Oggi l'assemblea dei delegati del PD ha eletto Franceschini segretario al posto del dimissionario Veltroni. Nel suo intervento di stamattina, ricordandosi di essere stato il vice di Veltroni ha detto:" Gli errori di Veltroni sono i miei errori". Speriamo che non li ripeta! La cosa strana di questa assemblea è il fatto che non si capisce se questi delegati rappresentano gli elettori del PD o la sua inossidabile oligarchia. Infatti nei sondaggi di Repubblica e del Corriere apparsi su internet, fra la ventina di nomi proposti quali futuri segretari, Franceschini era il meno votato, la maggioranza di chi ha risposto desiderava un nome diverso dai soliti e il più votato è stato Bersani. Eppure nessuno dei delegati ha osato proporre un nome diverso da quello scelto dall'oligarchia, cioé Franceschini.Evviva. Solo il simpatico sardo li ha sfidati ma gli è andata male.
Ad ogni modo vedremo di che pasta è fatto questo nuovo segetario, se saprà organizzare un partito vero con un linea politica comprensibile da tutti e soprattutto decisa democraticamente, altrimenti diremo addio al PD.
Dall'agosto 2021 saranno pubblicati solo traduzioni della Bibbia ebraica. Per selezionare le altre storie cliccare nell'archivio blog oppure a fondo pagina su Blog più vecchi o più recenti
sabato 21 febbraio 2009
mercoledì 11 febbraio 2009
I Patti lateranensi
Oggi ricorre l'80° anniversario della firma dei Patti Lateranensi. Arturo Carlo Jemolo nel suo: "Stato e Chiesa negli ultimi cento anni" ricorda che: Il 13 febbraio Pio XI ricevendo i professori e gli allievi dell'Università del Sacro Cuore, aveva parlato loro a lungo degli Accordi lateranensi e nel suo discorso c'era stato quel passo ben noto: ..."Siamo stati anche dall'altra parte nobilmente assecondati. E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare;"
Sembra quasi una citazione d'attualità. Forse oggi si crede un po' meno nella Provvidenza e un po' di più nell'uomo che governa l'Italia.
A sua volta Mussolini nel discorso alla Camera durante la discussione sul Concordato mise le cose in chiaro a modo suo. Sempre da Arturo Carlo Jemolo. Discorso alla Camera del 13 maggio. "Nella Stato, la Chiesa non è sovrana e non è nemmeno libera"..."Non abbiamo risuscitato il potere temporale dei Papi: lo abbiamo sepolto" ( così il testo ufficiale) ma i giornali del 14 maggio recavano un'altra frase (come spesso nei discorsi del duce)" gli abbiamo lasciato tanto territorio quanto bastasse per seppellirne il cadavere".
Non furono molti i cattolici che osteggiarono il concordato in quanto frutto avvelenato del fascismo, ma ebbero ragione.
Ci sono tempi nei quali la testimonianza e il dissenso salvano la chiesa da un completo naufragio.
Sembra quasi una citazione d'attualità. Forse oggi si crede un po' meno nella Provvidenza e un po' di più nell'uomo che governa l'Italia.
A sua volta Mussolini nel discorso alla Camera durante la discussione sul Concordato mise le cose in chiaro a modo suo. Sempre da Arturo Carlo Jemolo. Discorso alla Camera del 13 maggio. "Nella Stato, la Chiesa non è sovrana e non è nemmeno libera"..."Non abbiamo risuscitato il potere temporale dei Papi: lo abbiamo sepolto" ( così il testo ufficiale) ma i giornali del 14 maggio recavano un'altra frase (come spesso nei discorsi del duce)" gli abbiamo lasciato tanto territorio quanto bastasse per seppellirne il cadavere".
Non furono molti i cattolici che osteggiarono il concordato in quanto frutto avvelenato del fascismo, ma ebbero ragione.
Ci sono tempi nei quali la testimonianza e il dissenso salvano la chiesa da un completo naufragio.
martedì 10 febbraio 2009
Una preghiera per Eluana
De profundis clamavi ad te Domine:
Domine exaudi vocem meam:
Fiant aures tuae intendentes, in vocem deprecationis meae.
Si iniquitates observaveris Domine:
Domine quis sustinebit?
Quia apud te propitiatio est; et propter legem tuam sustinui te Domine.
Sostinuit anima mea in verbo ejus:
Speravit anima mea in Domino.
A custodia matutina usque ad noctem : speret Israel in Domino.
Quia apud Dominum misericordia: et copiosa apud eum redemptio.
Et ipse redimet Israel, ex omnibus iniquitatis ejus
Domine exaudi vocem meam:
Fiant aures tuae intendentes, in vocem deprecationis meae.
Si iniquitates observaveris Domine:
Domine quis sustinebit?
Quia apud te propitiatio est; et propter legem tuam sustinui te Domine.
Sostinuit anima mea in verbo ejus:
Speravit anima mea in Domino.
A custodia matutina usque ad noctem : speret Israel in Domino.
Quia apud Dominum misericordia: et copiosa apud eum redemptio.
Et ipse redimet Israel, ex omnibus iniquitatis ejus
giovedì 5 febbraio 2009
La lega nord sta rovinando l'Italia
Quando i deputati della maggioranza non leghisti e quelli dell'opposizione si accorgeranno del grave danno che il governo Berlusconi, succube della Lega, sta recando all'Italia, sarà sempre troppo tardi. Quando sarà passata la sbornia che i leghisti hanno fatto prendere a tutti con le loro proposte demenziali, demagogiche, razziste, con le loro leggi, che il parlamento si appresta a votare, in questa nostra Italia resteranno solo le macerie di una società civile. Un paese frantumato, paurosamente incivile sarà il frutto avvelenato del leghismo lombardo. Eppure basterebbe solo un po' di buon senso per capire il danno che si sta facendo all'Italia. E' sconcertante che non si alzi in Parlamento nessuna voce autorevole a denunciare i misfatti della lega, anzi perfino dall'opposizione viene coccolata come una importante forza politica! Hanno solo i numeri dalla loro, per il resto sono ignoranti, rozzi, incivili, razzisti e antidemocratici.Se scrivo queste cose è perché non mi sono ancora rassegnato.
Anche a Brescia le cose stanno nello stesso modo. Ne scriverò domani.
Anche a Brescia le cose stanno nello stesso modo. Ne scriverò domani.
domenica 1 febbraio 2009
A proposito dei lefebvriani
Nei giorni scorsi il Papa ha parlato ed è stato chiaro. Eppure rimane il fatto che l'aver tolto la scomunica al vescovo Williamson e ai suoi confratelli è stato un atto di grave imprudenza, perché costoro non hanno modificato per nulla i loro convincimenti e le loro dottrine sul Concilio Vaticano II per le quali i precedenti pontefici li avevano scomunicati. Non basta dire che chi nega la shoah è fuori della comunità ecclesiale e nega insieme la croce di Cristo, costoro negano la shoah eppure sono stati riammessi nella chiesa, gettando enorme discredito su tutta la cattolicità che da anni si batte per riconciliarsi con il popolo ebraico. Queste non sono pecorelle smarrite che la clemenza del Pastore riporta all'ovile, costoro rischiano di far disperdere il gregge.
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