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venerdì 5 marzo 2010
Il rambo lombardo
Lo chiamano il Governatore, è semplicemente il presidente uscente della Regione Lombardia.Come ha saputo che il suo listino non è stato ammesso per difetto di firme e di autentiche, si è presentanto ai giornalisti rambando con spavalda arroganza che le sue firme c'erano tutte e che le elezioni le avrebbe vinte a man bassa. Poi la Corte d'Appello ha confermato che le firme non andavan bene. Altra manifestazione di muscolosa protervia, stavolta grida al complotto, tutti avrebbero tramato contro di lui per impedirgli di governare per altri cinque anni la Lombardia.Evidentemente nella sua megalomane considerazione di sé, si sente governatore a vita, sicché questo inutile formalismo delle firme, viene a interrompere quel che lui considera un suo diritto divino! Eppure l'hanno capito tutti che il "pasticcio" a Milano come a Roma l'hanno combinato i suoi amici di partito e i suoi alleati. Datti una calmata Formigoni, la legge e le regole, ancorché calpestate e disattese ogni giorno dal tuo partito e dal tuo capo del governo, sono ancora vigenti e vanno rispettate.
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