Oggi si celebra in Italia la Giornata della Memoria per ricordare la tragedia della Shoah, cioè lo sterminio degli ebrei europei durante la seconda guerra mondiale. Noi ricordiamo la tragedia della Shoah anche per un dovere di riparazione che abbiamo verso il popolo ebraico perché quella tragedia consumata durante la guerra per opera del popolo tedesco, ha avuto in Europa molte nazioni complici, fra queste anche l'Italia, che hanno collaborato allo sterminio. Nel ricordare la tragedia è doveroso non dimenticare le nostre responsabilità affinché non abbiano più a ripetersi.
Noi oggi dobbiamo ricordare la Shoah perché l'antisemitismo che l'ha resa possibile non è del tutto scomparso né in Italia né in Europa. Oggi due sono le forme subdole e pericolose che alimentano l'antisemitismo: il negazionismo e l'antisionismo. Il negazionismo non è solo frutto della propaganda politica dei paesi mussulmani ostili allo stato d'Israele, sedicenti storici del negazionismo sono presenti anche in Europa e in Italia e con il venir meno delle testimonianze dei sopravvissuti, la loro malafede e arroganza diventano sempre più sfacciate. Il ricordo è l'unico antidoto al loro antisemitismo. L'altra faccia è rappresentata dall' antisionismo inteso come giudizio negativo circa la politica dello stato d'Israele nei confronti dei Palestinesi e dei vicini paesi arabi. Ora, criticare la politica dello stato d'Israele è ovviamente del tutto legittimo, ma tacere, come spesso si fa anche in Italia, circa l'odio che viene alimentato dalla propaganda palestinese e araba che ha per obiettivo l'annientamento dello Stato d'Israele e la diffusione di un sentimento di odio verso gli ebrei, ebbene così inteso l'antisionismo è solo il paravento per mantenere vivo il sentimento antiebraico ancora vivo in molte regioni europee. E che in Italia
sfocia ogni tanto in manifestazioni di oltraggio e di profanazione dei luoghi cari al popolo ebraico come le sinagoghe o i cimiteri.
Ricordiamo quindi la Shoah, "ricordiamo il passato e confidiamo nel futuro"
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