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(Dal 1° Libro di Samuele, capitoli 9-15 – traduzione dal TM di Egidio Papetti. Il resto della vita di Saul, la rivalità e lo scontro con David, è raccontato nei capitoli della “Storia del re David”. Le gesta raccontate in questi capitoli, non sono legate cronologicamente tra loro, probabilmente provengono da due tradizioni complementari; sono piuttosto singoli episodi riguardanti la lotta contro i filistei , e il comportamento antimonarchico di Samuele, qui veggente e profeta. Saul è un personaggio tragico, passerà la sua vita a combattere vittoriosamente i Filistei ma, sarà destituito da re, per non aver ottemperato alla legge dello “herem”, dello sterminio, e per aver salvato la vita al re di Amelek. Dovrà guardarsi dal suo rivale David e diventerà pazzo.)
CAP. 9
1 C’era un uomo della tribù di Beniamino, il cui nome era Kis, figlio di Abiel, figlio di Zeror, figlio di Becorat, figlio di Abiac, figlio di un beniaminita, un prode valoroso. 2 Egli aveva un figlio di nome Saul, alto e bello, non c’era uomo, tra i figli d’Israele, bello più di lui; dalla sua spalla, in altezza, era più alto di tutto il popolo. 3 Si erano smarrite le asine di Kis, padre di Saul. Disse Kis a Saul, suo figlio, va per favore, porta con te uno dei servi e cerca le asine. 4 Attraversarono la montagna di Efraim e passarono nel paese di Salisa ma, non le trovarono. Attraversarono il paese dei Saalim ma, non c’erano. Attraversarono il paese di Beniamino ma, non le trovarono. 5 Essi giunsero nel paese di Zuf e Saul disse al suo servo che era con lui, torniamo affinché mio padre smetta di pensare alle asine e non si preoccupi per noi. 6 Gli rispose, ecco dunque, c’è un uomo di Elohim in questa città; quell’uomo è molto onorato, tutto ciò che dice, di certo avviene. Ora, andiamo là in paese, forse ci indicherà la strada lungo la quale metterci in cammino. 7 Disse Saul al suo servo: ecco, andiamo ma, cosa porteremo all’uomo? Il pane se n’è andato dalle nostre bisacce e non c’è regalo da portare all’uomo di Elohim; Che cosa abbiamo con noi? 8 Il ragazzo continuò a rispondere a Saul e disse: ecco, si è trovato nelle mie mani un quarto di siclo d’argento, lo darò all’uomo di Elohim ed egli ci indicherà la strada. 9 Una volta, in Israele quando un uomo andava a consultare l’Elohim, diceva: andiamo dal veggente. Perché il profeta di oggi, in passato si chiamava veggente. 10 Disse Saul al suo compagno, hai parlato bene, dunque andiamo! Andarono verso la città dove c’era l’uomo di Elohim. 11 Essi salirono lungo la salita della città e incontrarono delle ragazze che uscivano per attingere acqua; e chiesero loro: è qui il veggente? 12 Risposero loro e dissero: c’è, ecco, davanti a te, presto ora, perché oggi è arrivato in città; perché oggi sacrificherà per il popolo sulla collina (altura). 13 Come entrerete in città così lo troverete, prima che salga l’altura per mangiare, perché il popolo non mangerà prima del suo arrivo, perché egli benedirà “la vittima del sacrificio”, dopo di che mangeranno i convocati; ed ora salite, ché oggi lo incontrerete. 14 Essi salirono in città e arrivati al centro della città, ecco Samuele, che usciva per incontrare loro e salire sulla collina. 15 Yhwh aveva rivelato all’orecchio di Samuele, il giorno prima, dell’arrivo di Saul, dicendo: 16 come ora, a quest’ora domani, manderò a te un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. E lo renderai vittorioso dalla mano (dall’oppressione) dei filistei; giacché ho visto il mio popolo e perché è arrivato a me il suo grido. 17 Samuele vide Saul e Yhwh lo interpellò, ecco, questo è l’uomo di cui ti avevo parlato; egli avrà potere sul mio popolo. 18 Saul si avvicinò a Samuele nel mezzo della porta e disse: dimmi per favore, dov’è la casa del veggente? 19 Rispose Samuele a Saul: io sono il veggente. Salite davanti a me sulla collina; oggi mangerete con me e domani ti lascerò andare e tutto ciò che c’è nel tuo cuore, io ti riferirò. 20 Quanto alle asine smarrite tre giorni fa1, non si crucci il tuo cuore, perché sono state ritrovate. Per chi è, ogni desiderio di Israele, se non per te e per tutta la casa di tuo padre? 21 Rispose Saul e disse: non sono io della tribù di Beniamino? Della più piccola delle tribù di Israele? E la mia famiglia, non è forse la più piccola di tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché tu mi dici queste cose? 22 Samuele prese Saul e il suo garzone e entrarono nella stanza e diede loro il primo posto fra i convitati; essi erano trenta uomini. 23 Samuele disse al cuoco: prendi la porzione che ho dato a te, per la quale ti dissi di conservarla con te. 24 (testo corrotto) Il cuoco tolse la coscia e quanto è sopra di essa, la pose davanti a Saul e disse (il soggetto dovrebbe essere Samuele): ecco il rimasto è davanti a te, mangia! Perché ho chiamato il popolo alla festa dicendo che era stata conservata per te. E Saul quel giorno mangiò con Samuele2. 25 Discesero dalla collina verso la città, e parlò con Saul sulla terrazza. 26 Si alzarono presto, quando nel salire dell’alba, Samuele chiamò Saul dal tetto dicendo: alzati che ti devo inviare; Saul si alzò e uscirono fuori loro due, lui e Samuele. 27 Nello scendere essi al limite della città, Samuele disse a Saul, parla al ragazzo che passi davanti a noi, egli passò. Tu resta, perché oggi, io ti farò ascoltare le parole di Elohim.
CAP. 10
1 Samuele prese il piccolo orcio dell’olio, lo versò sulla sua testa, lo baciò e disse: non è forse vero che Yhwh ha unto te, come capo, sopra il suo possesso?3 2 Oggi, nel tuo andare lontano da me, incontrerai due uomini presso il sepolcro di Rachele, al confine con Beniamino, in Zelzoc e ti diranno: le asine che tu sei andato a cercare, sono state trovate, ecco, tuo padre ha lasciato perdere la faccenda delle asine e si preoccupa per voi dicendo: che cosa devo fare per mio figlio? 3 Tu passerai oltre e arriverai al grande albero del Tabor; là incontrerai tre uomini in viaggio verso Elohim a Bet-El; uno porta tre capretti, uno porta tre pani rotondi, uno porta tre otri di vino. 4 Ti chiederanno come stai e ti daranno due pani e tu li prenderai dalle loro mani. 5 Dopo di che arriverai alla collina di Elohim ( Gàbaa) dove c’è una guarnigione di filistei, accadrà che tu, nell’entrare in città, ti imbatterai in un gruppo di profeti che scendono dalla collina con davanti a loro: arpe, timpani, flauti e cetre, ed essi che profetizzano. 6 Penetrerà in te lo spirito di Yhwh e ti farà profetizzare con loro e sarai cambiato in un altro uomo. 7 Quando arriveranno a te questi segni, fa ciò che ti capita, devi sapere che Elohim è con te. 8 Tu scenderai prima di me a Gàlgala, ecco, io ti seguirò per sacrificare olocausti e per sacrificare sacrifici di pace; sette giorni aspetterai, fino al mio arrivo da te. Ti farò sapere cosa dovrai fare. 9 Quando voltò le sue spalle per andar via da Samuele, Elohim cambiò a lui il cuore, dopo, tutti quei segni arrivarono quello stesso giorno. 10 Arrivarono là a Gàbaa ed ecco un gruppo di profeti avvicinarsi a lui, penetrò in lui lo spirito di Elohim e profetava in mezzo a loro. 11 Tutti quelli che lo conoscevano, da ieri e dall’altro ieri ( da sempre) e lo videro con i profeti profetare, disse il popolo, ciascuno al suo vicino, che cosa è accaduto al figlio di Kis? Anche Saul è fra i profeti? 12 Uno del posto rispose e disse: chi è il loro padre? Per questo ci fu il proverbio “anche Saul è fra i profeti”. 13 Terminò di profetare e andò verso la collina. 14 Disse lo zio a Saul, a lui e al suo garzone: dove siete andati? Rispose: a cercare le asine ma, non si sono viste perché non c’erano. Allora siamo andati da Samuele. 15 Disse lo zio a Saul, raccontami per favore che cosa vi disse Samuele. 16 Saul disse a suo zio: ci ha riferito per certo che le asine erano state ritrovate ma, circa la questione del regno, non gli riferì ciò che aveva detto Samuele. 17 Samuele convocò il popolo presso Yhwh a Mizpà. 18 Disse ai figli d’Israele, così dice Yhwh, Elohim di Israele: io ho fatto uscire Israele dall’Egitto e vi ho salvato dalla mano dell’Egitto e dalla mano di tutti i regni che vi opprimono. 19 Ma, voi oggi fuggite il vostro Elohim, il quale vi salva da tutte le vostre disgrazie e dalle vostre angosce. E avete chiesto a lui che un re fosse posto su di voi. Ed ora presentatevi davanti a Yhwh, secondo le vostre tribù e secondo i vostri casati (famiglie). 20 Samuele avvicinò tutte le tribù d’Israele e la sorte designò Beniamino. 21 Avvicinò la tribù di Beniamino e i suoi casati e la sorte designò il casato di Matri; e la sorte designò Saul4 figlio di Kis. Lo cercarono ma, non fu trovato. 22 Chiesero ancora a Yhwh: è arrivato o ancora no? Rispose Yhwh, ecco, egli si è nascosto fra i bagagli. 23 Corsero e lo presero da là e lo collocarono in mezzo al popolo; era alto più di tutto il popolo, dalla sua spalla e oltre. 24 Samuele disse a tutto il popolo: vi ho fatto vedere che Yhwh ha scelto lui, perché non c’è nessuno come lui fra tutto il popolo e dicevano: viva il re! 25 Samuele parlò al popolo con giudizio del potere regale; lo scrisse in un libro e lo depose davanti a Yhwh. Samuele lasciò andare tutto il popolo, ciascuno alla sua casa. 26 Anche Saul andò alla sua casa in Gàbaa e partirono con lui dei valorosi, i quali erano toccati da Elohim nel loro cuore. 27 Ma, i figli di Belial dicevano: come ci salverà costui? Lo disprezzavano e non gli portarono l’offerta ma, egli restò silenzioso.
CAP. 11
1 Nacas, degli Ammoniti, salì e si accampò contro Jabes di Galad. Tutti gli uomini di Jabes dissero a Nacas: fa un patto con noi e saremo tuoi servi. 2 Rispose ad essi, Nacas l’ammonita: patteggerò con voi in questo modo: di cavare a voi tutti, l’occhio destro, così da porre una vergogna su tutto Israele. 3 Gli anziani di Jabes risposero: lasciaci sette giorni, noi manderemo messaggi in tutto il territorio di Israele, se nessuno ci salverà, noi usciremo verso di te. 4 I messaggeri giunsero alla collina di Saul e parlarono della faccenda alle orecchie del popolo; tutto il popolo alzò la voce e pianse. 5 Ecco, Saul arrivò, dietro la mandria, dalla campagna. Disse Saul: che cos’ha il popolo che piange? Gli raccontarono le parole degli uomini di Jabes. 6 Nell’udire quelle parole, lo spirito di Elohim penetrò dentro Saul che si arrabbiò molto. 7 Prese un paio di buoi e, a pezzi, li mandò in tutto il territorio d’Israele, per mano dei messaggeri, dicendo: a quegli che non uscirà con noi, dietro a Saul e dietro a Samuele, così farà ai suoi buoi. Il timore di Yhwh cadde sul popolo e uscirono come un sol uomo. 8 Li passò in rassegna a Bezek, i figli d’Israele erano trecentomila e gli uomini di Giuda trentamila. 9 E dissero ai messaggeri che erano venuti: agli uomini di Jabes direte così, domani, nel diventare caldo il sole, per voi sarà la salvezza. Arrivarono i messaggeri e riferirono agli uomini di Jabes che si rallegrarono. 10 Allora gli uomini di Jabes dissero (a Nacas) domani usciremo presso di voi e farete a noi tutto ciò che è bene ai vostri occhi. 11 All’indomani, Saul collocò il popolo in tre schiere armate e arrivarono in mezzo all’accampamento, all’inizio del giorno e colpirono Ammon fino a quando il giorno si fece caldo. I superstiti furono dispersi e di loro non ne restarono due insieme. 12 Il popolo disse a Samuele, chi è che disse: dovrà Saul regnare su di noi? Dacci quegli uomini che li metteremo a morte. 13 Disse Saul: in questo giorno non morirà nessuno, perché oggi Yhwh ha compiuto una liberazione in Israele. 14 Samuele disse al popolo: andate, andiamo a Ghilgal (Gàlgala) e là inaugureremo il regno. 15 Andarono, tutto il popolo a Ghilgal e là nominarono re Saul, davanti a Yhwh, in Ghilgal e sacrificarono olocausti e sacrifici di pace davanti a Yhwh; là furono molto felici, Saul e tutti gli uomini d’Israele.
CAP. 125
1 Disse Samuele a tutto Israele, ecco, ho ascoltato la vostra voce, di tutti quelli che mi hanno parlato ed io ho fatto regnare su di voi, un re. 2 Adesso, ecco, il re si metterà in cammino davanti a voi, io sono vecchio e canuto; i miei figli, eccoli con voi, io ho camminato davanti a voi, dalla mia giovinezza, fino a questo giorno. 3 Eccomi, datemi una risposta, di fronte a Yhwh e di fronte al suo unto; a chi ho preso un bue? A chi ho preso l’asino? Chi ho sfruttato? Chi ho compiaciuto? Dalla mia mano da chi ho preso una tangente? Ovvero ho nascosto i miei occhi per lui?6 Ecco io vi restituisco. 4 Risposero: non ci hai sfruttato, non ci hai compiaciuto, e non hai preso mai niente dalla mano di qualcuno. 5 Disse loro: Yhwh è testimone contro di voi e testimone il suo unto, in questo giorno, che non avete trovato niente nelle mie mani. Disse: (il popolo?) è testimone. 6 Disse Samuele al popolo: Yhwh che ha fatto Mosè e Aronne, che ha fatto salire i vostri padri dal paese d’Egitto, 7 ora, prendete posizione e io giudicherò con voi, davanti a Yhwh, tutta la generosità che Yhwh ha avuto con voi e con i vostri padri. 8 Quando Giacobbe arrivò in Egitto, gridarono i vostri padri, verso Yhwh. Yhwh mandò Mosè e Aronne e uscirono i vostri padri dall’Egitto e abitarono in questo luogo. 9 Ma, dimenticarono Yhwh, loro Elohim, e li vendette nelle mani di Sisara, capo dell’esercito di Cazor, e nelle mani dei Filistei e nelle mani del re di Moab che combatterono contro di loro. 10 Gridarono a Yhwh e dissero: abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato Yhwh e siamo passati ai Baal e alle Astarti ma, adesso salvaci dalla mano dei nostri nemici e noi ti serviremo. 11 Yhwh mandò Jerub-Baal e Barak e Jefte e Samuele e vi liberò dalla mano dei vostri nemici intorno a voi e tornaste tranquilli. 12 Vedeste che Nacas, re degli Ammoniti, veniva contro di voi e mi chiedeste : un re regni su di noi; no! Yhwh, vostro Elohim, regna su di voi. 13 Ora, ecco il re che avete scelto, che avete chiesto, ecco Yhwh ha dato su di voi un re. 14 Se avrete timore di Yhwh e lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alle parole di Yhwh, sarete anche voi e il re, che regna su di voi, al seguito di Yhwh, vostro Elohim. 15 Se non ascolterete la voce di Yhwh e sarete ribelli alle parole di Yhwh, allora la mano di Yhwh sarà su di voi come fu sui vostri padri. 16 Anche adesso, state in piedi e guardate questo grande evento che Yhwh farà davanti a voi. 17 Non è forse tempo di mietere i grani? Ma, io invocherò Yhwh ed egli manderà tuoni e pioggia e saprete e vedrete, perché avete fatto molto male, davanti a Yhwh, nel chiedere per voi un re. 18 Samuele invocò Yhwh: Yhwh mandò quel giorno tuoni e pioggia e tutto il popolo fu molto spaventato, con Yhwh e con Samuele. 19 Tutto il popolo disse a Samuele: intercedi presso Yhwh, tuo Elohim affinché i tuoi servi non siano fatti morire, poiché abbiamo aggiunto, a tutti i nostri peccati, il male di aver chiesto un re per noi. 20 Samuele disse al popolo: non abbiate timore, voi avete fatto tutto questo male ma, non allontanatevi dal seguire Yhwh e servite Yhwh con tutto il vostro cuore. 21 Non allontanatevi per seguire cose vuote che non vi giovano e non vi salvano, perché esse sono vuote. 22 Perché Yhwh non abbandonerà il suo popolo, a causa del suo grande nome, perché Yhwh ha giurato di fare di voi, il suo popolo. 23 Quanto a me, lungi da me di peccare contro Yhwh, di smettere di supplicare per voi, di mostrare a voi la strada buona e giusta. 24 Ma, temete Yhwh e servitelo in verità, con tutto il vostro cuore, perché vedete ciò che di grande ha fatto con voi. 25 Se farete il male, voi e anche il vostro re, scomparirete.
CAP. 13
1 Il primo versetto del TM è decisamente inverosimile, infatti recita così: “Saul aveva un anno quando diventò re e regnò due anni su Israele.” 2 Saul scelse per sé tremila di Israele, e furono con Saul duemila in Micmas e sul monte di Bet-El; mille erano con Jonatan sulla collina di Beniamino e il resto del popolo, ciascuno alla sua tenda. 3 Jonatan colpì una guarnigione di filistei che era sulla collina (di Beniamino) e i filistei lo seppero. Saul suonò nel corno in tutto il paese dicendo: ascoltino gli ebrei. 4 E tutto Israele udirono dire: Saul ha colpito la guarnigione dei filistei; Israele ha aperto le ostilità con i filistei e il popolo gridò dietro a Saul a Gàlgala. 5 I filistei si raccolsero per combattere con Israele, tremila carri e seimila cavalieri e una moltitudine innumerevole come la sabbia che è sulla sponda del mare; salirono e si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. 6 Gli uomini di Israele videro che c’era pericolo per loro; poiché il popolo era oppresso, si nascosero tutti nelle caverne, nelle fessure delle rocce, nelle grotte, nei pozzi. 7 Alcuni degli ebrei attraversarono il Giordano, nella terra di Gad e Ghilad. 8 Saul era ancora in Gàlgala con tutto il popolo che lo seguiva. 9 Aspettò sette giorni per l’incontro con Samuele. Ma, Samuele non venne a Gàlgala e il popolo rompeva la fedeltà a lui (Saul). 10 Quand’ecco, nel terminare di sacrificare l’olocausto, Samuele arrivò. Saul uscì per incontrarlo e per benedirlo. 11 Samuele disse: che cosa hai fatto? Poiché ho visto che il popolo si allontanava da me, e tu non arrivavi all’appuntamento, nei giorni previsti, mentre i filistei si erano riuniti a Micmas, 12 ho pensato: adesso i filistei scenderanno contro di me a Gàlgala, e ancora non avevo placato la faccia di Yhwh; mi feci forza e sacrificai l’olocausto. 13 Disse Samuele a Saul: hai agito da stolto; non hai osservato il precetto di Yhwh, tuo Elohim, che ti aveva ordinato. Perché adesso Yhwh avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14 Ora il tuo regno non sarà confermato. Yhwh ha cercato per sé un uomo come il suo cuore, Yhwh lo ha comandato quale capo sul suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che ti aveva ordinato Yhwh. 15 Samuele si alzò e partì da Gàlgala, collina di Beniamino; Saul passò in rassegna il popolo che si trovava con lui: seicento uomini. 16 Saul e Jonatan, suo figlio e il popolo che si trovava con loro stavano sulla collina di Beniamino e i filistei erano accampati a Micmas. 7 Usciva intanto la squadra di sabotatori dall’accampamento dei Filistei, divisa in tre gruppi; uno dei gruppi si sarebbe volto verso la strada di Ofra, verso la terra si Sual. 18 Una squadra si sarebbe volto verso la strada di Bet-Koran, un’altra avrebbe preso la strada del territorio dall’alto sopra la valle di Zobaim, verso il deserto. 19 Un fabbro non si trovava in tutta la terra d’Israele, perché così – dicevano i filistei – gli ebrei non facevano spade e aratri. 20 Tutto Israele scendeva presso i Filistei per affilare, ciascuno, il proprio aratro, la sua zappa, la scure, il vomere e lo scalpello. 21 E il prezzo era imposto, 2/3 di siclo per i vomeri e per le zappe; un terzo, per una zappa tridente, per le scuri e per ognuno dei pungoli. 22 Nel giorno della battaglia, non si trovò né una spada né un pugnale in mano a tutto il popolo che si trovava con Saul e con Jonatan. Si trovò solo per Saul e per Jonatan, suo figlio. 23 Una guarnigione di Filistei uscì verso il passo di Micmas.
CAP. 14
1 Avvenne che, un giorno, Jonatan, figlio di Saul, disse al suo scudiero:7 su passiamo verso la guarnigione dei Filistei, che stava di fronte a lui ma, non lo riferì a suo padre. 2 Saul stava sulla cima della collina sotto il melograno, che era in Migron e il popolo stava con lui, circa seicento uomini. 3 Achià, figlio di Achitub fratello di Jacobod, figlio di Finees, figlio di Eli, sacerdote di Yhwh in Silo, portava l’ efod e il popolo non sapeva che Jonatan era partito. 4 Tra i passaggi che Jonatan cercò di attraversare, verso la guarnigione dei Filistei, c’era un dente di roccia da una parte e un dente di roccia dall’altra parte, il nome di uno, Bozèz e il nome dell’altro Sène. 5 Il dente di uno dei picchi rocciosi era a settentrione, di fronte a Micmas e l’altro a oriente, di fronte a Gàbaa. 6 Disse Jonatan al suo scudiero: su, attraversiamo, verso il luogo di quegli incirconcisi, forse Yhwh aiuterà noi, perché per Yhwh non c’è nessun impedimento ad aiutare con molti o con pochi. 7 Rispose il suo scudiero: fa tutto ciò che il tuo cuore ti suggerisce, ecco, io sarò con te, come il tuo cuore. 8 Disse Jonatan, ecco noi passiamo verso gli uomini e ci mostriamo a essi. 9 Se diranno a noi così: fermatevi, perché noi vi raggiungiamo! Allora noi resteremo in basso e non saliremo da loro. 10 Se a noi diranno così: salite! Noi saliremo, perché Yhwh li darà nelle nostre mani; questo per noi è il segno. 11 Loro due si mostrarono alla guarnigione dei Filistei; dissero i Filistei: ecco gli ebrei, sono usciti dalle caverne dove si erano nascosti. 12 Gli uomini della guarnigione parlarono a Jonatan e allo scudiero e dissero: salite da noi, vi faremo conoscere qualcosa. Disse Jonatan al suo scudiero: Sali dietro a me, perché Yhwh li ha messi nelle nostre mani. 13 Salì Jonatan poggiandosi sulle sue mani e sui suoi piedi e lo scudiero dietro di lui. Cadevano davanti a Jonatan e lo scudiero, dietro, li faceva morire 14 Fu la prima strage nella quale, Jonatan e il suo scudiero, colpì circa venti uomini, nello spazio di circa metà solco di un campo arato. 15 Ci fu spavento nell’accampamento, nel territorio e in tutto il popolo; la guarnigione e la squadra d’assalto, si spaventarono anche loro e la terra tremò. Ci fu come uno spavento di Elohim8. 16 Le spie di Saul, sulla collina di Beniamino, ecco videro la moltitudine che trasaliva e fuggiva alla rinfusa. 17 Disse Saul al popolo che era con lui: per favore passate in rassegna e guardate chi si è allontanato da noi. Passarono in rassegna ed ecco, non c’era Jonatan e il suo scudiero. 18 Disse Saul a Achià: portami l’arca di Elohim, perché quel giorno, l’arca di Elohim era con i figli d’Israele. 19 Mentre ancora Saul parlava al sacerdote, il tumulto che c’era nell’accampamento dei Filistei, partì e arrivò crescendo; disse Saul al sacerdote: ritira la tua mano. 20 Saul gridò a tutto il popolo che era con lui ed entrarono nella battaglia; ed ecco, la spada di ciascuno era contro il suo compagno, il panico era molto cresciuto. 21 Gli ebrei che prima erano con i Filistei, saliti con loro nell’accampamento, si volsero anch’essi per essere con Israele, che era con Saul e Jonatan. 22 Tutti gli uomini d’Israele che erano nascosti sulle montagne di Efraim, udirono che i Filistei erano fuggiti, aderirono anch’essi e li seguirono nella battaglia. 23 Yhwh salvò in quel giorno Israele e la battaglia attraversò Bet-Aven. 24 Gli Israeliti in quel giorno erano sotto pressione, Saul minacciò9 il popolo dicendo: maledetto l’uomo che mangerà pane prima di sera; prima che mi sia vendicato dei miei nemici. 25 Tutto il paese arrivò presso una selva e c’era del miele sul terreno; 26 entrò il popolo nella selva ed ecco, il miele colava ma, nessuno allungava la sua mano verso la bocca, perché il popolo temeva il giuramento. 27 Jonatan non aveva udito che suo padre aveva fatto giurare il popolo, e allungò la punta del bastone che aveva in mano, e lo immerse nel favo del miele, e portò la sua mano alla bocca e i suoi occhi si illuminarono. 28 Parlò uno del popolo e disse: Un giuramento ha fatto giurare tuo padre al popolo dicendo: maledetto colui che mangerà pane oggi! Il popolo era stanco. 29 Jonatan disse: mio padre ha provocato il paese; guardate per favore come brillano i miei occhi, perché ho mangiato un poco di questo miele. 30 Se dunque il popolo, avesse mangiato dal bottino dei suoi nemici che raggiunse, ora non sarebbe forse maggiore la strage dei Filistei? 31 Colpirono i Filistei, in quel giorno, da Micmas a Aialon e il popolo era molto stanco. 32 Il popolo si gettò sul bottino e presero pecore, armenti, buoi e vitelli e macellarono in terra e mangiarono con il sangue. 33 Fu riferito a Saul dicendo: ecco il popolo sta peccando contro Yhwh, mangiando con il sangue. Disse: avete tradito. Rotolate verso di me una grossa pietra. 34 Disse Saul: disperdetevi fra il popolo e dite loro che siano portati a me, di ciascuno, il suo bue, il suo montone; macellate qui e mangiate così non peccherete contro Yhwh, mangiando col sangue; portarono, tutto il popolo, ciascuno, il suo bue nella sua mano10; nella notte li macellarono. 35 Saul, costruì un altare a Yhwh; con questo iniziò a costruire altari a Yhwh. 36 Disse Saul: inseguiamo i Filistei stanotte, saccheggiamoli sino al sorgere del giorno, di loro non resterà un uomo. Risposero: tutto ciò che è meglio ai tuoi occhi, fallo. Disse il sacerdote: non ci accostiamo all’Elohim? 37 Saul chiese all’Elohim: devo inseguire i filistei? Li darai nelle mani di Israele? In quel giorno non gli risposero. 38 Disse Saul: avvicinatevi, non siete forse i capi del popolo? Esaminate e guardate chi fra di loro, oggi, ha commesso questo peccato. 3911 Per la vita di Yhwh che ha salvato Israele, costui, se fosse anche Jonatan mio figlio, non sarà diverso, certamente dovrà morire. Non ci fu risposta dal popolo. 40 Disse a tutto Israele: voi sarete da una parte, io e mio figlio Jonatan, saremo dall’altra. Disse il popolo a Saul: il meglio ai tuoi occhi, fallo! 41 Disse Saul a Yhwh, Elohim di Israele, dai, scegli l’irreprensibile! Designò Jonatan e Saul e il popolo si fece da parte. 42 Disse Saul: gettate la sorte tra me e Jonatan mio figlio e designò Jonatan. 43 Disse Saul a Jonatan: raccontami che cosa hai fatto. E Jonatan gli raccontò e disse: mangiare ho mangiato, dalla punta del bastone che avevo nella mia mano, ho mangiato un poco di miele; ecco, morirò. 44 Disse Saul: così Elohim farà e anche peggio, perché certamente tu Jonatan dovrai morire. 45 Disse il popolo a Saul: forse che Jonatan dovrà morire? Che ha conquistato questa grande vittoria per Israele? Lungi da noi; per la vita di Yhwh, non cadrà a terra neanche un pelo della sua capigliatura, perché con Elohim oggi ha combattuto; il popolo riscattò Jonatan e non morì. 46 Saul si ritrasse dall’inseguire i Filistei ed essi partirono per i loro luoghi. 47 Saul si impadronì del potere in Israele e combatté contro i suoi nemici intorno; contro Moab, contro gli Ammoniti, contro Edom e contro i re di Zaba, contro i Filistei; dovunque si volgeva, riusciva. Compì gesta di valore, colpì Amalek e salvò Israele dalla mano dei saccheggiatori. 49 Furono figli di Saul: Jonatan, Isvì e Malchisua; il nome delle due figlie: il nome della maggiore, Merab, il nome della minore Mical. 50 Il nome della moglie di Saul era Achinoam, figlia di Achimaz e il nome del capo del suo esercito, Abner, figlio di Ner, zio di Saul. 51 Kis, padre di Saul e Ner, padre di Abner, erano figli di Abniel. 52 Ci fu guerra dura contro i Filistei, tutto il tempo del regno di Saul. Saul teneva d’occhio tutti gli uomini forti e ogni valoroso lo prendeva con sé.
CAP. 15
1 Disse Samuele a Saul: Yhwh mi ha mandato per consacrarti re sul suo popolo, su Israele. Adesso ascolta le parole di Yhwh. 2 Così dice Yhwh degli eserciti: mi sono occupato di ciò che ha fatto Amelek a Israele, gli sbarrò la strada mentre fuggiva dall’Egitto. 3 Adesso parti, colpisci Amelek e votali allo sterminio, tutto ciò che è suo e non avere pietà per lui; uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini. 4 Saul mobilitò il popolo e lo passò in rassegna a Telaim, erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 5 Saul arrivò fino alla città di Amelek e tese un’imboscata nella valle. 6 Disse Saul ai Keniti: andate, allontanatevi, scendete, non restate in mezzo agli Amaleciti, affinché non siate accomunati a loro. Voi avete avuto benevolenza con tutti i figli d’Israele, nella loro uscita dall’Egitto. I keniti si allontanarono da Amelek. 7 Saul colpì Amelek da Avilà andando verso Sur, che è in faccia all’Egitto. 8 Prese Agag, re di Amelek, vivo. Tutto il popolo fu passato a fil di spada. 9 Ebbe pietà Saul, e il popolo, verso Agag e verso la parte migliore delle greggi, del bestiame, delle coppie di buoi, verso i montoni e verso tutto il meglio; non vollero votarlo all’interdetto, ma, le altre cose, furono disprezzate e sottovalutate e le votarono allo sterminio12. 10 La parola di Yhwh fu rivolta a Samuele dicendo: 11 mi sono pentito di aver fatto regnare Saul come re, perché si è allontanato dal seguire me, e non ha eseguito la mia parola. Samuele non dormì e gridò a Yhwh tutta la notte. 12 Si alzò presto Samuele per incontrare Saul al mattino. Fu riferito a Samuele dicendo: Saul è andato verso Carmel, ecco un monumento per sé, si è allontanato, è passato ed è sceso a Gàlgala. 13 Samuele arrivò presso Saul. Gli disse Saul: tu sei benedetto da Yhwh, ho eseguito la parola di Yhwh. 14 Disse Samuele: cos’è questo rumore di pecore che io sento? E il rumore del bestiame che io sento? 15 Rispose Saul: li abbiamo portati dagli Amaleciti, perché il popolo ha avuto pietà delle pecore e del bestiame, per questo sarà sacrificato a Yhwh, tuo Elohim, il resto lo abbiamo sterminato. 16 Samuele disse a Saul: lascia perdere! Lascia che ti riferisca ciò che mi ha detto stanotte Yhwh, rispose: parla! 17 Disse Samuele: non sei tu – anche se piccolo ai tuoi occhi – capo delle tribù d’Israele? 18 Yhwh ti aveva mandato per un’impresa e ti aveva detto: tu voterai allo sterminio i peccatori di Amalek e combatterai contro di loro fino al loro sterminio. 19 Perché non hai ascoltato la voce di Yhwh? Perché ti sei interessato del saccheggio e hai compiuto il peggio agli occhi di Yhwh? 20 Saul rispose a Samuele: io ho ascoltato la voce di Yhwh e sono andato per l’impresa per la quale mi aveva mandato. Ho portato Agag, re di Amalek ma ho votato allo sterminio gli Amaleciti. 21 Il popolo, ha preso pecore e bestiame, la parte migliore, per fare sacrifici a Yhwh, tuo Elohim, a Gàlgala. 22 Disse Samuele: Yhwh desidera olocausti e sacrifici come obbedire alla parola e ascoltare la voce di Yhwh? Ecco, obbedire è meglio dei sacrifici, dare retta è meglio del grasso dei montoni. 23 Perché peccato-oracolare (divinazione) è la ribellione; colpa e terafim la ribellione; a causa dell’aver rigettato la parola di Yhwh, egli rigetta te da re. 24 Disse Saul a Samuele: ho peccato, perché ho trasgredito la parola di Yhwh e le tue parole; ho temuto il popolo e ho ascoltato le sue parole. 25 Adesso sollevami dal mio peccato, torna con me e mi prostrerò a Yhwh. 26 Rispose Samuele a Saul: non tornerò con te, perché tu ha i rigettato la parola di Yhwh e Yhwh ti ha rigettato dall’essere re su Israele. 27 Samuele si voltò per andarsene ma, Saul, afferrò un lembo del suo mantello e lo strappò. 28 Gli disse Samuele: Yhwh ha strappato a te il regno d’Israele, oggi stesso, e lo ha dato a un tuo vicino, migliore di te. 29 Ed anche “la gloria” d’Israele non tradirà e non si pentirà, perché lui non è uomo per pentirsi. 30 Disse: ho peccato, adesso, per favore onorami di fronte agli anziani del mio popolo e di fronte a Israele, torna con me ed io mi prostrerò a Yhwh tuo Elohim. 31 Samuele tornò al seguito di Saul. Si prostrò Saul a Yhwh. 32 Samuele disse: portatemi Agag, re di Amalek; venne davanti a lui Agag, incatenato; disse Agag: veramente si è allontanata l’amarezza della morte! 33 Rispose Samuele: come la tua spada ha privato le donne (dei loro figli) così sarà privata, fra le donne, anche tua madre. Samuele trucidò Agag davanti a Yhwh in Gàlgala. 34 Partì Samuele per Rama e Saul salì verso casa, sulla collina di Saul. 35 Samuele non ebbe più occasione di vedere Saul fino al giorno della sua morte.
FINE
1 Letteralmente: il giorno tre dei giorni.
2 Altre traduzioni del versetto 24: Fulvio Nardoni, 1960. “Il cuoco prese la coscia con ciò che le è sopra e la mise davanti a Saul. E Samuele gli disse: ecco, ciò che è stato serbato, mettitelo davanti e mangia, poiché l’abbiamo messo da parte per te, per mangiarlo insieme ai convitati in questa adunanza”. Edizione CEI, 1971. “Il cuoco, portò la coscia e la coda e la pose davanti a Saul, mentre Samuele diceva: ecco, ciò che è avanzato, ti è posto davanti, mangia! Perché proprio per te è stato serbato, perché lo mangiassi con gli invitati”. La Vulgata, tenere presente che Girolamo traduce da un testo più antico del TM. “ Levò dunque il cuoco la coscia e la pose davanti a Saul. E Samuele disse: ecco ciò che di proposito ti è stato conservato, quando ho chiamato il popolo”.
3 Il suo possesso è il popolo d’Israele.
4 Saul, prima è stato unto re da Samuele poi scelto con il sorteggio.
5 In questo capitolo c’è in modo molto evidente la mano del redattore deuteronomico che ripete lo schema classico del Deuteronomio, l’uscita dall’Egitto ecc.
6 Ho chiuso un occhio nel giudicare.
7 Garzone portatore delle sue armi.
8 Un fenomeno divino.
9 Fece un giuramento di maledizione.
10 In suo possesso.
11 Il testo masoretico è corrotto, la versione è congetturale.
12 Il testo masoretico è un po’ incomprensibile.
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