Oggi a Roma,
alla manifestazione indetta dalla Fiom, si è ritrovata tutta l’opposizione al
governo Monti: i metalmeccanici, i no-tav, i centri sociali, gli universitari,
i precari, i partiti Sel e Idv, insomma tutta la gamma assai variegata dell’opposizione
oggi presente in Italia. Che cosa accomuni tutte queste organizzazioni è
difficile da definire. Di certo non rappresentano un’alternativa politica
credibile né al governo Monti, né a qualsiasi altro governo possibile in
Italia. Del Pd s’è visto solo qualche parlamentare. Tuttavia mi sembra che per
il PD sia urgente definire i suoi rapporti politici sia con la Fiom, ovvero la
Cgil, che con la Sel e l’Idv, nel senso che continuando a far credere che con
questa opposizione oggi presente a Roma, si possa stabilire alleanze per
governare in futuro l’Italia, sia un’ambiguità che non porterà da nessuna
parte, sicuramente non al governo.
A proposito
della Fiat, si continua a prendere di
petto il “diabolico” Marchionne, ma ha parer mio le cose sono abbastanza
chiare. Gli eredi Agnelli per non fallire hanno dovuto spostarsi in America e Marchionne
o qualcun altro al suo posto, continueranno a difendere gli interessi Fiat
laddove sono difendibili. Ed in Italia mi pare siano difficilmente difendibili
per la semplice ragione che gli italiani non comprano le macchine Fiat. E la
demagogia di Landini non aiuta a incrementare le vendite. Gli stessi che le
fabbricano, cioè i metalmeccanici Fiom, ne parlano solo male.
Nessun commento:
Posta un commento