STORIA DEL PROFETA ELISEO
(Dal 2° Libro dei Re capitoli 1-8 traduzione dal TM di Egidio
Papetti)
CAP 1
1 Moab
si ribellò a Israele dopo la morte di Acab. 2 Acazia cadde dalla veranda della
sua abitazione superiore in Samaria e restò infermo. Mandò messaggeri dicendo
loro: andate a consultare Baal –Zebub dio di Echeron, se guarirò da questa
infermità. 3 L’angelo di Yhwh parlò a Elia il tisbita, alzati, sali a
incontrare i messaggeri del re di Samaria per dire loro: forse non c’è un
Elohim in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub dio di Echeron? 4 Per
questo così dice Yhwh: il letto sul quale sei salito da lì non scenderai perché
certamente morirai. 5 Tornarono i messaggeri dal re che chiese loro: cos’è
questo vostro ritorno? 6 Risposero: un uomo salì per incontrarci e ci disse:
andate, tornate dal re che vi ha mandato e ditegli, così dice Yhwh: non c’è
forse un Elohim in Israele? Tu mandi a consultare Baal-Zebub dio di Echeron? 7 Il
re parlò loro dicendo: che costume aveva l’uomo che è salito per incontrarvi
dicendo a voi codeste parole? 8 Gli risposero: un uomo con su una pelle; una
cintura di cuoio cingeva i suoi fianchi; disse: è Elia il tisbita! 9 Inviò
contro di lui un comandante di cinquanta e i suoi cinquanta. Egli salì da lui
ed ecco, stava sulla cima del monte e gli disse: uomo di Elohim il re ordina
scendi! 10 Elia rispose e disse al comandante dei cinquanta: se io sono uomo di
Elohim, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta. Discese un
fuoco dal cielo e divorò lui e i suoi cinquanta. 11 Di nuovo gli mandò ancora
un comandante di cinquanta e i suoi cinquanta. Rispose e gli parlò: uomo di
Elohim così dice il re scendi dalla montagna! 12 Rispose Elia dicendogli: se io
sono uomo di Elohim scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta.
Scese un fuoco dal cielo e divorò lui e i suoi cinquanta. 13 Di nuovo inviò un
comandante di cinquanta, la terza volta, e i suoi cinquanta. Salì e giunse il
comandante di cinquanta, il terzo; si inchinò sulle sue ginocchia fino a
toccare Elia al fine di impietosirlo e gli disse: uomo di Elohim ti sia
preziosa per favore la mia vita e la vita dei tuoi schiavi, questi cinquanta
davanti a te. 14 Ecco, scese un fuoco dal cielo e divorò entrambi i comandanti
di cinquanta, i comandanti e i loro cinquanta. Ora ti sia preziosa la mia vita
ai tuoi occhi. 15 Disse l’angelo di Yhwh a Elia: scendi con lui, non aver
timore della sua faccia. Si alzò e scese con lui dal re. 16 Parlò dicendogli,
così dice Yhwh: poiché hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub dio di
Echeron, non c’era forse un Elohim da consultare la sua parola? Per questo dal
letto sul quale sei salito di lì non scenderai, perché certamente morirai. 17 Morì
secondo la parola di Yhwh come aveva detto Elia. Al suo posto divenne re Joram,
nell’anno secondo di Joram figli di Giosafat re di Giuda, perché non aveva un
figlio. 18 Il resto delle gesta di Acazia non sono forse scritte nel libro
delle gesta dei tempi dei re d’Israele?
CAP:
2
1 Accadde
quando Yhwh stava facendo salire Elia nel turbine del cielo. Partirono Elia e
Eliseo da Gàlgala. 2 Disse Elia a Eliseo: resta qui per favore perché Yhwh mi
manda fino a Betel. Rispose Eliseo, per la vita di Yhwh, per la vita tua, non
ti abbandono. Scesero a Betel. 3 I figli dei profeti che erano a Betel,
uscirono incontro a Eliseo e gli chiesero: tu sai che oggi Yhwh prenderà il tuo
signore da sopra la tua testa? Anch’io l’ho saputo, tacete! 4 Gli disse Elia,
Eliseo resta qui per favore, perché Yhwh mi manda a Gerico. Rispose, per la
vita di Yhwh e per la tua vita, non ti abbandono e arrivarono a Gerico. 5 I
figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: lo
sai che oggi Yhwh prenderà il tuo signore da sopra la tua testa? Rispose
anch’io l’ho saputo, tacete! 6 Gli disse Elia, resta qui per favore perché Yhwh
mi manda al Giordano, rispose: per la vita di Yhwh, per la tua stessa vita io
non ti abbandonerò e insieme partirono. 7 Cinquanta uomini dei figli dei
profeti si incamminarono e si fermarono prima da lontano, mentre i due si
fermarono al Giordano. 8 Elia prese il suo mantello, lo arrotolò e colpì le
acque; si divisero di qua e di là e attraversarono entrambi all’asciutto. 9
Accadde mentre passavano, Elia disse a Eliseo: chiedi cosa io possa fare per te
prima che me ne vada da te. 10 Rispose Eliseo: siano dunque due parti del tuo
essere su di me.
11 Disse: sei incorreggibile, chiedi una cosa difficile. Se riuscirai a vedermi
portato via da te, accada così per te, altrimenti non accadrà. 11 Accadde,
mentre essi camminavano e camminando parlavano, ecco, un carro di fuoco e
cavalli di fuoco si intromisero fra loro due, Elia salì nel turbine verso il
cielo. 12 Eliseo lo guardò gridando: padre mio, padre mio, carro d’Israele e
suoi destrieri! E non lo vide più. 13 Eliseo sollevò il mantello che era caduto
a Elia e tornò a Gerico verso il Giordano. 14 Prese il mantello di Elia che gli
era caduto e colpì le acque dicendo: dov’è Yhwh Elohim di Elia, si quello!
Colpì le acque ed ecco che esse si divisero di qua e di là, Eliseo attraversò.
15 I figli dei profeti che erano in Gerico se lo videro davanti e dissero: lo
spirito di Elia si è indirizzato su Eliseo, gli andarono incontro e gli si
prostrarono a terra. 16 Gli dissero, ecco dunque ci sono cinquanta uomini tuoi
servi, uomini forti, partiranno e cercheranno il tuo signore, se il vento di
Yhwh l’ha sollevato e deposto su uno dei monti oppure in una delle valli,
rispose: non mandateli. 17 Insistettero con lui fino a convincerlo e disse:
mandali! Mandarono cinquanta uomini e lo cercarono per tre giorni e non lo
trovarono. 18 Tornarono da lui, egli stava a Gerico e disse loro: non vi avevo
forse detto di non andare? 19 Dissero gli uomini della città a Eliseo: ecco
dunque una bella dimora come vedi mio signore ma, le acque sono perniciose e la
terra fa abortire. 20 Disse: prendetemi una scodella nuova, mettete dentro del
sale, la presero per lui. 21 Uscì presso il luogo dove sgorgavano le acque, vi
gettò il sale e disse, così dice Yhwh: guarisco le acque, queste non saranno
più causa di morte e di aborti. 22 Furono guarite le acque fino ad oggi,
secondo le parole che Eliseo pronunciò. 23 Da lì salì verso Betel; egli
camminava per la strada e dei giovani ragazzi uscirono dalla città; si facevano
beffe di lui dicendo: sali pelato, sali pelato. 24 Si volse indietro, li
guardò e li maledì nel nome di Yhwh, allora due orse uscirono dal
bosco e di essi sbranarono quarantadue fanciulli. 25 Da lì partì verso il monte
Carmelo e da là a Samaria.
CAP.
3
1 Joram
figlio di Acab fu re d’Israele in Samaria nell’anno diciottesimo di Giosafat re
di Giuda, e regnò dodici anni. 2 Fece il male agli occhi di Yhwh, sebbene non
come suo padre e come sua madre; rimosse la stele di Baal che aveva fatto suo
padre. 3 Eccetto questo fatto, nel peccare non si allontanò da Geroboamo figlio
di Nebat, che fece peccare Israele. 4 Mesa, re di Moab era un allevatore e
portava al re d’Israele centomila agnelli e centomila arieti lanosi. 5 Quando
Acab morì, il re di Moab si ribellò contro il re d’Israele. 6 Uscì il re Joram
quel giorno da Samaria e passò in rassegna tutto Israele. 7 Partì e mandò a dire
a Giosafat re di Giuda, il re Moab si è ribellato contro di me, vieni con me
contro Moab a combattere? Io salirò! Io sono come te, il mio popolo come il tuo
popolo, i miei cavalli come i tuoi cavalli. 8 Chiese: dov’è la strada che
saliremo? Rispose: la via del deserto di Edom. 9 Partì il re di Israele, il re
di Giuda e il re di Edom; girarono intorno per sette giorni; non c’era acqua né
per i soldati né per gli animali che li seguivano. 10 Disse il re d’Israele:
ahimè, così Yhwh ha chiamato questi tre re per darli nelle mani di Moab. 11
Chiese Giosafat non c’è qui un profeta di Yhwh, per interpellare Yhwh per mezzo
di lui? Rispose uno dei servi del re d’Israele e disse: qui c’è Eliseo figlio
di Safat, che spargeva acqua sulle mani di Elia. 12 Disse Giosafat: c’è in lui
la parola di Yhwh. Scesero da lui il re d’Israele, Giosafat e il re di Edom. 13
Disse Eliseo al re d’Israele: che c’entro io? Va per te dai profeti di tuo
padre e dai profeti di tua madre. Gli rispose il re d’Israele: no! Perché Yhwh
ha chiamato questi tre re per darli nelle mani di Moab. 14 Disse Eliseo: per la
vita di Yhwh degli eserciti, del quale io sto alla sua presenza, se non fosse
per la faccia di Giosafat re di Giuda, che io rispetto, io non ti guarderei e
nemmeno ti vedrei. 15 Adesso portatemi un suonatore; accadde che mentre il
suonatore suonava, cadde su Eliseo la mano di Yhwh. 16 Così dice Yhwh: scavate
in questo torrente molte fosse. 17 Poiché così dice Yhwh: non vedrete vento e
non vedrete pioggia, ma quel torrente di riempirà di acqua e berrete voi, le
vostre greggi e il vostro bestiame. 18 Questo è poco agli occhi di Yhwh, egli
darà Moab nelle vostre mani. 19 Colpirete tutte le città fortificate e tutte le
principali città; abbatterete tutti gli alberi buoni; e tutte le sorgenti di
acqua ostruirete; tutte le pianure coltivate, rovinerete con le pietre. 20
Accadde al mattino; nel salire l’offerta (nel tempio) ecco, acqua arrivò dalla
strada di Edom e la terra si riempì di acqua. 21 Tutto Moab, saputo che i re
salivano per far guerra contro di loro, radunarono tutti quelli che portavano
un’arma sopra la cintola, e si schierarono ai confini. 22 Si alzarono presto al
mattino; il sole splendeva sopra le acque e Moab vide dinnanzi a sé, le acque
rosse come sangue. 23 Dissero: quello è sangue! Certamente i re si sono uccisi,
ciascuno ha ucciso il suo vicino, adesso al saccheggio Moab! 24 Giunsero
all’accampamento d’Israele. Si levò Israele e colpì Moab. Fuggirono davanti a
loro; li inseguirono e colpirono Moab. 25 Distrussero le città. In ogni pianura
coltivata ciascuno gettò la sua pietra fino a riempirla. Ostruirono tutte le
sorgenti e abbatterono tutti gli alberi buoni, lasciando a Kir-Coreset solo le
sue pietre. I lanciatori di pietre l’aggirarono e la conquistarono. 26 Il re di
Moab vide che la battaglia era più forte di lui. Prese con sé settecento
uomini, abili di spada, per aprirsi un
varco verso Edom ma, non poté. 27 Allora prese suo figlio primogenito, che
sarebbe diventato re al suo posto, e lo sacrificò in olocausto sulle mura. Ci
fu una grande indignazione contro Israele, fuggirono da lui e tornarono al loro
paese.
CAP.
4
1 Una
donna, una delle donne dei figli dei profeti gridò a Eliseo dicendo: il tuo
servo, il mio uomo è morto e tu sai che il tuo servo aveva timor di Yhwh ma, il
creditore verrà a prendere i due bambini (suoi) come schiavi. 2 Le rispose
Eliseo: che cosa posso fare per te? Raccontami cosa c’è da portar via nella
casa. Rispose: non c’è in tutto nella casa della tua schiava, nient’altro che
un’ampolla di olio. 3 Vai, chiedi per te vasi da fuori, da tutti i tuoi vicini,
vasi vuoti e non piccoli. 4 Poi entrerai e chiuderai la porta dietro di te e
dietro i tuoi figli e verserai in tutti quei vasi e quelli pieni li separerai. 5
Partì da lui, chiuse la porta dietro di sé e dietro i suoi figli, loro glieli
porgevano e lei versava. 6 Quando i vasi furono pieni disse a suo figlio:
porgimi ancora un vaso; ma, le rispose: non c’è più un vaso e l’olio cessò. 7
Andò e informò l’uomo di Elohim che le disse: Vai, vendi l’olio, paga il
creditore e col restante tu vivrai con i figli.
8 Un
giorno Eliseo passò da Sunem e là una donna importante lo trattenne da lei a
mangiare; Avvenne che ogni volta che passava di là si fermava a mangiare. 9
Disse al suo uomo, ecco io so che è un uomo di Elohim, un santo, quello che
passa sempre da noi. 10 Facciamogli dunque una piccola stanza in muratura e
poniamo là per lui un letto, un tavolo, una sedia e un candelabro e quando
verrà da noi egli si potrà appartare là. 11 Accadde che un giorno, passò di là
e si appartò nella stanza superiore e lì si coricò. 12 Disse a Ghezi, il suo
garzone, chiama questa Sunamita; la chiamò e lei si presentò davanti a lui. 13
Disse al suo garzone, parla per favore a lei, ecco ti sei preoccupata per noi;
per tutta questa preoccupazione, cosa possiamo fare per te? C’è forse da
parlare per te al re? O al capo dell’esercito? Rispose: io abito in mezzo al
mio popolo. 14 Disse Eliseo: che cosa possiamo fare per lei? Rispose Ghezi:
soltanto che lei non ha un figlio e il suo uomo è vecchio. 15 Disse: chiamala!
La chiamò e si fermò sulla porta. 16 Disse: di questo tempo come stabilito,
accadrà qui che abbraccerai un figlio; Rispose: no mio signore! Uomo di Elohim,
non mentire con la tua schiava. 17
La donna concepì e partorì un figlio al tempo stabilito. Accadde nel tempo che
le aveva detto Eliseo. 18 Il bambino crebbe e un giorno uscì da suo padre
presso i mietitori. 19 Disse a suo padre: la mia testa! La mia resta! Allora
disse al garzone portalo da sua madre. 20 Lo prese e lo condusse da sua madre e
si coricò sopra le sue ginocchia fino a mezzogiorno e morì. 21 Salì e lo coricò
sul letto dell’uomo di Elohim chiuse la porta dietro di sé e uscì. 22 Chiamò il
suo uomo e disse: mandami per favore uno dei tuoi garzoni e una delle asine,
voglio correre dall’uomo di Elohim, poi tornerò. 23 Perché vuoi incamminarti
per andare da lui oggi? Non è il novilunio e nemmeno sabato. Rispose: Stai
bene! 24
Sellò l’asina e disse al suo garzone: guida, cammina, non trattenermi dal
cavalcare se non quando lo dico io, va! 25 Camminò e la donna giunse dall’uomo
di Elohim sul monte Carmelo; nel vederla da lontana l’uomo di Elohim disse a
Ghezi, il suo garzone, ecco, quella è la sunamita. 26 Ora, di corsa per favore,
avvicinala e chiedile come sta lei, come sta il suo uomo e come sta il figlio
suo. Rispose: bene! 27 Arrivò dall’uomo di Elohim sul monte e si aggrappò ai
suoi piedi; Ghezi si avvicinò per spingerla via; disse l’uomo di Elohim,
lasciala perché l’animo suo è amareggiato e Yhwh l’ha nascosto anche a me, non
me lo ha riferito. 28 Disse: ho forse chiesto io un figlio dal mio signore? Non
ho forse detto di non ingannarmi? 29 Disse a Ghezi: cingiti i fianchi subito,
prendi il mio bastone nelle tue mani e va’, quando incontrerai qualcuno, non
salutarlo; quando ti saluta qualcuno non rispondergli; poggerai il mio bastone
sulla faccia del ragazzo. 30 Disse la madre del ragazzo: per la vita di Yhwh, e
per la tua vita, non ti abbandonerò; egli si alzò (Eliseo) e si incamminò
dietro a lei. 31 Ghezi era passato davanti a loro, posò il bastone sulla faccia
del ragazzo, ma non c’era voce, non si sentiva niente. Allora ritornò per
andargli incontro e gli riferì dicendo: non si sveglia il ragazzo. 32 Eliseo entrò
nella casa ed ecco, il ragazzo morto giaceva sopra il suo letto. 33 Entrò e
chiuse la porta dietro a loro due e pregò Yhwh. 34 Salì e si coricò sopra il
ragazzo e mise la sua bocca sulla bocca di lui, i suoi occhi sugli occhi di
lui, il palmo delle sue mani sul palmo delle mani di lui e si scaldò il corpo
del ragazzo. 35 Si volse e camminò nella stanza di qua e di là, salì e si stese
su di lui e il ragazzo starnutì sette volte, poi il ragazzo aprì gli occhi. 36 Allora
chiamò Ghezi dicendo chiama quella sunamita, la chiamò lei entrò da lui e le
disse: prendi tuo figlio. 37 Entrò, cadde ai suoi piedi, si prostrò a terra,
prese il figlio e uscì.
38
Eliseo tornò a Gàlgala, c’era carestia nel paese; i figli dei profeti sedevano
davanti a lui; disse al suo garzone: metti una grossa pentola e cuoci una
minestra per i figli dei profeti. 39 Uno uscì nel campo per raccogliere malva e
trovò una vite selvatica e raccolse da essa un cocomero amaro; riempì il suo
mantello, rientrò e gettò dei pezzi nella pentola, perché non conosceva il
frutto. 40 Versarono agli uomini perché ne mangiassero; accadde che nel
mangiare la minestra essi gridarono dicendo: uomo di Elohim c’è la morte nella
minestra, e non potevano mangiarla. 41 Disse: prendete della farina e gettatela
nella pentola, poi disse versa al popolo che mangi; non c’era più niente di
cattivo nella pentola. 42 Un uomo venne da Baal-Salisà e portò all’uomo di
Elohim pane dei primi frutti, venti pani di orzo e di grano tenero, nella
bisaccia. Tieni per il popolo che mangi! 43 Disse il suo servitore: come darò
questo davanti a cento uomini? Rispose: sia dato al popolo che mangi perché
così dice Yhwh, ne mangerà e ne avanzerà. 44 Lo distribuì davanti a loro,
mangiarono e ne avanzarono come aveva detto Yhwh.
CAP.
5
1 Naaman
capo dell’esercito del re di Aram, era un uomo importante presso il suo signore
e tenuto in gran conto perché a lui Yhwh aveva dato la salvezza ad Aram. Ora
quest’uomo valoroso e forte aveva una malattia della pelle. 2
Bande di Aramei uscirono a compiere rapine e portarono dal paese d’Israele una
giovane ragazza e fu al servizio della moglie di Naaman. 3 Disse alla sua
padrona ah! Se potesse il mio signore stare davanti al profeta che è in
Samaria, questi guarirebbe la sua malattia. 4 La donna andò e riferì al suo
signore: la ragazza che viene dalla terra d’Israele ha detto così e così. 5
Disse il re di Aram: va’, io manderò una lettera al re d’Israele; parti e
prendi nelle tue mani dieci talenti d’argento, seimila pezzi d’oro e dieci
cambi d’abito. 6 Giunse la lettera al re d’Israele e diceva: ora ti è arrivata
questa mia lettera, ecco ti ho mandato Naaman, mio servitore, che lo guarirai
della sua malattia della pelle. 7 Avvenne che, letta da re d’Israele la lettera
egli si strappò le vesti dicendo: sono forse Elohim io da far morire o di dare
la vita, perché costui mi chieda di liberare l’uomo della sua malattia della
pelle? Poiché capite bene e vedete, egli ha dei pretesti contro di me. 8 Quando
Eliseo, l’uomo di Elohim, seppe che il re d’Israele si era stracciato le vesti,
mandò a chiedere al re perché ti sei stracciato le vesti? Venga dunque da me,
egli sa che c’è un profeta in Israele. 9 Venne Naaman sul suo cavallo e sul suo
carro e si fermò sulla porta della casa di Eliseo. 10 Eliseo gli mandò un
messaggio dicendo: avviati e bagnati sette volte nel Giordano e tornerà a te la
tua carne e sarai puro. 11 Naaman si adirò e se ne andò dicendo: ecco, io ho
pensato di lui, certamente uscirà fuori e in piedi invocherà il nome di Yhwh
suo Elohim, agiterà la sua mano sulla macchia e libererà la mia pelle malata.
12 Forse non sono buoni Abanà e Parpar, i fiumi di Damasco, più di tutte le
acque d’Israele? Non posso forse bagnarmi in essi e purificarmi? Si voltò e partì
incollerito. 13 Si avvicinarono i suoi servi, parlarono a lui e dissero: padre
mio, se una cosa grande il profeta ti avesse chiesto, forse non l’avreste
fatta? Invece al contrario ti ha detto bagnati e sarai puro. 14 Scese e si
bagnò nel Giordano sette volte, come aveva detto l’uomo di Elohim e la sua
pelle tornò come la pelle di un ragazzino e fu purificato. 15 Tornò dall’uomo
di Elohim, lui e tutto il suo seguito, giunse e restò in piedi davanti a lui e
disse: ecco dunque, adesso so che non c’è un Elohim su tutta la terra se non in
Israele. Adesso prendi per favore un regalo dal tuo servo. 16 Rispose: per la
vita di Yhwh, del quale io sto alla sua presenza, io non lo prenderò; insisteva
con lui di prenderlo ma, rifiutò. 17 Disse Naaman: allora sia concesso al tuo
servo di trasportare un paio di buoi di terra,
perché il tuo servo non farà più olocausto o sacrificio ad altri Elohim se non
a Yhwh.18 Per questa cosa Yhwh perdoni il tuo servo. Quando entra il mio
signore nella casa di Rimmon
per inchinarsi profondamente, egli si appoggia al mio braccio e anch’io m’inchino
nella casa di Rimmon. Quando m’inchino nella casa di Rimmon, Yhwh perdoni per
favore il tuo servo di questa cosa. 19 Gli disse va’ in pace; s’incamminò una
bella distanza dal paese. 20 Disse Ghezi il garzone di Eliseo, uomo di Elohim,
ecco il mio signore ha evitato di prendere da Naaman, un arameo, dalle sue mani
ciò che aveva portato. Per la vita di Yhwh se non mi affretto dietro a lui e
non prenderò da lui qualcosa. 21 Ghezi inseguì Naaman. Naaman lo vide arrivare veloce
dietro di sé, scese dal carro per avvicinarsi a lui e disse: Pace a te. 22
Rispose: pace! Il mio signore mi manda a dire questo: ecco, sono giunti ora due
giovani della montagna di Efraim, dei figli dei profeti; dona per favore ad
essi un talento d’argento e due cambi d’abito. 23 Disse Naaman: prendi per loro
un dono maggiore e insisteva con lui; custodì i due talenti d’argento in due
sacchi e due cambi d’abito e li diede a due suoi servi che li portarono davanti
a Ghezi. 24 Giunsero presso una collina, li prese dalle loro mani, si prese
cura dei sacchi in casa sua e rimandò gli uomini che partirono. 25 Egli arrivò
davanti al suo signore e Eliseo gli chiese: da dove vieni Ghezi? Rispose: il
tuo servo non è andato né di qua né di là. 26 Poi disse: non era il mio cuore
con te quando si voltò l’uomo scendendo dal suo carro per venirti incontro? E’
tempo di prendere l’argento e di prendere gli abiti, e gli oliveti e i vigneti,
le greggi e gli armenti, schiavi e schiave. 27 La malattia di Naaman si
attaccherà a te e alla tua discendenza per sempre. Uscì dalla sua presenza con
la pelle bianca come la neve.
CAP.
6
1 Dissero
i figli dei profeti a Eliseo: ecco, il posto dove noi abitiamo davanti a te è
angusto per noi. 2 Noi andiamo quindi al Giordano e prenderemo ciascuno da là
una trave e faremo per noi un posto per abitare. Andate, disse. 3 Ma uno disse:
unisciti dunque e vieni con i tuoi servi, rispose: verrò. 4 Andò con loro e
giunsero al Giordano e tagliarono gli alberi. 5 Accadde che uno, mentre
abbatteva la trave, il ferro
cadde nell’acqua e gridò dicendo: ohimè, mio signore quello era in prestito. 6
Chiese l’uomo di Elohim: dov’è caduto, gli indicarono il posto; egli tagliò un
ramo e lo gettò là e il ferro riaffiorò. 7 Disse: prendi l’attrezzo, distese la
mano e lo prese.
8 Il
re di Aram era in guerra contro Israele e deliberò con i suoi ufficiali
stabilendo il luogo tal dei tali dove si sarebbe accampato. 9 Mandò a dire
l’uomo di Elohim al re d’Israele, guardati dal passare in quel posto perché là
sono accampati gli Aramei. 10 Mandò il re d’Israele presso il luogo che gli
aveva indicato l’uomo di Elohim e fu prudente; si tenne lontano da lì, non una
e nemmeno due volte.
11 Si agitò il cuore del re di Aram per questo fatto e chiamò i suoi ufficiali
e disse loro: forse qualcuno mi riferisce chi è al servizio del re d’Israele?
12 Rispose uno dei suoi ufficiali: nessuno mio signore e re, perché Eliseo il
profeta che è in Israele, riferisce al re d’Israele le parole che tu pronunci
nella camera dove dormi. 13 Andate, disse, cercate dove sia costui e io manderò
e lo prenderò; gli fu riferito ecco è in Dotan. 14 Mandò là cavalli e carri e
una truppa numerosa; giunsero di notte e accerchiarono la città. 15 si svegliò
presto il servitore dell’uomo di Elohim; si alzò ed uscì ed ecco: un esercito
circondava la città; disse l’uomo a Eliseo ahimè mio signore, che facciamo? 16
Rispose: non temere perché molti sono con noi più che con loro. 17 Eliseo
invocò Yhwh dicendo: apri per favore i suoi occhi e che veda! Yhwh aprì gli
occhi dell’uomo ed ecco vide il monte pieno di cavalli e carri di fuoco
circondare Eliseo. 18 Scesero presso di lui e Eliseo invocò Yhwh dicendo: ora
colpisci questo popolo di cecità; li colpì di cecità come chiesto da Eliseo. 19
Disse ad essi Eliseo: non è questa la strada, non è questa la città, camminate
dietro a me e io andrò dall’uomo che cercate, e li portò a Samaria. 20 Quando
giunsero a Samaria Eliseo disse: Yhwh apri loro gli occhi e videro ecco, erano
in mezzo a Samaria. 21 Come li vide il re d’Israele chiese a Eliseo: li devo
colpire padre mio? 22 Rispose: non colpire! Tu colpisci un uomo fatto
prigioniero con la tua spada e con il tuo arco? Metti pane e acqua davanti a
loro e mangino e bevano e ritornino dal loro signore. 23 Offrì loro un grande
banchetto, mangiarono e bevettero, poi li rimandò e andarono dal loro signore. Le
bande di Aram non tentarono più di entrare nella terra d’Israele.
24
Dopo questi avvenimenti, Ben-Adad re di Aram, radunò tutto il suo esercito,
salì e assediò Samaria. 25 Ci fu una grande carestia in Samaria; ecco la
assediarono fino ad essere una testa d’asino del costo di ottanta pezzi
d’argento; e un quarto di gab
di sterco di colomba, cinque pezzi d’argento.
26 Accadde che il re d’Israele mentre passava sulle mura, una donna gli gridò:
salvami o re mio signore! 27 Se non ti salva Yhwh, da cosa ti salverò io?
Dall’aia o dal torchio? 28 Poi le disse il re che cos’hai? Rispose: questa
donna mi ha proposto dammi tuo figlio e lo mangiamo oggi; mio figlio lo
mangeremo domani. 29 Abbiamo cucinato mio figlio e lo abbiamo mangiato e dissi
a lei il giorno dopo, dammi tuo figlio e mangiamolo, ma nascose suo figlio.
30 Quando il re udì le parole della donna accadde che si stracciò le vesti;
egli passando sulle mura ecco, vide che il popolo di casa aveva il sacco sulla
sua carne.
31 Disse così: Elohim mi faccia qualsiasi cosa e altro ancora se la testa di
Eliseo figlio di Safat gli resterà attaccata oggi.
32 Eliseo sedeva nella sua casa e con lui sedevano gli anziani; il re mandò un
uomo davanti a sé; prima che giungesse il messaggero egli disse agli anziani:
vedete che quel figlio di assassino manda per tagliarmi la testa. Badate,
quando arriva il messaggero, chiudete i battenti e trattenetelo sulla porta;
non c’è forse il suono dei piedi del suo signore dietro di lui? 33 Parlava
ancora con loro ed ecco il re scese da lui e disse: ecco questa è la rovina
mandata da Yhwh, che cosa posso io sperare ancora da Yhwh?
CAP:
7
1
Disse Eliseo ascoltate le parole di Yhwh. Così dice Yhwh: come adesso, domani,
una sea
di grano sarà svenduta per un siclo e due sea di orzo pure con un siclo presso
le porte di Samaria. 2 Intervenne l’ufficiale, al quale il re appoggiava il suo
braccio, e disse all’uomo di Elohim, certo Yhwh scatena le cateratte dal cielo,
accadrà mai questo fatto! Rispose: ecco vedrai con i tuoi occhi ma, di quella
roba, non ne mangerai. 3 C’erano quattro uomini malati di pelle (lebbrosi?)
sulla soglia della porta e dicevano l’un l’altro, perché stiamo qui seduti fino
alla nostra morte? 4 Se diciamo: andiamo in città, c’è la carestia in città e
là moriremo; se stiamo qui, pure qui moriremo; ora partiamo, buttiamoci
nell’accampamento degli Aramei; se resteremo vivi, vivremo; se ci faranno
morire, moriremo. 5 Si alzarono al crepuscolo per andare nell’accampamento
degli Aramei; giunsero fino al limite dell’accampamento ma, ecco: non c’era
nessuno. 6 Il Signore
aveva sentire nell’accampamento il rumore di carri, il rumore di cavalli e le
voci di un grande esercito, e ognuno disse al suo fratello
ecco: il re d’Israele ha reclutato contro di noi il re degli Ittiti e il re
dell’Egitto e vengono contro di noi. 7 Fuggirono al tramonto e abbandonarono le
loro tende, i loro cavalli, i loro asini e l’accampamento così com’era. Erano
fuggiti per salvare la pelle.
8 Giunsero quei lebbrosi fino al limite dell’accampamento, entrarono in una
tenda, mangiarono e bevettero, presero oro e argento e degli abiti; andarono a
nasconderli. Tornarono, entrarono in un’altra tenda, presero di tutto e
andarono a nasconderlo. 9 Dissero l’un l’altro: non è onesto quello che stiamo
facendo oggi. Oggi è giorno di una buona notizia e noi stiamo qui in silenzio.
Aspettando fino alla luce del mattino potremmo incorrere in un crimine, andiamo
adesso, entreremo e riferiremo al re. 10 Entrarono e chiamarono i guardiani
della città e riferirono loro dicendo: siamo andati nell’accampamento degli
Aramei, ecco: là non c’era nessuno, né voce di uomo se non cavalli legati e
asini legati e le tende com’erano state piantate. 11 I guardiani gridarono e
riferirono la notizia dentro la casa del re. 12 Si alzò il re nella notte e
disse ai suoi ufficiali: vi spiego dunque che hanno fatto a noi gli Aramei.
Sanno che noi siamo affamati; sono usciti dall’accampamento per nascondersi in
campagna pensando: poiché usciranno dalla città, noi li acciufferemo vivi e
entreremo in città. 13 Intervenne uno dei suoi ufficiali e disse: partano
dunque cinque dei cavalli che sono rimasti, che sono rimasti qui in città; che
sono rimasti qui in città come tutta la moltitudine d’Israele che è rimasta qui
in città; come tutta la moltitudine di Israele che è morta e mandiamo a vedere.
14 Presero due carri e i cavalli e il re mandò a seguire l’accampamento degli
Aramei dicendo: andate e osservate! 15 Andarono e li seguirono fino al
Giordano. Ecco: tutto il percorso era pieno di abiti e di oggetti che gli
Aramei avevano gettato nella loro fuga precipitosa. Ritornarono gli esploratori
e riferirono al re. 16 Il popolo uscì e saccheggiarono l’accampamento degli
Aramei e fu così che una sea di grano valeva un siclo e due sea di orzo pure un
siclo, come aveva detto Yhwh. 17 Il re aveva incaricato a guardia della porta
l’ufficiale al cui braccio appoggiava la sua mano, lo calpestarono il popolo
sulla porta e morì, come aveva detto l’uomo di Elohim che parlò quando il re
era sceso da lui. 18 Accadde come aveva detto al re l’uomo di Elohim quando
disse: due sea di orzo per un siclo e una sea di grano per un siclo ci sarà
domani a quest’ora alla porta di Samaria. 19 Aveva interloquito l’ufficiale
dicendo: certo Yhwh scatenerà cateratte dal cielo, accadrà mai una tal cosa!
Aveva risposto ecco tu vedrai coi tuoi occhi ma, di quella roba, non ne
mangerai. 20 Gli accadde infatti così, il popolo lo calpestò sulla porta e
morì.
CAP.
8
1 Eliseo
aveva detto alla donna, al cui figlio ridiede la vita, dicendo: alzati e va’,
tu e la tua casa, emigra dove alloggerai da straniera, perché Yhwh ha chiamato
la carestia - e già viene - sulla terra per sette anni. 2 La donna si alzò e
fece come aveva detto l’uomo di Elohim e partì, lei e la sua casa e dimorò
straniera nella terra dei Filistei per sette anni. 3 Accadde alla fine dei
sette anni; la donna tornò dalla terra dei Filistei; uscì per chiedere al re la
sua casa e il suo campo. 4 Il re stava parlando con Ghezi, garzone dell’uomo di
Elohim, dicendo: raccontami per favore tutte le grandi cose che ha fatto Eliseo.
Accadde mentre raccontava al re che aveva dato la vita al morto, ecco: la donna
al cui figlio aveva dato la vita, che si lamentava presso il re per la sua casa
e il suo campo. Disse Ghezi, mio signore e re questa è la donna e questo è suo
figlio al quale Eliseo diede la vita. 6 Il re interrogò la donna e lei gli
raccontò. Il re affidò a lei un cortigiano dicendo: sia restituito tutto ciò
che è suo e tutta la rendita del campo, dal giorno che lasciò il paese fino ad
oggi.
7
Eliseo arrivò a Damasco e Ben-Adad, re di Aram era ammalato. Gli fu riferito
dicendo: è arrivato l’uomo di Elohim fino qui. 8 Disse il re a Cazael: prendi
nella tua mano un regalo e va a incontrare l’uomo di Elohim affinché interroghi
per mezzo suo Yhwh, chiedendo se guarirà questa malattia. 9 Andò Cazael per
incontralo; prese in dono nella sua mano tutto il meglio di Damasco, un carico
di quaranta cammelli. Arrivò, si presentò davanti a lui e disse: tuo figlio
Ben-Adad re di Aram mi manda da te per chiedere: guarirò da questa malattia? 10
Gli rispose Eliseo: va’, gli dirai di certo guarirai. Ma, Yhwh mi ha fatto
vedere che certamente morirà. 11 Stette fermo il suo viso, fissò fino a
vergognarsi e pianse l’uomo di Elohim.
12 Chiese Cazael: perché piangi mio signore? Rispose: perché ho saputo ciò che
farai ai figli d’Israele; rovina delle loro fortezze, tu le manderai a fuoco; i
loro figli migliori ucciderai di spada; sfracellerai i loro bambini, le loro
donne incinte sventrerai.
13 Disse Cazael: che cos’è il tuo servo, un cane che farà questa orrenda cosa?
Eliseo rispose: Yhwh mi ha fatto vedere te re di Aram. 14 Partì da Eliseo e
giunse dal suo signore che gli chiese: cosa di ha detto Eliseo? Mi Ha detto, di
certo guarirai. 15 Accadde il giorno dopo. Cazael prese una trapunta la
impregnò di acqua, la stese sulla faccia del re che morì. Divenne re Cazael al
posto suo.
La
storia di Eliseo continua nel capitolo 10 nei primi versetti dove si racconta
la sua partecipazione alla rivolta di Jeu per rovesciare la dinastia di Acab.
CAP.
9
- 1 Eliseo il profeta
chiamò uno dei figli dei profeti e gli disse: cingiti i tuoi lombi, prendi una
boccetta di quest’olio nella tua mano e va a Ramot-Ghilad. 2 Arriverai là e là
vedrai Jeu, figlio di Giosafat, figlio di Nimsi; arriverai e lo farai alzare da
mezzo ai suoi parenti e lo farai entrare nella stanza più appartata. 3
Prenderai la boccetta di olio e la verserai sulla sua testa e dirai così dice
Yhwh: io ti ungo re d’Israele; aprirai la porta e fuggirai, non devi aspettare.
4/5 Il ragazzo partì, il ragazzo del profeta, per Ramot-Ghilad; arrivò ed ecco
i capi dell’esercito erano riuniti; disse: ho una parola per te, capo; rispose
Jeu: per chi fra noi? Disse: per te o capo! 6 Si alzò, entrò nella sua casa e
versò l’olio sulla sua testa e gli disse: così dice Yhwh Elohim d’Israele, io
ti ungo re sul popolo di Yhwh, su Israele. 7 Tu distruggerai la casa di Acab
tuo signore e io farò vendetta del sangue dei miei servi, i profeti e del
sangue di tutti i servi di Yhwh (uccisi) per ordine di Jzebel. 8 Scomparirà
tutta la casa di Acab e di Acab estirperò ogni maschio che piscia contro il
muro, libero o schiavo in Israele. 9 Renderò la casa di Acab come la casa di
Geroboamo, figlio di Nebat, come la casa di Baasa, figlio di Achia. 10 I cani
mangeranno Jzebel nella piana di Izreel e non ci sarà sepoltura. Aprirai la
porta e fuggirai. 11 Jeu si presentò ai servi del suo signore che gli dissero:
tutto bene? Perché è venuto da te quel pazzo? Rispose loro: voi conoscete
l’uomo e le sue chiacchiere. 12 Dissero: racconta anche a noi la frottola! Ha
detto di questo e di quello, mi ha parlato dicendo, così dice Yhwh: io ti ungo
re d’Israele. 13 Allora presero ciascuno il proprio mantello e lo stesero sotto
di lui sopra gli scalini, suonarono il sofar e dissero: Jeu regna! 14 Jeu
figlio di Giosafat, figlio di Nimsi congiurò contro Joram. (Joram aveva fatto
la guardia a Ramot-Ghilad, lui e tutto Israele, davanti a Cazael re di Aram.
FINE
Nota
finale: Il narratore deuteronomista ha dato grande importanza sia alla storia
del profeta Elia rivale del re Acab e di sua moglie sia al discepolo di Elia,
vale a dire Eliseo del quale si raccontano in questi capitoli avvenimenti
ritenuti da molti storici piuttosto leggendari, soprattutto per opporre i due
profeti ai re del nord cioè ai re del regno d’Israele Omri e Acab storicamente
molto più importanti del regno di Giuda al quale appartiene il redattore e che
scredita il regno del nord considerato alla stregua di un regno infedele e
scismatico.