I riformisti pentiti
Domani
mattina vado all'ufficio elettorale del comune per farmi dare un
nuovo certificato elettorale, quello che avevo è esaurito. Perché
io voglio partecipare al referendum del 4 dicembre e voglio tracciare
la mia croce sul SI approvando la riforma costituzionale. In verità
io voto SI essenzialmente per due motivi. Il primo: perché sono
favorevole a Renzi e al suo governo e desidero che continui a
governare l'Italia.
Il
secondo: perché l'eterogeneo fronte del NO, al contrario, il governo Renzi
lo vuol far cadere, lo dicono in tutte le salse. A questo fronte si
sono accodati anche Bersani e Speranza e i loro seguaci parlamentari
bresciani, i quali dopo aver votato la riforma in Parlamento per ben
tre volte, ora si sono pentiti e hanno cambiato parere. E' ben vero
che come recita un vecchio detto latino “sapientis est mutare
consilium” io però non credo molto alla loro saggezza, credo
invece che tutta la manfrina della minoranza PD per volere un accordo
sulla legge elettorale prima del 4 dicembre abbia uno scopo solo.
Trattare con Renzi i loro posti di parlamentari prima del referendum,
perché se Renzi vince, li manda tutti a casa. Trattandosi della loro
carriera si possono anche capire ma, dal punto di vista di politico,
fanno mostra di essere poca cosa.