Devo fare un'eccezione al mio proposito di non scrivere più commenti circa avvenimenti contemporanei, perché l'aggressione di Hamas allo stato di Israele è di una tale gravità che tacere sarebbe come una complicità.
Non mi dilungo a descrivere le cose orrende che tutti hanno potuto vedere in TV, esprimo solo il mio pensiero, visto che non sono in grado di fare di più, sul comportamento della mia città, in particolare sul comportamento della Giunta guidata dalla sindaca Laura Castelletti, che governa Brescia dalle ultime elezioni amministrative.
La cosa inaudita che mi ha moltissimo indignato è stato il rifiuto di esporre la bandiera israeliana sulla facciata della Loggia in segno di solidarietà con Israele, come aveva proposto l'opposizione e come era naturale che dovesse essere fatto.
Si è invece con una giustificazione ipocrita esposta la bandiera arcobaleno perché i bresciani vogliono la pace. Scelta ipocrita e antisemita perché parlare di pace in questo momento quando lo stato d'Israele è aggredito furiosamente e orrendamente dai terroristi di Hamas significa schierarsi dalla parte dell'aggressore. Perché in ogni guerra, e in Israele si tratta di guerra, c'è sempre un aggressore e un aggredito. La solidarietà con Israele si manifesta anche con i simboli dei suoi colori e della sua bandiera, non averlo fatto è semplicemente un comportamento antisemita, anti ebraico, purtroppo sempre latente e in questa circostanza, presente anche nella giunta che governa la città. Non ci sono marce della pace, né convegni vari che possano cancellare la verità di questi giorni: Israele è un paese in guerra, aggredito da Hamas e deve difendersi, ha diritto a difendersi, ha diritto alla sua sopravvivenza che i terroristi di Hamas vogliono distruggere. Tutto il resto sono chiacchere e opportunismo, e il pacifismo, di questi tempi, sia per Israele che per l'Ucraina, non è altro che ipocrisia. Ci sono anche molti cattolici che fanno professione di pacifismo ma sbagliano, fanno solo il gioco degli aggressori, e anche al papa Bergoglio che pontifica un giorno si e l'altro pure sulla pace, vorrei ricordargli il versetto italiano che "un bel tacer non fu mai scritto".
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