Le Storie della Bibbia

LE STORIE DELLA BIBBIA

sabato 23 ottobre 2021

STORIA DI SAUL

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(Dal 1° Libro di Samuele, capitoli 9-15 – traduzione dal TM di Egidio Papetti. Il resto della vita di Saul, la rivalità e lo scontro con David, è raccontato nei capitoli della “Storia del re David”. Le gesta raccontate in questi capitoli, non sono legate cronologicamente tra loro, probabilmente provengono da due tradizioni complementari; sono piuttosto singoli episodi riguardanti la lotta contro i filistei , e il comportamento antimonarchico di Samuele, qui veggente e profeta. Saul è un personaggio tragico, passerà la sua vita a combattere vittoriosamente i Filistei ma, sarà destituito da re, per non aver ottemperato alla legge dello “herem”, dello sterminio, e per aver salvato la vita al re di Amelek. Dovrà guardarsi dal suo rivale David e diventerà pazzo.)

CAP. 9

1 C’era un uomo della tribù di Beniamino, il cui nome era Kis, figlio di Abiel, figlio di Zeror, figlio di Becorat, figlio di Abiac, figlio di un beniaminita, un prode valoroso. 2 Egli aveva un figlio di nome Saul, alto e bello, non c’era uomo, tra i figli d’Israele, bello più di lui; dalla sua spalla, in altezza, era più alto di tutto il popolo. 3 Si erano smarrite le asine di Kis, padre di Saul. Disse Kis a Saul, suo figlio, va per favore, porta con te uno dei servi e cerca le asine. 4 Attraversarono la montagna di Efraim e passarono nel paese di Salisa ma, non le trovarono. Attraversarono il paese dei Saalim ma, non c’erano. Attraversarono il paese di Beniamino ma, non le trovarono. 5 Essi giunsero nel paese di Zuf e Saul disse al suo servo che era con lui, torniamo affinché mio padre smetta di pensare alle asine e non si preoccupi per noi. 6 Gli rispose, ecco dunque, c’è un uomo di Elohim in questa città; quell’uomo è molto onorato, tutto ciò che dice, di certo avviene. Ora, andiamo là in paese, forse ci indicherà la strada lungo la quale metterci in cammino. 7 Disse Saul al suo servo: ecco, andiamo ma, cosa porteremo all’uomo? Il pane se n’è andato dalle nostre bisacce e non c’è regalo da portare all’uomo di Elohim; Che cosa abbiamo con noi? 8 Il ragazzo continuò a rispondere a Saul e disse: ecco, si è trovato nelle mie mani un quarto di siclo d’argento, lo darò all’uomo di Elohim ed egli ci indicherà la strada. 9 Una volta, in Israele quando un uomo andava a consultare l’Elohim, diceva: andiamo dal veggente. Perché il profeta di oggi, in passato si chiamava veggente. 10 Disse Saul al suo compagno, hai parlato bene, dunque andiamo! Andarono verso la città dove c’era l’uomo di Elohim. 11 Essi salirono lungo la salita della città e incontrarono delle ragazze che uscivano per attingere acqua; e chiesero loro: è qui il veggente? 12 Risposero loro e dissero: c’è, ecco, davanti a te, presto ora, perché oggi è arrivato in città; perché oggi sacrificherà per il popolo sulla collina (altura). 13 Come entrerete in città così lo troverete, prima che salga l’altura per mangiare, perché il popolo non mangerà prima del suo arrivo, perché egli benedirà “la vittima del sacrificio”, dopo di che mangeranno i convocati; ed ora salite, ché oggi lo incontrerete. 14 Essi salirono in città e arrivati al centro della città, ecco Samuele, che usciva per incontrare loro e salire sulla collina. 15 Yhwh aveva rivelato all’orecchio di Samuele, il giorno prima, dell’arrivo di Saul, dicendo: 16 come ora, a quest’ora domani, manderò a te un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. E lo renderai vittorioso dalla mano (dall’oppressione) dei filistei; giacché ho visto il mio popolo e perché è arrivato a me il suo grido. 17 Samuele vide Saul e Yhwh lo interpellò, ecco, questo è l’uomo di cui ti avevo parlato; egli avrà potere sul mio popolo. 18 Saul si avvicinò a Samuele nel mezzo della porta e disse: dimmi per favore, dov’è la casa del veggente? 19 Rispose Samuele a Saul: io sono il veggente. Salite davanti a me sulla collina; oggi mangerete con me e domani ti lascerò andare e tutto ciò che c’è nel tuo cuore, io ti riferirò. 20 Quanto alle asine smarrite tre giorni fa1, non si crucci il tuo cuore, perché sono state ritrovate. Per chi è, ogni desiderio di Israele, se non per te e per tutta la casa di tuo padre? 21 Rispose Saul e disse: non sono io della tribù di Beniamino? Della più piccola delle tribù di Israele? E la mia famiglia, non è forse la più piccola di tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché tu mi dici queste cose? 22 Samuele prese Saul e il suo garzone e entrarono nella stanza e diede loro il primo posto fra i convitati; essi erano trenta uomini. 23 Samuele disse al cuoco: prendi la porzione che ho dato a te, per la quale ti dissi di conservarla con te. 24 (testo corrotto) Il cuoco tolse la coscia e quanto è sopra di essa, la pose davanti a Saul e disse (il soggetto dovrebbe essere Samuele): ecco il rimasto è davanti a te, mangia! Perché ho chiamato il popolo alla festa dicendo che era stata conservata per te. E Saul quel giorno mangiò con Samuele2. 25 Discesero dalla collina verso la città, e parlò con Saul sulla terrazza. 26 Si alzarono presto, quando nel salire dell’alba, Samuele chiamò Saul dal tetto dicendo: alzati che ti devo inviare; Saul si alzò e uscirono fuori loro due, lui e Samuele. 27 Nello scendere essi al limite della città, Samuele disse a Saul, parla al ragazzo che passi davanti a noi, egli passò. Tu resta, perché oggi, io ti farò ascoltare le parole di Elohim.

CAP. 10

1 Samuele prese il piccolo orcio dell’olio, lo versò sulla sua testa, lo baciò e disse: non è forse vero che Yhwh ha unto te, come capo, sopra il suo possesso?3 2 Oggi, nel tuo andare lontano da me, incontrerai due uomini presso il sepolcro di Rachele, al confine con Beniamino, in Zelzoc e ti diranno: le asine che tu sei andato a cercare, sono state trovate, ecco, tuo padre ha lasciato perdere la faccenda delle asine e si preoccupa per voi dicendo: che cosa devo fare per mio figlio? 3 Tu passerai oltre e arriverai al grande albero del Tabor; là incontrerai tre uomini in viaggio verso Elohim a Bet-El; uno porta tre capretti, uno porta tre pani rotondi, uno porta tre otri di vino. 4 Ti chiederanno come stai e ti daranno due pani e tu li prenderai dalle loro mani. 5 Dopo di che arriverai alla collina di Elohim ( Gàbaa) dove c’è una guarnigione di filistei, accadrà che tu, nell’entrare in città, ti imbatterai in un gruppo di profeti che scendono dalla collina con davanti a loro: arpe, timpani, flauti e cetre, ed essi che profetizzano. 6 Penetrerà in te lo spirito di Yhwh e ti farà profetizzare con loro e sarai cambiato in un altro uomo. 7 Quando arriveranno a te questi segni, fa ciò che ti capita, devi sapere che Elohim è con te. 8 Tu scenderai prima di me a Gàlgala, ecco, io ti seguirò per sacrificare olocausti e per sacrificare sacrifici di pace; sette giorni aspetterai, fino al mio arrivo da te. Ti farò sapere cosa dovrai fare. 9 Quando voltò le sue spalle per andar via da Samuele, Elohim cambiò a lui il cuore, dopo, tutti quei segni arrivarono quello stesso giorno. 10 Arrivarono là a Gàbaa ed ecco un gruppo di profeti avvicinarsi a lui, penetrò in lui lo spirito di Elohim e profetava in mezzo a loro. 11 Tutti quelli che lo conoscevano, da ieri e dall’altro ieri ( da sempre) e lo videro con i profeti profetare, disse il popolo, ciascuno al suo vicino, che cosa è accaduto al figlio di Kis? Anche Saul è fra i profeti? 12 Uno del posto rispose e disse: chi è il loro padre? Per questo ci fu il proverbio “anche Saul è fra i profeti”. 13 Terminò di profetare e andò verso la collina. 14 Disse lo zio a Saul, a lui e al suo garzone: dove siete andati? Rispose: a cercare le asine ma, non si sono viste perché non c’erano. Allora siamo andati da Samuele. 15 Disse lo zio a Saul, raccontami per favore che cosa vi disse Samuele. 16 Saul disse a suo zio: ci ha riferito per certo che le asine erano state ritrovate ma, circa la questione del regno, non gli riferì ciò che aveva detto Samuele. 17 Samuele convocò il popolo presso Yhwh a Mizpà. 18 Disse ai figli d’Israele, così dice Yhwh, Elohim di Israele: io ho fatto uscire Israele dall’Egitto e vi ho salvato dalla mano dell’Egitto e dalla mano di tutti i regni che vi opprimono. 19 Ma, voi oggi fuggite il vostro Elohim, il quale vi salva da tutte le vostre disgrazie e dalle vostre angosce. E avete chiesto a lui che un re fosse posto su di voi. Ed ora presentatevi davanti a Yhwh, secondo le vostre tribù e secondo i vostri casati (famiglie). 20 Samuele avvicinò tutte le tribù d’Israele e la sorte designò Beniamino. 21 Avvicinò la tribù di Beniamino e i suoi casati e la sorte designò il casato di Matri; e la sorte designò Saul4 figlio di Kis. Lo cercarono ma, non fu trovato. 22 Chiesero ancora a Yhwh: è arrivato o ancora no? Rispose Yhwh, ecco, egli si è nascosto fra i bagagli. 23 Corsero e lo presero da là e lo collocarono in mezzo al popolo; era alto più di tutto il popolo, dalla sua spalla e oltre. 24 Samuele disse a tutto il popolo: vi ho fatto vedere che Yhwh ha scelto lui, perché non c’è nessuno come lui fra tutto il popolo e dicevano: viva il re! 25 Samuele parlò al popolo con giudizio del potere regale; lo scrisse in un libro e lo depose davanti a Yhwh. Samuele lasciò andare tutto il popolo, ciascuno alla sua casa. 26 Anche Saul andò alla sua casa in Gàbaa e partirono con lui dei valorosi, i quali erano toccati da Elohim nel loro cuore. 27 Ma, i figli di Belial dicevano: come ci salverà costui? Lo disprezzavano e non gli portarono l’offerta ma, egli restò silenzioso.

CAP. 11

1 Nacas, degli Ammoniti, salì e si accampò contro Jabes di Galad. Tutti gli uomini di Jabes dissero a Nacas: fa un patto con noi e saremo tuoi servi. 2 Rispose ad essi, Nacas l’ammonita: patteggerò con voi in questo modo: di cavare a voi tutti, l’occhio destro, così da porre una vergogna su tutto Israele. 3 Gli anziani di Jabes risposero: lasciaci sette giorni, noi manderemo messaggi in tutto il territorio di Israele, se nessuno ci salverà, noi usciremo verso di te. 4 I messaggeri giunsero alla collina di Saul e parlarono della faccenda alle orecchie del popolo; tutto il popolo alzò la voce e pianse. 5 Ecco, Saul arrivò, dietro la mandria, dalla campagna. Disse Saul: che cos’ha il popolo che piange? Gli raccontarono le parole degli uomini di Jabes. 6 Nell’udire quelle parole, lo spirito di Elohim penetrò dentro Saul che si arrabbiò molto. 7 Prese un paio di buoi e, a pezzi, li mandò in tutto il territorio d’Israele, per mano dei messaggeri, dicendo: a quegli che non uscirà con noi, dietro a Saul e dietro a Samuele, così farà ai suoi buoi. Il timore di Yhwh cadde sul popolo e uscirono come un sol uomo. 8 Li passò in rassegna a Bezek, i figli d’Israele erano trecentomila e gli uomini di Giuda trentamila. 9 E dissero ai messaggeri che erano venuti: agli uomini di Jabes direte così, domani, nel diventare caldo il sole, per voi sarà la salvezza. Arrivarono i messaggeri e riferirono agli uomini di Jabes che si rallegrarono. 10 Allora gli uomini di Jabes dissero (a Nacas) domani usciremo presso di voi e farete a noi tutto ciò che è bene ai vostri occhi. 11 All’indomani, Saul collocò il popolo in tre schiere armate e arrivarono in mezzo all’accampamento, all’inizio del giorno e colpirono Ammon fino a quando il giorno si fece caldo. I superstiti furono dispersi e di loro non ne restarono due insieme. 12 Il popolo disse a Samuele, chi è che disse: dovrà Saul regnare su di noi? Dacci quegli uomini che li metteremo a morte. 13 Disse Saul: in questo giorno non morirà nessuno, perché oggi Yhwh ha compiuto una liberazione in Israele. 14 Samuele disse al popolo: andate, andiamo a Ghilgal (Gàlgala) e là inaugureremo il regno. 15 Andarono, tutto il popolo a Ghilgal e là nominarono re Saul, davanti a Yhwh, in Ghilgal e sacrificarono olocausti e sacrifici di pace davanti a Yhwh; là furono molto felici, Saul e tutti gli uomini d’Israele.

CAP. 125

1 Disse Samuele a tutto Israele, ecco, ho ascoltato la vostra voce, di tutti quelli che mi hanno parlato ed io ho fatto regnare su di voi, un re. 2 Adesso, ecco, il re si metterà in cammino davanti a voi, io sono vecchio e canuto; i miei figli, eccoli con voi, io ho camminato davanti a voi, dalla mia giovinezza, fino a questo giorno. 3 Eccomi, datemi una risposta, di fronte a Yhwh e di fronte al suo unto; a chi ho preso un bue? A chi ho preso l’asino? Chi ho sfruttato? Chi ho compiaciuto? Dalla mia mano da chi ho preso una tangente? Ovvero ho nascosto i miei occhi per lui?6 Ecco io vi restituisco. 4 Risposero: non ci hai sfruttato, non ci hai compiaciuto, e non hai preso mai niente dalla mano di qualcuno. 5 Disse loro: Yhwh è testimone contro di voi e testimone il suo unto, in questo giorno, che non avete trovato niente nelle mie mani. Disse: (il popolo?) è testimone. 6 Disse Samuele al popolo: Yhwh che ha fatto Mosè e Aronne, che ha fatto salire i vostri padri dal paese d’Egitto, 7 ora, prendete posizione e io giudicherò con voi, davanti a Yhwh, tutta la generosità che Yhwh ha avuto con voi e con i vostri padri. 8 Quando Giacobbe arrivò in Egitto, gridarono i vostri padri, verso Yhwh. Yhwh mandò Mosè e Aronne e uscirono i vostri padri dall’Egitto e abitarono in questo luogo. 9 Ma, dimenticarono Yhwh, loro Elohim, e li vendette nelle mani di Sisara, capo dell’esercito di Cazor, e nelle mani dei Filistei e nelle mani del re di Moab che combatterono contro di loro. 10 Gridarono a Yhwh e dissero: abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato Yhwh e siamo passati ai Baal e alle Astarti ma, adesso salvaci dalla mano dei nostri nemici e noi ti serviremo. 11 Yhwh mandò Jerub-Baal e Barak e Jefte e Samuele e vi liberò dalla mano dei vostri nemici intorno a voi e tornaste tranquilli. 12 Vedeste che Nacas, re degli Ammoniti, veniva contro di voi e mi chiedeste : un re regni su di noi; no! Yhwh, vostro Elohim, regna su di voi. 13 Ora, ecco il re che avete scelto, che avete chiesto, ecco Yhwh ha dato su di voi un re. 14 Se avrete timore di Yhwh e lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alle parole di Yhwh, sarete anche voi e il re, che regna su di voi, al seguito di Yhwh, vostro Elohim. 15 Se non ascolterete la voce di Yhwh e sarete ribelli alle parole di Yhwh, allora la mano di Yhwh sarà su di voi come fu sui vostri padri. 16 Anche adesso, state in piedi e guardate questo grande evento che Yhwh farà davanti a voi. 17 Non è forse tempo di mietere i grani? Ma, io invocherò Yhwh ed egli manderà tuoni e pioggia e saprete e vedrete, perché avete fatto molto male, davanti a Yhwh, nel chiedere per voi un re. 18 Samuele invocò Yhwh: Yhwh mandò quel giorno tuoni e pioggia e tutto il popolo fu molto spaventato, con Yhwh e con Samuele. 19 Tutto il popolo disse a Samuele: intercedi presso Yhwh, tuo Elohim affinché i tuoi servi non siano fatti morire, poiché abbiamo aggiunto, a tutti i nostri peccati, il male di aver chiesto un re per noi. 20 Samuele disse al popolo: non abbiate timore, voi avete fatto tutto questo male ma, non allontanatevi dal seguire Yhwh e servite Yhwh con tutto il vostro cuore. 21 Non allontanatevi per seguire cose vuote che non vi giovano e non vi salvano, perché esse sono vuote. 22 Perché Yhwh non abbandonerà il suo popolo, a causa del suo grande nome, perché Yhwh ha giurato di fare di voi, il suo popolo. 23 Quanto a me, lungi da me di peccare contro Yhwh, di smettere di supplicare per voi, di mostrare a voi la strada buona e giusta. 24 Ma, temete Yhwh e servitelo in verità, con tutto il vostro cuore, perché vedete ciò che di grande ha fatto con voi. 25 Se farete il male, voi e anche il vostro re, scomparirete.

CAP. 13

1 Il primo versetto del TM è decisamente inverosimile, infatti recita così: “Saul aveva un anno quando diventò re e regnò due anni su Israele.” 2 Saul scelse per sé tremila di Israele, e furono con Saul duemila in Micmas e sul monte di Bet-El; mille erano con Jonatan sulla collina di Beniamino e il resto del popolo, ciascuno alla sua tenda. 3 Jonatan colpì una guarnigione di filistei che era sulla collina (di Beniamino) e i filistei lo seppero. Saul suonò nel corno in tutto il paese dicendo: ascoltino gli ebrei. 4 E tutto Israele udirono dire: Saul ha colpito la guarnigione dei filistei; Israele ha aperto le ostilità con i filistei e il popolo gridò dietro a Saul a Gàlgala. 5 I filistei si raccolsero per combattere con Israele, tremila carri e seimila cavalieri e una moltitudine innumerevole come la sabbia che è sulla sponda del mare; salirono e si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. 6 Gli uomini di Israele videro che c’era pericolo per loro; poiché il popolo era oppresso, si nascosero tutti nelle caverne, nelle fessure delle rocce, nelle grotte, nei pozzi. 7 Alcuni degli ebrei attraversarono il Giordano, nella terra di Gad e Ghilad. 8 Saul era ancora in Gàlgala con tutto il popolo che lo seguiva. 9 Aspettò sette giorni per l’incontro con Samuele. Ma, Samuele non venne a Gàlgala e il popolo rompeva la fedeltà a lui (Saul). 10 Quand’ecco, nel terminare di sacrificare l’olocausto, Samuele arrivò. Saul uscì per incontrarlo e per benedirlo. 11 Samuele disse: che cosa hai fatto? Poiché ho visto che il popolo si allontanava da me, e tu non arrivavi all’appuntamento, nei giorni previsti, mentre i filistei si erano riuniti a Micmas, 12 ho pensato: adesso i filistei scenderanno contro di me a Gàlgala, e ancora non avevo placato la faccia di Yhwh; mi feci forza e sacrificai l’olocausto. 13 Disse Samuele a Saul: hai agito da stolto; non hai osservato il precetto di Yhwh, tuo Elohim, che ti aveva ordinato. Perché adesso Yhwh avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14 Ora il tuo regno non sarà confermato. Yhwh ha cercato per sé un uomo come il suo cuore, Yhwh lo ha comandato quale capo sul suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che ti aveva ordinato Yhwh. 15 Samuele si alzò e partì da Gàlgala, collina di Beniamino; Saul passò in rassegna il popolo che si trovava con lui: seicento uomini. 16 Saul e Jonatan, suo figlio e il popolo che si trovava con loro stavano sulla collina di Beniamino e i filistei erano accampati a Micmas. 7 Usciva intanto la squadra di sabotatori dall’accampamento dei Filistei, divisa in tre gruppi; uno dei gruppi si sarebbe volto verso la strada di Ofra, verso la terra si Sual. 18 Una squadra si sarebbe volto verso la strada di Bet-Koran, un’altra avrebbe preso la strada del territorio dall’alto sopra la valle di Zobaim, verso il deserto. 19 Un fabbro non si trovava in tutta la terra d’Israele, perché così – dicevano i filistei – gli ebrei non facevano spade e aratri. 20 Tutto Israele scendeva presso i Filistei per affilare, ciascuno, il proprio aratro, la sua zappa, la scure, il vomere e lo scalpello. 21 E il prezzo era imposto, 2/3 di siclo per i vomeri e per le zappe; un terzo, per una zappa tridente, per le scuri e per ognuno dei pungoli. 22 Nel giorno della battaglia, non si trovò né una spada né un pugnale in mano a tutto il popolo che si trovava con Saul e con Jonatan. Si trovò solo per Saul e per Jonatan, suo figlio. 23 Una guarnigione di Filistei uscì verso il passo di Micmas.

CAP. 14

1 Avvenne che, un giorno, Jonatan, figlio di Saul, disse al suo scudiero:7 su passiamo verso la guarnigione dei Filistei, che stava di fronte a lui ma, non lo riferì a suo padre. 2 Saul stava sulla cima della collina sotto il melograno, che era in Migron e il popolo stava con lui, circa seicento uomini. 3 Achià, figlio di Achitub fratello di Jacobod, figlio di Finees, figlio di Eli, sacerdote di Yhwh in Silo, portava l’ efod e il popolo non sapeva che Jonatan era partito. 4 Tra i passaggi che Jonatan cercò di attraversare, verso la guarnigione dei Filistei, c’era un dente di roccia da una parte e un dente di roccia dall’altra parte, il nome di uno, Bozèz e il nome dell’altro Sène. 5 Il dente di uno dei picchi rocciosi era a settentrione, di fronte a Micmas e l’altro a oriente, di fronte a Gàbaa. 6 Disse Jonatan al suo scudiero: su, attraversiamo, verso il luogo di quegli incirconcisi, forse Yhwh aiuterà noi, perché per Yhwh non c’è nessun impedimento ad aiutare con molti o con pochi. 7 Rispose il suo scudiero: fa tutto ciò che il tuo cuore ti suggerisce, ecco, io sarò con te, come il tuo cuore. 8 Disse Jonatan, ecco noi passiamo verso gli uomini e ci mostriamo a essi. 9 Se diranno a noi così: fermatevi, perché noi vi raggiungiamo! Allora noi resteremo in basso e non saliremo da loro. 10 Se a noi diranno così: salite! Noi saliremo, perché Yhwh li darà nelle nostre mani; questo per noi è il segno. 11 Loro due si mostrarono alla guarnigione dei Filistei; dissero i Filistei: ecco gli ebrei, sono usciti dalle caverne dove si erano nascosti. 12 Gli uomini della guarnigione parlarono a Jonatan e allo scudiero e dissero: salite da noi, vi faremo conoscere qualcosa. Disse Jonatan al suo scudiero: Sali dietro a me, perché Yhwh li ha messi nelle nostre mani. 13 Salì Jonatan poggiandosi sulle sue mani e sui suoi piedi e lo scudiero dietro di lui. Cadevano davanti a Jonatan e lo scudiero, dietro, li faceva morire 14 Fu la prima strage nella quale, Jonatan e il suo scudiero, colpì circa venti uomini, nello spazio di circa metà solco di un campo arato. 15 Ci fu spavento nell’accampamento, nel territorio e in tutto il popolo; la guarnigione e la squadra d’assalto, si spaventarono anche loro e la terra tremò. Ci fu come uno spavento di Elohim8. 16 Le spie di Saul, sulla collina di Beniamino, ecco videro la moltitudine che trasaliva e fuggiva alla rinfusa. 17 Disse Saul al popolo che era con lui: per favore passate in rassegna e guardate chi si è allontanato da noi. Passarono in rassegna ed ecco, non c’era Jonatan e il suo scudiero. 18 Disse Saul a Achià: portami l’arca di Elohim, perché quel giorno, l’arca di Elohim era con i figli d’Israele. 19 Mentre ancora Saul parlava al sacerdote, il tumulto che c’era nell’accampamento dei Filistei, partì e arrivò crescendo; disse Saul al sacerdote: ritira la tua mano. 20 Saul gridò a tutto il popolo che era con lui ed entrarono nella battaglia; ed ecco, la spada di ciascuno era contro il suo compagno, il panico era molto cresciuto. 21 Gli ebrei che prima erano con i Filistei, saliti con loro nell’accampamento, si volsero anch’essi per essere con Israele, che era con Saul e Jonatan. 22 Tutti gli uomini d’Israele che erano nascosti sulle montagne di Efraim, udirono che i Filistei erano fuggiti, aderirono anch’essi e li seguirono nella battaglia. 23 Yhwh salvò in quel giorno Israele e la battaglia attraversò Bet-Aven. 24 Gli Israeliti in quel giorno erano sotto pressione, Saul minacciò9 il popolo dicendo: maledetto l’uomo che mangerà pane prima di sera; prima che mi sia vendicato dei miei nemici. 25 Tutto il paese arrivò presso una selva e c’era del miele sul terreno; 26 entrò il popolo nella selva ed ecco, il miele colava ma, nessuno allungava la sua mano verso la bocca, perché il popolo temeva il giuramento. 27 Jonatan non aveva udito che suo padre aveva fatto giurare il popolo, e allungò la punta del bastone che aveva in mano, e lo immerse nel favo del miele, e portò la sua mano alla bocca e i suoi occhi si illuminarono. 28 Parlò uno del popolo e disse: Un giuramento ha fatto giurare tuo padre al popolo dicendo: maledetto colui che mangerà pane oggi! Il popolo era stanco. 29 Jonatan disse: mio padre ha provocato il paese; guardate per favore come brillano i miei occhi, perché ho mangiato un poco di questo miele. 30 Se dunque il popolo, avesse mangiato dal bottino dei suoi nemici che raggiunse, ora non sarebbe forse maggiore la strage dei Filistei? 31 Colpirono i Filistei, in quel giorno, da Micmas a Aialon e il popolo era molto stanco. 32 Il popolo si gettò sul bottino e presero pecore, armenti, buoi e vitelli e macellarono in terra e mangiarono con il sangue. 33 Fu riferito a Saul dicendo: ecco il popolo sta peccando contro Yhwh, mangiando con il sangue. Disse: avete tradito. Rotolate verso di me una grossa pietra. 34 Disse Saul: disperdetevi fra il popolo e dite loro che siano portati a me, di ciascuno, il suo bue, il suo montone; macellate qui e mangiate così non peccherete contro Yhwh, mangiando col sangue; portarono, tutto il popolo, ciascuno, il suo bue nella sua mano10; nella notte li macellarono. 35 Saul, costruì un altare a Yhwh; con questo iniziò a costruire altari a Yhwh. 36 Disse Saul: inseguiamo i Filistei stanotte, saccheggiamoli sino al sorgere del giorno, di loro non resterà un uomo. Risposero: tutto ciò che è meglio ai tuoi occhi, fallo. Disse il sacerdote: non ci accostiamo all’Elohim? 37 Saul chiese all’Elohim: devo inseguire i filistei? Li darai nelle mani di Israele? In quel giorno non gli risposero. 38 Disse Saul: avvicinatevi, non siete forse i capi del popolo? Esaminate e guardate chi fra di loro, oggi, ha commesso questo peccato. 3911 Per la vita di Yhwh che ha salvato Israele, costui, se fosse anche Jonatan mio figlio, non sarà diverso, certamente dovrà morire. Non ci fu risposta dal popolo. 40 Disse a tutto Israele: voi sarete da una parte, io e mio figlio Jonatan, saremo dall’altra. Disse il popolo a Saul: il meglio ai tuoi occhi, fallo! 41 Disse Saul a Yhwh, Elohim di Israele, dai, scegli l’irreprensibile! Designò Jonatan e Saul e il popolo si fece da parte. 42 Disse Saul: gettate la sorte tra me e Jonatan mio figlio e designò Jonatan. 43 Disse Saul a Jonatan: raccontami che cosa hai fatto. E Jonatan gli raccontò e disse: mangiare ho mangiato, dalla punta del bastone che avevo nella mia mano, ho mangiato un poco di miele; ecco, morirò. 44 Disse Saul: così Elohim farà e anche peggio, perché certamente tu Jonatan dovrai morire. 45 Disse il popolo a Saul: forse che Jonatan dovrà morire? Che ha conquistato questa grande vittoria per Israele? Lungi da noi; per la vita di Yhwh, non cadrà a terra neanche un pelo della sua capigliatura, perché con Elohim oggi ha combattuto; il popolo riscattò Jonatan e non morì. 46 Saul si ritrasse dall’inseguire i Filistei ed essi partirono per i loro luoghi. 47 Saul si impadronì del potere in Israele e combatté contro i suoi nemici intorno; contro Moab, contro gli Ammoniti, contro Edom e contro i re di Zaba, contro i Filistei; dovunque si volgeva, riusciva. Compì gesta di valore, colpì Amalek e salvò Israele dalla mano dei saccheggiatori. 49 Furono figli di Saul: Jonatan, Isvì e Malchisua; il nome delle due figlie: il nome della maggiore, Merab, il nome della minore Mical. 50 Il nome della moglie di Saul era Achinoam, figlia di Achimaz e il nome del capo del suo esercito, Abner, figlio di Ner, zio di Saul. 51 Kis, padre di Saul e Ner, padre di Abner, erano figli di Abniel. 52 Ci fu guerra dura contro i Filistei, tutto il tempo del regno di Saul. Saul teneva d’occhio tutti gli uomini forti e ogni valoroso lo prendeva con sé.

CAP. 15

1 Disse Samuele a Saul: Yhwh mi ha mandato per consacrarti re sul suo popolo, su Israele. Adesso ascolta le parole di Yhwh. 2 Così dice Yhwh degli eserciti: mi sono occupato di ciò che ha fatto Amelek a Israele, gli sbarrò la strada mentre fuggiva dall’Egitto. 3 Adesso parti, colpisci Amelek e votali allo sterminio, tutto ciò che è suo e non avere pietà per lui; uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini. 4 Saul mobilitò il popolo e lo passò in rassegna a Telaim, erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 5 Saul arrivò fino alla città di Amelek e tese un’imboscata nella valle. 6 Disse Saul ai Keniti: andate, allontanatevi, scendete, non restate in mezzo agli Amaleciti, affinché non siate accomunati a loro. Voi avete avuto benevolenza con tutti i figli d’Israele, nella loro uscita dall’Egitto. I keniti si allontanarono da Amelek. 7 Saul colpì Amelek da Avilà andando verso Sur, che è in faccia all’Egitto. 8 Prese Agag, re di Amelek, vivo. Tutto il popolo fu passato a fil di spada. 9 Ebbe pietà Saul, e il popolo, verso Agag e verso la parte migliore delle greggi, del bestiame, delle coppie di buoi, verso i montoni e verso tutto il meglio; non vollero votarlo all’interdetto, ma, le altre cose, furono disprezzate e sottovalutate e le votarono allo sterminio12. 10 La parola di Yhwh fu rivolta a Samuele dicendo: 11 mi sono pentito di aver fatto regnare Saul come re, perché si è allontanato dal seguire me, e non ha eseguito la mia parola. Samuele non dormì e gridò a Yhwh tutta la notte. 12 Si alzò presto Samuele per incontrare Saul al mattino. Fu riferito a Samuele dicendo: Saul è andato verso Carmel, ecco un monumento per sé, si è allontanato, è passato ed è sceso a Gàlgala. 13 Samuele arrivò presso Saul. Gli disse Saul: tu sei benedetto da Yhwh, ho eseguito la parola di Yhwh. 14 Disse Samuele: cos’è questo rumore di pecore che io sento? E il rumore del bestiame che io sento? 15 Rispose Saul: li abbiamo portati dagli Amaleciti, perché il popolo ha avuto pietà delle pecore e del bestiame, per questo sarà sacrificato a Yhwh, tuo Elohim, il resto lo abbiamo sterminato. 16 Samuele disse a Saul: lascia perdere! Lascia che ti riferisca ciò che mi ha detto stanotte Yhwh, rispose: parla! 17 Disse Samuele: non sei tu – anche se piccolo ai tuoi occhi – capo delle tribù d’Israele? 18 Yhwh ti aveva mandato per un’impresa e ti aveva detto: tu voterai allo sterminio i peccatori di Amalek e combatterai contro di loro fino al loro sterminio. 19 Perché non hai ascoltato la voce di Yhwh? Perché ti sei interessato del saccheggio e hai compiuto il peggio agli occhi di Yhwh? 20 Saul rispose a Samuele: io ho ascoltato la voce di Yhwh e sono andato per l’impresa per la quale mi aveva mandato. Ho portato Agag, re di Amalek ma ho votato allo sterminio gli Amaleciti. 21 Il popolo, ha preso pecore e bestiame, la parte migliore, per fare sacrifici a Yhwh, tuo Elohim, a Gàlgala. 22 Disse Samuele: Yhwh desidera olocausti e sacrifici come obbedire alla parola e ascoltare la voce di Yhwh? Ecco, obbedire è meglio dei sacrifici, dare retta è meglio del grasso dei montoni. 23 Perché peccato-oracolare (divinazione) è la ribellione; colpa e terafim la ribellione; a causa dell’aver rigettato la parola di Yhwh, egli rigetta te da re. 24 Disse Saul a Samuele: ho peccato, perché ho trasgredito la parola di Yhwh e le tue parole; ho temuto il popolo e ho ascoltato le sue parole. 25 Adesso sollevami dal mio peccato, torna con me e mi prostrerò a Yhwh. 26 Rispose Samuele a Saul: non tornerò con te, perché tu ha i rigettato la parola di Yhwh e Yhwh ti ha rigettato dall’essere re su Israele. 27 Samuele si voltò per andarsene ma, Saul, afferrò un lembo del suo mantello e lo strappò. 28 Gli disse Samuele: Yhwh ha strappato a te il regno d’Israele, oggi stesso, e lo ha dato a un tuo vicino, migliore di te. 29 Ed anche “la gloria” d’Israele non tradirà e non si pentirà, perché lui non è uomo per pentirsi. 30 Disse: ho peccato, adesso, per favore onorami di fronte agli anziani del mio popolo e di fronte a Israele, torna con me ed io mi prostrerò a Yhwh tuo Elohim. 31 Samuele tornò al seguito di Saul. Si prostrò Saul a Yhwh. 32 Samuele disse: portatemi Agag, re di Amalek; venne davanti a lui Agag, incatenato; disse Agag: veramente si è allontanata l’amarezza della morte! 33 Rispose Samuele: come la tua spada ha privato le donne (dei loro figli) così sarà privata, fra le donne, anche tua madre. Samuele trucidò Agag davanti a Yhwh in Gàlgala. 34 Partì Samuele per Rama e Saul salì verso casa, sulla collina di Saul. 35 Samuele non ebbe più occasione di vedere Saul fino al giorno della sua morte.

FINE

1 Letteralmente: il giorno tre dei giorni.

2 Altre traduzioni del versetto 24: Fulvio Nardoni, 1960. “Il cuoco prese la coscia con ciò che le è sopra e la mise davanti a Saul. E Samuele gli disse: ecco, ciò che è stato serbato, mettitelo davanti e mangia, poiché l’abbiamo messo da parte per te, per mangiarlo insieme ai convitati in questa adunanza”. Edizione CEI, 1971. “Il cuoco, portò la coscia e la coda e la pose davanti a Saul, mentre Samuele diceva: ecco, ciò che è avanzato, ti è posto davanti, mangia! Perché proprio per te è stato serbato, perché lo mangiassi con gli invitati”. La Vulgata, tenere presente che Girolamo traduce da un testo più antico del TM. “ Levò dunque il cuoco la coscia e la pose davanti a Saul. E Samuele disse: ecco ciò che di proposito ti è stato conservato, quando ho chiamato il popolo”.

3 Il suo possesso è il popolo d’Israele.

4 Saul, prima è stato unto re da Samuele poi scelto con il sorteggio.

5 In questo capitolo c’è in modo molto evidente la mano del redattore deuteronomico che ripete lo schema classico del Deuteronomio, l’uscita dall’Egitto ecc.

6 Ho chiuso un occhio nel giudicare.

7 Garzone portatore delle sue armi.

8 Un fenomeno divino.

9 Fece un giuramento di maledizione.

10 In suo possesso.

11 Il testo masoretico è corrotto, la versione è congetturale.

12 Il testo masoretico è un po’ incomprensibile.

venerdì 22 ottobre 2021

STORIA DI SAMUELE

 

L'introduzione a tutte le storie si può leggere cliccando su "Le Storie della Bibbia" in alto a sinistra.

(traduzione dal testo masoretico di Egidio Papetti)

I primi otto capitoli del 1° libro di Samuele raccontano  la nascita e la vocazione di Samuele; questo libro che segue il libro dei Giudici nella cronologia biblica dell’Antico Testamento ci consente di conoscere la storia d’Israele fino alla nascita della monarchia, proseguendo poi nel 2° Samuele fino alla fine del re David. I racconti di Samuele non sono molto lineari e la coerenza letteraria del 1° Samuele è solo di facciata. Si consiglia di leggere, riguardo a questi capitoli e a quelli che riguardano la Storia di Saul, i testi di Thomas Romer: “L’Arca di Yhwh” e “La leggenda originaria del re Saul”, che si posso trovare in internet.

CAP. 1

1 Ci fu un uomo di Armataim, zufita, della montagna di Efraim; il suo nome Elkana, figlio di Ieroham, figlio di Tohu, figlio di Zuf, l’efraita. 2 Aveva due donne, il nome di una: Hanna, il nome della seconda Peninà. Peninà aveva dei figli e Hanna non aveva figli. 3 Salì l’uomo dalla sua città, dopo i giorni di un anno (ogni anno) per prostrarsi e sacrificare a Yhwh degli eserciti,1 a Silo. 4 Là c’erano due figli di Eli. Kofni e Pincas, sacerdoti di Yhwh. 5 Venne il giorno e Elkana sacrificò2 e diede a Peninà sua moglie, a tutti i suoi figli e alle sue figlie, una porzione. E ad Hanna diede una porzione allo stesso modo,3 ma più abbondante perché egli amava Hanna ma, Yhwh aveva chiuso il suo utero. 6 La sua rivale la provocava anche con sdegno fino a mortificarla perché Yhwh aveva chiuso il suo utero, 7 così faceva anno dopo anno; bastava la sua salita alla casa di Yhwh così la provocava; Hanna piangeva e non mangiava. 8 Elkana suo marito le disse: perché piangi? Perché non mangi? Perché trema il tuo cuore? Forse che io non sono meglio per te più di dieci figli? 9 Hanna si alzò dopo aver mangiato e bevuto a Silo; Eli il sacerdote era seduto sullo scranno presso lo stipite del palazzo di Yhwh. 10 Ella amareggiata nell’animo supplicava Yhwh piangendo. 11 Fece voto e disse: Yhwh degli eserciti, se vorrai guardare alla miseria della tua schiava e ricordarti di me e non dimenticarti della tua schiava, darai alla tua schiava un maschio degli uomini e io darò lui a Yhwh tutti i giorni della sua vita e il rasoio non salirà sulla sua testa.4 12 Accadeva che, mentre insisteva a supplicare alla presenza di Yhwh, Eli osservava la sua bocca. 13 Ma Hanna parlava in cuor suo, solo le sue labbra si muovevano ma, non si udiva la sua voce, ed Eli la riteneva ubriaca. 14 Le disse Eli: fino a quando sarai ubriaca? Elimina il tuo vino da te! 15 Rispondendo Hanna disse: no mio signore, io sono una donna difficile nell’animo, né vino né bevanda alcolica ho bevuto, ho rovesciato il mio animo davanti a Yhwh. 16 Non considera la tua serva come figlia di Belial5, perché le mie parole finora sono (frutto) del mio grande affanno e del mio risentimento. 17 Rispondendo Eli disse: va’ in pace e l’Elohim di Israele ti conceda ciò che gli hai domandato. 18 Rispose: che trovi la tua serva grazia ai tuoi occhi; andò la donna per la sua strada, mangiò e la sua faccia non era più la sua. 19 Si alzarono presto al mattino, si prostrarono davanti a Yhwh, tornarono e giunsero alla loro casa a Rama. Elkana conobbe Hanna sua moglie e Yhwh si ricordò di lei. 20 Trascorso un anno Hanna concepì e generò un figlio e chiamò il suo nome Samuele perché da Yhwh l’ho sollecitato.6 21 Salì il marito Elkana con tutta la sua famiglia per sacrificare a Yhwh, il sacrificio di ogni anno e per il suo voto. 22 Ma, Hanna non salì perché, aveva detto a suo marito: fino a quando non avrò svezzato il bambino, poi lo condurrò a conoscere il volto di Yhwh e abiterà là per sempre. 23 Le rispose Elkana suo marito: fa’ ciò che è meglio ai tuoi occhi, rimani fino allo svezzamento, Yhwh compirà la sua parola. La donna restò e allattò suo figlio fino allo svezzamento. 24 Come fu svezzato, lo condusse con sé; con due torelli, un’efa di farina e un orcio di vino, entrarono nella casa di Yhwh a Silo, il bambino era un giovanetto. 25 Immolarono il torello e condussero il ragazzo da Eli. 26 E disse: scusa mio signore, per la tua vita o mio signore, io sono la donna che in piedi stava qui con te a supplicare Yhwh. 27 Questo ragazzo ho supplicato e Yhwh ha esaudito la mia richiesta che avevo chiesto a lui. 28 Anch’io lo concedo a Yhwh; tutti i giorni che lui vivrà, egli è concesso a Yhwh. E là si prostrarono a Yhwh.

CAP. 2

1 Ed Hanna pregò e disse: c’è allegria nel mio cuore per Yhwh, con orgoglio vado incontro a Yhwh, apro la mia bocca contro i miei nemici, perché ho esultato per la tua vittoria.

2 Non c’è santo come Yhwh, perché non c’è altro eccetto te, non c’è roccia come il nostro Elohim.

3 Non parlate in modo altero, non moltiplicate le parole boriose, escano e siano rimosse dalla vostra bocca, perché Yhwh che sa tutto, in lui sono giudicate le azioni.

4 I valorosi nell’arco sono atterriti, quelli che vacillano si cingono di forza.

5 I sazi sono ingaggiati7 con il pane, gli affamati si astengono, perfino la sterile genera sette volte; quella che ha molti figli è appassita.

6 Yhwh fa morire e fa vivere; fa scendere nello sceol (inferi) e fa risalire.

7 Yhwh impoverisce e arricchisce; umilia ma innalza.

8 Solleva dalla polvere il misero, dalla spazzatura solleva il povero, per farlo sedere con i potenti e un trono di gloria darà loro in eredità, perché di Yhwh sono le serrature8 della terra e fonda su di esse il mondo.

9 Egli vigila i passi dei suoi figli; i malvagi nelle tenebre staranno in silenzio, perché l’uomo non trionferà con la forza.

10 Yhwh schiaccerà i suoi rivali, contro di loro tuonerà Yhwh dal cielo; giudicherà i confini della terra e darà forza al suo re e innalzerà il corno9 del suo unto.

11 Tornò Elkana a Rama verso la sua casa e il ragazzo era al servizio di Yhwh davanti a Eli il sacerdote. 12 I figli di Eli, figli di Belial, non avevano attenzione per Yhwh. 13 Né il comportamento di sacerdoti verso il popolo; ad ogni persona che faceva un sacrificio, il servo del sacerdote – quando cuoceva la carne – con il forchettone a tre denti in mano, 14 infilzava nella pentola o nella caldaia, nella pignatta o nella casseruola, tutto ciò che già cotto saliva in superficie; e il sacerdote lo prendeva per sé; così facevano con tutti gli israeliti che venivano in Silo. 15 Anche prima di bruciare il grasso, veniva il servo del sacerdote e diceva alla persona che offriva il sacrificio: dammi la carne da arrostire per il sacerdote, che non prende da te carne cotta ma, viva.10 16 Allora l’uomo gli rispondeva: certo, ma prima sia bruciato il grasso poi prendi per te come desideri. Replicava: no! Me la dai subito sennò la prendo io con la forza! 17 Il peccato dei giovani divenne molto grave alla faccia di Yhwh perché erano uomini che disprezzavano l’offerta a Yhwh. 18 Samuele era assistente davanti a Yhwh, il ragazzo era cinto solo di un efod11. 19 Un piccolo mantello aveva fatto per lui sua madre e glielo portava, anno dopo anno, quando saliva con suo marito per offrire il sacrificio dell’anno. 20 Eli benediceva Elkana e sua moglie e diceva: Yhwh ti doni discendenza da questa donna al posto del dono che hai domandato a Yhwh.12 Egli tornò a casa sua13. 21 Così Yhwh si occupò di Hanna, restò incinta e generò tre figli e due figlie e il giovane Samuele cresceva con Yhwh. 22 Eli era molto vecchio e seppe tutto ciò che facevano i suoi figli a tutto Israele e che giacevano con le donne che prestavano servizio all’ingresso della tenda del convegno. 23 Disse loro: perché fate queste cose che io sento dire, azioni malvagie le vostre secondo l’opinione di tutto il popolo? 24 No figlioli! Non è bene ciò che ho udito! Sento anche che fate trasgredire il popolo di Yhwh! 25 Se un uomo pecca contro un altro uomo, Elohim lo potrà assolvere, ma se un uomo pecca contro Yhwh, chi intercederà per lui? Ma, essi non ascoltarono la voce del loro padre perché Yhwh desiderava la loro morte. 26 Il giovane Samuele andava crescendo ed era anche buono con Yhwh e con gli uomini. 27 Venne un uomo di Elohim presso Eli e gli disse: così ha detto Yhwh: “mostrare mi sono mostrato alla casa di tuo padre, a Jotam in Egitto nella casa del faraone. 28 Ho scelto lui fra tutte le tribù d’Israele, per me come sacerdote, per salire sul mio altare e per bruciare l’incenso e portare l’efod14 davanti a me. Ho dato alla casa di tuo padre tutto del mio fuoco15 dei figli d’Israele. 2916 Perché avete tirato calci ai miei sacrifici e alle mie offerte che ti avevo comandato? Con offesa hai onorato i tuoi figli più di me, per ingraziarvi delle primizie di tutte le offerte di Israele mio popolo. 30 Per questo, oracolo di Yhwh, Elohim d’Israele, certamente ti avevo detto che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero camminato alla mia presenza sempre, ma ora, oracolo di Yhwh, nemmeno a pensarci; poiché chi mi onora io onorerò, ma chi mi disprezza io disprezzerò. 31 Ecco verranno giorni in cui ti strapperò un braccio e un braccio alla casa di tuo padre, non ci sarà più un vecchio nella tua casa. 32 Guarderai ostile e con invidia tutto ciò che farò di bene a Israele e non ci sarà un vecchio nella tua casa per sempre. 33 Nessuno dei tuoi strapperò dal mio altare, per consumare i tuoi occhi e per logorare il tuo animo e la maggior parte degli uomini della tua casa moriranno. 34 E questo per te è il segno che manderò ai tuoi due figli a Kofni e a Pincas, loro due moriranno nello stesso giorno. 35 E farò sorgere per me un sacerdote che sia fedele come nel mio cuore e nel mio desiderio17, farò e costruirò per lui una casa sicura e si comporterà davanti a me come il mio unto.18 36 Avverrà che ogni superstite della tua casa andrà a prostrarsi a lui per poco denaro e per una ciambella di pane e dirà: associami per favore ad uno dei servizi sacerdotali, per poter mangiare qui del pane.

CAP. 3

1 Il giovane Samuele serviva Yhwh alla presenza di Eli e la parola di Yhwh era rara in quei giorni, nessuna visione si manifestava. 2 Fu in quel giorno che Eli dormiva al suo posto e i suoi occhi erano ammalati e non poteva vedere. 3 La lampada di Elohim prima che si spegnesse, Samuele dormiva nel tempio di Yhwh, là dov’era l’arca di Elohim. 4 Yhwh chiamò Samuele, rispose: eccomi! 5 Corse da Eli e disse: perché mi hai chiamato? Rispose: non ti ho chiamato, torna a dormire, andò e si addormentò. 6 Yhwh lo chiamò un’altra volta ancora: Samuele! Samuele si alzò e andò da Eli e disse: eccomi! Perché mi hai chiamato? Rispose: non ti ho chiamato figlio mio, torna a dormire. 7 Samuele non conosceva ancora Yhwh, ancora non si era rivelata a lui la parola di Yhwh. 8 Di nuovo Yhwh chiamò Samuele per la terza volta; si alzò e andò da Eli e disse: eccomi! Perché mi hai chiamato? Eli comprese che Yhwh chiamava il ragazzo. 9 Disse Eli a Samuele: va’ a dormire; se ti chiamerà tu dirai: parla Yhwh che il tuo servo ti ascolta; Samuele andò e si coricò al suo posto. 10 Venne Yhwh, stette in piedi, e chiamò Samuele come le altre volte, Samuele! Rispose Samuele: parla che il tuo servo ti ascolta. 11 Disse Yhwh a Samuele: ecco, io farò una cosa a Israele che a chiunque la sentirà rimbomberanno gli orecchi. 12 In quel giorno io solleverò contro Eli tutto ciò che avevo detto alla sua casa, dall’inizio alla fine. 13 Gli ho riferito questa mia sentenza contro la sua casa per sempre, per l’offesa dei suoi figli che egli conosceva, per essere disprezzato da loro, ma egli non li redarguì. 14 Per questo ho giurato alla casa di Eli, non sarà espiata l’offesa della casa di Eli, né con sacrificio né con offerta, per sempre. 15 Dormì Samuele fino al mattino; aprì le porte della casa di Yhwh e Samuele temeva di riferire la visione a Eli. 16 Eli chiamò Samuele e disse: Samuele figlio mio, rispose: eccomi! 17 Disse: qual è la cosa di cui ti ha parlato? Non tacermi nulla per favore; così farà a te Elohim ed anche di più se mi nasconderai una sola parola di tutte le cose di cui ti ha parlato. 18 Samuele gli riferì tutte le parole e non gli nascose nulla; gli rispose: Yhwh faccia ciò che è bene ai suoi occhi. 19 Samuele cresceva e Yhwh era con lui e non lasciò cadere a terra nessuna di tutte le parole. 20 Così tutto Israele, da Dan fino a Berseba seppe che Samuele era stato costituito profeta di Yhwh. 21 Yhwh tornò ad apparire altre volte in Silo, perché si mostrava Yhwh a Samuele in Silo come parola di Yhwh.

CAP. 4 – L’arca –

1 Fu la parola di Samuele rivolta a tutto Israele. Uscì Israele per incontrare i Filistei in battaglia; si accamparono presso Even-Ezer (pietra del soccorso) i Filistei si accamparono in Afek. 2 Si disposero i Filistei per scontrarsi con Israele; divampò la battaglia e fu sconfitto Israele davanti ai Filistei che uccisero delle schiere in campo, quasi quattromila uomini. 3 Tornò il popolo all’accampamento; gli anziani d’Israele dissero: perché mai oggi Yhwh ci ha punito davanti ai Filistei? Andiamo a tirar fuori l’arca dell’alleanza di Yhwh e venga presso di noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici. 4 Il popolo andò a Silo e portarono di là l’arca dell’alleanza di Yhwh degli eserciti, che siede sui cherubini; là c’erano i due figli di Eli con l’arca dell’alleanza di Elohim, Kofni e Pincas.19 5 Quando arrivò l’arca dell’alleanza di Yhwh presso l’accampamento, trasalì tutto Israele e un grido potente sconvolse la terra. 6 I Filistei udirono il boato di quel grido e dissero: cos’è il boato di questo potente grido nell’accampamento degli ebrei? E compresero che l’arca di Yhwh era arrivata all’accampamento. 7 I Filistei ebbero timore perché pensavano: è arrivato Elohim all’accampamento e dicevano: guai a noi perché non è stato così ieri né l’altro ieri.20 8 Guai a noi perché, chi ci libererà dalla mano di questi potenti Elohim? Quei loro Elohim21 che colpirono l’Egitto con ogni specie di piaghe? 9 Fatevi coraggio, siate degli uomini o Filistei, così non sarete servi degli ebrei come essi servirono voi, siate uomini e combattiamoli. 10 I Filistei combatterono e Israele fu sconfitto; fuggirono ognuno alle proprie tende, la sconfitta fu molto pesante, cadde di Israele tremila soldati. 11 L’arca di Elohim fu presa e i due figli di Eli morti, Kofni e Pincas. 12 Un uomo di Beniamino corse veloce dalle schiere dell’esercito e arrivò a Silo quel giorno stesso, con i suoi abiti stracciati e terra sulla sua testa. 13 (testo corrotto) Egli giunse ed ecco Eli stava seduto sul seggio e guardava (verso) la strada di Mizpa, perché il suo cuore era in ansia per l’arca di Elohim; l’uomo era venuto a informare la città; gridò tutta la città. 14 Eli udì il suono del grido e disse: cos’è questo chiasso? Qual è il motivo? L’uomo arrivò di fretta e riferì a Eli. 15 Eli aveva novantotto anni e i suoi occhi erano fermi, non poteva vedere. 16 L’uomo disse a Eli: sono venuto dall’accampamento militare, dall’accampamento sono fuggito proprio oggi; chiese Eli: che ne è stato della battaglia figlio mio? 17 Rispose il messaggero e disse: Israele fuggì davanti ai Filistei e c’è stata una grande strage di popolo, anche i tuoi due figli sono morti, Kofni e Pincas; l’arca di Elohim è stata catturata. 18 Fu quando gli ricordò l’arca di Elohim che cadde da sopra il seggio, all’indietro, fino al lato della porta e si ruppe la sua cervice e morì. Perché l’uomo era vecchio e pesante e aveva giudicato Israele per quarant’anni. 19 Sua nuora, moglie di Pincas, gravida da partorire, udì la notizia della cattura dell’arca di Elohim e la morte di suo suocero e di suo marito, si accovacciò e partorì, perché sopraggiunsero a lei le contrazioni. 20 Nel momento della sua morte, dicevano quelle che l’assistevano, non temere perché hai partorito un figlio, ma, non rispose, non entrò nel suo cuore.22 21 Chiamò il bambino Icavod23 dicendo: se ne andò la gloria da Israele, per la cattura dell’arca di Elohim e per la morte di suo suocero e di suo marito. 22 E disse: esiliata è la gloria d’Israele perché è stata catturata l’arca di Elohim.

CAP. 5

1 I Filistei presero l’arca di Elohim e la portarono da Even-Ezer a Asdod. 2 I Filistei presero l’arca di Elohim e la portarono nella casa di Dagon e la depositarono accanto a Dagon24. 3 Si svegliarono presto gli abitanti di Asdod il giorno dopo, ed ecco Dagon era caduto con la sua faccia a terra davanti all’arca di Yhwh; presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 4 Si alzarono presto il mattino del giorno dopo, ed ecco Dagon con la sua faccia a terra davanti all’arca di Yhwh, la testa di Dagon e due palmi delle sue mani tagliate, presso la soglia, solo il tronco di Dagon era rimasto di lui. 5 Per questo, i sacerdoti di Dagon e tutti quelli che entrano nella casa di Dagon, non camminano sulla soglia di Dagon in Asdod, fino ai giorni nostri. 6 Diventò pesante la mano di Yhwh verso gli abitanti di Asdod, li spaventò e li colpì con gonfiori, Asdod e i suoi territori. 7 Gli uomini di Asdod, vedendo come stavano le cose, dissero: non abiti più con noi l’arca di Elohim d’Israele, perché è pesante la sua mano contro di noi e contro Dagon nostro Elohim. 8 Mandarono a chiamare e riunirono tutti i capi dei Filistei presso di loro e dissero: che ne facciamo dell’arca di Elohim d’Israele? Risposero: che faccia un giro a Gat25 l’arca dell’Elohim d’Israele. Trasferirono l’arca dell’Elohim d’Israele. 9 Accadde, dopo che la trasferirono, si fece pesante la mano di Yhwh sulla città; con spavento grande colpì gli uomini della città, dal piccolo al grande, spuntarono ad essi dei bubboni. 10 Allora, mandarono l’arca di Elohim a Ekron26; quando arrivò l’arca di Elohim a Ekron si lamentarono gli abitanti di Ekron dicendo: hanno trasferito da me l’arca di Elohim d’Israele per far morire me e il mio popolo.27 11 Convocarono tutti i capi dei Filistei e dissero: spedite l’arca di Elohim d’Israele e torni al suo posto e non faccia morire me e il mio popolo; poiché c’era sconcerto di morte in tutta la città; molto pesante era la mano di Elohim. 12 Gli uomini che non erano morti, colpiti da bubboni e gonfiori; salì al cielo il grido d’aiuto della città.

CAP. 6

1 L’arca di Elohim fu nel campo dei Filistei sette mesi. 2 I Filistei si avvicinarono ai sacerdoti e agli indovini dicendo: che cosa facciamo dell’arca di Yhwh? Fateci sapere come possiamo rimandarla al suo posto. 3 Essi risposero: se rimandate l’arca di Elohim d’Israele, non la dovete rimandare vuota perché dovete risarcire lui di una colpa, allora guarirete e capirete da voi perché non si era allontanata da voi la sua mano. 4 Chiesero: che cosa restituiamo a lui per la colpa? Risposero: dal numero dei capi Filistei, cinque bubboni d’oro e cinque topi d’oro perché unica è stata la piaga per tutti voi e per tutti i vostri capi. 5 Farete immagini dei vostri bubboni e immagini dei vostri topi che distruggono la terra e darete gloria all’Elohim d’Israele, forse la sua mano sarà più leggera su di voi e sopra i vostri elohim e sulla vostra terra. 6 Perché indurite il vostro cuore come si ostinò l’Egitto e il faraone contro di loro? Non è forse quando li trattò male che essi li allontanarono e li lasciarono andar via? 7 Adesso prendete e fate un carro nuovo e due vacche montate28 che su di esse non sia stato messo il giogo e legate le vacche al carro, fate allontanare da dietro di esse i loro figli, verso la stalla. 8 Prendete l’arca di Yhwh e mettetela sul carro con gli oggetti d’oro che recherete a lui, dono di espiazione, metteteli nel canestro al suo fianco, mandatela e che vada. 9 Osservate. Se salirà lungo la strada del suo territorio, verso Bet-Shemes, allora è lui che fece a noi questo grande male; altrimenti, sapremo che non la sua mano ci ha colpito, il destino era contro di noi. 10 Gli uomini fecero così, presero due vacche montate le legarono al carro e i loro figli furono chiusi nella stalla. 11 Posero l’arca di Yhwh sul carro, il canestro, i topi d’oro e le immagini delle loro emorroidi. 12 Lasciate libere le vacche sulla strada, verso la via di Bet-Shemes, esse andarono per un solo percorso, e camminando muggivano, non deviarono né a destra né a sinistra. E i principi Filistei camminarono dietro ad esse fino al confine di Bet-Shemes. 13 A Bet-Shemes stavano facendo la mietitura del grano nella valle, alzarono i loro occhi, videro l’arca ed esultarono al vederla. 14 Il carro entrò nel campo di Giosuè betshemita e si fermò; lì c’era una grande pietra, spezzarono i legni del carro e sacrificarono le vacche in olocausto a Yhwh. 15 I loro leviti fecero scendere l’arca di Yhwh e con essa il canestro nel quale erano gli oggetti d’oro e li posero presso la grande pietra e gli uomini di Bet-Shemes offrirono olocausti e sacrifici in quel giorno. 16 I cinque capi Filistei guardarono poi tornarono a Ekron quel giorno stesso. 17 Quelle emorroidi d’oro che i Filistei avevano portato in espiazione, erano una per Asdod, una per Gaza, una per Ascalon, una per Gat e una per Ekron.2918 Mentre i topi d’oro erano secondo il numero di tutte le città dei cinque capi dei Filistei, dalle città fortificate fino ai villaggi contadini non protetti (da mura); testimone una grande pietra dove su di essa fu posta l’arca di Yhwh nel campo di Giosuè il betshemita, fino ad oggi. 19 Ma Yhwh colpì gli uomini di Bet-Shemes perché avevano guardato dentro l’arca; colpì del popolo settanta uomini su cinquantamila e il popolo prese il lutto perché Yhwh aveva inflitto al popolo una grande ferita. 20 Dissero gli uomini di Bet-Shemes: chi potrà stare in piedi al cospetto di Yhwh, questo Elohim santo? E andando lontano da noi, presso chi salirà? 21 Mandarono messaggeri agli abitanti di Kiriat-Iearim dicendo: i Filistei hanno restituito l’arca di Yhwh scendete e portatela presso di voi.

CAP. 7 30

1 Arrivarono gli uomini di Kiriat-Iearim, sollevarono l’arca di Yhwh e la portarono nella casa di Abinadab in Geba (collina); consacrarono suo figlio Eleazaro per custodire l’arca di Yhwh31. 2 Dal giorno del riposo dell’arca in Kiriat-Iearim, passarono molti giorni, vent’anni, e tutto Israele si lamentò con Yhwh. 3 Parlò Samuele a tutta la casa d’Israele dicendo: se con tutto il vostro cuore voi seguirete Yhwh eliminando gli elohim dello straniero da in mezzo a voi e le Astarte e inclinerete il vostro cuore verso Yhwh, rendendo gloria a lui solo, egli vi salverà dalla mano dei Filistei. 4 I figli d’Israele eliminarono i Baal e le Astarte e resero gloria a Yhwh, soltanto a lui. 5 Disse Samuele: riunite tutto Israele a Mizpa32 ed io supplicherò Yhwh, come vostro testimone. 6 Si riunirono a Mizpa, attinsero acqua e la spansero davanti a Yhwh e quel giorno digiunarono e là proclamarono: abbiamo peccato contro Yhwh, e Samuele giudicò i figli d’Israele a Mizpa. 7 I Filistei seppero che i figli d’Israele si erano riuniti a Mizpa; salirono i capi dei Filistei contro Israele; lo seppero i figli d’Israele e temettero davanti ai Filistei. 8 Dissero i figli d’Israele a Samuele: non tacere a Yhwh nostro Elohim, di noi che gridiamo e ci salvi dalla mano ei Filistei. 9 Samuele prese un agnello di latte e sacrificò in olocausto intero a Yhwh. Samuele supplicò Yhwh al posto di Israele, Yhwh lo ascoltò. 10 Mentre Samuele sacrificava l’olocausto, i Filistei si avvicinarono per combattere con Israele; Yhwh in quel giorno tuonò con grande strepito contro i Filistei e li sconvolse e furono sconfitti davanti a Israele. 11 Uscirono gli uomini di Israele da Mizpa, inseguirono i Filistei e li colpirono fin sotto la casa di Car. 12 Samuele prese una pietra e la pose tra Mizpa e Seu e chiamo il suo nome “pietra di Azer” e disse: fin qui ci ha aiutato Yhwh. 13 Sconfissero i Filistei che non insistettero più di entrare nel territorio d’Israele; la mano di Yhwh fu contro i Filistei tutti i giorni di Samuele33. 14 Tornarono a Israele le città che i Filistei avevano prese a Israele, da Ekron fino a Gat e il territorio di Israele fu libero dalla mano dei Filistei e fu pace tra Israele e gli Amorrei. 15 Samuele giudicò Israele tutti giorni della sua vita. 16 Per necessità, ogni anno andava in giro per Bet-El e Ghilgal e Mizpa e giudicava Israele in tutti qui luoghi. 17 Ritornava poi a Rama perché là era la sua casa e là giudicava Israele e là costruì un altare a Yhwh.

CAP. 8

1 Quando Samuele fu vecchio, elesse i suoi figli giudici di Israele. 2 Il nome di suo figlio primogenito era Joel e il nome del secondo Abià, giudici a Berseba. 3 Ma, non camminavano i suoi figli lungo le sue vie, inclinarono dietro al lucro, prendendo regali e alterando le sentenze. 4 Si riunirono tutti gli uomini di Israele e vennero da Samuele a Rama. 5 E gli dissero: ecco, tu sei vecchio e i tuoi figli non camminano nelle tue vie; adesso eleggi fra noi un re, per giudicarci come tutte le nazioni. 6 La cosa non era gradita agli occhi di Samuele, quando dissero: dacci un re per giudicarci; così Samuele invocò Yhwh. 7 Disse Yhwh a Samuele: ascolta la voce del popolo per tutto ciò che ti chiederanno, perché non è te che ricusano, poiché è di me che ricusano dall’essere re sopra di loro. 8 Come tutte le azioni che hanno compiuto, dal giorno che li ho fatti salire dall’Egitto, fino ad oggi, essi mi hanno abbandonato e hanno servito altri elohim, così essi fanno anche con te. 9 Ora ascolta la loro voce, ma poiché sei testimone, testimonierai loro e riferirai ad essi, il diritto del re che regnerà su di loro. 10 Samuele riferì al popolo che chiedeva a lui un re, tutte le parole di Yhwh . 11 Disse: questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi; prenderà i vostri figli per sé, li porrà sui suoi carri e sui suoi cavalli e correranno davanti al suo carro. 12 Li farà per sé capi di migliaia, capi di cinquanta, per arare la sua terra, per mietere il suo grano, per costruire armi per le sue battaglie e attrezzi per il suo carro. 13 Prenderà le vostre figlie come profumiere, come cuoche, come panettiere. 14 I vostri campi, le vostre vigne, i vostri uliveti migliori, li prenderà e li darà ai suoi ministri. 15 le vostre semine, le vostre vigne, decimerà34 e la darà ai suoi cortigiani e ai suoi servi. 16 I vostri schiavi e le vostre schiave, i vostri giovani migliori, i vostri asini egli prenderà e saranno per le sue attività. 17 Le vostre greggi decimerà e voi sarete suoi schiavi. 18 E quel giorno griderete a causa del vostro re che avrete scelto per voi ma, Yhwh non vi risponderà in quel giorno. 19 Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuele e disse: no! Poiché ci sarà un re su di noi.35 20 Saremo anche noi come tutte le nazioni, il nostro re ci giudicherà, uscirà in guerra davanti a noi e noi combatteremo le nostre battaglie. 21 Samuele ascoltò tutte le parole del popolo e le riferì agli orecchi di Yhwh. 22 Disse Yhwh a Samuele: ascolta la loro voce e stabilisci un re per loro; disse Samuele agli uomini di Israele: tornate ognuno alla vostra città.

FINE



1 Questa definizione di Yhwh, appare qui per la prima volta.

2 L’animale che era sacrificato, poi in parte consumato dalla famiglia. (sacrificio di comunione).

3 Il termine “afaim” è difficile da tradurre in questa frase; dire che Elkana fece allo stesso modo con Hanna è traduzione giusta, se però si spiega bene con le parole successive. San Girolamo traduce: “le diede con tristezza una sola porzione” perché non poteva darle le porzioni dei figli che non aveva.

4 E’ una consacrazione del figlio che nascerà come “Nazir”, così sembrerebbe.

5 Donna iniqua. Belial è un demone.

6 Il verbo “domandare” sarebbe più appropriato per il nome Saul!

7 Accettano come salario il pane.

8 Questa frase del versetto nella LXX non c’è. Il termine ebraico è corrotto indica: cardini, colonne, pilastri.

9 Il corno simbolo del potere.

10 Cioè carne cruda.

11 Si tratta di un perizoma.

12 Cioè al posto di Samuele.

13 Il testo è corretto secondo la traduzione greca, l’ebraico è corrotto.

14 In questo caso l’efod non è un indumento ma un oggetto per contenere le sorti quando si consultava Yhwh.

15 Dovrebbe significare: tutti i sacrifici bruciati sul fuoco dagli israeliti.

16 Il testo e il senso di questo versetto è molto incerto

17 Fedele a ciò che c’è nel cuore e nel desiderio di Yhwh.

18 Come il mio consacrato; Unti erano solo i re, la frase potrebbe essere un glossa recente.

19 In questo versetto l’arca viene definita in due modi diversi.

20 Questa formula è per indicare il passato.

21 I verbi riferiti a Elohim sono sempre al plurale perché il termine elohim è un plurale.

22 Non prestò attenzione alle parole delle assistenti.

23 Il termine significa: dov’è la gloria?

24 Dagon è il dio nazionale dei Filistei.

25 Altra città filistea.

26 Altra città filistea.

27 Evidente che qui parla il capo di Ekron.

28 Cioè che hanno partorito.

29 Sono le cinque città filistee.

30 Questo capitolo non è il seguito del precedente ma, un’altra storia.

31 Versetto di collegamento fra il capitolo 6 e il 7.

32 Luogo di un antico santuario.

33 Tutti i giorni della sua vita.

34 Prenderà la decima parte del prodotto.

35 E’ un tiranno questo re descritto da Samuele!




mercoledì 20 ottobre 2021

LA GUERRA CONTRO BENIAMINO

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Dal Libro dei Giudici capitoli 19-20, traduzione di Egidio Papetti dal TM

Introduzione: Il racconto della guerra contro Beniamino, la tribù che occupava il territorio a nord di Gerusalemme, nella Bibbia è collocata in un tempo arcaico quasi mitologico, prima dell’avvento della monarchia. E il pretesto della guerra condotta dagli israeliti contro la tribù di Beniamino è uno stupro di gruppo ai danni della concubina di un levita, compiuto dai cittadini di Gabaa dove il levita si era fermato a dormire. La morte della concubina a causa delle violenze subite, scatena la ritorsione degli israeliti contro gli abitanti di Gabaa. In verità, secondo gli storici, attingendo a fonti extra bibliche e a vari indizi presenti nella Bibbia ebraica in particolare nel 1° libro di Samuele e nel Libro delle Cronache, sappiamo che la distruzione di Beniamino è certamente un fatto storico. Occorre ricordare che Gabaa era la città di Saul il primo re d’Israele e che a lui vanno attribuite le molte guerre contro i filistei, per tanto tempo padroni e dominatori degli israeliti; e che il territorio di Beniamino, situato a nord di Gerusalemme, faceva parte del regno di Israele fin dai tempi di Omri il fondatore della dinastia del regno d’Israele; Il prof. Giovanni Garbini sostiene che al tempo del re Ieu, diventato tale in seguito a una rivolta di palazzo, il governatore di Beniamino abbia colto l’occasione per proclamare l’indipendenza di Beniamino dal regno di Israele e che fosse lo stesso Saul l’autore di questo sollevamento. Ma, la repressione di Ieu non si fece attendere e la tribù fu distrutta. (Cfr. Giovanni Garbini: “Scrivere la Storia d’Israele” pag.87 edizioni Paideia).


CAP. 19

1 Accadde nei giorni nei quali non c’era re in Israele. Accadde che un levita, forestiero sulle zone interne della montagna di Efraim, prese una donna come concubina da Betlemme di Giuda. 2 La sua concubina gli fu infedele1 e andò via da lui per la casa di suo padre a Betlemme di Giuda e visse là circa i giorni di quattro mesi. 3 Il suo uomo si alzò e andò da lei per parlare al suo cuore e per farla tornare da lui; era con lui un suo garzone e una coppia di asini; lo fece entrare nella casa di suo padre; il padre della ragazza lo vide e fu felice di incontrarlo. 4 Suo suocero, padre della ragazza, insistette con lui e abitò con lui tre giorni, mangiavano e bevevano e passavano la notte lì. 5 Accadde il quarto giorno; si alzarono presto al mattino; si alzò per partire ma, disse il padre della ragazza a suo genero: sostieni il tuo cuore, un boccone di pane, dopo andrete. 6 Si fermò e mangiarono entrambi insieme e bevettero e disse il padre della giovane all’uomo: degnati per favore di passare la notte e starà bene il tuo cuore. 7 Si alzò l’uomo per partire; insistette con lui suo suocero e passò lì la notte. 8 La mattina del quinto giorno si alzarono presto per partire ma, disse il padre della ragazza; sostieni dunque il tuo cuore e indugiarono fino al finire del giorno; mangiarono entrambi insieme. 9 Si alzò l’uomo per partire, lui , la sua concubina e il suo garzone ma, gli disse il suocero, padre della fanciulla, ecco dunque, la fine del giorno è vicina, passate la notte per favore; ecco, il giorno declina, passa la notte qui e starà bene il tuo cuore, domani vi alzerete presto per il vostro viaggio e andrai alla tua tenda. 10 Ma l’uomo non volle passare la notte, si alzò e partì e giunse di fronte a Jebus, cioè Gerusalemme, e con lui la coppia di asini sellati, e la sua concubina con lui. 11 Essi erano vicini a Jebus e il giorno era molto calato, disse il garzone al suo padrone: andiamo dunque, avviciniamoci a questa città dei Ghebusei2 e passiamo la notte in essa. 12 Gli rispose il suo padrone, non ci avvicineremo a una città di stranieri che non sono tra i figli d’Israele, ecco proseguiamo fino a Ghibea (Gabaa). 13 Poi disse al suo garzone: va’ ci avvicineremo a uno di questi luoghi e passeremo la notte a Ghibea o a Rama. 14 Proseguirono e andarono a Ghibea che è di Beniamino e giunse per essi la fine del sole (tramonto). 15 Si avvicinarono per entrare e passare la notte a Ghibea; entrò e si fermò nella piazza della città; non c’era nessuno ad accoglierli nella propria casa per passare la notte. 16 Ecco, un uomo vecchio tornava alla sera dal suo lavoro dalla campagna; l’uomo era della montagna di Efraim, era forestiero a Ghibea, ma gli uomini di quel luogo era Beniaminiti3. 17 Alzò gli occhi e vide il viandante nella piazza della città e il vecchio domandò: dove vai e da dove vieni? 18 Gli rispose: noi passiamo da Betlemme di Giuda fino alle zone interne della montagna di Efraim, io sono di là. Sono andato fino a Betlemme di Giuda e andrò alla casa di Yhwh ma, non c’è nessuno che mi accoglie nella sua casa. 19 C’è paglia e anche biada per i nostri asini; c’è anche pane e vino per me e per la tua schiava e per il ragazzo con i tuoi servi, non c’è penuria di niente. 20 Disse l’uomo vecchio, pace a te, tutto quello che ti manca sia a mio carico, basta che tu non passi la notte in piazza. 21 E lo condusse nella sua casa, foraggiò gli asini, si lavarono i piedi, mangiarono e bevettero. 22 Essi, facevano star bene il loro cuore,4 ed ecco gli uomini della città, uomini figli di Belial5, circondarono la casa bussando forte alla porta e parlarono al padrone di casa, al vecchio, dicendo: fa’ uscire l’uomo che è entrato nella tua casa e noi lo conosceremo (lo abuseremo)6 23 Uscì da loro il padrone di casa e disse loro: no fratelli miei! Non lo abusate, per favore non fate questa follia dopo che quest’uomo è entrato nella mia casa! 24 Ecco mia figlia la vergine e la sua concubina, permettetemi che le faccia uscire per voi, stupratele e fate loro ciò che vi piace.7 Ma, a quest’uomo non fate una cosa di tale infamia. 25 Ma gli uomini non vollero ascoltarlo; allora l’uomo afferrò la sua concubina, uscì fuori da loro e la violentarono e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino e la lasciarono andare al sorgere dell’aurora. 26 La donna giunse, al volgere del mattino, cadde sulla porta della casa dell’uomo, dove stava il suo padrone, fin che fu giorno. 27 Il suo padrone al mattino si alzò e aprì le porte della casa; uscì per riprendere il suo viaggio. Ed ecco, la donna concubina giaceva sulla porta di casa e le sue mani sulla soglia. 28 Le disse: alzati e andiamo; ma non ci fu risposta; la caricò sull’asino, l’uomo si alzò e partì per il suo luogo. 29 Giunto a casa sua, prese un coltello, afferrò la sua concubina e la smembrò in dodici pezzi e la mandò in tutto il territorio d’Israele. 30 Accadeva che chiunque la vedesse diceva: non c’è mai stata, non s’è mai vista cosa come questa, dal giorno che i figli d’Israele uscirono dal paese d’Egitto fino ad oggi; decidete voi per lei; deliberate e parlate.

CAP. 20

1 Uscirono tutti i figli d’Israele; l’assemblea si riunì, come un solo uomo, da Dan fino a Berseba, a Mizpa terra di Ghilad davanti a Yhwh. 2 Si mobilitarono tutti i capi del popolo, tutte le tribù d’Israele nell’assemblea del popolo di Elohim: quattrocento uomini di fanteria armati di spada. 3 I figli di Beniamino vennero a sapere che i figli d’Israele salivano a Mizpa. I figli d’Israele chiesero: com’è accaduta questa infamia? 4 Il levita, l’uomo della donna che era stata uccisa, rispose e disse: Giunsi a Ghibea di Beniamino, io e la mia concubina per passare la notte. 5 Ma, si levarono contro di me, i padroni di Ghibea, e circondarono la casa di notte, contro di me; pensavano di uccidere me, invece violentarono la mia concubina fino a farla morire. 6 Allora afferrai la mia concubina, la feci a pezzi e la mandai in tutto il territorio dell’eredità di Israele8, perché avevano compiuto un’infamia insensata in Israele. 7 Ecco, voi tutti figli d’Israele, presenti voi qui, cosa consigliate? 8/9 Il popolo si alzò, come un solo uomo, dicendo: nessuno andrà alla propria tenda; nessuno si avvicinerà alla propria casa; adesso la cosa che faremo a Ghibea è questa: contro di lei tireremo a sorte. 10 Presero dieci uomini fra cento di tutte le tribù d’Israele, cento di mille e mille di diecimila, per procurare selvaggina al popolo, per consentire di assalire Ghibea di Beniamino per l’infamia che aveva in Israele. 11 Tutti gli uomini d’Israele si unirono contro la città, come un solo uomo, alleati. 12 Le tribù d’Israele mandarono uomini a tutti i clan di Beniamino per chiedere: cos’è quest’infamia che è stata compiuta da voi? 13 Ora, dateci gli uomini di Ghibea, figli di Belial, così che noi uccideremo e bruceremo il male in Israele. Non vollero i Beniaminiti ascoltare la voce dei loro fratelli figli d’Israele. 14 I figli di Beniamino, dalle città si riunirono a Ghibea per uscire in battaglia contro i figlio d’Israele. 15 I figli di Beniamino dalle città arruolarono in quel giorno ventiseimila uomini, armati di spada; oltre gli abitanti di Ghibea, furono arruolati settecento uomini scelti. 16 Di tutto questo esercito, settecento uomini scelti avevano inabile la mano destra9. Ciascuno di questi lanciava pietre con la fionda contro un cappello e non sbagliava. 17 Gli uomini d’Israele, escludendo Beniamino, arruolarono quattrocentomila uomini armati di spada, tutti costoro erano uomini di guerra. 18 Levatisi, si recarono a Bet-El e interrogarono il loro Elohim dicendo: chi salirà di noi per primo in battaglia contro i figli di Beniamino? Rispose Yhwh: Giuda sarà il primo. 19 I figli d’Israele si alzarono al mattino e si accamparono contro Ghibea. 20 L’esercito d’Israele uscì per combattere contro Beniamino e si schierarono in battaglia contro di loro i figli d’Israele presso Ghibea. 21 I figli di Beniamino uscirono da Ghibea e quel giorno stesero a terra ventiduemila uomini di Israele. 22 Il popolo riprese vigore; l’esercito d’Israele si radunò per schierarsi in battaglia nello stesso luogo dove si era schierato il giorno prima. 23 I figli d’Israele salirono e piansero davanti a Yhwh fino a sera e chiesero a Yhwh dicendo: devo avvicinarmi di nuovo in battaglia contro i figli di Beniamino, miei fratelli? Rispose Yhwh: salite contro di lui! 24 I figli d’Israele si avvicinarono ai figli di Beniamino nel secondo giorno. 25 Beniamino uscì da Ghibea per incontrali il secondo giorno e stesero a terra dei figli d’Israele, ancora diciottomila uomini, tutti costoro armati di spada. 26 Salirono tutti i figli d’Israele e tutto il popolo e giunsero a Bet-El, piansero e stettero là davanti a Yhwh; quel giorno digiunarono fino a sera e fecero sacrifici di comunione davanti a Yhwh. 27/28 I figli d’Israele domandarono a Yhwh dicendo: – c’era in quei giorni l’arca dell’alleanza di Elohim, Pincas, figlio di Eleazaro, figlio di Aronne, stava davanti ad essa - devo avvicinarmi ancora per questa guerra con i figli di Beniamino, miei fratelli o devo cessare? Rispose Yhwh: salite, perché domani lo darò nella tua mano. 29 Israele approntò intorno a Ghibea degli agguati. 30 Salirono i figli d’Israele contro i figli di Beniamino nel terzo giorno e si schierarono contro Ghibea come le altre volte. 31 I figli di Beniamino uscirono per incontrare il popolo; si allontanarono dalla città; cominciarono a colpire fra il popolo ferendo gravemente sul campo circa trenta uomini d’Israele, come le altre volte, lungo il percorso che sale uno a Bet-El e uno a Ghibea. 32 Dissero i figli di Beniamino: essi sono sconfitti davanti a noi come la prima volta; ma i figli d’Israele dissero: fuggiamo, allontaniamoci dalla città lungo i percorsi. 33 Tutti gli uomini d’Israele si levano dal loro posto e si schierano a Baal-Teman; quelli d’Israele in agguato balzano con violenza dal loro posto, a occidente di Ghibea, 34 giungono così di fronte a Ghibea dieci mila uomini scelti di tutto Israele e la battaglia si fa pesante. Essi (i beniaminiti) non sapevano che incombeva su di loro la disfatta! 35 Yhwh, sconfisse Beniamino davanti a Israele; in quel giorno i figli d’Israele fecero strage in Beniamino di venticinquemilacento uomini, tutti costoro sguainavano la spada. 36 I figli di Beniamino si avvidero di essere stati sconfitti.10 37 Quelli che erano in agguato rapidamente assalirono Ghibea e passarono a fil di spada tutta la città. 38 Gli uomini di Israele avevano convenuto con quelli dell’agguato di spada che, per farli tornare avrebbero fatto innalzare una fumata dalla città. 39 Invertirono la direzione gli uomini d’Israele nella battaglia e Beniamino incominciò a colpire gravemente degli uomini d’Israele, circa trenta uomini, così dissero: certamente saranno sconfitti davanti a noi, come nella precedente battaglia. 40 Il segnale di fumo convenuto cominciò a salire dalla città, Beniamino si voltò dietro di sé ed ecco: l’intera città saliva (in fiamme) verso il cielo. 41 Gli uomini di Israele cambiarono direzione; fu terrorizzato l’esercito di Beniamino perché si avvide della grande disfatta su di sé. 42 Si voltarono davanti all’esercito d’Israele verso la strada del deserto, ma la battaglia li incalzava da vicino e quelli della città li distruggevano in mezzo a loro. 43 Accerchiarono Beniamino e lo inseguirono senza sosta, lo incalzarono fino davanti a Ghibea, a oriente del sole. 44 Caddero di Beniamino diciottomila uomini, tutti costoro erano uomini valorosi. 45 Si voltarono e fuggirono verso il deserto, verso la rupe di Rimmon; rastrellarono nelle strade cinquemila uomini e li incalzarono fino a Ghidom e colpirono di essi duemila uomini. 46 Fu così che tutti i caduti di Beniamino in quel giorno furono venticinquemila uomini, armati di spada e tutti costoro erano uomini valorosi. 47 Seicento uomini fecero dietrofront e fuggirono nel deserto verso la rupe di Rimmon e abitarono sulla rupe di Rimmon quattro mesi. 48 L’esercito d’Israele tornò verso i figli di Beniamino e passarono a fil di spada la popolazione illesa della città, fino al bestiame, fino a tutto ciò che incontrava, fino a tutte le città incontrate che venivano date alle fiamme.

FINE

1 Questo particolare è taciuto sia nella versione dei LXX sia nella Vulgata, anche la Cei lo nasconde traducendo con “si arrabbiò”.

2 I Ghebusei erano il popolo che abitava allora Gerusalemme.

3 Ben-iamin significa figli della destra.

4 Con questa frase, tradotta letteralmente, in ebraico indica sempre che si ubriacavano o almeno bevevano in abbondanza.

5 Belial è il nome di un demone, quindi gente iniqua.

6 Come noto, il verbo conoscere in ebraico è usato anche per indicare gli atti sessuali etero e omosessuali.

7 Letteralmente: “ciò che è meglio ai vostri occhi”

8 Con questa espressione: “eredità di Israele” si intende la terra promessa,conquistata con le guerre di Giosuè, intesa appunto come una eredità elargita da Yhwh.

9 Erano mancini.

10 La frase si interrompe così. Anche i versetti che seguono sono abbastanza confusi, forse si tratta di due versioni malamente accostate.