Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

venerdì 15 ottobre 2021

STORIA DI SANSONE

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(Dal Libro dei Giudici, capitoli 13 – 16, traduzione di Egidio Papetti dal TM)

La storia di questo personaggio si discosta un po’ dagli altri racconti, si tratta infatti di una serie di aneddoti di un uomo che amava le donne e che è da esse sempre tradito, egli si diverte a beffeggiare i Filistei ed anche a ucciderli, grazie alla sua grande vigoria e forza dovuta alla sua chioma mai rasata come prescriveva la regola di che era Nazir, cioè consacrato a Elohim; della sua attività di giudice non si racconta nulla, né che sia riuscito a liberare Israele dai Filistei, solo si dice nel versetto finale che giudicò Israele per vent’anni.

CAP. 13

1 I figli d’Israele continuarono a fare il male agli occhi di Yhwh che li diede in mano ai Filistei per quarant’anni. 2 Ci fu un uomo di Zarach delle famiglie dei Daniti, il suo nome Manoach,  sua moglie, sterile, non aveva generato. 3 Apparve l’angelo di Yhwh alla donna e le disse: ecco dunque, tu sei sterile e non hai generato, concepirai e partorirai un figlio. 4 Ora guardati perciò di non bere vino né liquori, di non mangiare niente d’impuro. 5 Perché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio e il rasoio non passerà sulla sua testa, perché il ragazzo sarà Nazir di Elohim fin dal ventre e comincerà a liberare Israele dalla mano dei Filistei. 6 La donna andò e parlò con suo marito dicendo: un uomo di Elohim è venuto da me, il suo aspetto, come l’aspetto di un angelo di Elohim, molto ammirabile; non gli ho domandato da dove veniva né chi era; il suo nome egli non mi riferì. 7 Mi disse: ecco, concepirai e partorirai un figlio; adesso, non bere vino né liquori, non mangiare niente d’impuro, perché il ragazzo sarà Nazir1 di Elohim dal ventre fino al giorno della sua morte. 8 Menoach pregò Yhwh e disse: per favore mio signore, l’uomo di Elohim che hai mandato, torni per favore ancora da noi e ci insegni cosa fare per il ragazzo che nascerà. 9 Elohim ascoltò la voce di Menoach e l’angelo di Elohim tornò ancora dalla donna, ma essa era in campagna e suo marito non era con lei. 10 La donna si precipitò e corse ad informare suo marito e gli disse: ecco mi è apparso quell’uomo che venne da me quel giorno. 11 Menoach si alzò e  andò dietro a sua moglie e giunse presso l’uomo e gli disse: sei forse tu quell’uomo che ha parlato alla donna? Rispose: sono io. 12 Disse Menoach: accadute le tue parole, quale sarà il dovere del ragazzo e i suoi comportamenti? 13 Rispose l’angelo di Yhwh a Menoach: dovrà osservare tutto ciò che ho detto alla donna. 14 Non mangi niente di ciò che esce dalla vite del vino; non beva vino né liquori, non mangi niente d’impuro. Dovrà osservare tutto ciò che ho comandato. 15 Allora Menoach disse all’angelo di Yhwh: fermati per favore, acconsenti che prepariamo in tua presenza un capretto. 16 Rispose l’angelo di Yhwh: se tu mi trattieni non posso mangiare con te, ma se tu farai un sacrificio a Yhwh, sarà gradito2; giacché Menoach non sapeva che egli era l’angelo di Yhwh. 17 Disse Menoach all’angelo di Yhwh: qual è il tuo nome? Cosicché possiamo onorarti quando accadranno le tue parole. 18 Gli rispose l’angelo di Yhwh: perché codesto tuo chiedere il mio nome? Egli è meraviglioso! 19 Allora Menoach prese l’agnello di capra e l’oblazione e lo sacrificò sopra una pietra a Yhwh che sa compiere meraviglie; mentre Menoach e sua moglie guardavano, 20 accadde che nel salire la fiamma da sopra l’altare3 verso il cielo, salì l’angelo di Yhwh nella fiamma dell’altare mentre Menoach e sua moglie guardavano; allora caddero sulla loro faccia a terra (si prostrarono). 21 L’angelo di Yhwh non tornò più in visione a Menoach e a sua moglie; allora Menoach capì che quello era l’angelo di Yhwh. 22 Menoach disse a sua moglie: di certo moriremo perché abbiamo visto Elohim. 23 Gli rispose sua moglie: se piaceva a Yhwh di farci morire, non avrebbe preso dalle nostre mani l’olocausto e l’oblazione e non ci avrebbe fatto vedere tutte quelle cose adesso e non ci avrebbe fatto ascoltare queste cose. 24 La donna generò un figlio e chiamò il suo nome Simson (Sansone); il ragazzo diventò grande e Yhwh lo benedisse. 25 Lo spirito di Yhwh cominciò ad agitarlo a Macana-Dan tra Zorca e Estol.

CAP. 14

1 Sansone scese a Timna e vide una donna di Timna fra le figlie dei Filistei. 2 Salì e riferì a suo padre e a sua madre dicendo: ho visto una donna a Timna fra le figlie dei Filistei, adesso prendete per me la donna! 3 Gli disse suo padre e sua madre: non c’è forse tra le figlie dei tuoi fratelli e in tutto il mio popolo, perché tu vada a prendere una donna fra i Filistei incirconcisi? Rispose Sansone: prendila per me perché piace ai miei occhi. 4 Non sapevano, suo padre e sua madre, che accadeva ciò da Yhwh perché egli cercava un pretesto dai Filistei, che in quel tempo avevano completato l’occupazione di Israele. 5 Sansone scese con suo padre e sua madre a Timna e giunsero fino ai vigneti di Timna, ed ecco: un cucciolo di leone venirgli incontro ruggendo. 6 Irruppe su di lui il furore4 di Yhwh, lo squartò in due come si squarta un capretto e non c’era niente nella sua mano, ma non riferì a suo padre e a sua madre ciò che aveva fatto. 7 Scese e parlò alla donna ed ella piacque agli occhi di Sansone. 8 Tornò a prenderla dopo un po’ di giorni; si allontanò per vedere la carcassa del leone ed ecco: uno sciame di api sul corpo del leone e miele. 9 Lo prese nel palmo della sua mano e camminando ne mangiò. Camminò verso duo padre e sua madre, ne diede a loro e mangiarono, ma non raccontò loro che aveva preso il miele dal leone morto. 10 Suo padre scese dalla donna e là Sansone fece un banchetto perché così facevano i giovani. 11 Accadde che quando lo videro, presero trenta fra gli amici e stettero con lui5 12 Sansone disse loro: vorrei proporvi un indovinello, se me lo spiegherete bene, nei sette giorni del banchetto, e lo azzeccherete, io darò a voi trenta capi d’abbigliamento e trenta ricambi d’abiti. 13 Se non potrete spiegarmelo, darete a me trenta capi d’abbigliamento e trenta ricambi d’abiti. Gli dissero: proponi il tuo indovinello e noi lo ascolteremo. 14 Disse loro: “Dal mangiatore (colui che mangia) uscì del cibo, dal forte uscì un dolce” ma, per tre giorni non poterono spiegare l’indovinello. 15 Nel giorno settimo accadde che dissero alla moglie di Sansone: seduci il tuo uomo e ci spieghi l’indovinello, se no, incendieremo te e la casa di tuo padre. E’ stato per spogliarci che ci avete convocato? O non è così? 16 La donna di Sansone pianse su di lui e disse: giacché tu mi odi e non mi ami, hai proposto un indovinello ai figli del mio popolo e a me non l’hai spiegato! Rispose: a te? Ecco: non l’ho spiegato né a mio padre né a mia madre e a te dovrei spiegarlo? 17 Pianse su di lui per i sette giorni che era con loro al banchetto; il settimo giorno glielo spiegò perché l’aveva messo alle strette. E spiegò l’indovinello ai figli del suo popolo. 18 Dissero a lui gli uomini della città, nel settimo giorno prima del tramonto6 : “ Che cosa è dolce più del miele e forte più del leone?” Rispose loro: Se non aveste arato con la mia giovenca non avreste azzeccato il mio indovinello. 19 Irruppe su di lui il furore di Yhwh e scese ad Aschelon e uccise di loro trenta uomini; prese le loro armature e diede i loro vestimenti a chi aveva spiegato l’indovinello, poi acceso d’ira salì alla casa di suo padre. 20 E la donna di Sansone fu data a un suo compagno di cui era amica.

CAP. 15

1 Accadde dopo giorni – nei giorni della mietitura del frumento – Sansone visitò sua moglie con un capretto e disse: entrerò da mia moglie nella camera da letto ma, il padre di lei non gli consentì di entrare. 2 Disse il padre di lei: tu mi dicesti che la detestavi ed io l’ho data al tuo compagno. Sua sorella più piccola non è forse più bella di lei? Prendila dunque al posto suo è tua. 3 Disse loro Sansone: questa volta sono senza colpe verso i Filistei quando io farò loro del male! 4 Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese delle fiaccole, attorcigliò coda con coda e pose una fiaccola nel mezzo fra le due code. 5 Appiccò il fuoco alle fiaccole e lanciò le volpi contro le messi dei Filistei; incendiò dai covoni fino alle messi non mietute, fino ai vigneti e agli ulivi. 6 Chiesero i Filistei: chi ha fatto questo? Risposero: Sansone, il genero del timnita perché prese sua moglie e la diede al suo compagno; salirono i filistei e appiccarono il fuoco a lei e alla casa di suo padre. 7 Sansone disse loro: se agite in questo modo (sappiate) che dopo non cesserò di vendicarmi contro di voi. Li colpì gamba su coscia una grande strage; scese e abitò nella grotta della rupe di Etam. 9 Salirono i Filistei e si accamparono in Giuda e si allargarono in Lechi. 10 Chiesero gli uomini di Giuda: perché salite contro di noi? Risposero: per catturare Sansone; noi saliamo per fare a lui come ha fatto a noi. 11 Tremila uomini7 di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: forse non sai che i Filistei comandano su di noi? Cos’è sta cosa che hai fatto loro? Rispose: come fecero a me così ho fatto a loro. 12 Gli dissero: siamo scesi per catturarti e per darti nelle mani dei Filistei. Rispose Sansone: giuratemi che voi non mi ucciderete! 13 Gli risposero dicendo: no, perché certamente ti cattureremo e ti metteremo nelle loro mani ma, certamente non ti daremo la morte. Lo legarono con due funi nuove e lo fecero salire dalla caverna. 14 Quando giunse a Lechi e i Filistei gli si avvicinarono per incontrarlo, irruppe su di lui il furore di Yhwh e le funi che legavano le sue braccia furono come fili di lino e presero fuoco; sparirono i suoi legami dalle sue mani. 15 Trovò una mascella d’asino recente, stese la sua mano e la prese e con essa uccise mille uomini. 16 Disse Sansone: con una mascella d’asino, un asino degli asini,8 con una mascella d’asino ho ucciso mille uomini. 17 Fu nel finire il suo parlare che gettò la mascella dalla sua mano e chiamò quel posto: Ramat-Lechi. 18 Essendo molto assetato chiamò Yhwh e disse: tu hai dato nelle mani del tuo servo questa grande vittoria ma, adesso, dovrò morire di sete e cadere nelle mani di incirconcisi? 19 Elohim fendette la roccia concava che c’è in Lechi e uscirono per lui le acque; bevette e il suo animo si risollevò e riprese vita; per questo chiamò il posto: fonte di Kore, che è in Lechi ancora oggi. 20 Egli giudicò Israele, ai tempi dei Filistei, venti anni.

CAP. 16

1 Sansone andò a Gaza, là vide una prostituta e entrò da lei. 2 Così fu detto agli abitanti di Gaza: Sansone è entrato da lei; lo accerchiarono e gli tesero un agguato tutta la notte alla porta della città. Restarono in silenzio tutta la notte dicendo: riposiamo fino alla luce del mattino poi lo uccideremo. 3 Sansone si coricò fino a metà della notte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città, i due stipiti, li strappò compreso il catenaccio, li mise sulle spalle e li portò sul monte che volge in direzione di Ebron. 4 Dopo di che avvenne che si innamorò di una donna della valle di Soreq, il suo nome era Dalila. 5 Salirono da lei i capi dei Filistei e le dissero: ingannalo e vedi in che consiste la sua grande forza e con cosa noi possiamo incatenarlo e sottometterlo; noi ti daremo ciascuno mille cento (pezzi) d’argento. 6 Dalila disse a Sansone: spiegami per favore in che consiste la tua grande forza e con cosa posso legarti per sottometterti. 7 Le rispose Sansone: se tu mi legassi con sette corde di nervo non ancora secche, allora mi indebolirei e sarei come un uomo normale. 8 I capi dei Filistei portarono da lei sette corde di nervo che non erano secche e con esse lo legò. 9 La trappola la tese nella camera da letto; gridò: i Filistei sono su di te Sansone! Egli strappò le corde come si strappa una funicella di stoppa all’odore del fuoco, e non rivelò la sua forza. 10 Disse Dalila a Sansone: ecco , ti sei burlato di me, mi hai raccontato menzogne; spiegami ti prego con cosa ti si lega! 11 Le ripose: certamente legandomi con corregge nuove con le quali non si sia fatta nessuna attività, mi indebolirei e sarei come un uomo normale. 12 Dalila prese corregge nuove e con esse lo legò, poi gli gridò: i Filistei sono su di te Sansone! La trappola scattò nella camera da letto, egli le strappò dalle sue braccia come un filo. 13 Disse Dalila a Sansone: ecco, ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami in che modo ti si può legare; le rispose se tu mi tesserai le sette chiome della mia testa con l’ordito e 14 spingessi con il piolo dell’ordito…9 allora gli gridò: i Filistei sono su di te Sansone! Si svegliò dal suo dormire e strappò il piolo del telaio e l’ordito. 15 Gli disse: come puoi dire: “io ti amo” mentre il tuo cuore non è con me? Per tre volte mi hai preso in giro senza spiegarmi in che consiste la tua grande forza. 16 Accadde che con le sue parole, lo mise alle strette ogni giorno, tanto lo importunò da desiderare di morire. 17 Le aprì tutto il suo cuore e le disse: il rasoio mai è passato sulla mia testa, perché io sono Nazir di Elohim fin dal ventre di mia madre; se mi rasassi si allontanerebbe da me la mia forza e mi indebolirei e sarei come tutti gli uomini. 18 Dalila capì che le aveva rivelato tutto il suo cuore; salirono da lei i capi dei Filistei portando l’argento nelle loro mani. 19 Lo fece addormentare sulle sue ginocchia e chiamò un uomo che rasò le sette trecce sulla sua testa e cominciò a dominarlo e la sua forza si allontanò da lui. 20 Gridò: i Filistei su di te Sansone! Si svegliò dal suo sonno e pensò: uscirò come le altre volte e mi libererò. Egli non sapeva che Yhwh si era allontanato da lui. 21 I Filistei lo catturarono e gli cavarono gli occhi, lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo e fu macinatore10 nella casa dei prigionieri. 22 Intanto, i suoi capelli dopo essere stati rasati incominciarono a crescere. 23 I capi dei Filistei si riunirono per offrire un grande sacrificio a Dagon , loro elohim e per festeggiarlo dissero: il nostro elohim ha dato nelle nostre mani Sansone il nostro nemico. 24 Lo vide il popolo e inneggiarono al loro elohim perché dissero: ha dato, il nostro elohim, nelle nostre mani, il nostro nemico, il distruttore della nostra terra che ha accresciuto i nostri morti. 25 Avvenne che, essendo molto allegro il loro cuore11, dissero: chiamate Sansone e ci faccia divertire. Chiamarono Sansone dalla casa dei prigionieri e danzò davanti a loro e lo fecero stare in piedi tra le colonne. 26 Disse Sansone al ragazzo che gli stringeva la mano: conducimi presso le due colonne sulle quali su di esse la casa è fondata. 27 La casa era affollata di uomini e donne e ivi c’erano tutti i capi dei Filistei e sulla terrazza quasi tremila uomini e donne che guardavano Sansone nel divertimento. 28 Sansone invocò Yhwh e disse: mio signore Yhwh ricordati di me ti prego! E dammi forza per favore, solo questa volta; ah! Elohim io certamente mi vendicherò dei Filistei per uno dei miei due occhi. 29 Sansone in mezzo alle due colonne sulle quali la casa era su di esse fondata, si appoggiò ad esse, una con la mano destra e una con la mano sinistra, 30 e Sansone gridò : “muoia la mia vita con i Filistei”; si curvò con forza e la casa cadde sopra i principi e sopra tutto il popolo che era in essa. I morti che fece morire con la sua morte furono molti di più di quelli che uccise nella sua vita. 31 Scesero i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre e lo portarono e salirono e lo seppellirono tra Zorea e Estol nel sepolcro di Manoach suo padre. Egli giudicò Israele per vent’anni.

FINE


1 Nazir era colui che veniva consacrato alla divinità e doveva attenersi a precise regole di comportamento. Come nel caso di Samuele anche Sansone è consacrato già al momento del concepimento.

2 Letteralmente la parola è “salirà” nel senso che salirà a Dio. Il commento è mio.

3 Notare che non è più solo una pietra dove è stato sacrificato il capretto ma, è diventata ora un altare.

4 La parola ebraica Ruach è femminile e ha molti significati: Vento (uragano, raffiche, brezza ecc.) Alito ( fiato respiro sfera della propria interiorità ecc.) Passione ( cuore, coraggio, furore, fortezza d’animo ecc.)

5 Organizzarono dei festeggiamento con gli amici della sposa.

6 La frase del testo può essere tradotta “prima dell’arrivo del sole” oppure “prima di entrare in camera”

7 Sempre esagerati con i numeri.

8 La forma “asino degli asini” è come “Cantico dei cantici” cioè una forma superlativa, era la mascella di un grande asino!

9 Sansone incomincia a cedere. Qui il TM manca di una frase che forse suonava così: “allora mi indebolirei e diventerei come un uomo comune”.

10 Fu addetto a girare la macina.

11 Erano un po’ alticci.