mura. 22- Rientrò la donna e parlò a tutto il popolo con la sua saggezza. Essi tagliarono la testa a Seba, figlio di Bicrì, e la mandarono a Joab. Egli suonò il corno e si allontanarono dalla città, ciascuno alla sua tenda. Joab salì a Gerusalemme. 23- Joab era capo di tutto l’esercito di Israele e Benaià, figlio di Ieiodà era capo dei cretei e dei peletei. 24- Adoram sui lavori pesanti, Josafat, figlio di Achilud, archivista. 25- Seraià era segetario, Zadoc e Abiatar erano sacerdoti, Ira lo iarita, era sacerdote di David. ( i versetti 13- 18-19 nel TM sono corrotti).

1° Libro dei Re

CAP. 1

1Il re David diventò vecchio e lo coprirono con vestiti ma non si scaldava. 2- Gli dissero i suoi servi: si cercherà al re mio signore una ragazza vergine, ella starà alla presenza del re, sarà per lui un’assistente, dormirà sul suo seno e scalderà il re mio signore. 3- Cercarono una bella ragazza in tutto il territorio di Israele, incontrarono Abisag, la sunamita e la portarono al re. 4- La ragazza era bella fino a molto bella (bellissima), fu per il re un’assistente e lo serviva ma, il re non la conobbe.385- Adonia figlio di Aghit si esaltava dicendo: io regnerò e fece per sé tiri di cavalli e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. 6- Suo padre non lo aveva rimproverato nei suoi giorni dicendo: perché ti comporti in questo modo? Anch’egli era molto bello d’aspetto, sua madre l’aveva generato dopo Absalonne. 7- Ci furono sue parole (un’intesa) con Joab figlio di Zeruià e con Abiatar il sacerdote, i quali seguivano Adonia. 8- Zadoc il sacerdote e Benaià figlio di Ioiadà e Natan il profeta, i Semei, i Rei e i prodi di David, non erano con Adonia. 9- Adonia sacrificò pecore e vitelli grassi sulla pietra di Zochelet che è presso la sorgente di Rogel e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 10- Ma non invitò Natan il profeta né Benaià né i prodi né Salomone suo fratello. 11- Parlò Natan a Betsabea madre di Salomone dicendo: non hai sentito che Adonia, figlio di Aghit, diventerà re e David nostro signore non lo sa? 12- Adesso vai, ti consiglierò un consiglio e salverò la tua vita e la vita di tuo figlio. 13- Va’ entra dal re David e gli chiederai: o re mio signore, non avevi tu giurato alla tua schiava dicendo: Salomone figlio tuo sarà re dopo di me, egli siederà sul mio trono. E perché invece regnerà Adonia? 14- Ecco, mentre tu starai parlando con il re, io arriverò dietro di te e darò pienezza alle tue parole. 15- Betsabea venne presso il re nella sua camera, il re era molto vecchio e Abisag, la sunamita, lo accudiva. 16- Betsabea si inchinò, si prostrò al re e il re le disse: che cosa vuoi? 17- Gli rispose: mio signore tu hai giurato alla tua serva, nel nome di Yhwh tuo Elohim, che “Salomone tuo figlio regnerà dopo di me, ed egli siederà sul mio trono”. 18- Adesso Adonia regna e tu, o re mio signore, nemmeno lo sai. 19- Egli ha sacrificato vitelli grassi e pecore in abbondanza e ha chiamato tutti i figli del re, Abiatar il sacerdote, Joab capo dell’esercito e non ha chiamato Salomone tuo servo. 20- Ed ora o re mio signore, gli occhi di tutto Israele sono su di te, essi aspettano di sapere chi siederà sul trono del mio signore il re, dopo di lui. 21- E accadrà che, quando il mio signore, il re, sarà addormentato con i suoi avi, io sarò con mio figlio Salomone, saremo colpevoli. 22- Ed ecco, mentre stava parlando con il re, arrivò Natan il profeta. 23 E fu riferito al re dicendo: ecco Natan il profeta. 24- Disse Natan: o re mio signore, tu hai forse detto Adonia regnerà dopo di me, egli siederà sul mio trono? 25- Perché oggi è sceso e ha sacrificato vitelli e pecore grassi in abbondanza e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell’esercito, Abiatar il sacerdote. Essi mangiano e bevono alla sua presenza e gridano: alla vita del re Adonia. 26- E a me, io tuo servo e Zadoc il sacerdote e Benaià figlio di Ieiodà e Salomone tuo servo, non ha invitato. 27- Se questa è la parola del re mio signore, noi non lo sappiamo, perché ai tuoi servi non hai fatto sapere chi siederà sul trono del re mio signore dopo di lui? 28- Rispose il re David: chiamatemi Betsabea. Venne alla presenza del re e stette davanti al re. 29- Il re giurò e disse: per la vita di Yhwh che liberò la mia anima da tutte le angosce, 30- poiché, come ti ho giurato, nel nome di Yhwh Elohim di Israele, dicendo che Salomone tuo figlio, regnerà dopo di me, che egli siederà sul mio trono al posto mio, così io farò oggi stesso. 31- Betsabea si inchinò faccia a terra, si prostrò al re e disse: viva il re David mio signore per sempre. 32- Disse il re David: chiamatemi Zadoc il sacerdote e Natan il profeta e Benaià figlio di Ioiadà. Essi vennero alla presenza del re. 33- Disse loro il re: prendete con voi i servi del signore vostro, essi faranno montare Salomone figlio mio sul mulo che è mio ed essi lo faranno scendere verso il Ghicon. 34- E là lo ungerà Zadoc il sacerdote e Natan il profeta, quale re su Israele. Essi suoneranno il corno e grideranno: viva il re Salomone. 35- Poi saliranno dietro di lui, egli entrerà e siederà sul mio trono. Egli sarà re al mio posto. Io ho ordinato che sia lui capo sopra Israele e sopra Giuda. 36- Rispose Benaià figlio di Ieiodà al re e disse: così sia, così dica Yhwh, Elohim del re mio signore. 37- Come Yhwh è stato con il re mio signore, così sia con Salomone e renda grande il suo trono, più del trono del re David, mio signore. 38- Scese Zadoc il sacerdote, Natan il profeta, Benaià figlio di Ieiodà, i cretei e i peletei, fecero montare Salomone sulla mula e lo portarono a Ghicon. 39- Zadoc il sacerdote prese il corno dell’olio dalla tenda e unse Salomone; suonarono il corno e tutti gridarono: viva il re Salomone. 40- Salirono tutti dietro a lui, inneggiando, cantando e mostrando grande gioia; la terra risuonava delle loro voci. 41- Sentì Adonia e tutti gli invitati che erano con lui, essi avevano finito di mangiare. Joab sentì il suono del corno e disse: perché questo vociare della città in rivolta? 42- Stava ancora parlando ed ecco arrivò Jonatan figlio di Ebiatar il sacerdote. Disse Adonia all’arrivato: poiché sei un uomo valoroso, tu porterai una buona notizia! 43-Rispose Jonatan e disse ad Adonia: ma! Il re David, nostro signore ha fatto re Salomone. 44- Il re ha mandato con lui Zadoc il sacerdote, Natan il profeta, Benaià figlio di Ieiodà i cretei e i peletei e lo ha fatto cavalcare sulla mula del re. 45- Zadoc il sacerdote e Natan il profeta lo hanno unto presso Ghicon e da là sono risaliti gioiosi, alzando grida. Questo è il vociare che avete sentito. 46- E Salomone si è già seduto sul trono del regno. 47- E già arrivano i servi del re a benedire nostro signore il re David dicendo: faccia del bene il tuo Elohim al nome di Salomone più del tuo nome. E accresca il suo trono più del tuo trono. Si è prostrato il re sopra il letto. 48- Il re ha pure detto così: benedetto Yhwh, Elohim di Israele che oggi ha messo uno a sedere sul mio trono e ai miei occhi di vederlo. 49- Spaventati, tutti si alzarono quelli che Adonia aveva invitato e andarono ciascuno per la sua strada. 50- Adonia temeva la faccia di Salomone, si alzò e andò e si assicurò ai corni dell’altare. 51- Fu riferito a Salomone dicendo ecco, si è aggrappato ai corni dell’altare dicendo: mi giuri oggi il re Salomone che non ucciderà di spada il suo servo. 52- Rispose Salomone: se sarà un uomo di valore (leale), non cadrà a terra un solo pelo di lui ma, se la malizia si troverà in lui, morirà. 53- Mandò il re Salomone e lo fecero scendere dall’altare. Egli venne e si prostrò al re Salomone. Gli disse Salomone: vai a casa tua.

CAP. 2

1 Si avvicinavano i giorni di David per morire e diede ordine a Salomone suo figlio, dicendo: 2- io sto andando per la strada di ognuno della terra, tu diventerai forte e sarai un uomo. 3- Osserverai i comandamenti di Yhwh tuo Elohim, camminando nelle sue vie, osservando la sua legge e i suoi precetti, le sue sentenze, le sue prescrizioni, come è scritto nella legge di Mosé affinché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volgerai. 4- Così Yhwh eseguirà le sue parole quando mi parlò dicendo: se osserveranno i tuoi figli la loro strada per camminare davanti a me nella verità, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non mancherà a te un uomo sul trono di Israele. 5- Anche tu conosci ciò che fece a me Joab, figlio di Zeruià, ciò che fece ai due comandanti degli eserciti di Israele: ad Abner, figlio di Ner e ad Amasa figlio di Jeter. Li uccise e sparse il sangue di guerra in tempo di pace e si macchiò del sangue di guerra sulla sua cintura che portava ai fianchi e sui sandali che indossava ai piedi. 6- Tu agirai con la tua saggezza e non farai scendere la sua canizie in pace nello sceol. 7- E ai figli di Barzilai, il galadita, farai benevolenza e saranno ospiti alla tua tavola perché mi furono vicini nella mia fuga davanti ad Absalonne tuo fratello. 8- Ed ecco con te Simei figlio di Ghera, il beniaminita di Bacurim. Egli mi ha maledetto di una maledizione dolorosa nel giorno che lasciai Macanaim. Egli scese per incontrarmi al Giordano ed io gli giurai, per Yhwh dicendo: non ti ucciderò di spada. 9- Ora però non lasciarlo impunito, tu sei uomo saggio e saprai cosa fargli, e farai scendere la sua canizie nello sceol, insanguinata.(cioè ucciso). 10- Si addormentò David con i suoi padri e fu sepolto nella città di David. 11- Gli anni che David regnò su Israele furono quaranta; in Ebron regnò sette anni e in Gerusalemme regnò trentatre anni.

Fine della storia del re David.

1 Alla lettera: si nascosero dalla sua faccia.

2 Io propendo per il ginocchio, perché Golia cadde in avanti a causa del colpo e David fu lesto a dargli addosso.

3 David è presentato a Saul per la seconda volta.

4 Sistro è uno strumento a tre corde.

5 Come prima, questo modo di indicare i giorni precedenti o il passato è molto frequente.

6 Secondo il prof. Garbini la moglie di Saul era stata una ierodula cioè una donna che si esibiva danzando nuda nel tempio secondo liturgie cananee; quindi l’invettiva di Saul andrebbe tradotta in altro modo perché il TM è stato manomesso per attenuarne il crudo significato. “ figlio di buona donna….per tua vergogna e per la vergogna di quella puttana di tua madre”)


7 Secondo il commento della Bibbia di Gerusalemme i vs. 41 e 42 sono corrotti per cui le traduzioni in italiano sono frutto di congetture. Da parte sua traduce così: “ piansero copiosamente”. Il verbo usato in ebraico ha la radice GDL che significa :crescere, ingrandirsi, diventare grandi, aumentare ecc. Un testo francese che traduce la versione greca dei LXX scrive: “fino al completo sollievo” L’edizione della S .Paolo editrice del 1986 traduce: “ David giunse al parossismo”. F. Nardoni 1960 traduce: “con grande effusione”. S .Gerolamo traduce: “David pianse di più”. La Cei del 1974 “Finché si fece tardi” quella del 2008 “ David si fece forza”.

8 Versetto non chiaro; per legge i militari in guerra dovevano astenersi dalle donne, qui lo faranno anche se la spedizione non è militare.

9 Gli fece coraggio.

10 Senza che lui si accorgesse.

11 Praticarono i riti di lutto per lui.

12 Discendente del clan di Caleb.

13 E’ un cattivo soggetto il marito di Abigail!

14 Questa metafora usata altrove nella Bibbia indica la minaccia di uccidere.

15 David non ha perso tempo!

16 Anche la moglie di Saul si chiamava Achinoam (1° Samuele 14,50) per alcuni commentatori David aveva sposato sua suocera?

17 Questa notizia del nipote di Saul, è del tutto fuori contesto.

18 Il versetto 6 è molto corrotto, diamo la versione CEI che è una congettura “ Essi arrivarono fino alla porta della casa, mentre la portinaia che mondava il grano, si era addormentata, Recab e Baana suo fratello non furono visti”.

19 Testo molto corrotto cfr. il passo parallelo nel Libro delle Cronache.

20 Questo capitolo, fino al vs. 14, secondo il prof. Garbini “ riflette abbastanza fedelmente quello che doveva essere un testo annalistico redatto nel palazzo reale di Samaria”, ovviamente riferito al re Omri. Cfr. il volume “Scrivere la storia d’Israele”, pag.73 e ss.

21 Una parte li condannò a morte e una parte minore li lasciò in vita.

22 Alla lettera: “ nell’andare lui a far tornare nella sua mano la zona del (fiume)”.

23 cfr. G.Garbini. Erano lance del re.

24 In 1 Sam. 22, 20 è il contrario: Ebiatar è figlio di Achimelek.

25 Per tutto questo capitolo sono utili da consultare le note della BJ ed. Cei .

26 Yhwh farà quel che gli pare.

27 Il solito eufemismo per indicare un rapporto sessuale. David invita Uria a giacere con sua moglie Betsabea.

28 Così è il testo masoretico, l’aggiunta della parola” nemici “è per evitare una bestemmia a Yhwh.

29 La parola significa ”amato da Yhwh”.

30 Il testo masoretico è poco chiaro!

31 Era la vendetta di sangue, codificata nel codice dell’alleanza.

32 Per la sua offerta con gli altri sacrifici.

33 Il verbo entrare in questo caso vuol dire penetrare sessualmente la donna.

34 Per queste parentele cfr. 1 Cronache 2,16.

35 Non importa a nessuno, se metà di noi morisse.

36 Non morì all’istante.

37 Nei versetti 43-44 il soggetto è singolare e quindi anche tutti i verbi, ma nella traduzione il soggetto è plurale.

38 Non riuscì a unirsi a lei sessualmente, secondo il prof. Toloni i ministri di David lo sottoposero a una prova di virilità, poiché un re non più virile sessualmente non poteva più essere re, da qui le congiure di seguito descritte per succedergli sul trono.