Ma, il senato della Repubblica, i suoi membri, cioè: I “boni
viri” dell’antico detto latino, che interessi rappresentano? A giudicare dai
2400 emendamenti presentati al decreto sulle liberalizzazioni in discussione in
Commissione Industria al senato, si deve concludere che rappresentino le lobby,
le corporazioni, le categorie professionali, tutti coloro insomma che non
vogliono perdere nemmeno un’unghia dei loro
privilegi. Altro che bene comune e salviamo l’Italia! 700 li ha presentati il
PDL, e ben 600 il Pd e 150 il giacobino Di Pietro. Dicono che alcuni siano
migliorativi, ma presentarne un numero così spropositato, vuol dire massacrare
il decreto del governo. Quando Bersani dice che il PD voterà il decreto senza
rinunciare a far conoscere le proprie idee sulle liberalizzazioni, cosa vuol
dire esattamente? Vuol dire che le idee del PD sono contenute nei 600
emendamenti dei senatori PD? Sarà meglio essere chiari su questo punto, non si
può tenere i piedi in due scarpe o si è con il governo, che già ha fatto opera
di mediazione nel presentare il decreto, oppure si è con i 600 emendamenti,
vale a dire con le lobby, le corporazioni, i privilegi e l’immobilismo della
politica italiana.
Nessun commento:
Posta un commento