Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

lunedì 15 novembre 2021

STORIA DI ISRAELE IN ESILIO

 

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STORIA DI ISRAELE IN ESILIO

Una religione senza tempio, un popolo senza re e senza terra

La storia di questo periodo prende inizio dal re Giosia, che regnò su Giuda, secondo la Bibbia, dal 640 al 609 a.C. Nel racconto del deutoronomista, Giosia è considerato un bravo re per la sua riforma religiosa, mentre dal punto di vista politico – secondo la Bibbia - si schierò contro l’Egitto pensando di trarne dei vantaggi, ma fu sconfitto. I testi qui tradotti sono quelli suggeriti dal prof. Toloni dell’Università Cattolica di Brescia, nell’anno accademico 2018-2019, cioè: 2° Libro dei re cap.22-25. Libro di Geremia, cap.29 e 52, Libro di Ezechiele cap. 36 e 37, Libro di Isaia cap. 43; i salmi 126, 137; Libro di Ezdra cap. 1-4; Libro di Neemia cap. 2 e 3; Libro del profeta Aggeo cap. 1 e 2; Libro del profeta Zaccaria cap. 3 e 4. Questi testi, scritti in tempi diversi, narrano la fine del regno di Giuda ad opera di Nabucodonosor, i tempi dell’esilio a Babilonia e la ricostruzione del tempio e delle mura di Gerusalemme e la costituzione di una comunità religiosa guidata dai sacerdoti che erano stati esuli a Babilonia .Il testo da consultare, molto importante è il volume di Rainer Albertz: “Israele in esilio”, editore Paideia, Brescia 2009. Suggerisco anche Thomas Romer: “Dal Deuteronomio al Libro dei re”, Claudiana, Torino 2007. Altre fonti saranno citate nel corso della traduzione.

CAP. 22

1 Giosia divenne re a otto anni e trentuno anni regnò su Gerusalemme. Il nome di sua madre era Iedida, figlia di Adaia, di Bozcat. 2 Fece il giusto agli occhi di Yhwh e regnò secondo la via di David, suo padre, e non si allontanò né a destra né a sinistra. 3 Accadde nell’anno diciotto del suo regno. Il re mandò Safan, figlio di Azalia, figlio di Mesullam, scriba del tempio dicendo: 4 Sali da Chelkia, il sommo sacerdote, e sia portato il denaro all’interno della casa di Yhwh (il tempio) che i guardiani della soglia raccolsero dal popolo. 5 E sia dato in mano, fra i sorveglianti, a chi segue le opere della casa di Yhwh, i quali lo daranno a quelli che eseguono le opere nel tempio per consolidare le parti danneggiate della casa di Yhwh. 6 Agli artigiani del legno, ai costruttori, ai muratori per acquistare legname e pietre da tagliare per restaurare il tempio. 7 Certo, non sarà sprecato il denaro con loro dandolo nelle loro mani, perché essi lavorano con onestà. 8 Disse Chelkia il sommo sacerdote a Safan lo scriba: ho trovato nella casa di Yhwh il libro della Torah (Legge), porse Chelkia il libro a Safan e lo lesse.1 9 Tornò Safan lo scriba dal re, informò il re della cosa dicendo: i tuoi servi hanno versato il denaro consegnato nel Tempio ed è stato dato nelle mani degli esecutori dei lavori fra gli incaricati della casa di Yhwh. 10 Riferì Safan lo scriba al re dicendo: un libro mi è stato dato da Chelkia il sacerdote; Safan lo lesse davanti al re. 11 Quando il re (udì) le parole del libro della Torah, si strappò le vesti. 12 Il re ordinò a Chelkia il sacerdote, ad Achikam, figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michea, a Safan lo scriba e ad Asaia, ministro del re, dicendo: 13 Andate, consultate Yhwh per me e per il popolo e per tutto Giuda, circa le parole di questo libro che è stato trovato; perché grande è la collera di Yhwh, tanto che essa combatterà contro di noi; perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, cioè fare tutto ciò che è stato scritto per noi. 14 Andò Chelkia il sacerdote, Achikam, Acbor, Safan e Asaia, presso Culda la profetessa, moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardiano degli abiti2, ella abitava a Gerusalemme nel quartiere nuovo, e parlarono con lei. 15 Rispose ad essi, così dice Yhwh Elohim di Israele, dite all’uomo che vi ha mandato da me; 16 Così dice Yhwh: ecco io faccio giungere una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti e tutte le disgrazie del libro che ha letto il re di Giuda. 17 Perché mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri elohim affinché mi indignassi per tutte le azioni delle loro mani; si accenderà così la mia collera contro questo luogo e non si spegnerà. 18- Al re di Giuda che ha mandato voi a consultare Yhwh, così gli direte: così ha detto Yhwh Elohim di Israele; le parole che hai udito, 19 poiché è tenero il tuo cuore e si è pentito davanti a Yhwh, quando hai udito le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, per essere maledizione e spavento, tu hai strappato i tuoi abiti davanti a me e hai pianto, ma anch’io ho ascoltato; oracolo di Yhwh. 20 Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai riunito nel tuo sepolcro in pace e non vedranno i tuoi occhi, tutto il male che io farò venire sopra questo luogo e i suoi abitanti; (riferirono) la cosa al re.

CAP. 23

1 Il re mandò a chiamare e si riunirono presso di lui tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2 Il re salì alla casa di Yhwh e tutti gli uomini di Giuda e tutti gli abitanti di Gerusalemme, con lui; i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo, grandi e piccoli, e pronunciò alle loro orecchie, tutte le parole del “libro dell’alleanza” trovato nella casa di Yhwh. 3 Stava in piedi il re presso la colonna, e stipulò l’alleanza alla presenza di Yhwh, per seguire Yhwh e per osservare i suoi precetti, i suoi statuti, le sue leggi, con tutto il cuore e tutto l’animo, per adempiere le parole di questo patto, che sono scritte in questo libro; tutto il popolo confermò l’alleanza. 4 Il re ordinò a Chelkia, il sommo sacerdote, alle guardie della porta, di far uscire dal palazzo di Yhwh, tutti gli oggetti che furono costruiti per Baal e per Asera3 e tutto l’esercito dei cieli; e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Cedron; e portò le ceneri a Bet-El. 5 Fece dimettere i sacerdoti che i re di Giuda avevano costituito e che bruciavano incenso sulle alture nelle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, quelli che offrivano incenso a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco e a tutto l’esercito del cielo. 6 Fece uscire l’Asera4 dalla casa di Yhwh, fuori da Gerusalemme presso il torrente Cedron e la bruciò presso il torrente Cedron, la ridusse in polvere e sparse la sua polvere sopra il sepolcro dei figli del popolo. 7 Fece abbattere le case dei prostituti sacri che erano nella casa di Yhwh, dove le donne tessevano veli per Asera. 8 Arrivarono tutti i sacerdoti delle città di Giuda; dichiarò impure le alture5, sulle quali i sacerdoti bruciavano incenso, da Gheba a Bersceba; distrusse le alture delle porte, all’ingresso della porta di Giosuè, capo della città, che erano a sinistra della porta della città. 9 Ma, non potevano i sacerdoti delle alture, salire all’altare di Yhwh in Gerusalemme, anche se mangiavano azzimi in mezzo ai loro fratelli. 10 Rese impuro il Tofet6 nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno non facesse più sacrificare col fuoco a Molok, il proprio figlio, la propria figlia. 11 Distrusse i cavalli che i re di Giuda avevano messo per il sole, dall’ingresso della casa di Yhwh, presso l’abitazione di Netan-Melek , l’eunuco, che era presso i portici; i carri del sole bruciò con il fuoco. 12 Ed anche gli altari che erano sopra la terrazza superiore di Acaz, quelli che avevano costruito i re di Giuda, e gli altari che aveva fatto Manasse, nei due cortili del tempio di Yhwh; il re li abbatté e li frantumò; da lì, fece portare le loro polveri nella valle del Cedron.13 E le alture, che erano sopra Gerusalemme, che sono dalla destra del monte “sterminatore”, che aveva costruito Salomone, re di Gerusalemme per Astarte, abominio dei sidoni, e per Camos, abominio di Moab, e per Milcom, nefandezza dei figli di Ammon, le rese impure7. 14 Distrusse le stele e tagliò le Asere8 e riempì il loro posto di ossa umane. 15 E anche l’altare che era in Bet-El, che aveva costruito Geroboamo, figlio di Nabat, che fece peccare Israele, anche quell’altare e le alture, distrusse. Bruciò l’altura e la fece ridurre in polvere e bruciò l’asera (palo sacro?). 16 Giosia si voltò e vide i sepolcri che erano là sulla montagna, mandò a prendere le ossa dei cadaveri e li bruciò sull’altare e lo rese impuro, secondo la parola di Yhwh, che l’uomo di Elohim, aveva preannunciato che quelle parole sarebbero accadute. 17 Disse: cos’è quel cippo lì che io vedo? Gli risposero gli uomini della città: è il sepolcro dell’uomo di Elohim che venne da Giuda e preannunciò quelle cose che tu hai fatto sopra l’altare di Bet-El. 18 Disse: lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa; e non furono bruciate le sue ossa e le ossa del profeta che venne da Samaria. 19 Anche tutte le case (templi) delle alture che erano nelle città di Samaria, che i re di Israele avevano costruito per indignare Yhwh, eliminò e rimosse; fece per esse tutte quante le azioni che aveva fatto a Bet-El. 20 Immolò9 tutti i sacerdoti delle alture là, sopra gli altari e bruciò ossa umane su di essi; e tornò a Gerusalemme. 21 Il re ordinò a tutto il popolo dicendo: fate pasqua a Yhwh vostro Elohim, com’è scritto sul libro di questa alleanza. 22 Poiché non era stata celebrata una pasqua come questa, dai giorni dei giudici, quando giudicavano Israele; e durante tutti i giorni dei re d’Israele e di Giuda, 23 se non nel diciottesimo anno del re Giosia, fu celebrata questa pasqua a Yhwh in Gerusalemme. 24 Eliminò, e scomparvero, anche i negromanti, gli indovini, i terafim10, gli idoli e tutti gli abomini che si vedevano in terra di Giuda e in Gerusalemme, affinché fossero applicate le parole della legge, scritte sopra il libro che il sacerdote Chelkia aveva trovato nella casa di Yhwh (tempio). 25 Come lui non ci fu, prima di lui, un re che si volse a Yhwh con tutto il suo cuore e con tutto il suo spirito e con tutta la sua forza per tutta la legge di Mosé. Dopo di lui non si alzò (un altro) come lui. 26 Ma, Yhwh non si mosse dalla sua collera furiosa e grande, perché si infiammò la sua collera contro Giuda per tutte le provocazioni che gli provocò Manasse. 27 Anche Giuda farò scomparire dalla mia faccia, come ho fatto scomparire Israele; e respingerò questa città che avevo scelto, Gerusalemme, e la casa della quale io dissi: lì sarà il mio nome. 28 Il resto delle imprese di Giosia e tutto ciò che fece, esse non sono forse scritte nel libro delle imprese dei tempi dei re di Giuda? 29 Nei suoi giorni11, salì il faraone Necao, re d’Egitto, contro il re di Assur sul fiume Eufrate12; il re Giosia partì per combatterlo, ma, (il faraone), lo uccise a Meghiddo, appena lui lo ebbe visto13. 30 I suoi servi caricarono il morto e lo portarono da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro; il popolo del paese prese Joiacaz, figlio di Giosia, lo unsero e lo fecero re al posto di suo padre. 31 Joiacaz aveva ventitre anni quando divenne re e regnò tre mesi in Gerusalemme; il nome di sua madre: Camutal, figlia di Geremia14, di Libna. 32 Fece male agli occhi di Yhwh come avevano fatto i suoi padri. 33 Il faraone Necao lo incarcerò a Ribla, nel paese di Camat, per il suo modo di regnare su Gerusalemme (lo depose) e mise un’imposta sul paese di cento talenti d’argento e un talento d’oro. 34 Il faraone Necao fece re Elikim, figlio di Giosia al posto di Giosia suo padre; cambiò il suo nome in Joiakim; prese Joiacaz e lo portò in Egitto e là morì. 35 Joiakim diede l’argento e l’oro al faraone; ma, impose al paese, di dare il tributo, per ordine del faraone, ciascuno secondo la propria capacità d’imposta; ingiunse al paese di dare l’argento e l’oro al faraone Necao. 36 Joiakim aveva venticinque anni quando diventò re, e regnò undici anni in Gerusalemme; il nome di sua madre: Zebidà, figlia di Pedaià, di Rumà. 37 Fece male agli occhi di Yhwh, come tutto quello che avevano fatto i suoi padri.

CAP. 24

1 Nei suoi giorni (durante il suo regno) lo assalì Nabucodonosor, 15re di Babilonia, e Joiakim fu a lui sottomesso tre anni, ma, si rivoltò, e si ribellò a lui. 2 Yhwh16 mandò contro di lui bande armate di aramei, bande armate di Moab e bande armate dei figli di Ammon, li mandò contro Giuda per sterminarlo, secondo la parola di Yhwh, che aveva parlato per bocca dei suoi servi, i profeti. 3 Infatti, per ordine di Yhwh (la parola) era stata contro Giuda, per allontanarlo dalla sua presenza, a causa del peccato di Manasse, per tutto ciò che aveva fatto. 4 Ed anche per il sangue innocente che aveva versato; infatti, aveva riempito Gerusalemme di sangue innocente e Yhwh non voleva perdonare. 5 Il resto delle imprese di Joiakim e tutto ciò che ha fatto, esse sono scritte nel Libro dei giorni dei re di Giuda. 6 Joiakim riposò con i suoi padri e regnò Joiakin, suo figlio al suo posto. 7 Non si allontanò più il re d’Egitto, per uscire17 dalla sua terra, perché il re di Babilonia aveva conquistato tutto ciò che era stato del re d’Egitto, dal fiume d’Egitto al fiume Eufrate. 8 Joiakin, aveva diciotto anni quando divenne re e regnò tre mesi in Gerusalemme; il nome di sua madre: Necustà, figlia di Elnatan, di Gerusalemme. 9 Fece male agli occhi di Yhwh come tutto ciò che fece suo padre. 10 In quel tempo, gli ufficiali di Nabucodonosor attaccarono Gerusalemme e la città fu assediata. 11 Arrivò Nabucodonosor, re di Babilonia a Gerusalemme, mentre i suoi ufficiali la aggredivano. 12 Joiakin, re di Giuda andò da Nabucodonosor, re di Babilonia, lui, sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunuchi, lo fece prigioniero, il re di Babilonia nell’ottavo anno del suo regno. 13 Uscì da là tutto il tesoro della casa di Yhwh (tempio) e della casa del re (palazzo); frantumò tutti gli oggetti d’oro che aveva fatto Salomone, re di Gerusalemme, nel palazzo di Yhwh, come aveva annunciato Yhwh. 14 Deportò tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti i più forti e valorosi, dodicimila ne deportò; tutti gli artigiani, i fabbri; solo la plebe del popolo della terra18 non deportò. 15 Deportò Joiakin a Babilonia; la madre del re, le donne del re, i suoi ministri, i potenti del paese, li fece andare esuli da Gerusalemme a Babilonia. 16 E tutti gli uomini di valore, settemila; gli artigiani e i fabbri, mille; tutti i forti adatti alla guerra, li fece portare – il re di Babilonia – esuli a Babilonia. 17 Il re di Babilonia insediò re Mattania, suo zio19 al suo posto e corresse il suo nome in Sedecia (Zedekia). 18 Aveva ventuno anni quando Sedecia divenne re e regnò undici anni su Gerusalemme; il nome di sua madre, Camutal, figlia di Geremia di Libna. 19 Fece il male agli occhi di Yhwh come tutto ciò che aveva fatto Joiakin. 20 Così, perfino Yhwh era contro Gerusalemme e Giuda fino a voler mandarli via dalla sua presenza. Sedecia si ribellò al re di Babilonia.

CAP. 25

1 Fu nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, che arrivò Nabucodonosor contro Gerusalemme, lui, e tutto il suo esercito; si accampò intorno ad essa e costruirono torri d’assalto tutt’intorno ad essa. 2 La città subì l’assedio fino all’undicesimo anno del re Sedecia. 3 Il nove del mese, si aggravò la carestia nella città e non c’era pane per il popolo della terra. 4 Si aprì una breccia nella città, tutti i soldati, nella notte fuggirono per la strada della porta fra i due muraglioni sopra il giardino del re, mentre i Caldei 20 erano nella città circondata e partì (il re?) per la strada dell’Araba21. 5 I soldati dei Caldei inseguirono il re e lo raggiunsero nel deserto di Gerico mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui. 6 Catturarono il re e lo portarono dal re di Babilonia a Ribla e lo processarono. 7 I figli di Sedecia li massacrarono davanti ai suoi occhi. Gli occhi di Sedecia accecò e lo fece prigioniero e in catene di bronzo lo portò a Babilonia. 8 Nel mese quinto, il sette del mese, nell’anno diciannovesimo del re Nabucodonosor, re di Babilonia, arrivò a Gerusalemme Nebuzaradan, ministro del re di Babilonia, capo delle guardie. 9 Incendiò la casa di Yhwh e la casa del re22 e tutte la case di Gerusalemme e tutti i grandi palazzi bruciò con il fuoco. 10 E tutto l’esercito dei caldei, che era con il capo delle guardie, abbatté le mura di Gerusalemme tutt’intorno, 11 Il resto del popolo che era rimasto in città, coloro che – arresi – si erano prostrati al re di Babilonia e il resto dell’esercito, Nebuzaradan, capo delle guardie, tutti esiliò. 12 Il capo delle guardie, fra i poveri del paese, fece restare i vignaioli e gli ortolani. 13 Le colonne di bronzo che erano nella casa di Yhwh e i piedestalli e il “mare”23 di bronzo che erano nella casa di Yhwh, distrussero i caldei e portarono il bronzo a Babilonia. 14 Presero le pentole e le palette, i coltelli, i coperchi e tutti gli arnesi di bronzo di qualche valore in sé. 15 I bracieri, gli aspersori d’oro puro, e quelli d’argento puro, prese il capo delle guardie. 16 Le due colonne dell’unico “Mare” e i piedestalli che aveva fatto Salomone per la casa di Yhwh; non aveva peso il bronzo di tutti quegli oggetti24. 17 Diciotto cubiti l’altezza di una colonna e il suo capitello sopra, era di bronzo; l’altezza del capitello cinque cubiti. Sopra il capitello, tutt’intorno, c’era un intreccio di melograni; il tutto di bronzo; così quell’altro intreccio sopra l’altra colonna. 18 Il capo delle guardie prese Seraià, sacerdote capo e Sofonia sacerdote in seconda e tre guardie della porta. 19 E dalla città prese uno dei notabili, quello che si occupava di arruolare i soldati e cinque uomini, fra i vedenti la faccia del re, 25 che si erano travati in città, lo scriba del capo dell’esercito, che reclutava il popolo della terra; e sessanta uomini del popolo della terra, trovati in città. 20 Nebuzaradan, capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia a Ribla. 21 Il re di Babilonia li colpì e li uccise a Ribla nel paese di Camat e deportò Giuda dalla sua terra. 22 Il popolo rimasto nella terra di Giuda che Nabucodonosor, re di Babilonia, aveva lasciato, nominò su di essi Godolia, figlio di Achicam, figlio di Safan. 23 Quando tutti i capi delle bande di soldati, questi uomini, vennero a sapere che il re di Babilonia aveva nominato Godolia, vennero da Godolia a Mispa; Ismaele, figlio di Netania, Jocanan, figlio di Kareach e Seraià, figlio di Tancumet, il Netofatita, e Jaazania, figlio di Maacateo; questi gli uomini. 24 Godolia giurò ad essi e ai loro uomini e disse loro: non abbiate timore degli ufficiali caldei, abitate nel paese e servite il re di Babilonia e sarà bene per voi. 25 Accadde nel settimo mese; arrivò Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisana, di discendenza regale e dieci uomini con lui; colpirono Godolia e morì; con i giudei e i caldei che erano con lui a Mizpa. 26 Si alzarono, tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, i capi dei soldati e fuggirono in Egitto perché temevano della presenza dei caldei. 27 Avvenne nel trentasettesimo anno della deportazione di Joiakin, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodac, re di Babilonia, nell’anno che divenne re, sollevò il capo26 di Joiakin, re di Giuda dalla casa della prigione. 28 Parlò a lui con benevolenza e pose il suo posto (trono) più alto27 del posto dei re che erano con lui a Babilonia. 29 Cambiò le vesti della sua prigionia e mangiò pane sempre alla sua presenza, tutti i giorni della sua vita. 30 La provvista del suo vettovagliamento, sempre, fu dato a lui dal re, la quota giornaliera, ogni giorno, tutti i giorni della sua vita.

FINE

LIBRO DI GEREMIA

Nel libro di Geremia si raccontano le divisioni all’interno di Gerusalemme e del regno di Giuda circa le alleanze da sostenere di fronte all’affermarsi dell’impero babilonese. Due sono i partiti che si fronteggiano, il partito nazional-religioso, ostile a Nabucodonosor e favorevole all’Egitto e il partito favorevole a Nabucodonosor, erede della riforma di Giosia, a questa fazione appartiene anche Geremia. Ma, dopo la sconfitta degli egiziani da parte dei babilonesi, sarà il partito ostile a Nabucodonosor a essere sconfitto e a subire l’esilio e – per le successive continue rivolte – sarà distrutto il tempio e la città di Gerusalemme. Nel capitolo che segue, Geremia si rivolge agli esuli invitandoli a essere realisti perché l’esilio sarà lungo ed è quindi opportuno cercare di adattarsi alla nuova situazione.

CAP. 29

1 Queste le parole della lettera che Geremia il profeta, mandò da Gerusalemme al resto degli anziani della deportazione, ai sacerdoti e ai profeti, e a tutto il popolo che Nabucodonosor deportò da Gerusalemme a Babel28. 2 Dopo il partire di Jeconia, il re, della regina madre, degli eunuchi, dei capi di Giuda e di Gerusalemme, degli artigiani e dei fabbri da Gerusalemme, fu dato un incarico 3 in mano a Elasa, figlio di Safan e a Ghemaria figlio di Chelkia, i quali Sedecia mandò a Babel da Nabucodonosor, re di Babel, dicendo così: 4 Così dice Yhwh degli eserciti, Elohim di Israele, a tutti gli esuli che sono stati deportati da Gerusalemme a Babel. 5 Costruite case e abitatele, piantate alberi da frutto e mangiate i loro frutti; 6 prendete donne e generate figli e figlie; prendetele per i vostri figli e le vostre figlie datele ai loro uomini e partoriscano figli e figlie e lì moltiplicatevi, non restate in pochi. 7 Cercate il benessere della città dove vi ho esiliato; lì supplicate Yhwh in suo favore, perché nel benessere suo ci sarà il vostro benessere. 8 Perché così dice Yhwh degli eserciti, Elohim di Israele: non cambieranno le cose vostre, i vostri profeti che sono in mezzo a voi, i vostri indovini; e non ascoltate i vostri sogni che voi sognate. 9 Perché con inganno essi profetizzano per voi nel mio nome; non li ho mandati io, oracolo di Yhwh. 10 Poiché così dice Yhwh, che per riempire la bocca di Babel, (passeranno) settanta anni29, (dopo) io mi occuperò di voi e innalzerò a voi parole di benevolenza, per farvi tornare in questo luogo. 11 Perché io conosco i programmi di cui io mi occupo per voi, oracolo di Yhwh; programmi di benessere e non di disgrazie, per dare a voi un futuro alle vostre aspirazioni. 12 Vi avvicinerete a me e verrete, canterete inni a me e io vi ascolterò e mi cercherete e mi troverete. Perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. 13 Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. 14 E mi farò trovare per voi, oracolo di Yhwh; e tornerò con voi ritornati30 e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi, dove io vi ho disperso, oracolo di Yhwh; e vi farò tornare nel luogo da dove io vi ho deportato. 15 Giacché hanno detto: Yhwh ha suscitato per noi profeti in Babel, 16 Ebbene, così dice Yhwh: non il re che siede sul trono di David, non tutto il popolo che abita in questa città, i vostri fratelli che non partirono con voi in esilio, 17 così dice Yhwh degli eserciti, ecco io sto per mandare in essa la spada, la sventura, la peste; io tratterò loro come fichi marci che non si possono mangiare per l’amarezza. 18 Li inseguirò con spada, con sventura, con peste e metterò in loro il terrore per tutti i regni della terra, come maledizione, come rovina, come ludibrio, come oltraggio in tutte le nazioni, dove li avrò dispersi. 19 Poiché non hanno ascoltato le mie parole, oracolo di Yhwh, quando mandai loro i miei servi, i profeti, mandati per tempo, ma non li ascoltarono, oracolo di Yhwh. 20 Ma voi, tutti esiliati che io ho mandato da Gerusalemme a Babel, ascoltate la parola di Yhwh. 21 Così dice Yhwh degli eserciti, elohim di Israele, ad Acab, figlio di Golaià e a Sedecia, figlio di Maasia, che profetizzano per voi la menzogna, ecco io metterò loro nelle mani di Nabucodonosor, re di Babel e li colpirà davanti ai vostri occhi; 22 Tutti i deportati di Giuda che sono in Babel, prendano da essi la formula di maledizione dicendo: ascolta Yhwh (trattali) come Sedecia, come Acab che il re di Babel li distrusse nel fuoco. 23 Poiché fecero cose abbiette in Israele; commisero adulterio con le mogli degli amici; e diffusero parole false nel mio nome che io non avevo ordinato loro; io lo so e testimonio, oracolo di Yhwh.

24 A Semaià il Nechelamita parlerai dicendo: 25 così dice Yhwh degli eserciti, Elohim di Israele, per dire: 26 poiché tu hai mandato, nel tuo nome, lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia, figlio di Maasia il sacerdote e a tutti i sacerdoti dicendo (che) Yhwh ti ha costituito sacerdote al posto di Joiadà per comandare nella casa di Yhwh, per rimettere al loro posto, in ceppi e in catene, tutti quegli agitati che profetizzano, 27 adesso perché non richiami all’ordine Geremia di Anatot che profetizza fra di voi? 28 Poiché, per questo ha scritto a noi in Babel per dire: sarà lunga31; costruite case e abitatele; piantate orti e mangiate i loro frutti. 29 Sofonia proclamò questa lettera davanti a Geremia il profeta. 30 Fu la parola di Yhwh presso Geremia dicendo: scrivi a tutti i deportati dicendo, così dice Yhwh di Semaià il Nechelamita, poiché Semaià profetizzo per voi ed io non l’avevo incaricato, e ha confidato su di voi con la menzogna, 32 per questo, così dice Yhwh, ecco io castigherò Semaià il Nichelamita e la sua discendenza, non ci sarà per lui nessuno che abiterà in mezzo a questo popolo e non vedrà il bene che io farò al mio popolo – oracolo di Yhwh – perché la ribellione predicò contro Yhwh.

Questo capitolo descrive l’assalto delle truppe di Nabuco attraverso la breccia fra le mura e la ingloriosa fuga di Sedecìa e del suo esercito, nonché la tragica fine dei suoi figli e la sua deportazione a Babel; vicenda già raccontata nel 2° Libro dei re al capitolo 24.

CAP. 52

1 Sedecia aveva ventuno anni quando iniziò a regnare; undici anni regnò su Gerusalemme; Camital è il nome di sua madre, figlia di Geremia32 di Libnà. 2 Fece male agli occhi di Yhwh come aveva fatto Joiakim. 3 Quando l’ira di Yhwh fu a tal punto, per Gerusalemme e per Giuda che li scacciò dalla sua presenza. Sedecia si ribellò al re di Babel. 4 Accadde nell’anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese: Nabuco33, re di Babel arrivò, lui e tutto il suo esercito, contro Gerusalemme; si accamparono contro di lei e costruirono torri d’assalto tutt’intorno. 5 La città restò assediata fino all’undicesimo anno del re Sedecia. 6 Nel quarto mese, il nove del mese, la fame infuriava nella città, non c’era pane per il popolo della terra; 7 La città fu espugnata e tutti gli uomini da combattimento fuggirono e uscirono dalla città di notte, verso la porta tra le due mura presso il giardino del re e si incamminarono per la strada dell’Araba, mentre tutt’intorno i Caldei erano contro la città. 8 I soldati Caldei inseguirono il re e raggiunsero Sedecia nella piana di Gerico, mentre tutto il suo esercito si sbandava infedele a lui. 9 Catturarono il re e salirono con lui dal re di Babel a Ribla nella terra di Camat, dove pronunciò le sentenze contro di lui. 10 Il re di Babel assassinò i figli di Sedecia davanti a lui; assassinò anche tutti i principi di Giuda a Ribla. 11 Accecò gli occhi di Sedecia, lo legarono con catene di bronzo e lo portò – il re di Babel – a Babel e lo tenne prigioniero fino al giorno della sua morte. 12 Nel quinto mese, il dieci del mese, era l’anno diciannovesimo del re Nabuco, venne Nebuzar-Adan, capo delle guardie, ministro34 del re di Babel, a Gerusalemme. 13 Incendiò la casa di Yhwh e la casa del re35 e tutti gli edifici di Gerusalemme e tutte le grandi dimore incendiò col fuoco. 14 Da tutto l’esercito dei Caldei che era con il capo delle guardie, furono demolite tutte le mura intorno a Gerusalemme. 15 I poveri del popolo, il resto del popolo che era rimasto in città, i sottomessi che passarono al re di Babel, il resto degli artigiani, Nebuzar-Adan, capo delle guardie, li deportò. 16 Nebuzar-Adan capo delle guardie, lasciò i poveri della terra come vignaioli e come ortolani. 17 I Caldei distrussero le colonne di bronzo che erano nella casa di Yhwh, i basamenti e il Mare36 di bronzo che erano nella casa di Yhwh e portarono tutto il bronzo a Babel. 18 Di esso presero: le palette, le roncole, gli aspersori, le coppe e tutti i recipienti di bronzo che servivano (al culto). 19 Le coppe, i bracieri, gli aspersori, i candelabri, i calici, le coppe per le libagioni che erano d’oro, d’oro e d’argento, tutto, prese il capo delle guardie. 20 Le due colonne dell’unico Mare e i dodici buoi di bronzo che stavano sotto i basamenti, fatti dal re Salomone per la casa di Yhwh; non era pesabile il bronzo di tutti questi oggetti. 21 Le colonne: dodici cubiti era alta una colonna, un filo di dodici cubiti per avvolgerla; vuota dentro, il suo spessore era di quattro dita. 22 Sopra il suo capitello di bronzo; l’altezza del capitello di una: cinque cubiti e un intreccio di melegrane circondava il tutto di bronzo; e come questa l’altra colonna e le melegrane. 23 Le melegrane “all’aria” 37 erano novantasei, tutte le melegrane sopra nell’intreccio intorno, cento.38 24 Il capo delle guardie prese Seraià il sacerdote capo, e Sofonia, sacerdote in seconda, e tre custodi della soglia. 25 Dalla città prese un funzionario che era sovrintendente degli uomini combattenti; e sette uomini fra i collaboratori stretti del re39 che furono trovati in città; lo scriba del comandante dell’esercito che reclutava il popolo della terra; sessanta uomini del popolo della terra che furono trovati dentro la città. 26 Nebuzar-Adan, capo delle guardie, li prese e li indirizzò al re di Babel in Ribla. 27 Il re di Babel li colpì e li fece morire a Ribla nella terra di Camat. 28 Questo è il popolo che Nabuco deportò: nell’anno settimo (del suo regno), giudei tremila ventitre; 29 Nell’anno diciottesimo di Nabuco da Gerusalemme, ottocentotrentadue persone; 30 nell’anno ventitreesimo di Nabuco, Nebuzar-Adan, capo delle guardie, deportò dei giudei, settecentoquarantacinque persone; tutte le persone furono quattromila seicento.40 31 Accadde nell’anno trentasettesimo della deportazione di Joiakim re di Giuda, nel dodicesimo mese, il venticinque del mese, Evil-Merodac, nel primo anno del suo regno, fece uscire dalla prigione Joiakin re di Giuda. 32 Parò a lui di benefici e mise il suo trono più in alto del trono dei re che erano con lui in Babel. 33/34 Cambiò il suo abito di prigioniero, e mangiò pane sempre in sua presenza, tutti i giorni della sua vita. Il suo sostentamento fu garantito a lui sempre dal re di Babel; la cosa giorno per giorno, fino al giorno della sua morte, tutti i giorni della sua vita.

FINE

LIBRO DI EZECHIELE

Il libro di Ezechiele è un’opera letteraria del periodo dell’esilio, il libro è scritto in una prosa elevata ed è in larga parte una sorta di autobiografia descritta dal profeta attraverso le sue visioni. Il capitolo 36 contiene la condanna degli israeliti del regno di Giuda come causa delle disgrazie del popolo di Giuda. Anche l’annuncio di una prossima fine dell’esilio non avverrà per merito degli uomini di Giuda ma, per iniziativa di Jhwh che vuol dimostrare agli altri popoli di essere Jhwh degli eserciti, l’unico Elohim. Il capitolo 37 è una visione che il profeta dice di aver avuto per mano di Yhwh ed è un incoraggiamento ai deportati, delusi e rassegnati, affinché siano fiduciosi nella potenza e nella misericordia divina, che ristabilirà l’unità dei due popoli di Israele e di Giuda sotto un unico re e un unico pastore. Ezechiele fu deportato fra i primi essendo di una famiglia sacerdotale, e il testo, come tutto il libro è caratterizzato da un’ impronta sacerdotale.

CAP. 36

1 E tu figlio d’uomo profetizza ai monti d’Israele e dirai ai monti d’Israele: ascoltate la parola di Yhwh. 2 Così dice il signore Yhwh: poiché il nemico ha detto contro di voi, evviva! Le colline eterne saranno la nostra eredità. 3 Perciò profetizza e dirai, così dice il signore Yhwh: per questo siete desolati, i vostri vicini bramano voi affinché siate eredità agli altri popoli e siete sulla bocca calunniosa del popolo, 4 per questo monti d’Israele ascoltate la parola del signore Yhwh, così dice il signore Yhwh ai monti e alle colline, alle vallate, ai torrenti, alle steppe dei deserti, alle città abbandonate, che furono saccheggiate e disprezzate dagli altri popoli all’intorno, 5 ebbene così dice il signore Yhwh: si sono geloso con ardore; ho parlato contro i restanti popoli e contro Edom tutto; quelli che hanno messo la mia terra in loro possesso, con la gioia nel cuore e la malvagità nell’animo, al fine di gettarla nel disprezzo. 6 Perciò profetizza sulla terra d’Israele e dirai ai monti, alle colline, alle vallate, ai torrenti, così dice il signore Yhwh: ecco nella mia gelosia, nella mia collera ho parlato; perché l’oltraggio dei popoli essi hanno recato, 7 per questo dice il signore Yhwh: si, io ho sollevato la mia mano; si, i popoli che sono a voi vicini, ad essi sarà recato loro l’oltraggio. 8 E voi monti d’Israele frondosi darete i vostri frutti e li porterete al mio popolo, Israele, poiché è vicino ad arrivare41. 9 Poiché ecco, a voi volgo la mia faccia, a voi; sarete coltivati e sarete seminati. 10 Moltiplicherò su di voi gli uomini, tutti della casa d’Israele e tutte le città saranno abitate; e le distruzioni saranno ricostruite. 11 Moltiplicherò per voi, uomini e animali; cresceranno e fioriranno e vi farò abitare come una volta; vi darò il benessere dei primi tempi e conoscerete che io sono Yhwh. 12 Farò vivere presso di voi uomini, il mio popolo, Israele; e vi possiederanno e sarete per loro l’eredità; e non accadrà più di restare senza figli. 13 Così dice il signore Yhwh, poiché quelli che parlano di voi (dicono) che tu divori gli uomini, che tu sottrai i figli del popolo, 14 Perciò non mangerai più gli uomini e, del tuo popolo, non sottrarrai più i figli. 42 15 E non ti farò udire mai più l’oltraggio delle nazioni; e l’insulto dei popoli non ti recherò mai più; e del tuo popolo non ti priverò mai più dei figli; oracolo del signore Yhwh. 16 Fu la parola di Yhwh rivolta a me dicendo: 17 Figlio dell’uomo, la casa d’Israele, essi abitavano sulla loro terra e la contaminarono, nel loro cammino e nei loro comportamenti; come l’impurità della mestruazione c’era nel loro cammino davanti a me. 18 Ho rovesciato la mia collera su di loro; sugli uomini che, con il loro comportamento, hanno rovesciato l’impurità sulla terra (d’Israele).19 Li ho dispersi e disseminati fra i paesi; e per il loro cammino e per i loro comportamenti, li ho giudicati. 20 Giunsero presso i popoli dove erano andati, e là profanarono il mio santo; nel parlare di loro (si diceva) è il popolo di Yhwh quello? E sono usciti dalla loro terra! 21 Ho provato compassione per il mio santo nome, che hanno profanato, la casa d’Israele, nelle nazioni dove erano andati. 22 Perciò parla alla casa di Israele, così dice il signore Yhwh: non è per la vostra causa che io faccio (mi do da fare) o casa d’Israele, ma per il nome mio santo che voi avete profanato nelle nazioni dove siete andati. 23 Consacrerò il nome grande, profanato fra i popoli; che voi profanaste in mezzo a loro; così sapranno i popoli che io sono Yhwh, oracolo del signore Yhwh, nel santificarmi in voi davanti a loro. 24 Vi prenderò dalle nazioni, vi riunirò da tutti i paesi e vi farò andare nella vostra terra. 25 Aspergerò su di voi acque pure, così sarete purificati di tutte le vostre impurità; da tutti i vostri idoli io vi purificherò. 26 Vi darò un cuore nuovo e un sentimento nuovo metterò dentro di voi; allontanerò il cuore di pietra dal vostro corpo e vi darò un cuore di carne. 27 Il mio alito metterò dentro di voi; farò si che nelle mie leggi camminerete; e i miei precetti conserverete e farete. 28 Abiterete nel paese che diedi ai vostri padri e sarete il mio popolo e io sarò per voi il vostro Elohim. 29 Vi libererò di tutte le vostre impurità; invocherò il grano e lo farò crescere e non vi darò più carestia. 30 Farò abbondare i frutti degli alberi e i prodotti dei campi, affinché non prendiate più l’insulto della fame, fra i popoli. 31 Ricorderete i percorsi delle vostre malefatte e delle vostre azioni malvagie e avrete sulle vostre facce il disgusto per le vostre colpe e per i vostri sacrilegi. 32 Non per voi io faccio, oracolo del signore Yhwh, voi lo sapete; arrossite, vergognatevi dei vostri cammini, casa d’Israele. 33 Così dice il signore Yhwh: nel giorno che vi avrò purificato di tutte le vostre malefatte e vi avrò fatto abitare le città; e saranno ricostruite le opere distrutte, 34 e la terra desolata sarà lavorata, invece che essere desolata agli occhi di tutti quelli che passano. 35 E diranno: questa terra devastata sarà come il giardino dell’Eden; e le città distrutte, desolate, rase al suolo, saranno fortificate e le abiteranno. 36 Sapranno i popoli che resteranno intorno a voi che io, Yhwh, ho costruito le case rase al suolo; ho coltivato le terre desolate; io, Yhwh ho parlato e ho fatto. 37 Così dice il signore Yhwh, sarò consultato dalla casa d’Israele di fare per loro anche questo: accrescerò gli uomini come le pecore. 38 Come pecore per i sacrifici; come pecore di Gerusalemme nei suoi giorni di festa,43 Così saranno le città distrutte: riempite di pecore-uomo e sapranno che io sono Yhwh.

CAP. 37

1 Fu con me la mano di Yhwh, mi fece uscire come vento44 Yhwh e mi condusse in mezzo alla pianura; essa era piena di ossa. 2 Mi fece attraversare intorno ad esse, ed ecco erano molto numerose sulla superficie della pianura; ed ecco erano molto rinsecchite. 3 E mi disse, figlio dell’uomo, vivranno queste ossa? Risposi: signore Yhwh, tu lo sai! 4 Mi disse, profetizza su queste ossa e dirai ad esse: ossa rinsecchite ascoltate la parola di Yhwh. 5 Così dice il signore Yhwh a queste ossa, ecco io faccio entrare in voi l’alito e vivrete. 6 Darò a voi tendini e farò crescere su di voi carne, stenderò su di voi pelle e metterò in voi l’alito e vivrete e saprete che io sono Yhwh. 7 Profetizzai come mi aveva ordinato, ci fu rumore come feci la mia profezia, ed ecco un sussulto, e si avvicinarono le ossa, un osso verso il suo osso. 8 Ed ecco vidi su di esse, crescere tendini e carne e stesa su di esse la pelle sopra; ma l’alito non c’era in esse. 9 Mi disse: profetizza circa il soffio vivente; profetizza figlio dell’uomo e dirai del soffio vivente, così dice il signore Yhwh: dai quattro venti viene un vento e soffia in questi che sono morti e vivranno. 10 Io profetizzai come mi aveva ordinato e entrò in esse l’alito e furono vive; si alzarono sulle loro gambe; un esercito grande, molto grande. 11 Mi disse, figlio dell’uomo, queste ossa sono tutte della casa d’Israele, ecco dicono: le nostre ossa sono rinsecchite, perduto il nostro futuro, diviso da noi. 12 Perciò profetizza e dirai loro: così dice il signore Yhwh, ecco io apro i vostri sepolcri e vi farò uscire dai vostri sepolcri, popolo mio, e vi farò andare nella terra d’Israele. 13 E saprete che io sono Yhwh nell’aprire i vostri sepolcri e nel fare uscire voi dai vostri sepolcri, popolo mio. 14 Metterò un soffio in voi e vivrete e vi condurrò nella vostra terra; e saprete che io Yhwh ho parlato e lo farò, oracolo di Yhwh. 15 Mi fu rivolta la parola di Yhwh dicendo: 16 Tu, figlio dell’uomo, prendi per te un legno e scrivi su di esso di Giuda e dei figli d’Israele uniti ad esso; poi prenderai un legno e scriverai su di esso di Giuseppe, legno di Efraim e di tutta la casa d’Israele unita a lui. 17 Li avvicinerai l’uno all’altro, fai del legno uno solo e saranno due nella tua mano. 18 E quando chiederanno a te i figli del tuo popolo dicendo: forse che ci dirai che cosa è quello per te? 19 Parla a loro, così dice il signore Yhwh, ecco io prendo il legno di Giuseppe, che comanda Efraim, e le tribù d’Israele unite a lui e metterò con lui il legno di Giuda e saranno un legno solo e saranno insieme nella mia mano. 20 E saranno i legni che tu hai scritto per loro nella tua mano davanti ai loro occhi. 21 Parla loro, così dice il signore mio Yhwh: ecco io prendo i figli d’Israele di tra i popoli dove sono andati, li raccoglierò dall’intorno e li farò venire nel loro paese. 22 E lo farò un popolo solo sui monti d’Israele e un re solo sarà per tutti loro, il re; non ci saranno più due popoli, non si divideranno più in due regni. 23 Non saranno più impuri con i loro idoli e con le loro abominazioni e con tutti i loro delitti; e li salverò da ogni loro ribellione di cui loro sono stati colpevoli; e li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò per loro l’Elohim. 24 Re su di loro il mio servo David; un pastore solo sarà per tutti loro; cammineranno secondo i miei giudizi e le mie leggi, osserveranno e eseguiranno. 25 Abiteranno sulla terra che io ho dato al mio servo Giacobbe, dove in essa abitarono i vostri padri e su questa terra abiteranno i vostri figli e i figli dei vostri figli per sempre; e David il mio servo, sarà loro principe per sempre. 26 Stipulerò con loro un patto di pace, sarà per loro un patto per sempre e li stabilirò45 e li farò crescere; e metterò il mio santuario in mezzo a loro. 27 La mia dimora sarà presso di loro e sarò il loro Elohim, essi saranno il mio popolo. 28 I popoli sapranno che io santifico Israele, nell’essere il mio santuario in mezzo a loro.

FINE

LIBRO DI ISAIA

Il capitolo qui di seguito tradotto è opera di un profeta in attività a Babel durante l’esilio, non si conosce il nome, nelle prefazioni delle varie Bibbie italiane viene definito il deuteroisaia, cioè il secondo profeta di cui si tratta nel libro. Infatti l’ipotesi storico-critica ritiene che il libro di Isaia sia un’opera nella quale confluiscono tre profeti di epoche diverse: il protoisaia per i cap. 1-39, il deuteroisaia per i cap. 40-55 e il tritoisaia per i cap.56-66. Il capitolo qui tradotto contiene l’importante oracolo di salvezza al popolo eletto prossimo a essere liberato dall’esilio.

Cap. 43

1 Ora, dice Yhwh: io sono il tuo creatore, Giacobbe, sono il tuo modellatore, Israele; non aver timore perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato con il tuo nome, tu sei mio. 2 Quando attraverserai le acque, io sarò con te; e i fiumi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco, non brucerai; e la fiamma non ti attraverserà. 3 Perché io sono Yhwh tuo Elohim, Santo di Israele, sono il tuo salvatore; ho dato l’Egitto per il tuo indennizzo, Kus46 e Seba al posto tuo47. 4 Mi felicito, tu sei prezioso ai miei occhi; sei onorato, io ti amo, darò un uomo al tuo posto; degli stati al posto della tua vita. 5 Non temere, perché io sono con te. Dall’oriente farò venire la tua discendenza e dall’occidente la radunerò. 6 Dirò al settentrione: date! E al meridione: non trattenere! Fa’ venire i miei figli da lontano e le mie figlie dal confine della terra. 7 Tutti i chiamati nel mio nome, io li ho creati, li ho formati; per la mia gloria li ho fatti. 8 Fa’ uscire un popolo cieco, eppur con occhi, sordi ma, con orecchi. 9 Tutti i popoli si sono raccolti insieme a lui e si sono riuniti alle nazioni. Chi tra di essi potrà riferire questo e ci farà ascoltare del tempo passato?48 Portino i loro testimoni e avranno ragione; parlino e dicano la verità. 10 Voi siete miei testimoni, oracolo di Yhwh, miei servi che io ho scelto affinché conosciate e crediate a me e comprendiate che io sono quello che, prima di me non fu modellato un dio, né dopo di me ci sarà; 11 Io, io sono Yhwh e non c’è, all’infuori di me, non c’è un salvatore. 12 Io ho annunciato, ho salvato, ho fatto udire; non c’è fra voi (un dio) straniero, voi siete miei testimoni, oracolo di Yhwh, io sono dio. 13 E da sempre io sono lo stesso, e non c’è nessuno che si salva dalla mia mano ; io agisco, chi potrà cambiare ciò che faccio? 14 Così dice Yhwh, vostro riscattatore, Santo d’Israele; per riguardo a voi ho mandato contro Babel, e scenderanno tutte le loro spranghe e per i Caldei in lutti49 (si muterà) il loro giubilo. 15 Io sono Yhwh vostro Santo, creatore d’Israele, vostro re. 16 Così dice Yhwh che ha aperto nel mare una strada e nelle acque poderose un sentiero. 17 Che fece uscire carro e cavallo e insieme un esercito valoroso. Giacciono, non si alzeranno più, estinti come uno stoppino spento. 18 Non ricordate il passato e ai fatti di una volta non prestate attenzione! 19 Ecco, io faccio una cosa nuova; adesso germoglierà; non la conoscete? Indicherò una strada anche nel deserto e fiumi nella steppa. 20 Gli animali del campo (selvatici) mi glorificheranno, sciacalli e piccoli di struzzo. Perché ho dato acque al deserto e fiumi alla steppa, per far bere il mio popolo scelto da me (eletto). 21 Anche questo popolo che ho formato per me mi celebrerà, e mi proclameranno. 22 Ma tu non mi hai invocato, Giacobbe, perché ti sei stancato di me, Israele. 23 Tu non mi hai sacrificato nemmeno un’offerta (olocausto), e non ti ho scocciato per l’incenso. 24 Non mi hai comprato con denaro la cannella e non mi hai riempito con il grasso dei tuoi sacrifici. 25 Io, io sono quello che cancella i tuoi misfatti, così che dei tuoi peccati io non mi ricorderò. 26 Fammi ricordare, hai litigato con me, racconta tu così che tu sia giustificato. 27 Tuo padre il primo, ha peccato; i tuoi mediatori si sollevarono contro di me. 28 I principi profanarono il santuario, ho votato all’anatema Giacobbe, Israele agli oltraggi.

FINE

SALMO 126

Canto dell’ascesa

1 Nel volgere Yhwh il destino di Sion, noi eravamo come in un sogno.

2 Allora la nostra bocca si riempirà di risate e la nostra lingua di esultanza; allora diranno i popoli: ha trionfato Yhwh operando con quelli (gli israeliti).

3 Ha trionfato Yhwh operando con noi; ci ha reso felici.

4 Volgi Yhwh! I nostri destini, come i torrenti nel Negev.

5 Quelli che seminano nel pianto, con esultanza mieteranno.

6 Chi parte, va e piange, portando il sacco da seminare.

7 Chi torna, verrà con esultanza, portando i suoi covoni.

SALMO 127

Salmo dell’ascesa, di Salomone50

1 Se Yhwh non costruirà la casa, inutilmente si affaticano i suoi costruttori. Se Yhwh non custodirà la città, inutilmente ha vegliato la guardia.

2 E’ inutile per voi alzarvi presto e riposare tardi, voi che mangiate il pane delle sofferenze, perché egli darà il sonno al suo diletto.

3 Ecco, l’eredità di Yhwh sono i figli; una ricompensa è il frutto del ventre.

4 Come frecce nella mano di un eroe, così sono i figli della giovinezza.

5 E’ fortunato l’uomo che riempie di essi la sua faretra; non sarà confuso quando discuteranno i nemici presso la porta51

SALMO 137

  1. Lungo i fiumi di Babel, là noi sedevamo e piangevamo nel ricordarci di Sion.

  2. Sopra i salici in mezzo ad essa (la terra di Babel) avevamo appeso le nostre cetre.

  3. Perché là i nostri vincitori ci chiedevano parole di canto e i nostri oppressori: cantate per noi con allegria dei canti di Sion.

  4. Come potevamo cantare un canto di Yhwh in terra straniera?

  5. Se ti dimenticherò Gerusalemme, si dimentichi la mia destra ( si paralizzi).

  6. La mia lingua si attacchi al palato se non mi ricorderò; se non innalzerò Gerusalemme sulla cima della mia gioia.

  7. Ricorda Yhwh ai figli di Edom il giorno di Gerusalemme che dicevano: spogliate, spogliate! Fino alle sue fondamenta52.

  8. Figlia di Babilonia, la devastatrice, felice colui che ti restituirà il salario che tu hai fatto pagare a noi.

  9. Felice colui che afferrerà e farà a pezzi i tuoi fanciulli contro la roccia.

FINE

LIBRO DI ESDRA

Questo libro insieme con il libro di Neemia racconta le vicende degli esuli di Babilonia quando Ciro re di Persia decise di lasciarli tornare in patria. I due libri, forse in origine scritti separatamente, sono giunti sino a noi un po’ mescolati nel senso che alcuni testi dell’uno si ritrovano anche nell’altro. Insieme con il libro delle Cronache, scritto dopo di questi, sono stati tutti tre ritenuti, per molto tempo e da tanti ancora oggi, scritti unitariamente da un unico autore o redattore. Oggi molte voci critiche, soprattutto di storici, la pensano in modo molto diverso, avendo messo in evidenza la complessità, da un punto di vista storico, degli avvenimenti narrati da questi testi. Lo stesso Esdra, del quale si parla solo nel libro che porta il suo nome, non si sa bene se sia un personaggio storico o un personaggio letterario. Nel capitolo sette del suo libro é descritta la sua genealogia risalente fino ad Aronne, per molti è chiaramente fittizia. Resta il fatto che il personaggio Esdra, vero o falso che sia, ha avuto un’importanza decisiva per l’affermazione del giudaismo, fino all’ebraismo rabbinico conosciuto oggi ed anche per il cristianesimo. Sul libro e sul suo autore sono da consultare Paolo Sacchi, “Apocrifi del vecchio testamento” e “Storia del secondo tempio”, Giovanni Garbini: “Il ritorno dall’esilio babilonese” e “Mito e storia nella Bibbia” entrambi editi da Paideia. Molto importante sia per questa storia della ricostruzione del Tempio sia per la lettura di tutto il Pentateuco è il testo di Jean Louis Ska: “Introduzione alla lettura del Pentateuco” EDB, Bologna 2004.

CAP. 1

1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, per completare la parola di Yhwh (detta) dalla bocca di Geremia, coinvolse Yhwh l’animo di Ciro, re di Persia; egli diffuse la voce in tutto il suo regno, anche con lettera, dicendo: 2 Così dice Ciro re di Persia, tutti i regni della terra, mi ha dato Yhwh, Elohim dei cieli; egli mi ha incaricato di costruire per lui una casa a Gerusalemme che è in Giuda. 3 Chi di voi appartiene al suo popolo, che il suo Elohim sia con lui, salga a Gerusalemme che è in Giuda e costruisca la casa di Yhwh, Elohim di Israele, egli è l’elohim che è in Gerusalemme. 4 E ognuno dei rimasti, da ogni luogo dove egli è straniero, per lui gli uomini del posto raccoglieranno: argento, oro, viveri in abbondanza per la casa di Elohim che è in Gerusalemme. 5 Allora si alzarono i “primi dei padri”53 di Giuda e di Beniamino, i sacerdoti, i leviti, tutti quelli sollecitati da Elohim col suo soffio. 6 Tutti i loro vicini li aiutarono mettendo nelle loro mani oggetti d’argento e d’oro, viveri e bestiame e regali preziosi, in più quello dato spontaneamente. 7 Anche il re Ciro fece trasse fuori gli oggetti della casa di Yhwh che Nabucodonosor aveva fatto uscire da Gerusalemme e donati alla casa del suo Elohim. 8 Li fece uscire, Ciro re di Persia, per mano di Mitridate, il tesoriere e li registrò Sesbassar, il principe di Giuda. 9 Questo è il loro computo: bacili d’oro trenta, bacili d’argento mille, coltelli ventinove, 10 coppe d’oro trenta, coppe d’argento di seconda scelta quattrocentodieci, altri oggetti mille. 11 Tutti gli oggetti d’oro e d’argento cinquemila quattrocento; il tutto portò da Babel a Gerusalemme; il tutto fece tornare insieme con i deportati.

CAP. 2

1 Questi i figli della provincia che salirono ritornando dall’esilio, che Nabucodonosor, re di Babel, aveva fatto deportare , tornarono a Gerusalemme di Giuda, ciascuno alla sua città. 2 I quali tornarono con Zorobabele: Giosué, Nehemia, Seraià, Reelaià, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvai, Recun e Baana. Numero totale degli uomini del popolo d’Israele. 3 54 Figli di Paros: 2173. 4 Figli di Sefatia: 372. 5 Figli di Arach: 775. 6 Figli di Pacat-Moab, cioè i figli di Giosué e di Ioab: 2810. 7 Figli di Elam: 1254. 8 Figli di Zattu: 945. 9 Figli di Zaccai: 760. 10 Figli di Bani: 642. 11 Figli di Bebai: 623. 12 Figli di Azgad: 1222. 13 Figli di Adonikam: 686. 14 Figli di Bigvai: 2056. 15 Figli di Adin: 454. 16 Figli di Ater, cioè Ezechia: 98. 17 Figli di Bezai: 323. 18 Figli di Iora 110. 19 Figli di Casum: 223. 20 Figli di Ghibbar: 95. 21 Figli di Betlemme 123. 22 Uomini di Netofa: 56. 23 Uomini di Anatot: 128. 24 Figli di Azmavet: 42. 25 Figli di Chiriat-Earim, di Chefire e di Beerot: 743. 26 Figli di Rama e di Gheba: 621. 27 Figli di Micmas: 122. 28 Uomini di Betel e di Ai: 223. 29 Figli di Bebo: 52. 30 Figli di Magbis: 156. 31 Figli di un altro Elam: 1254. 32 Figli di Carim: 320. 33 Figli di Lod, Calid e Ono: 725. 34 Figli di Gerico: 345. 35 Figli di Senaa: 3630. 36 I sacerdoti: figli di Ieiadà della casa di Giosué: 973. 37 Figli di Immer: 1052. 38 Figli di Pascur: 1247. 39 Figli di Carim: 1017. 40 I leviti: Figli di Giosué e di Kadmiel, di Binnui e di Odavia: 74. 41 I cantori: figli di Asaf: 128. 42 I portieri: Figli di Sallum, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catita, figli di Sobai: in tutto 139. 43 Gli oblati: 55figli di Zica, figli di Casufa,figli di Tabbaot, 44 figli di Keros, figli di Siaà, figlio di Padon, 45 figli di Lebana, figli di Cagabà, figli di Akkub, 46 figli di Cagab, figli di Samlai, figli di Canan, 47 figli di Ghiddel, figli di Gacar, figli di Reaià, 48 figli di Rezin, figli di Nekoda, figli di Gazzam, 49 figli di Uzza, figli di Paseach, figli di Besai, 50 figli di Asna, figli di Meunim, figli di Nefisim, 51 figli di Bakbuk, figli di Cakufa, figli di Carcur, 52 Figli di Bazlut, figli di Mechida, figli di Carsa, 53 Figli di Barkos, figli di Sisara, figli di Temach, 54 figli di Nesiach, figli di Catifa. 55 Figli dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Assofèret, figli di Peruda, 56 figli di Iaalà, figli di Darkon, figli di Ghiddel, 57 figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pochèret Azzebàim, figli di Ami. 58 Totale degli oblati e dei figli dei servi di Salomone: 392. 59 Questi che tornarono, di Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub, Adan, Immer, non poterono comprovare la loro casa paterna e la loro discendenza di essere di Israele. 60 I figli di Delaià, figli di Tobia, figli di Nekodà seicentoquarantadue. Dei figli dei sacerdoti, figli di Cabaià, figli di Hacoz, figli di Barzilai, che prese moglie dalle figlie di Barzilai il gaaladita e si chiamò col loro nome, 62 questi cercarono il documento del loro censimento ma non fu trovato; non riottennero il sacerdozio. 63 Disse loro il governatore: non mangeranno delle porzioni consacrate, le santissime, finché un sacerdote non si presenti con Urim e Tumim56. 64 Tutta l’assemblea era in totale di quarantaduemila trecentosessanta persone. 65 Senza contare i loro schiavi e le loro schiave, questi erano settemila trecento trentasette e con loro i cantori e le cantanti. 66 I loro cavalli: 736; i loro muli: 245; 67 I loro cammelli: 435; i loro asini: 6720. 68 Dei capi-famiglia, al loro arrivo alla casa di Yhwh, che è in Gerusalemme, fecero offerte spontanee per la casa di Elohim, per rimetterlo in piedi al suo posto. 69 Secondo la loro forza, diedero al tesoro della fabbrica: oro, dracme sessant’uno mila; argento, mine cinquemila; tuniche di sacerdoti: cento. 70 Abitarono i sacerdoti, i leviti e gente del popolo, i loro cantanti e i loro guardiani, nelle loro città; tutto Israele nelle proprie città.

CAP 3

1 Giunse il mese settimo e i figli d’Israele erano nelle loro città; il popolo si riunì a Gerusalemme come un sol uomo. 2 Si alzò Giosué, figlio di Iosetek, i suoi fratelli, i sacerdoti e Zorobabele, figlio di Saltiel, e i suoi fratelli e costruirono l’altare dell’Elohim di Israele, per sacrificare a lui olocausti, come scritto nella Torà di Mosé, uomo di Elohim. 3 E ristabilirono l’altare sopra le sue fondamenta; poiché c’era timore fra di loro, a causa del popolo del paese57; poi sacrificarono su di esso olocausti a Yhwh al mattino e alla sera. 4 Organizzarono la festa della Capanne, come è scritto e olocausti ogni giorno secondo il numero stabilito; la quantità di ogni giorno secondo il suo giorno. 5 Dopo di ciò, fissarono un sacrificio perenne per i novilunio58 e per tutte le festività di Yhwh, quelle consacrate, e per tutte le offerte spontanee per Yhwh. 6 Dal giorno primo del mese settimo incominciarono a sacrificare olocausti a Yhwh e il palazzo di Yhwh non era stato ancora fondato. 7 Diedero argento agli scalpellini e ai falegnami, vivande e olio ai fenici e agli abitanti di Tiro per far arrivare legni di alberi di cedro dal Libano al mare di Giaffa, secondo l’autorizzazione di Ciro, re di Persia, data a loro. 8 E nell’anno secondo del loro arrivo, alla casa di Elohim di Gerusalemme, nel mese secondo, incominciarono, Zorobabele, figlio di Sealtiel, e Giosué figlio di Jozadak e i parenti loro fratelli, i sacerdoti, i leviti e tutti quelli arrivati a Gerusalemme dall’esilio; essi incaricarono i leviti, di vent’anni e oltre, di dirigere l’opera della casa di Yhwh. 9 Restò Giosué, i suoi figli, i suoi fratelli, Kadmiel, i suoi figli, i figli di Giuda, come uno solo, a dirigere su quanto si faceva dell’opera della casa di Elohim; i figli di Chenadad, i loro figli, i loro fratelli, i leviti. 10 I costruttori del palazzo di Yhwh, gettarono le fondamenta; erano presenti i sacerdoti, con i paramenti e con le trombe; i leviti figli di Asaf con i cimbali per inneggiare a Yhwh con canti di David, re d’Israele.11 Cantarono per lodare e per ringraziare Yhwh perché buono, perché la sua benevolenza verso Israele è per sempre; tutta la gente acclamava con grande clamore per lodare Yhwh, davanti alle fondamenta della casa di Yhwh. 12 Molti fra i sacerdoti e fra i leviti e i capifamiglia anziani, che avevano visto la casa di prima, nel mentre si gettavano le fondamenta di questa casa davanti ai loro occhi, piangevano ad alta voce; ma, molti innalzavano la voce nell’acclamazione e nella gioia. 13 Nessuno del popolo riconosceva la voce di acclamazione dalla voce di pianto del popolo, perché rimbombante era il grande clamore della gente e la voce si udiva fin da lontano.

CAP. 459

1 I nemici di Giuda e di Beniamino udirono che i figli della deportazione (gli esuli) stavano costruendo il tempio a Yhwh, Elohim di Israele. 2 Si presentarono a Zorobabele e ai capifamiglia e dissero loro: noi vogliamo costruire con voi, perché, come voi, consultiamo il vostro Elohim e a lui facciamo sacrifici dai tempi di Assaradon, re di Assur che ci ha condotti qui60. 3 Disse loro Zorobabele, Giosué e gli altri capifamiglia di Israele: non con voi; è per noi la costruzione della casa del nostro Elohim, perché noi siamo uniti, noi costruiamo per Yhwh, Elohim di Israele, come ci ha ordinato il re Ciro, re di Persia. 4 Allora “il popolo della terra”61 indebolendo le mani del popolo di Giuda, impedivano loro la costruzione. 5 Corruppero contro di loro i consiglieri 62 per far mandare a monte i loro progetto, così per tutto il tempo di Ciro re di Persia fino al regno di Dario re di Persia. 6 Durante il regno di Serse, all’inizio del suo regno, scrissero una lettera contro gli abitanti di Giuda e di Beniamino. 7 E nei giorni di Artaserse, Bislam, Mitridate, Tavel 63 e gli altri suoi colleghi, scrisse il documento ad Artaserse re di Persia, fu scritto in aramaico e fu tradotto in aramaico.64 8 Recum, comandante e Simsai, segretario, scrissero una lettera contro Gerusalemme ad Artaserse così: 9 quindi Recum, comandante e Simsai, segretario e gli altri colleghi giudici, i magistrati, i funzionari persiani, gli abitanti di Uruk, di Babel, di Susa, il popolo di Elamita 10 e gli altri popoli che deportò Assurbanipal, il grande e illustre, e condusse con sé nella città di Samaria e gli altri dell’oltre fiume (Eufrate) eccetera. 11 Questa è la copia della lettera che mandarono a lui, ad Artaserse, i suoi servi, uomini dell’oltre fiume, eccetera. 12 Sappia, il re che i giudei che uscirono da vicino a te, sono arrivati presso di noi a Gerusalemme, città ribelle e malvagia, di un edificio stanno restaurando le fondamenta e delle mura gettano le fondamenta. 13 Perciò sappia il re che se quella città sarà ricostruita e le mura restaurate, tributi, decime e pedaggi non saranno più pagati e il tesoro dei re subirà un danno. 14 Avendo riguardo al fatto che noi mangiamo il sale del palazzo65, è un disonore del re e non conveniente per noi stare a guardare; per questo mandiamo e facciamo conoscere al re, 15 affinché si cerchi negli archivi della memoria di tuo padre; quando sarà trovato l’archivio della memoria, tu conoscerai che quella città, è una città ribelle e malvagia che ha fatto danno ai re e alle provincie; hanno suscitato rivolte dai tempi passati, per questo quella città fu distrutta. 16 Noi facciamo conoscere al re che quella città sarà ricostruita e le mura restaurate, per questo fatto, il possesso dell’oltre fiume non sarà più tuo. 17 Il re mandò la risposta a Recum, comandante, a Simsai, segretario, e agli altri colleghi suoi, che abitano in Samaria e agli altri dell’oltre fiume; salve ecc. 18 La lettera che ci avete mandato è stata letta con precedenza. 19 Di mia iniziativa ho dato un ordine: hanno cercato e hanno trovato che quella città, fin dai tempi passati, si è sollevata ribelle contro i re, suscitando rivolte in essa. 20 Re potenti ci furono su Gerusalemme e dominarono su tutto l’oltre fiume, i tributi, le decime, i pedaggi, erano dati a loro. 21 Ora sia dato l’ordine di fermare quei forti muratori e quella città non sia ricostruita fino al mio ordine che sarà dato. 22 Prudenti! Perché la negligenza nell’eseguire quest’ordine potrebbe recare una ferita e far subire un danno ai re. 23 Allora, da che la copia della lettera fu letta a Recum e a Simsai segretario e ai suoi colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai giudei e con la forza e la violenza, li fermarono. 24 Così, fu interrotto il lavoro della casa dell’Elohim di Gerusalemme e restarono fermi fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia.

CAP. 5

1 Profetizzò Aggeo una profezia e Zaccaria, figlio di Addo, profetizzò ai giudei di Giuda e di Gerusalemme nel nome dell’Elohim di Israele, l’altissimo. 2 Allora si alzò Zorobabele, figlio di Sealtiel e Giosué, figlio di Josetek, e si consigliarono per la ricostruzione della casa dell’Elohim che è in Gerusalemme e con loro, i profeti di Elohim, che li sostenevano. 3 Nello stesso tempo venne da loro Tattenai, governatore dell’oltre fiume66 e Setar-Bozenai e i loro colleghi e così dissero loro: chi ha dato a voi quest’ordine di costruire questa casa e di restaurare le fondamenta? 4 Dissero loro ancora così: qual è il nome di quegli operai gagliardi che stanno costruendo questa casa? 5 Ma l’occhio di Elohim era con gli anziani dei giudei e non li fermarono finché il loro rapporto non fosse giunto a Dario e finché non tornasse il suo decreto circa questa questione. 6 Copia della lettera che mandò Tattenai, governatore dell’otre fiume, Setar-Bozenai e i suoi colleghi magistrati dell’oltre fiume, al re Dario. Gli mandarono un testo scritto in questo modo all’inizio: “Tutto il benessere al re Dario”67 8 Sappia il re che siamo andati nella provincia di Giuda alla casa del dio grande che si sta costruendo con pietra grande e legno per rivestire le pareti; l’esecuzione di quella viene eseguita accuratamente e fatta avanzare con le loro mani. 9 Allora abbiamo domandato a quegli anziani qual è il nome di chi vi ha dato l’ordine di costruire questa casa e di restaurare questo impianto? 10 Ed anche abbiamo chiesto i loro nomi per farteli conoscere, dei quali registreremo il nome di quei forti che sono i loro capi. 11 E questa è la spiegazione che loro ci hanno offerto di raccontare: servitori del dio del cielo e della terra e costruiamo la casa che fu costruita un tempo, molti anni fa, un grande re d’Israele la costruì e la terminò. 12 Ma, da quando i nostri padri suscitarono la collera del dio del cielo, egli li gettò nelle mani di Nabucodonosor, re di Babel, il caldeo questa casa distrusse e il popolo deportò a Babilonia. 13 Tuttavia, nel primo anno di Ciro, re di Babilonia, Ciro re diede l’ordine di ricostruire questa casa. 14 E anche gli utensili della casa di Elohim d’oro e d’argento che Nabucodonosor aveva fatto uscire dal tempio di Gerusalemme e li fece portare nel tempio di Babel, il re Ciro li fece uscire dal palazzo di Babel e li consegnò a un tale di nome Sesbasar, nominato suo governatore. 15 E gli disse: prendi questi recipienti e andrai insieme con essi nel tempio di Gerusalemme alla casa di Elohim, e la ricostruirai al suo posto di prima. 16 Allora Sesbasar, quello venne e gettò le fondamenta della casa di Elohim che è in Gerusalemme e da allora fino ad ora è in costruzione, ma non è finita. 17 E ora, se piace al re, faccia delle ricerche nella casa del tesoro del re di Babel, là c’è del re Ciro l’ordine di ricostruire questa casa di Elohim in Gerusalemme, quindi la volontà del re per questa faccenda, la si mandi a noi.

CAP. 6

1 Allora re Dario, diede l’ordine e cercarono nella casa degli archivi del tesoro che si conservano in Babel. 2 E fu trovato, in Ecbatana nella fortezza della provincia della Media, un rotolo con scritto chiaramente: “memorie”. 3 Nel primo anno del regno di Ciro, re Ciro diede un ordine: la casa di Elohim in Gerusalemme, della casa sia ricostruita al suo posto, perché faranno sacrifici; e le fondamenta siano misurate alte sessanta cubiti e larghe sessanta cubiti. 4 Siano tenute insieme da tre grandi pietre e da uno strato di legno e la spesa sarà data dalla casa del re. 5 E anche gli utensili della casa di Elohim, d'oro e d'argento, che Nabucodonosor fece uscire dal tempio di Gerusalemme e portò a Babel, siano dati e tornino al tempio di Gerusalemme al loro posto sotto la casa di Elohim. 6 Ora Tattenai governatore dell'oltre fiume, Setar-Bozenai i suoi colleghi magistrati dell'oltre fiume state lontani da lì. 7 Lasciate che i lavori di quella casa di Elogi, il governatore dei giudei e gli anziani dei giudei, quella casa di Elohim la costruiscano al suo posto di prima. 8 Questi i miei ordini perché vi comportiate con gli anziani dei giudei per la costruzione di quella casa di Elohim: dalle entrate del re dei Medi, (quelle) dell'oltre fiume, puntualmente esca quella parte da dare agli operai affinché non si fermino i lavori. 9 Cosa di cui hanno bisogno i costruttori: tori arieti, agnelli, per gli olocausti al dio del cielo, grano sale vino olio come ordina il sacerdote di Gerusalemme, siano dati giorno per giorno, senza negligenza. 10 Così saranno offerti profumi al dio del cielo e faranno prosperare la vita del re e dei suoi figli. 11 Da me ho dato l'ordine, così che chiunque trasgredirà quest'ordine, sia strappata una trave dalla sua casa, sia innalzata e sia appeso su di essa ; e la sua casa sarà ridotta un letamaio per questo. 12 E l'Elohim che ha fatto abitare il suo nome lì, rovesci ogni re e ogni popolo che stenderà la sua mano per cambiare per distruggere questa casa di Elohim in Gerusalemme, io Dario ho dato l'ordine; con accuratezza sia eseguito. 13 Allora Tattenai governatore dell'oltre fiume, Setar-Bozenai, i suoi colleghi , per il fatto che l'aveva inviato re Dario, così con accuratezza eseguirono. 14 Gli anziani dei giudei costruirono e prosperarono secondo la profezia di Aggeo e del profeta Zaccaria, figlio di Iddo, costruirono e terminarono secondo il volere dell’Elohim d'Israele, dell'ordine di Ciro e di Dario e di Artaserse i re di Persia.

NB: Il capitolo termina con la dedicazione del tempio e con la celebrazione della Pasqua. Gli studiosi definiscono questi sei capitoli del Libro di Ezdra con la sigla AD= documenti autonomi, perché ritengono che il loro contenuto, in particolare le lettere dei re persiani non siano attinenti al racconto di Ezdra che inizierebbe solo con il capitolo sette, nel quale per prima cosa, l'autore si preoccupa di descrivere la sua genealogia facendola risalire fino ad Aronne. Resta fermo che il libro canonico di Ezdra racconta vicende accadute al rientro degli esiliati da Babilonia ma, queste storie furono scritte molto più tardi, almeno qualche secolo dopo.

FINE

Nel capitolo seguente del Libro di Neemia c’è un’accurata descrizione della Gerusalemme al tempo del ritorno dall’esilio in epoca persiana e l’enumerazione di quanti collaborarono alla costruzione delle mura. Di alcune descrizioni, per chi abbia visitato la Città di David a Gerusalemme nei tempi attuali, riconoscerà l’esattezza della descrizione .

LIBRO DI NEEMIA

CAP. 3 68

1 Si alzò Eliasib il sommo sacerdote insieme con i suoi sacerdoti e costruirono la porta delle pecore, essi la consacrarono e innalzarono i battenti, fino alla torre dei cento, la consacrarono, fino alla torre di Cananel. 2 Accanto alla sua mano69 costruirono gli uomini di Gerico, accanto alla sua mano costruì Zacur, figlio di Imri. 3 La porta dei pesci la costruirono i figli di Senaà, essi la allestirono, innalzarono i suoi battenti, i suoi catenacci, le sue sbarre. 4 Accanto a loro, dette man forte Meremot, figlio di Uria, figlio di Akkos e accanto a loro, dette man forte Mesullam, figlio di Berechia, figlio di Mesezabel e accanto a loro, dette man forte Zadok figlio di Baanà. 5 Accanto a loro restaurarono i tecokim70, ma i loro nobili non portarono una pietra all'edificio del loro signore. 6 La porta vecchia restaurarono, Ioiadà figlio di Paseach e Mesullam figlio di Besodia, essi allestirono e innalzarono i suoi battenti, i suoi catenacci, le sue sbarre. 7 Accanto a loro si impegnò al restauro Melatià di Gabaon, Iadon di Meronot e gli uomini di Gabaon e di Mizpà a spese del governatore dell'oltre fiume. 8 Accanto a loro si impegnò al restauro Uzziel figlio di Caraià, uno degli orefici, e accanto a lui lavorò Anania figlio di uno di profumieri. Essi ricostruirono Gerusalemme fino al muraglione largo. 9 Accanto a loro si impegnò Refaià figlio di Cur capo della metà del distretto di Gerusalemme. 10 Accanto a loro lavorò al restauro Iedaià figlio di Carumaf davanti alla sua casa. E con lui dette manforte Cattus figlio di Casbenaià. 11 L'altro tratto, fino alla torre dei forni, si impegnò Malchia figlio di Carim, e Casub figlio di Pacat-Moab. 12 Accanto a lui lavorò Salum figlio di Aloches capo di metà del distretto di Gerusalemme, lui e le sue figlie. 13 Per la porta della valle si impegnò Canun e gli abitanti di Zanoach. Essi costruirono e innalzarono i suoi battenti, i suoi catenacci, le sue sbarre e mille cubiti di muro fino alla porta dei formaggi.71 14 La porta del letame la restaurò Malchia figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem; egli la costruì, e innalzò i suoi battenti, i suoi catenacci, le sue sbarre. 15 La porta della fonte, restaurò Salun figlio di Col- Cozé, capo del distretto di Mizpà, egli la costruì, pose le tegole, innalzò i suoi battenti, i suoi catenacci e le sue sbarre e il muro della piscina di Siloe al giardino del re e fino alla scalinata che scende dalla città di David. 16 Dopo di lui lavorò al restauro Neemia, figlio di Azbuc, capo della metà del distretto di Bet-Sur, fino davanti al sepolcro di David e fino alla cisterna che era stata costruita, e fino alla casa dei prodi. 17 Dopo di lui si impegnarono i leviti, Recum, figlio di Bani; accanto a lui lavorò Casbeià, capo di mezzo distretto nel suo quartiere di Keila. 18 Dopo di lui lavorarono i loro fratelli; Bannai, figlio di Chenadad, capo di metà distretto di Keila. 19 Si impegnò accanto a lui Ezer, figlio di Giosuè, capo di Mizpà, lungo il tratto davanti alla salita dell’arsenale, fino all’angolo. 20 Dopo di lui si impegnò Baruc, figlio di Zobai, lungo un tratto a seguire dall’angolo fino alla porta della casa di Eliasib, il sommo sacerdote. 21 Dopo di lui lavorò con impegno Meremot, figlio di Uria, figlio di Kos, lungo un tratto dalla porta della casa di Eliasib e fino all’estremità della casa di Eliasib. 22 Dopo di lui, dettero manforte i sacerdoti, uomini del circondario. 23 Dopo di loro, s’impegnarono nel restauro Beniamino e Cassub, davanti alla loro casa. 24 Dopo di loro lavorò al restauro Binnui, figlio di Chenadad, seguendo il tratto dalla casa di Azaria fino all’angolo e fino allo spigolo. 25 Palal, figlio di Uzai, dal davanti dell’angolo fino alla torre che sporge dalla casa del re, in alto e che dà sul cortile della guardia. Dopo di lui, Pedaià, figlio di Paros. 26 E i “netinim”72, essi abitavano sull’Ofel, fin davanti alla porta delle acque, a oriente, e fino alla torre che sporge. 27 Dopo di loro, s’impegnarono quelli di Tekoa, lungo un tratto dal davanti della grande torre che sporge, fino al muro dell’Ofel. 28 Da sopra la porta dei cavalli, restaurarono i sacerdoti, ognuno davanti alla propria casa. 29 Dopo di loro, s’impegnò Zadoc , figlio di Imer, davanti alla sua casa. 30 Dopo s’impegnò Anania, figlio di Selemia, e Camun, figlio di Zalaf, il sesto, per un tratto seguente; dopo di lui, dette manforte Mesulam, figlio di Berechia, davanti al suo alloggio. 31 Dopo lavorò Malchia, figlio di un orefice, fino alla casa degli oblati e dei mercanti, davanti alla porta del censimento fino all’abitazione superiore dello spigolo. 32 E tra l’abitazione sopra lo spigolo e la porta delle pecore, si impegnarono gli orefici e i mercanti. 33 Quando Sanballat udì che noi stavamo costruendo le mura, si adirò, si infuriò moltissimo e si fece beffe dei giudei. 34 Disse, davanti ai suoi fratelli e alle truppe di Samaria, e chiese: che cosa stanno facendo questi sventurati giudei? Vogliono forse restaurare? Faranno forse dei sacrifici? Potranno mai un giorno far diventare pietre questi mucchi di pietrisco bruciati? 35 Tobia, l’ammonita, accanto a lui disse: quand’ anche essi ricostruissero, se una volpe vi salirà sopra, distruggerà le loro mura di sassi. 36 Ascolta nostro Elohim quale disprezzo hanno per noi! Volgi il loro insulto sulla loro testa, consegnali al disprezzo di un paese di prigionia. 37 E non coprire i loro crimini; i loro peccati davanti a te non siano cancellati, perché hanno insultato i costruttori. 38 E noi le mura ricostruiremo; tutte le mura fino alla loro metà; il cuore del popolo era per la costruzione.

FINE

NB: Seguiranno alcuni capitoli del profeta Aggeo e del profeta Zaccaria, molto importanti per delineare il passaggio, nella storia del giudaismo, dalla monarchia post-esilica all’interno dell’impero persiano, al regime sacerdotale che si imporrà fino alla distruzione del tempio nel ’70 d.C. Indispensabili al riguardo i saggi del prof. Giovanni Garbini contenuti nel suo libro: “Il ritorno dal’esilio babilonese”, pag.145 e ss.

LIBRO DEL PROFETA AGGEO

CAP. 1

1 Nel secondo anno del re Dario, nel sesto mese, nel primo giorno del mese, fu la parola di Yhwh, per mano di Aggeo il profeta (rivolta) a Zorobabele, figlio di Saltiel, governatore di Giuda e a Giosuè, figlio di Iosetek, il sacerdote, dicendo: 2 Così parla Yhwh Zebaot73 dicendo: questo popolo ha detto che il tempo per essere costruita la casa di Yhwh, il tempo non è ancora arrivato? 3 Fu la parola di Yhwh per mano di Aggeo il profeta dicendo: 4 Per voi è il tempo di riposare nelle vostre case confortevoli mentre questa casa è distrutta? 5 Ora così dice Yhwh Zebaot, volgete i vostri cuori sui vostri percorsi74 6 Avete seminato molto ma, in quanto a raccogliere, poco; da mangiare ma, non da saziarvi; da bere ma, non da ubriacarvi; da vestire ma, non da scaldarvi; il salariato, nel sacco forato mette il salario75. 7 Così dice Yhwh Zebaot: volgete i vostri cuori sui vostri comportamenti. 8 Salite sulla montagna, raccogliete legname e costruite la casa (il tempio). Io l’approverò e sarò onorato; dice Yhwh. 9 Puntavate al molto ma, ecco, il poco; raccoglievate in casa ed io vi soffiavo dentro; per quale scopo? Oracolo di Yhwh Zebaot, perché la mia casa è in rovina, mentre ciascuno di voi si compiace della propria casa. 10 Per questo i cieli si trattengono dal dare a voi la rugiada; e la terra trattiene i suoi raccolti. 11 Ho invocato la siccità sulla campagna e sui monti, sul frumento e sul mosto, sull’olio spremuto e su ciò che produce la campagna; sull’uomo e sul bestiame e su tutto ciò che rende faticoso il lavoro. 12 Zorobabele, figlio di Saltiel, e Giosuè, figlio di Iosetek, il sommo sacerdote e tutti gli altri del popolo, ascoltarono la parola di Yhwh loro Elohim e le parole di Aggeo il profeta, come lo aveva incaricato Yhwh loro Elogi; e il popolo ebbe timore davanti a Yhwh. 13 Disse Aggeo, messaggero di Yhwh, nel messaggio al popolo: Io sono con voi; oracolo di Yhwh. 14 Sollevò Yhwh l’animo di Zorobabele, figlio di Saltiel, governatore di Giuda e l’animo di Giosuè, figlio di Iosetek, il sommo sacerdote, e l’animo di tutti gli altri del popolo; essi vennero e intrapresero l’opera di costruzione della casa di Yhwh Zebaot loro Elohim. 15 Era il giorno ventiquattro del sesto mese, del secondo anno del re Dario.

CAP. 2

1 Nel settimo dei mesi, nel giorno ventuno, fu la parola di Yhwh per mano di Aggeo il profeta, dicendo: 2 parla per favore a Zorobabele, figlio di Saltiel, governatore di Giuda e a Giosuè, figlio di Iosetek, il sommo sacerdote e agli altri del popolo dicendo: 3 Chi di voi sopravvissuto che ha visto questa casa nella sua primitiva grandezza? Cosa vedete voi adesso? Non è forse come il niente ai vostri occhi? 4 Ora fatti forte Zorobabele, oracolo di Yhwh; fatti forte Giosuè, figlio di Iosetek, il sommo sacerdote, si faccia forte tutto il popolo del paese; oracolo di Yhwh e lavorate, perché io sono con voi, oracolo di Yhwh Zebaot. 5 Per la parola che io ho stipulato con voi nel vostro uscire dall’Egitto, il mio spirito risiede in mezzo a voi, non abbiate timore. 6 Perché così dice Yhwh Zebaot: ancora un poco, questo faccio, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e la terraferma. 7 Farò tremare tutti i popoli e da tutte le nazioni verrà a voi ciò che è più desiderabile. 8 Mio è l’argento, mio è l’oro, oracolo di Yhwh Zebaot. 9 Grande sarà la gloria di questa casa, la seconda più della prima; dice: in questo luogo io darò pace, oracolo di Yhwh Zebaot. 10 Nel ventiquattro del nono mese, nell’anno secondo di Dario, fu la parola di Yhwh ad Aggeo il profeta, dicendo: 11 Così dice Yhwh Zebaot: domanda per favore ai sacerdoti circa la legge, chiedendo: 12 Nel caso che, donna o uomo, carne consacrata avesse nel mantello del suo vestito e toccasse col suo mantello queste cose: minestra, vino, olio e tutto ciò che si mangia, anch’esse saranno consacrate? Risposero i sacerdoti: no! 13 Disse Aggeo, se uno contaminato da cadavere, toccherà tutte quelle cose, saranno contaminate? Risposero i sacerdoti: saranno contaminate. 14 Rispose Aggeo dicendo: così è questo popolo, così è questa nazione davanti a me, oracolo di Yhwh. Così è ogni opera delle loro mani e ciò che sacrificano è contaminato. 15 Adesso, volgete per favore i vostri cuori da questo giorno e guardate oltre, da prima che si posasse pietra su pietra nel palazzo del re, 16 chi eravate? (Il popolo) andava76 al mucchio di grano di venti misure ed era di dieci; veniva al frantoio per estrarre cinquanta tini ed erano venti. 17 Vi ho colpito con la siccità e con il carbonchio e con la grandine, tutte le opere delle vostre mani ma, voi, non siete venuti a me! Oracolo di Yhwh. 18 Volgete dunque i vostri cuori da oggi e oltre, dal giorno ventiquattro del nono mese, dal giorno in cui furono gettate le fondamenta del palazzo di Yhwh. 19 Il seme non è ancora nel granaio, anche la vite, il fico, il melograno, il legno di olivo non portano (gemme) ma, da questo giorno vi benedirò. 20 Fu la parola di Yhwh di nuovo ad Aggeo nel ventiquattro del mese dicendo: 21 Parla a Zorobabele, governatore di Giuda dicendo: io scuoterò i cieli e la terra. 22 distruggerò il trono delle dominazioni, devasterò la potenza dei regni delle nazioni e distruggerò carri e cavalieri, cadranno i cavalli e i loro cavalieri, ciascuno per la spada dell’altro. 23 In quel giorno, oracolo di Yhwh Zebaot, io ti prenderò Zorobabele, mio servo, oracolo di Yhwh, e ti festeggerò come loro sigillo perché in te ho scelto; oracolo di Yhwh Zebaot.77

FINE

LIBRO DEL PROFETA ZACCARIA78

CAP. 3

1 Mi fece vedere Giosuè, il sommo sacerdote,79 in piedi davanti all’angelo di Yhwh e il satana, in piedi alla sua destra per accusarlo. 2 Disse Yhwh al satana: ti sgridi Yhwh! Ti sgrida o satana Yhwh il quale ha scelto Gerusalemme; non è forse questo un tizzone bruciato dal fuoco?80 3 Giosuè era vestito con abiti lerci e stava in piedi davanti all’angelo, 4 il quale rispondendo disse a coloro che stavano in piedi davanti a lui: siano tolti gli abiti lerci su di lui, e disse a lui: guarda ho levato da sopra di te il tuo delitto81, vestiti con abiti lussuosi. 5 Disse: ponetegli il turbante incontaminato sulla sua testa; gli posero il turbante incontaminato sulla sua testa; lo vestirono con abiti (eleganti) e l’angelo di Yhwh assisteva. 6 L’angelo di Yhwh indicò Giosuè dicendo: 7 così dice Yhwh Zebaot: se tu camminerai lungo le mie vie se custodirai i miei precetti, tu amministrerai anche la mia casa e conserverai anche i cortili; sarà dato a te di camminare tra quelli che stanno qui. 8 Ascolta dunque Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi amici che siedono con te, poiché essi sono uomini di presagio82, poiché ecco io farò venire il mio servo “germoglio”, 983 poiché ecco la pietra che ho messo davanti a Giosuè, sopra l’unica pietra ci sono sette occhi, ecco io di certo la inciderò, oracolo di Yhwh Zebaot, e toglierò il crimine di questo paese, in un giorno solo.10 In quel giorno, oracolo di Yhwh Zebaot, inviterete ciascuno il proprio amico sotto la vite e sotto il fico.

CAP. 4

1 Tornò l’angelo che mi parlava e mi svegliò come uno che si sveglia dal suo sonno. 2 Mi disse: che cosa vedi? Risposi: ecco io vedo un candelabro d’oro puro e sopra la sommità la sua coppa e sette lucerne sopra di essa; le sette lucerne, sopra la sua testa, con sette sgocciolatoi fusi.84 3 Due ulivi presso di lui, uno a destra della coppa, l’altro alla sua sinistra. 4 Chiesi e dissi all’angelo che mi parlava, dicendo: cosa sono quelli mio signore? 5 Rispose l’angelo che mi parlava e disse: non sai cosa sono? No mio signore. 6 Rispose e mi disse questa è parola di Yhwh a Zorobabele per dire: non con la forza, non con la violenza, perché è con il mio spirito, dice Yhwh Zebaot. 7 Chi sei tu grande montagna? Davanti a Zorobabele sei come pianura; egli farà uscire la pietra principale, acclamando: Bella! Bella! 8 Fu la parola di Yhwh a me dicendo: 9 Le mani di Zorobabele getteranno le fondamenta di questa casa e le sue mani la completeranno. E tu saprai che Yhwh Zebaot mi ha mandato a voi. 10 Poiché nessuno disprezzerà il giorno d’inizio dei lavori, anzi si rallegreranno e vedranno il filo a piombo nelle mani di Zorobabele.85 Essi sono gli occhi i sette occhi di Yhwh che percorrono su tutta la terra. 11 Chiesi di nuovo e gli dissi: che cosa sono i due rami d’ulivo che per mezzo di due tubi d’oro, scaricano su di esso l’ oro? 13 Mi rispose dicendo: Non sai che cosa sono quelli? No mio signore. 14 Disse sono i figli dell’olio86 che stanno in piedi alla presenza del signore di tutta la terra.

NB: i due personaggi sono citati ancora nel capitolo 6 nei versetti 9-11 come due collaboratori con cariche diverse impegnati nella ricostruzione del tempio. In verità lo studio del prof. Garbini evidenzia una situazione alquanto diversa. Analizzando col solito acume sia i passi dei due profeti che la mancanza nei testi storici, di descrizioni circa la successione di Giosuè, sommo sacerdote, a Zorobabele, egli arguisce che i due non furono per niente collaborativi. Infatti Zorobabele, secondo Aggeo, è descritto come vero re in qualità di discendente del re deportato a Babilonia, e quindi non sottoposto a nessun’altra autorità. Mentre il testo di Zaccaria, attraverso le sue visioni, racconta sia di Giosuè che di Zorobabele, con contraddizioni e complicanze, per farli finire come collaboratori ma, non fu così, perché noi sappiamo che Giosuè fu successore di Zorobabele e che inaugurò la nuova stagione del potere sacerdotale. E Zorobabele sparisce dai testi sia profetici che storici successivi; Come volevano le famiglie sacerdotali tornate dall’esilio, fu la fine della monarchia davidica. Cfr. Giovanni Garbini: Il ritorno dall’esilio babilonese. Brescia, 2001.

FINE

1 Con questa finzione letteraria, lo studioso svizzero M. De Wette sostenne fin dal 1805 che si trattasse della primitiva versione del Deuteronomio, scritta dai funzionari regi per sostenere la riforma religiosa di Giosia.

2 Addetto al guardaroba di corte.

3 Divinità cananea e, prima, fenicia.

4 La statua della dea.

5 Le alture erano luoghi su colline, dove si esercitava il culto di Yhwh ma, anche, di altre divinità cananee.

6 Luogo vicino a Gerusalemme dove sacrificavano i propri figli a Molok. Nei Vangeli è detta anche Geenna.

7 Astarte, Camos e Milcom, sono divinità dei popoli vicini agli israeliti.

8 Questa parola viene di solito tradotta con l’italiano “palo sacro” tuttavia il termine ebraico è lo stesso che indica il nome della dea Asera.

9 Sacrificio cruento.

10 Sono idoli familiari.

11 Durante il suo regno.

12 Così è il testo: contro l’Assiria, in verità, il faraone andò in soccorso dell’Assiria minacciata da Babilonia e Giosia, contrario a questa alleanza, perché sperava in un indebolimento dell’Assiria, cercò di impedirla ma, fu sconfitto.

13 Al primo scontro.

14 Questo Geremia non è il profeta.

15 Nabucodonosor sconfitto l’Egitto nella battaglia di Karkemish, si rivolse verso gli stati ex tributari dell’Egitto.

16 Secondo la teologia del redattore, non Nabucodonosor inviò le truppe armate ma, Yhwh stesso.

17 Molto spesso il verbo “uscire” indica una campagna di guerra contro gli stati vicini o sottomessi. Qui si dà conto che l’Egitto sconfitto dai babilonesi non intraprende più guerre di conquista.

18 Contadini nullatenenti e salariati.

19 Zio di Joiakin.

20 Il testo usa la parola ” indovini” per la fama che i caldei avevano come astrologi, forse anche per dileggio.

21 Per Araba si intende la valle del Giordano verso il mar morto. Questo versetto è molto reticente sulla fuga dei soldati e del re in persona. Nel libro di Geremia Cap. 52 è scritto chiaramente che il re fuggi con tutti i suoi soldati.

22 Tempio e Palazzo.

23 Il “mare” era così chiamato un grande bacino di bronzo utilizzato nel tempio per i vari riti.

24 Erano molto pesanti.

25 Cioè persone intime del re.

26 Sollevare il capo significa concedere la grazia.

27 Lo pose al primo posto a tavola.

28 Babel è Babilonia.

29 Geremia avverte gli esuli che settanta anni durerà l’esilio a Babilonia.

30 Quelli che saranno rimpatriati.

31 Sarà lunga la permanenza a Babel.

32 Questo Geremia non è il profeta.

33 Per semplificare traduco solo “Nabuco” in omaggio a Verdi.

34 Letteralmente: “stava in piedi davanti al re” cioè un suo stretto collaboratore.

35 Il tempio e la reggia.

36 Il Mare era un grande recipiente circolare posto su dei basamenti che serviva per le cerimonie nel tempio.

37 La parola qui usata ha la stessa radice di venti, soffio, ecc, il versetto è incerto.

38 Il versetto è incomprensibile, ho tradotto come S.Girolamo.

39 Letteralmente: “ fra i vedenti la faccia del re”.

40 Le tre deportazioni avvennero dunque nel 598, 587 e 562.

41 Il profeta allude ad un vicino rimpatrio.

42 Il testo del vs 13-14 è incerto. Forse si allude ai sacrifici umani.

43 Le espressioni dei vs 37 e 38 stanno a indicare la moltitudine di pecore quando ci sono i sacrifici nel tempio di Gerusalemme, così saranno gli uomini di Giuda.

44 Qui il termine è sempre Ruac, tradotto in italiano quasi sempre con “spirito” o “anima”ma, in ebraico, non ha il significato che noi abbiamo appreso dal greco e dal latino.

45 Il verbo usato è “dare”, che io interpreto nel senso di dare stabilità al suo popolo.

46 Kus è l’Etiopia.

47 Yhwh ha consentito ai persiani di annettersi l’Egitto e altri popoli.

48 Riferire le vicende accadute nel passato.

49 Il TM è un po’ incerto, forse corrotto.

50 Questo salmo non si riferisce all’esilio. Però, mi piace.

51 La porta delle mura era il luogo delle assemblee e delle riunioni.

52 Gli edomiti si unirono ai babilonesi nel saccheggiare e distruggere Gerusalemme.

53 I capi famiglia, i capi dei vari casati.

54 La lista che segue si trova anche in Ne 7, 5 e ss. con alcune varianti. E’ un censimento della popolazione di Giuda molto posteriore al tempo del ritorno dall’esilio.

55 In ebraico: “ Netinim”, insieme ai figli degli schiavi di Salomone, probabilmente erano discendenti da prigionieri di guerra.

56 Urim e Tumim erano oggetti per tirare a sorte fra due possibili scelte.

57 “il popolo del paese” in questo contesto indica le popolazioni dei paesi vicini che avevano occupato terreni e case lasciate libere dagli esuli, ora ritornati.

58 Per ogni inizio del mese lunare.

59 In questo capitolo, dal versetto 4,6 fino al capitolo 6,18 il testo è scritto in aramaico.

60 Sono i samaritani.

61 Questa espressione “popolo della terra” che ricorre anche in altri libri della bibbia ebraica, in questo contesto si riferisce sia agli israeliti non esiliati, sia agli altri popoli vicini che occuparono terre e case degli esiliati.

62 Autorità persiane locali.

63 Bislam e Mitridate, trattati come nomi propri, sono probabilmente parole ebraiche non comprese dal traduttore greco, Tavel è l’unico soggetto della frase.

64 Qui c’è un evidente pasticcio; la frase dovrebbe essere così: fu scritto in ebraico e tradotto in aramaico.

65 Si intende che dipendono dallo stipendio del re.

66 Le provincie a est dell’Eufrate.

67 L’autore di questo testo si sforza di imitare il linguaggio burocratico dell’amministrazione persiana.

68 In questo capitolo è descritta la ricostruzione delle mura di Gerusalemme, già iniziata al tempo di Serse ma, dall'imperatore stesso, interrotta, poi ripresa da Neemia al tempo di Artaserse.

69 Si intende accanto a lui, nel proseguo della descrizione si userà questa traduzione.

70 Quelli di Tekoa, città nei dintorni di Betlemme.

71 Secondo il qeré e i settanta si legge letame. In seguito fu chiamata la porta degli esseni. (Cei)

72 Sono oblati e servitori.

73 La parola ebraica significa “eserciti” in questo caso Yhwh degli eserciti;

74 Riflettete sui vostri comportamenti.

75 Frase idiomatica per dire che il salario è poco e si perde subito.

76 Il soggetto è il popolo.

77 Questi ultimi versetti di Aggeo indicano che Zorobabele è per il profeta una figura regale; egli infatti è il diretto discendente dell’ultimo re di Giuda deportato da Nabucodonosor.

78 Il libro di Zaccaria è composto di parecchie “visioni” quelle dal capitolo 1 all’8 sono considerate dalla critica proprie di Zaccaria , le altre probabilmente dei suoi discepoli o di qualche altro profeta.

79 Giosuè è l’altro grande personaggio trattato già dal profeta Aggeo; è sempre appellato “sommo sacerdote”, anch’egli è nipote dell’ultimo sommo sacerdote di Gerusalemme, ucciso dai babilonesi.

80 Per me questo è un versetto incomprensibile, forse è stato corrotto.

81 La parola ebraica è “yaon” col significato di delitto, crimine; quasi tutte le traduzioni italiane scrivono “peccato” ma, il peccato teologico, in ebraico, è “Het.” Quindi , io traduco delitto.

82 La frase indica “figure profetiche del messia”

83 Altro versetto di difficile interpretazione.

84 Thomas Romer congettura che questa visione di Zaccaria segni il passaggio dalla statua di Yhwh venerata nel vecchio tempio distrutto dai caldei, alla menorà (candelabro) che sarà installata al suo posto nel nuovo tempio in costruzione.

85 Nel TM iniziano alcuni versetti che, dal punto di vista logico, dovrebbe essere posti al versetto 6)

86 Sono gli unti, i consacrati, cioè Zorobabele e Giosuè.