Poiché sono a casa bloccato da un trauma alla schiena e non sapendo come ingannare il tempo, ho sfogliato un po' di notizie in internet e ho trovato l'intervista del senatore Corsini al Corriere della Sera, nella quale annuncia il suo ritiro da parlamentare alla fine di questa legislatura. Elencando poi una serie di ragioni critiche del perché egli abbandona l'agone politico.
La principale che egli non dice, sembra a me che sia quella che è meglio lasciare che essere cacciati.
Infatti a lui non piace Renzi e non piace il partito che sarà il PD se Renzi vincerà e diventerà segretario nazionale perché sarà un partito personale. A lui piace il partito che è stato il PDS il DS e che ora non c'è più. Perché era un partito collettivo e non piace il PD di adesso perché come dice Calise è un partito di piccoli oligarchi.
Corsini è una persona simpatica, un poco supponente, afflitto sempre da quel virus di appartenere ad una specie superiore, di essere cioè migliori degli altri e purtroppo di non essere compresi, sicché il popolo italiano non li ha mai favoriti nelle competizioni elettorali, non hanno mai vinto.
Corsini e come lui molti del gruppo dirigente degli ex PCI non si sono mai chiesti come mai dalla fine della seconda repubblica, quando la magistratura in un sol colpo liquidò la DC e il PSI, la classe dirigente che si trovò la strada spianata da questo evento, non è mai riuscita a convincere il popolo italiano che loro erano i migliori, gli unici che avrebbero sollevato le sorti dell'Italia. Abbiamo avuto vent'anni di berlusconismo, interrotto da una vittoria di Romano Prodi. Una sola dico perché quella del 2006 non fu una vittoria, un semplice pareggio con una coalizione tanto raffazzonata da finire ingloriosamente dopo due anni.
E' questa la ragione per la quale il PD attuale non regge e deve cambiare. Il Partito che piacerebbe a Corsini e che spero non sia quello che vuole Cuperlo, è il partito che dalla " gloriosa macchina da guerra" del povero Occhetto ha collezionato solo sconfitte, ultima e la più penosa quella di Bersani.
Ciò detto io credo che sia necessario un radicale ricambio della classe dirigente del PD e un cambio anche generazionale che naturalmente sta già avvenendo. Non so cosa diventerà il PD se vincerà Renzi. So solo che non sarà più il PD di adesso, anche se vincerà Cuperlo il PD non sarà il partito che auspica Corsini, sarà certamente un partito diverso perché le cose che si vogliono conservare a oltranza vengono travolte dalla vita che scorre.
Per queste semplici ragioni io voterò per Renzi.
Ci sarebbe qualcosa da dire anche sulla politica amministrativa di Corsini come sindaco della città di Brescia per dodici anni. Un bilancio sicuramente positivo, ma non tutto rose e fiori. Ci sarà tempo anche per fare la storia della sua amministrazione. Intanto basti dire che il periodo Corsini si colloca in una fase di transizione dopo un glorioso passato di amministrazioni a guida DC e si conclude con l'avvento della peggiore amministrazione di centro destra. Ma lascio la storia agli storici futuri che giudicheranno, spero, con il giusto distacco.
Nessun commento:
Posta un commento