Il ministro Maroni, in visita a Brescia per sostenere la bella trovata del Natale Bianco del sindaco di Coccaglio, ha ricevuto gli omaggi ritualmente dovuti, di sette parlamentari del Pdl di cui due suoi colleghi di governo. I quali, ispirandosi ai forum sull'immigrazione che si celebrano di solito nelle osterie, gli hanno scritto una lettera aperta nella quale si lamentano che molti paesi della provincia di Brescia sono diventati "facili bersagli per terrorismo, criminalità organizzata violenza e spaccio di droga". La cosa non è nuova, ma il quadro é "aggravato dall'elevato numero di immigrati ... che in molti casi conducono una vita dai contorni foschi" Ecco il punto, ecco le parole che il ministro Maroni ama sentirsi dire: la colpa dei nostri mali è degli immigrati, se sono clandestini il crimine è il loro mestiere. Loro, i leghisti l'han sempre detto!
La politica razzista della Lega Nord ha dunque infestato tutta la classe dirigente locale. I sette poveretti si appellano al ministro perché promuova la Questura di Brescia al rango di quella di Catania, perché quella è una città modello! Coloro che hanno a cuore i principi di uguaglianza e di solidarietà sanciti dalla Carta Costituzionale e nei quali ancora credono molti italiani, sanno qual'è l'avversario che bisogna combattere e sconfiggere. E sarà lunga e dura, perché si tratta di rieducare una cittadinanza che ogni giorno con ogni mezzo é tempestata di messaggi truculenti e menzogneri come la lettera dei sette.
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