Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

domenica 4 settembre 2011

Addio Mino

Oggi è morto Mino Martinazzoli. Mi è sempre stato difficile parlare di lui e con lui nonostante la lunga militanza nello stesso partito. Incominciai a conoscerlo e a collaborare con lui negli anni 60 quando divenne segretario provinciale della Democrazia Cristiana di Brescia. Ho sempre avuto per lui una grande ammirazione e una grande soggezione. E' stato definito in una recente biografia " un democristiano sui generis", per come l'ho conosciuto io e per quel poco di amicizia avuta con lui, per me è stato un grande democristiano, uno dei migliori. Oggi facendo gli elogi, come sta avvenendo, alla sua militanza politica, alla sua cultura, alla sua moralità, alla sua intelligenza, si traccia un elogio insieme a lui anche ad una parte della classe dirigente democristiana, ad un'esperienza politica che si suole chiamare del cattolicesimo democratico. Un esperienza che ha segnato le stagioni migliori della Democrazia Cristiana e della storia della Repubblica. Addio Mino

venerdì 2 settembre 2011

I deputati del PD

I deputati del PD

Il gruppo dei parlamentari PD alla Camera è cosi composto:

81 sono alla loro prima legislatura, la XVI della storia della Repubblica. Ci sono molte donne e sono tutti illustri sconosciuti alle cronache politiche dei giornali e delle TV nazionali.

70 sono alla seconda legislatura cioè sono stati “nominati” sia nella XV che nella XVI legislatura.

Sono quindi ben 151 i deputati che siedono alla Camera grazie alla Legge Calderoli che come è noto non prevede voti di preferenza e vengono eletti coloro che nelle liste di partito occupano i posti migliori. Per tale ragione è più giusto definirli nominati poiché nessuno conosce il loro peso elettorale nei collegi dove furono candidati, si conosce invece il loro grado di fedeltà nei confronti di chi predispone le liste.

34 sono alla terza legislatura, furono quindi eletti anche nella XIV legislatura vigente la legge Mattarella. (Fra cui Bersani, Letta e Franceschini)

13 sono alla quarta legislatura, per due volte furono eletti con la legge Mattarella, di questo gruppo si può dire che sia stato confermato per il peso elettorale dimostrato nelle elezioni con sistema uninominale. Pur tenendo conto della quota proporzionale che non prevedeva preferenza.

5 sono alla quinta legislatura ( fra cui Bindi Castagnetti Melandri e Soro)

2 alla sesta legislatura ( Turco e Veltroni) costoro parteciparono anche alle elezioni vigente il sistema proporzionale.

1 alla settima legislatura (D’Alema)

Questi veterani del parlamento, specie D’Alema, e Veltroni per l’ex PCI Bindi e Castagnetti per gli ex Popolari sono i capicorrente del PD.

Difficile che da un gruppo parlamentare che non ha mai fatto delle vere campagne elettorali, eccetto i pochi veterani, possa uscire una classe dirigente con le capacità di leader o comunque capace di guidare e interpretare gli elettori del PD. Tenuto conto anche della quasi inesistenza del partito come strumento di organizzazione e di formazione politica di nuova classe dirigente, l’attenzione principale di un tale gruppo parlamentare sarà quello di non disattendere i desideri e i disegni politici di chi li ha messi in lista nel posto giusto.

giovedì 1 settembre 2011

A proposito di referendum

In questi giorni, monopolizzati dalla manovra finanziaria del governo, il dibattito politico si arricchisce dell'argomento referendario proposto per abolire la Legge Calderoli (il porcellum) sopratutto in opposizione alla prudenza di Bersani che ritiene preferibile la via parlamentare per una nuova legge elettorale. I favorevoli al referendum adducono come motivo principale a favore del referendum che si tornerebbe, se la legge Calderoli venisse abrogata, alla Legge Mattarella (il mattarellum) con la quale si elesse la camera dei deputati nella XII, XIII e XIV legislatura vinte rispettivamente da Berlusconi, Prodi e ancora Berlusconi. E che consentirebbe di ridare il voto agli elettori nella scelta dei deputati. Occorre tuttavia chiarire che la legge Mattarella prevede che 1/4 dei deputati sia eletto col sistema proporzionale su liste bloccate senza preferenza e su questa quota il cittadino elettore ha solo da scegliere la lista che più gli piace. Sulla restante quota maggioritaria vale la pena ricordare che in tutte e tre le elezioni si presentarono due coalizioni di partiti una di centro destra e l'altra di centro sinistra, sicché alla fine l'elettore nel suo collegio non scelse il candidato ma la coalizione.
Questo solo per ricordare a quelli del PD che sono entusiasti del mattarellum che questo sistema è sicuramente meglio del porcellum, soprattutto perché non prevede il premio di maggioranza vero scandalo dell'attuale legge, ma che tuttavia presenta anch'esso alcune problematiche non di poco conto. Infatti sarebbe interessante sapere se poi si partecipa ad una coalizione di partiti e quale, o se si vuole che il Pd corra da solo come fece la Lega nel 1996. Perché nel caso di una coalizione, la scelta del candidato nei singoli collegi, ritorna nuovamente in capo alle segreterie nazionali.
Credo che la prudenza di Bersani di tenersi disponibile per una soluzione parlamentare sia da condividere.