Stamattina i giornali locali hanno dato la notizia che l'ing. Renzo Capra ha vinto la causa contro A2A ottenendo, per la sua sostituzione, un risarcimento di un milione di euro.
Egli venne sostituito da presidente del Consiglio di Sorveglianza di A2A dal Sindaco Paroli perché quel posto toccava ad un rappresentante di uno dei partiti che l'avevano eletto sindaco.
Da un punto di vista legale la cosa non era molto corretta e infatti il giudice ha dato ragione all'ing. Capra, tuttavia mi pare che l'atteggiamento di Capra sia stato, allora, dettato più dal suo egoismo e in parte dalla sua arroganza che non per difendere un principio legale.
Infatti l'ing Capra a Brescia aveva ottenuto molto dalla politica, fu direttore e poi presidente della municipalizzata per molti anni. Gli furono sempre tributati onori e riconoscimenti per le sue capacità e per il suo impegno nell'azienda ASM, tanto da apparire quasi il "padrone" di ASM. Impegni e dedizione del resto, sempre dalla politica, generosamente retribuiti. Dopo la fusione con Milano continuò il suo ruolo da protagonista diventando presidente del Consiglio di Sorveglianza.
Quando il sindaco Paroli gli chiese, per le ragioni politiche anzidette, di lasciare l'incarico con la promessa di un onorevole pensionamento, ci si aspettava, da un uomo di ottanta anni che aveva dalla politica avuto tutto, che rispondesse affermativamente. Non fu così. E fu rottamato.
Aveva avuto l'occasione di uscire dall'azienda con grande onore, ne è uscito invece con una causa legale.
Nessun commento:
Posta un commento